La Corte boccia la legge regionale
I comitati no-biogas:
“Revoca immediata delle autorizzazioni”

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Una delle proteste in Regione da parte dei Comitati per il no al Biogas

Una delle proteste in Regione da parte dei Comitati per il no al Biogas

di Gabriele Censi

Grosse grane si prospettano per la Giunta Spacca dopo che l’atteso pronunciamento è arrivato. I Comitati in Rete informano che la Corte Costituzionale, con sentenza nr. 93 del 20.05.2013, ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale degli allegati A1, A2, B1 e B2 alla legge della Regione Marche 26 marzo 2012, n. 3 (Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale – VIA), nel loro complesso, nella parte in cui, nell’individuare i criteri per identificare i progetti da sottoporre a VIA regionale o provinciale ed a verifica di assoggettabilità regionale o provinciale, non prevedono che si debba tener conto, caso per caso, di tutti i criteri indicati nell’Allegato III alla direttiva 13 dicembre 2011, n. 2011/92/UE (Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati – codificazione), come prescritto dall’articolo 4, paragrafo 3, della medesima. “Dunque, abbiamo sempre avuto ragione – dicono i rappresentanti dei Comitati – la L.R. Marche nr. 3/2012 è incostituzionale e l’esclusione dei progetti dalla procedura di V.I.A. da parte della Regione ha comportato violazione della normativa europea.  Di conseguenza chiediamo la revoca immediata di tutte le autorizzazioni rilasciate, con riserva di azione di risarcimento dei danni e di adire la Magistratura contabile per gli aspetti di propria competenza”.

Questa la nota dell’Avvocatura regionale in merito alla sentenza della Corte costituzionale sulla legge regionale 3 del 2012: “Stiamo analizzando una sentenza articolata ed ogni valutazione definitiva è prematura. Il primo effetto evidente è che l’incostituzionalità parziale provoca l’annullamento dei limiti precauzionali regionali di potenza per l’assoggettabilità degli impianti a Via e l’applicabilità sul territorio regionale dei limiti nazionali (50 Mw) previsti dal decreto legislativo 152 del 2006, circa 20 volte più elevati rispetto a quelli regionali. Comunque una valutazione più approfondita degli elementi della sentenza verrà fatta nelle prossime ore”.

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