di Gabriele Censi
Sono giorni di preoccupazione per la popolazione che gravita nel bacino dei torrenti Fiastrella e Fiastra dopo che venerdì mattina si è scoperto uno sversamento di liquido inquinante dalla centrale a Biogas dell’azienda VBIO2 (Leggi l’articolo), a Loro Piceno. Si attendono i risultati dei prelievi effettuati dall’Arpam ma la morìa di pesci seguita nelle ore successive lungo il fiume non lascia tranquillo nemmeno il direttore Gianni Corvatta:
“La schiuma che è arrivata a ridosso dell’Abbadia di Fiastra dà la misura del danno che purtroppo non si può contenere, non appena avremo i risultati delle analisi tutto sarà trasmesso all’autorità giudiziaria e amministrativa, per verificare la sussistenza di reati contro l’ambiente”.
Il comitato No Biogas di Loro Piceno chiede al Sindaco con un comunicato inviatoci la sospensione in via cautelativa dell’impianto da dove sono fuoriusciti i liquidi inquinanti:
“A distanza di tre giorni dallo sversamento nel torrente Fiastra, l’amministrazione comunale resta a guardare. Il comitato ha chiesto prima possibile un incontro con l’Amministrazione che però ancora si nega! Data la gravità dell’accaduto e date le dichiarazioni fatte dalla VBIO2 in cui si evince che tale sversamento è dipeso da un mal funzionamento dell’impianto il Comitato chiede al Sindaco di emettere entro lunedì un ordinanza per bloccare in via cautelativa l’impianto per un tempo necessario affinché, la stessa Amministrazione, mediante l’affidamento di un incarico ad un tecnico esterno che valuti la sicurezza dell’intero impianto, prima di autorizzarne la riapertura. Cosa che il Sindaco in qualità di Autorità Sanitaria Locale può e deve fare, anche considerando la vicinanza dell’impianto ad aziende come il mattatoio e di confezionamento uova che sono praticamente confinanti con la centrale. Si tratta di un atto dovuto e ove il Sindaco non provveda, il comitato si riserverà di valutare ogni possibile iniziativa, non da ultimo anche di agire in sede penale. Come suo solito il Sindaco invece di assumersi le sue responsabilità a tutela della salute e dell’ambiente prende tempo; genera il dubbio che non sia proprio dalla parte dei suoi cittadini”
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Strano che il Sindaco, nonostante i fatti accaduti continui ancora a prendere tempo..non è da lui.. CHE VERGOGNA.
Quando si verificano situazioni come queste il ruolo di un aministratore (delegato dai cittadini) e’ quello di tutelare gli interessi dei medesimi e quindi dare risposte e trovare soluzioni il piu’ possibile idonee alla risoluzione del problema, quando cio’ non accade o si temporeggia nel farlo e’ esclusivamente per trovare un alibi per sottrarsi alle proprie responsabilita’ e magari anche agli amici di merenda. Un A.D. Amministratore Delegato quale appunto e’ un Sindaco, nel caso di inadempienza o incapacita’ dovrebbe immediatamente dimettersi oppure essere deposto e destituito di ogni carica dagli stessi cittadini che lo hanno eletto. Cio’ che e’ accaduto nel nostro territorio e’ cosa GRAVISSIMA per poter essere insabbiata quindi caro il nostro sindaco si dia una bella MOSSA perche’ ad essere parecchio INCAZZATI non sono soltanto i suoi cittadini ma tutti coloro che abitano in prossimita’ del bacino del fiastra e quanti la prossima estate dovranno immergersi per fare il bagno in un mare dalle acque ancor piu’ inquinate di quanto gia’ non siano grazie anche al VELENO disperso dal suo ECOMOSTRO. Che schifo!!!!!!!!!!!
