Le centrali a biogas e biomasse continuano ad essere oggetto di discussione e ad animare azioni di protesta tra i cittadini preoccupati per la salute e per il futuro del territorio. Mentre le domande di autorizzazione continuano ad aumentare sensibilmente, il consiglio regionale ha votato nei giorni scorsi una mozione che ha determinato una brusca frenata al fenomeno determinando la sospensione degli atti autorizzativi come azione di autotutela dell’ente (leggi l’articolo). Del provvedimento non può che prendere atto il governatore delle Marche Giammario Spacca: «La Giunta e l’ assessore Donati – ha dichiarato oggi – fin qui, hanno correttamente seguito le procedure e gli indirizzi previsti dal Pear (Piano energetico/ambientale) approvato dal Consiglio regionale nel 2005. Ora si registrano fatti nuovi e molto significativi. La posizione critica molto decisa di alcune amministrazioni locali e soprattutto il voto nella sostanza contrario dello stesso Consiglio regionale agli indirizzi del Pear in materia di biomasse e biogas. Il governo regionale è sempre chiamato a dare attuazione agli indirizzi del Consiglio e, dunque, non può non tenere conto della nuova situazione che si è verificata. Questa nuova situazione sarà approfondita nella Giunta già convocata per il prossimo sabato, per adottare determinazioni coerenti con il voto dell’ Assemblea legislativa delle Marche».
Per quanto riguarda la mozione presentata da Moreno Pieroni del Psi, non tutti i consiglieri regionali di casa nostra hanno sostenuto il documento che ha avuto i voti favorevoli di Erminio Marinelli e Francesco Acquaroli del Pdl, Paola Giorgi dell’Idv e Enzo Marangoni della Lega per le Marche, quelli negativi dell’assessore Giannini e del consigliere Angelo Sciapichetti del Pd. Si è astenuto Francesco Massi, capogruppo del Pdl, assente Francesco Comi del Pd.
Il consigliere regionale Angelo Sciapichetti ha partecipato questo pomeriggio alle giornate democratiche
«Dobbiamo smettere di sciacallare voti – tuona Sciapichetti per spiegare il suo voto – ci sono rappresentanti politici che continuano a strumentalizzare i comitati sui territori. La mozione votata ieri aveva l’unico obiettivo di consentire questa strumentalizzazione. La Regione ha sbagliato a non definire prima i luoghi in cui le centrali avrebbero potuto sorgere, come ha sbagliato a non ascoltare prima la voce dei cittadini. Questa mozione è però solo una presa in giro, soprattutto per i petriolesi ai quali è stato persino fatto credere che si può tornare indietro. Anche io sono andato nei territori minacciati, senza fare foto o conferenze stampa, e sono fermamente convinto che la zona scelta a Petriolo è sbagliatissima ma bisogna utilizzare i modi giusti e le sedi opportune per farlo presente».
Di tutt’altro tenore l’intervento della vice presidente del consiglio regionale Paola Giorgi (Idv): «Grande vittoria dell’Italia dei Valori nell’interesse dei cittadini e delle buone pratiche. Le parole espresse dal Presidente Spacca, a cui va la nostra approvazione per la sensibilità dimostrata sul tema delle centrali biogas e biomasse e sulla battaglia, forte, condotta dai cittadini e dalle istituzioni locali, da subito recepita dall’ IDV in Consiglio Regionale con le dure posizioni assunte sono garanzia dell’attuazione della volontà espressa dal Consiglio Regionale per la sospensione degli iter autorizzativi delle centrali in via di autotutela. Parimenti, ringraziamo i partiti della maggioranza regionale che, su nostra specifica richiesta, sono stati convocati da Ucchielli per lunedì per appoggiare questa posizione del Presidente Spacca, dell’IDV e del consiglio. L’Italia dei Valori, che ha portato, grazie al Presidente Di Pietro e all’ On. Favia la questione in Parlamento, vigilerà affinchè la Giunta e il consiglio mettano in atto tutti i provvedimenti necessari a tutelare il paesaggio e i cittadini. La Giunta e l’ Assessore Donati fino ad oggi si erano mossi sotto un profilo meramente tecnico consigliato dai tecnici: ora, con la nuova situazione e il nuovo pronunciamento del Consiglio, si affronterà la vicenda con un’ attenzione diversa» .
Intanto la conferenza dei servizi che, convocata per oggi pomeriggio, avrebbe dovuto decidere in merito all’autorizzazione di una centrale a Monsano è stata sospesa.
