Anche la Comunità Montana dei Monti azzurri si schiera contro il Biogas selvaggio. Il consiglio ha approvato un ordine del giorno che fa propria una nota della Coldiretti. L’agricoltura che si cerca di rilanciare nei territori altocollinari e montani è fatta di piccole e medie imprese che affittano terreni. Quindi c’è anche una motivazione economica alla base del pronunciamento: “I numerosi impianti a biogas che si stanno proponendo rischiano di minare l’equilibrio economico e produttivo delle aziende agricole”.
“Vanno scoraggiati gli impianti realizzati in forma speculativa – recita l’ordine del giorno- con affitto di terreni sottratti alla produzione agricola e/o che non prevedano il reperimento prevalente della materia prima mediante accordi con le imprese agricole del territorio;viceversa va favorita la realizzazione di piccoli impianti connessi alla struttura aziendale agricola, che utilizzino produzioni provenienti dai terreni di proprietà o tramite accordi con altre imprese agricole del territorio”
L’invito rivolto alle competenti autorità regionali e nazionali è di provvedere con urgenza ad una legislazione coerente con questi propositi.
Una prima risposta arriva tempestiva dall’onorevole David Favia coordinatore regionale IDV che, dopo il vertice regionale di maggioranza, prende atto delle divisioni e auspica si vada al voto in aula sulla sospensione:
“Siamo insoddisfatti dell’esito della maggioranza regionale sulle centrali a biogas e biomasse. Riconosciamo, tuttavia, al presidente Gian Mario Spacca di aver chiarito la posizione di gran parte della Giunta (contraria alla sospensione delle concessioni rilasciate, come da – discutibile- parere della avvocatura regionale) e lo ringraziamo per non aver vincolato la maggioranza su tale posizione. L’ IDV auspica che la quarta commissione consiliare produca , giovedì stesso, una proposta di legge che possa essere discussa in aula martedì 2 ottobre: ci batteremo affinchè il testo della commissione contenga la previsione della sospensione delle concessioni già rilasciate; qualora però il testo sia privo della previsione della sospensiva, l’ IDV provvederà a proporre un emendamento che la preveda. A quel punto l’aula sarà sovrana ed ognuno potrà prendere una posizione, in piena libertà di coscienza o per vincolo politico: comunque ci sarà la possibilità di assumere una posizione chiara ed ampiamente riconoscibile dai territori, dai cittadini, e dalle istituzioni locali. L’Idv ribadisce che non è contraria alle centrali a biomasse ed a biogas, ma vuole che siano di piccole dimensioni, sottoposte a specifici iter autorizzativi e legate, così come chiede la normativa europea, ad una mappatura che rispetti il territorio. Ma, soprattutto , che siano collegate alle produzioni agricole esistenti e non, principalmente, alla pura speculazione, magari politicamente targata e, per tanto, in grado di godere di accelerazioni e privilegi intollerabili.”
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Un approfondimento sul tema delle centrali a biogas si svolgerà venerdì 5 ottobre a Tolentino nell’aula magna dell’Istituto Locatelli, organizzato dal locale Movimento 5 Stelle. “Le Biobufale sul Biogas. Tutto quello che dovresti sapere sulle centrali a biogas e nessuno ti ha mai raccontato. Quando sono solo una speculazione, quando fanno male, quando hanno senso.” Relatori Giovanni Vantaggi, Associazione Medici per l’ambiente-ISDE Italia; Roberto Pellegrino, responsabile e coordinatore tecnico del Dipartimento di chimica dell’Università di Perugia e Massimo Giannangeli, vice presidente del Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente della Vallesina, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Jesi.
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Ottima la posizione dell’IDV sul biogas speculativo. E’ giusto che si vada celermente in Aula e qui ognuno, dai banchi della maggioranza e da quelli dell’opposizione, si assuma pubblicamente, senza giochetti ormai ben noti, le proprie responsabilità.
D’altra parte, a proposito della proposta di legge contenente l’annullamento in autotutela o la sospensione delle autorizzazioni rilasciate in assenza di VIA, il problema non è il tempo, ma la volontà politica, visto che quando la Regione Marche vuole legiferare in fretta e furia lo sa fare molto bene, vedi la recente legge regionale che in qualche giorno, alla faccia dello spending review, ha stabilizzato ben 16 dirigenti regionali.
Sappiano comunque la Giunta Regionale ed i consiglieri regionali che i cittadini li stanno aspettando al varco e questa volta non saranno consentiti il solito scaricabarile e il giochetto utilizzato qualche mese fa per far passare tutto il fotovoltaico selvaggio e speculativo appoggiato dalla Giunta Spacca, bloccato solo quando erano state già autorizzate tutte le istanze che interessavano a lorsignori e che dovevano quindi andare avanti senza ostacoli.
bene… i politicanti comincino a sudare…..di paura!! I giochetti stanno per finire. I vecchi soloni calino la maschera, e dichiarino apertamente qual’è la loro posizione. In tutto questo, forse è mancato il coinvolgimento dei media nazionali. Si dovrebbe coinvolgere qualche firma prestigiosa, qualcuno che faccia giornalismo d’inchiesta e conduca qualche trasmissione in prima serata (astenersi Vespa grazie). Il problema delle autorizzazioni già concesse esiste, esistono i ricorsi, le class actions, i danni causati da “eventi naturali”ed altro. Cerchiamo di voler bene al nostro ambiente, così vorremo bene anche a noi stessi. Come sempre in Italia, le cose nascono su buoni principi, peccato che sistematicamente la politica ci mette lo zampone per favorire i furbetti/furboni, per riempire le loro tasche e quelle dei loro partiti. Schifosi, vergognatevi!!