Vorrei sapere se l’ARPAM e la Provincia di Macerata, insieme alle autorità sanitarie locali (sindaci) hanno emanato ordinanze relative al divieto di utilizzo delle acque del torrente fiastra. Inoltre il prefetto quali provvedimenti ha adottato sempre per tutelare la salute dei cittadini? E se domani si scoprisse che il materiale prelevato contenesse alte concentrazioni di metalli pesanti e altri xenobiotici con chi ce la dobbiamo prendere noi cittadini (oltre che con la VBIO e i loro amministratori?) Faccio presente che la società VBIO in questione ha un capitale sociale di ben 10.000 euro e quindi assolutamente insufficiente ad assicurare qualsiasi tipologia di risarcimento qualora venisse accertata la loro responsabilità. A tal proposito vorrei chiedere se nel processo autorizzativo da parte della Regione e stata predisposta una forma assicurativa per tutelare la comunità da incidenti di questo genere.
LUCA SPARAPANI: Ma quante ne vuoi sapere tu????? Forse pensi che questi individui si pongano tutte le domande del caso??? Casomai come eludere il tutto!!! Altrimenti con un capitale di 10.000 euro magari neanche versati cosa ci dovrebbero risarcire!!!! A rivedere le foto del fiume tra un po il mio PC vomita.
Voglio sapere perchè mi aspetto che queste persone che si devono occupare della nostra salute debbano informare i cittadini per i rischi che corrono. Ad esempio il direttore ARPAM Corvatta ha avviato colloqui con i sindaci attraversati dal fiume Fiastra per informarli della situazione? Chiedo forse troppo?
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Rete elettrica regionale, autorizzazioni energetiche, gas ed idrocarburi n. 57 del 29/06/2012.
Art. 12 D.Lgs. 387/03 Autorizzazione a realizzare ed esercire l’impianto di produzione di energia elettrica da Biogas, nel Comune di Loro Piceno (MC) località Grazia di Fiastra – VBIO2 Società Agricola Srl. C.F.e P.IVA: 02515090427.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
omissis
DECRETA
* DI AUTORIZZARE, ai sensi dell’art. 12, del D.Lgs. n. 387/2003 e per le motivazioni indicate nel documento istruttorio riportato in calce, la VBIO2 Società Agricola Srl. con sede legale in Corso Mazzini nr°7, Ancona, C.F.e P.IVA:02515090427; Rea AN-193678, a realizzare l’impianto di produzione di energia elettrica da biogas, le relative infrastrutture e le opere connesse, da ubicare in comune di Loro Piceno (MC) località Grazia di Fiastra, riportato al catasto terreni al foglio n. 19, mappale n. 178, 242 e al catasto fabbricati al foglio n. 19, mappale n. 244, sull’area di 3.20. Ha. La potenza nominale è di 999 kWe, la produzione annuale di energia elettrica di 7.992.000 kWh, come da progetto presentato con la domanda acclarata al prot. 0757464 del 19/12/2011 integrato e modificato con successive note, nel rispetto delle seguenti prescrizioni consistenti:
– nel recepire le prescrizioni impartite dal Comune di Loro Piceno, per quanto richiamato nei verbali della conferenza dei servizi che si è tenuta nelle riunioni del 16/02/2012 e del 12/04/2012;
– nell’accettare le indicazione e le prescrizioni del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata promulgate con nota del 29/05/2012 n. 6881, relativo alla pratica n. 32602 con cui è stato approvato il progetto per la realizzazione dell’impianto di biogas, emanate nel rispetto delle normative di sicurezza, della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per gli addetti, per gli impianti e per i soccorritori, e in ogni caso vengano osservate le prescrizioni esposte nello stesso documento dei VV.F. di Macerata;
– nell’assumere a carico della società l’incombenza del monitoraggio delle emissioni gassose ed odorigene sia nella fase di avvio dell’impianto che nel corso dell’esercizio come suggerito dalla Provincia di Macerata con la comunicazione del 17/04/2012 n. 26238 per la verifica ed il rispetto degli indici di legge.