A Matelica invece, il Comitato per la Tutela del Territorio organizza per domani (14 settembre, alle ore 21), nei locali della Parrocchia Regina Pacis, un’assemblea pubblica contro la centrale biogas che è in costruzione in località Pezze, vicino il depuratore comunale. All’assemblea parteciperà Adriano Mei, coordinatore dei Comitati in Rete, che raccoglie tutti i comitati di cittadini sorti spontaneamente in questi ultimi anni nelle Marche per opporsi agli innumerevoli progetti di centrali a biogas, a biomasse, eoliche, fotovoltaiche a terra, elettrodotti, rigassificatori ecc…, Verranno messe in atto anche richieste di risarcimento danni e di “class action” da parte degli operatori di settore. All’assemblea parteciperà anche il Sindaco di Cerreto D’Esi, David Alessandroni, il cui Comune si è immediatamente opposto alla realizzazione della centrale biogas in località Pezze. E’ stato invitato anche il Sindaco di Fano, Stefano Aguzzi, che recentemente ha presentato ricorso al TAR, come Comune, contro la Regione Marche, con richiesta di sospensiva, per due centrali biogas che stanno costruendo sul territorio fanese.
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sciapichetti,sciapichetti, questa volta il politichese non ti salverà. come la latitanza non salverà comi.
bene spacca invece. devo dire che ci speravo.
Per Robert
Bene Spacca, certo, ma molto, molto, tardivo! E soprattutto attento alle esigenze dei cittadini solo quando la protesta dei cittadini si èstesa in tutto il territorio, ha lacerato la maggioranza che lo sostiene e ha iniziato a minacciare “class actions” contro i componenti della Giunta e del Consiglio Regionale e contro i dirigenti responsabili degli atti autorizzativi.
Ritengo plausibile che mi sia perso qualche passaggio…
A)
Dal 2005 al 2010 (scorsa legislatura) dove era Sciapichetti??
B)
Dal 2010 fino alla giusta incazzatura dei Comitati possibile che nessuno dei nostri Consiglieri Regionali si sia accorto prima che, per come era strutturato il Piano Energetico si rischiava che, solo per succhiare soldi dalla tetta dello Stato, ci sarebbero state alte probabilità di vedere che qualcuno si sarebbe organizzato (per eludere o schivare la legge e scivolare sulle pieghe e sui dettagli) solo per questo scopo?
C)
Se i territori sono minacciati quali azioni i nostri Consiglieri Regionali intendono intraprendere per fermare questo osceno scempio, oppure tireranno fuori la solita scusa che “oramai il danno è fatto, ma ci preoccupiamo per il futuro”??
D)
I “fatti nuovi” che si registrano è il solito politichese proteggi chiappe per dire: adesso ci mettiamo una pezza (ma se non vi incazzavate come una forbicetta lo scempio sarebbe continuato ed avremmo dato altre autorizzazioni)??
E)
Gli atti autorizzativi che, senza minimamente considerare territorio e popolazioni, che sono stati dati dai dirigenti hanno “copertura politica” (cioè a livello politico qualcuno se ne assume la responsabilità verso gli elettori) oppure alla fine i dirigenti resteranno figli-di-padre-ignoto???
sciapichetti, sciapichetti, farebbe certo una più bella figura evitando di dire le solite banalità tardive e scontate che offendono noi cittadini mediamente intelligenti….la prossima volta eviti di parlare così almeno ci lascierà nel dubbio sulle sue virtù politiche…!
Ah, dimenticavo….dimettersi naturalmente non se ne parla (tenete tutti famiglia!)….ma quante figuracce servono per andare a casa?
@robert e bommarito. concordo con entrambi. si può? meglio tardi che mai! vediamo ora come procede.
Assessori fate semplicemente schifo. Sono contrario alle azioni violente, ma, fino a quando pensate di poter tirare la corda? Andate via sparite. Incompetenti e inutili.
Io a Sciapichetti non gli ho mai votato, ma è una persona seria. Ha fatto bene a non votare la mozione del consiglio. Se il legislatore regionale vuole fermare i procedimenti e cambiare le regole, non fa una mozione, fa una legge. Siccome la buffoneria è la malattia della politica allora soggetti ridicoli come quelli del centro destra sposano pratiche e cojonerie pseudo ambientaliste del centro sinistra. Se gli uffici regionali dovessero davvero fermare i procedimenti consiglio di portare le carte alla procura della repubblica perché l’amministrazione deve rispettare le leggi e non le mozioni. Sull’IDV non ci sono commenti. Ci penserà Sciapichetti a trattare con loro per le prossime elezioni. O no?
Domanda:
nella Mia ignoranza se ci sono stati errori da parte della regione, non si dovrebbe votare contro per interrompere il provvedimento?
Mi sa di chi tira il sasso e poi nasconde la mano.
Proprio adesso, torno da un colloquio con un allevatore di vacche da latte, che è messo alle corde, insieme ad altri del settore agroindustriale, dal prezzo crescente e dalla scarsità dei prodotti da destinare al proprio allevamento: insilati, granella, foraggi a causa della concorrenza praticata dalle colture destinate alle centrali già in funzione.
