Le centrali a biogas dividono l’Idv
Donati: “La Regione tutela la salute dei cittadini”

L'assessore dipietrista risponde alle accuse dei comitati dei territori interessati che trovano sostegno politico proprio nell'Idv. A Matelica il Comitato per la tutela del territorio promuove un'assemblea pubblica

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La protesta dei cittadini contro la centrale di Petriolo nella sede della Regione

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L’assessore Sandro Donati

 

di Alessandra Pierini

Intervenire prima che sia troppo tardi. E’ quello che bisogna fare per evitare il disastro annunciato delle centrali a biogas, descritto nel dettaglio dall’avvocato Bommarito nell’inchiesta di Cronache Maceratesi (leggi l’articolo). Intanto la questione sta creando non pochi problemi all’interno dell’Idv, partito di appartenenza dell’assessore regionale Sandro Donati, il quale viene costantemente preso di mira dagli stessi esponenti del suo partito, soprattutto nei territori interessati dal fenomeno. 
L’assessore all’Ambiente è intervenuto sulla questione, respingendo al mittente le accuse mosse dai suoi: «La Regione Marche non può essere strumentalizzata in questo modo, a mio parere assai scorretto e non corrispondente alla realtà dei fatti. Da sempre, e ancor più nell’attuale legislatura, l’attenzione di questo Ente per la tutela della salute dei cittadini è massima. I provvedimenti urgenti contro le polveri sottili nelle città, la regolamentazione restrittiva per gli impianti fotovoltaici a terra e la recente delibera della Giunta regionale per limitare le emissioni degli impianti a biomassa nei Comuni in zona A, ne sono la prova tangibile». L’assessore richiama le leggi nazionali in materia: «Sulle autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile, gli uffici regionali non hanno fatto altro che applicare le leggi nazionali vigenti in materia e non è possibile fare altrimenti.  Sono leggi e regolamenti nazionali, infatti, a stabilire con esattezza i limiti di emissioni e di impatto che questo o altri tipi di impianti devono rispettare, nonché le competenze dei vari enti territoriali nell’iter autorizzativo. È su questo fronte che, da tempo, c’è l’impegno, anche personale, per evitare la costruzione di impianti inquinanti sul territorio regionale attraverso l’approvazione di un Piano regionale per l’energia, ma occorre trovare una strada che non cozzi con la legislazione nazionale, altrimenti tutto il nostro lavoro risulterebbe vano e inutile. Abbiamo dimostrato concretamente la massima attenzione verso tutte le istanze provenienti dai territori e il rinvio della decisione di martedì sulla Centrale a biogas prevista nel maceratese ne è l’ultima dimostrazione in ordine di tempo. – conclude l’assessore – Posso rassicurare tutti sulla massima attenzione posta dalla Regione Marche al rispetto delle regole e non solo per questi impianti che hanno fatto più rumore di altri; è tutto il territorio regionale che stiamo tutelando e che ci sta a cuore in egual misura: non ci sono zone che valgono meno di altre. Non è spostando l’impianto in altro Comune che si tutela maggiormente il nostro territorio».
La posizione di contrarietà, già espressa nei mesi scorsi dall’Idv è stata oggi ribadita nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche l’onorevole Davide Favia e la vice presidente del consiglio Paola Giorgi. I massimi esponenti regionali del partito hanno sottolineato come la Giunta abbia disatteso la risoluzione del consiglio regionale che stabiliva la moratoria degli impianti a biogas fino all’emanazione di una normativa più restrittiva e hanno confermato la loro vicinanza ai territori interessati dal fenomeno come ad esempio Petriolo dove sono impegnati Paola Giorgi e Giacomino Piergentili. 

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La protesta dei cittadini a Loro Piceno

 

Intanto i cittadini dei territori interessati continuano i loro movimenti di protesta. A Matelica è in programma un’assemblea pubblica: 

«Il Comitato per la Tutela del Territorio – si legge in una nota –  organizzerà il prossimo 14 settembre, alle ore 21.00, presso i locali della Parrocchia Regina Pacis di Matelica, un’assemblea pubblica contro la centrale biogas che è in costruzione in località Pezze, vicino al depuratore comunale. All’assemblea parteciperà Adriano Mei, coordinatore dei Comitati in Rete, che raccoglie tutti i comitati di cittadini sorti spontaneamente in questi ultimi anni nelle Marche per opporsi agli innumerevoli progetti di centrali a biogas, a biomasse, eoliche, fotovoltaiche a terra, elettrodotti, rigassificatori ecc…, che rischiano di distruggere per sempre il paesaggio, l’agricoltura e l’ambiente marchigiano. Grazie all’esperienza  di Mei, da decenni in prima linea al fianco dei cittadini in questo tipo di battaglie civili e sociali, verranno proposte e valutate tutte le soluzioni, civili e legali, atte a bloccare la costruzione e/o ad impedire l’entrata in esercizio della centrale biogas di Pezze di Matelica. All’assemblea parteciperà anche il Sindaco di Cerreto D’Esi, David Alessandroni, il cui Comune si è immediatamente opposto alla realizzazione della centrale biogas in località Pezze. Verrà invitato anche il Sindaco di Fano, Stefano Aguzzi, che recentemente ha presentato ricorso al TAR, come Comune, contro la Regione Marche, con richiesta di sospensiva, per due centrali biogas che stanno costruendo sul territorio fanese. Il Sindaco di Fano è stato invitato come “esempio” di amministratore attento alle esigenze dei cittadini e del proprio territorio, invece che a quelle di speculatori ed imprenditori senza scrupoli. In particolare, sono caldamente invitati a partecipare all’assemblea tutti i viticoltori che hanno sottoscritto il documento contro la centrale biogas di Matelica, tutti gli agricoltori, allevatori ed operatori del settore agricolo ed agrituristico, proprietari di terreni limitrofi e non alla suddetta centrale, che si ritengono danneggiati economicamente, finanziariamente e come immagine dalla centrale stessa. Sono altresì invitati tutti i cittadini di Matelica, di Cerreto D’Esi e dei Comuni limitrofi che hanno a cuore il futuro del loro territorio e la loro salute e quella dei loro figli».



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