– nell’attuare le disposizioni dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche ordinate il 18/05/2012 n. 7865, consistenti nella realizzazione delle pertinenze dell’impianto al di fuori del perimetro di tutela di cui al D.Lgs. 42/2004; di salvaguardare la vegetazione esistente in corrispondenza dei punti più sensibili e significativi dell’impianto, la schermatura della perimetrazione dell’area con siepi e piantumazioni autoctone sempreverdi, adulte di tipo mediterraneo.
– nel conseguire, attraverso l’adozione dei sistemi di copertura ipotizzati, che le biomasse insilate, una volta posizionata nelle trincee, vengano mantenute coperte con appositi teli per ridurne il contratto con l’aria anche nella fase di desilaggio.
* DI DICHIARARE, ai sensi dell’art. 12, comma 1 del D.Lgs. n. 387/2003, di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti, le opere necessarie per la realizzazione dell’impianto per la produzione di energia elettrica alimentato da biogas di cui al punto precedente nonché quelle connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio dello stesso impianto nonché la realizzazione dell’elettrodotto per la connessione dell’impianto alla rete elettrica;
* DI FARE OBBLIGO, ai sensi del comma 4 dell’art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003, nonché di quanto disposto dalle linee guida nazionali, di cui al D.M. 10 Settembre 2010, alla VBIO2 Società Agricola Srl. in caso di dismissione, di rimettere in pristino lo stato dei luoghi a proprio carico nonché di attivare, prima dell’avvio dei lavori, apposita fideiussione a favore del Comune di Loro Piceno (MC) per un importo di E. 185.000,00 ai sensi del paragrafo 13.1 lett. J) delle linee guida nazionali;
* DI FARE OBBLIGO alla VBIO2 Società Agricola Srl. di comunicare all’Agenzia delle Dogane l’inizio dell’attività di produzione di energia elettrica per il rilascio del codice ditta, prima dell’effettivo inizio dell’attività di produzione, affinché la stessa Agenzia possa formulare prescrizioni ed eseguire controlli sull’azienda;
* DI FARE OBBLIGO alla stessa VBIO2 Società Agricola Srl. di munirsi di Certificato Prevenzione Incendi – CPI. prima della messa in produzione dell’impianto;
* DI STABILIRE CHE l’inizio dei lavori vengano avviati entro un anno dalla notifica del presente atto autorizzativo e la fine lavori entro 3 anni dalla stessa data, salvo eventuali proroghe. Deve essere data preventiva comunicazione dell’avvio dei lavori al Comune di Loro Piceno (MC) ed alla Regione Marche;
* DI PUBBLICARE il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 4 della L.R. 28 luglio 2003, n. 17.
Si attesta, inoltre, che dal presente decreto non deriva un impegno di spesa a carico della regione.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
(Ing. Luciano Calvarese)
Il Sindaco di Loro Piceno si rende conto che sta fortemente rischiando una denuncia per omissione di atti dovuti a tutela della salute e della pubblica incolumità?
Il sindaco di Loro Piceno non conosce il rischio che sta correndo facendo lo gnorri, il suo incarico non solo è il primo responsabile della salute dei suoi cittadini, ma in questo caso anche dei cittadini seguente la vallata di Fiastra fino a colbuccaro. Chissà perché quest’atteggiamento? Avrà anche lui qualche quota di partecipazione in quella società? Corrono alcune voci che alcuni funzionari della regione Marche ne abbiano su parecchie società che autorizzavano nelle marche. Sarebbe una forma moderna di corruzzione
Ci sono i Comitati NO Biogas… La denuncia la facciano loro. Così al sindaco di Loro si stringe l’orifizio, come si è stretto a Spacca.
DOVEROSO
Qualcuno potrebbe, gentilmente, aiutarmi a capire…
Una società con un capitale sociale di appena € 10.000 come può riuscire ad edificare un impianto (come si vede dalla foto 4) che, molto presumibilmente, è costato assai molto più di € 10.000????
Ha contatto mutui?
Prestiti?
Ha vinto al Lotto?
Se vai in banca, per un prestito “importante”, e dai come garanzia solo il tuo capitale sociale (di appena € 10.000) credo che verrresti subissato di pern@cchie e ris@ate…
Se si legge il testo dell’autorizzazione, quello che ho riportato nel commento n. 6 prendendolo da http://213.26.167.158/bur/12/68.1207/decreti_dirigenti/6.html, non possiamo che sentirci rassicurati (oltre che ammirati) per come l’Ingegner Calvarese sia andato fin nel minimo dettaglio nell’impartire severe prescrizioni alla VBIO2.
E ciò soprattutto per quanto riguarda la crucialissima e vitale questione della…perimetrazione dell’area occupata dall’impianto.
A tal proposito si legge infatti che bisogna:
“…salvaguardare la vegetazione esistente in corrispondenza dei punti più sensibili e significativi dell’impianto, la schermatura della perimetrazione dell’area con siepi e piantumazioni autoctone sempreverdi, adulte di tipo mediterraneo.”
Sì, abbiamo capito bene: sempreverdi., adulte e di tipo mediterraneo.
Ma che cosa vogliamo di più dalla vita?!
Mi piacerebbe leggere un commento degli intellettuali scienziati che, negli articoli dello scorso anno, erano i sostenitori delle centrali a biogas.
Da mandarli a pulire con la lingua.
Io fossi nel Sindaco e di chi gli va dietro continuando a fregarsene e mettendo in ultimo posto la salute dei “suoi” cittadini, che PURTROPPO gli hanno dato la possibilità di stare dove stà, non starei proprio cosi tranquillo come se tutto gli è permesso..a tutto cè un limite,alla pazienza delle persone stufe specialmente..Questo naturalmente è un mio pensiero..
Tanto per rimanere in tema, se non erro mi sembra d’aver capito che le suddette strutture ricevano come finanziamento 2.000.000 duemilioni di euro l’anno per i successivi 15 anni dalla loro realizzazione quindi materiale per leccarsi le dita ce ne in abbondanza, no??? Punto secondo per quale motivo vista l’entita’ del finanziamento il comune non se lo costruisce lui l’impianto? magari al 51% con partecipazione pubblica per il restante 49% con diritto prevalente ai residenti nel comune?? Per concludere, il tubo di scolo che ha riversato i liquami chi l’ha messo?? e perche?? se non con il preciso intento di riversarci il liquami TOSSICI?? altrimenti si sarebbe costuita una vasca di espansione per le eventuali fuoriuscite accidentali e comunque sistemi di sicurezza per evitare in maniera ASSOLUTA che i liquami raggiungessero il FIUME. Quindi la mia opinione del tutto opinabile e che quel tubo era li per scaricare sistematicamente e premeditatamente i liquami nel FIUME!!!! solo che stavolta non se regolati. In GALERAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
E’ il Sindaco di Loro Piceno che deve intervenire perché ha i poteri e i giustificati motivi per intraprendere un’azione immediata e decisiva a tutela della salute pubblica.
Appena accaduto il fatto il Sindaco infatti poteva intervenire immediatamente attraverso un’ ordinanza contingibile e urgente in applicazione dell’art. 54 del Dlgs 267/2000 che al comma 2 dice: ’’Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta…provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumita’ dei cittadini…’’.
Anche in presenza di norme specifiche in materia di inquinamento, il sindaco, come massima autorità sanitaria, conserva, infatti, i poteri di cui all’art. 13, comma 2, della legge n. 833/1978, e può ordinare, dove esistano pericoli che impongono interventi immediati, la cessazione di attività lavorative nocive e dannose per la salute pubblica, il tutto, fino all’ adozione degli strumenti idonei ad eliminare la situazione di pericolo.
Non si comprende il motivo per cui il sindaco non sia ancora intervenuto?