Perchè non è vero che le centrali funzionano con i rifiuti, ma essendo praticamente un grande stomaco di bovino, hanno bisogno di essere alimentate allo stesso modo.
Il bello che questo succede in una regione che ha sempre sbandierato una politica di salvaguardia e valorizzazione dei propri prodotti agricoli.
Ma è possibile che ci dobbiamo sempre far amministrare dai soliti acchiappa galline!
Caro Seghetti, io non sono per partito preso a favore delle centrali a biomasse, ma nel discutere bisogna essere seri. La situazione difficile dell’allevatore di vacche da latte non c’entra niente con le centrali a biomasse. C’entra col fatto che la manodopera costa tanto, che è proibito dare da mangiare alle mucche con la soia transgenica che cosa l’80% di meno dell’altra (introvabile) e che non fa male a nessuno, c’entra col fatto che il prodotto è ritirato a prezzi bassi, c’entra col fatto che i regolamenti regionali impongono controlli sanitari costosissimi e la burocrazia impazza. C’entra col fatto che dalle parti nostre non si producono tanti mangimi perché il nostro territorio non ha vocazione per le vacche da latte. Le centrali a biomasse sono una rarità e dunque non c’entrano.
Caro claudiob, io parlo a ragion veduta, non per nulla da venticinque anni opero nel settore agroalimentare, è un fatto che il reperimento delle materie agricole si è fatto molto difficile, in alcuni casi, come in quello specifico che ho riportato, anche per l’avvento del biogas, come già era successo per i contributi dati ad alcune colture.
E’ evidente che se le poche centrali presenti danneggiano poche realtà, molte ne danneggeranno molte, prima di fare lo scienziato e dare fiato alla bocca, si documenti anche presso le realtà industriali che trasformano vegetali.
http://noallecentrali.blogspot.it
Apprendiamo dal sito istituzionale della Regione Marche che il Presidente Spacca riunirà d’urgenza la Giunta sabato prossimo, per discutere la “vivace” situazione del biogas anche alla luce delle posizioni espresse dagli Enti locali e dal Consiglio Regionale.
Siamo lieti che il Presidente Spacca si accorga dei problemi e cataloghi come “vivacità ” ciò che è ormai una vera e propria rivolta popolare di cittadini e Sindaci contro il malcostume di chi, funzionari e dirigenti della Regione Marche, pretende di usare il territorio senza e, sovente, contro il volere dei cittadini.
Vorremmo ricordare al Presidente due cose :
– Non si illuda, la Giunta Regionale, di comportarsi come con il fotovoltaico, all’insegna del ciò che è stato è stato, da domani regolamentiamo;
– Si ricordi, sempre la Giunta Regionale, che la rivolta non si limita al biogas ma tocca tutti i settori: rigassificatori, stoccaggi-gas, maxi-eolico, maxi-gasdotto degli Apennnini, maxi-elettrodotto, biomasse e quant’altro si voglia perseguire in difformità delle leggi vigenti.
Vogliamo ricordare alla Giunta Regionale i nostri obiettivi, che proporremo in Regione – Sala dell’Agricoltura, martedi 18 settembre ore 9.30, a tutti i Consiglieri Regionali, in forma di atti cogenti.
Vogliamo ancora ricordare che non accetteremo niente di meno dei nostri obiettivi:
1) Annullamento o modifica della L.R. 3/2012, nelle parti palesemente incostituzionali e contrarie alle normative comunitarie
2) Sospensione, in autotutela, di tutte le autorizzazioni rilasciate senza preventiva V.I.A. o verifica di V.I.A., in applicazione delle soglie previste dalla predetta L.R. 3/2012
3) Obbligo, anche per i burocrati dell’Ufficio Ambiente della Regione Marche, di applicare i diritti inalienabili sanciti dalla nostra Costituzione:
a) Art 32 – Diritto alla salute
b) Art 42 – Diritto alla proprietà
c) Art. 41 – Diritto all’impresa
d) Art 9 – Tutela del paesaggio
Sperando che i membri della Giunta Regionale possano confrontarsi fin da martedi 18 vogliamo ricordare che
SIAMO CITTADINI NON SUDDITI
da Comitato Sviluppo Sostenibile della Valcesano
http://www.valcesanosostenibile.org
http://noallecentrali.blogspot.it
LA REGIONE FA MARCIA INDIETRO!!!!!
Queste le decisioni dibattute nella seduta odierna dalla Giunta regionale in merito alla situazione venutasi a creare sugli impianti di produzione di energia elettrica da biomasse e biogas. – La Giunta regionale esprime un giudizio positivo sui risultati ottenuti dal Piano energetico ambientale regionale (Pear) sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La determinazione del governo regionale ha infatti consentito, nonostante le difficolt’ di collaborazione con altri organi istituzionali e le sensibilit’ critiche ispirate a logiche localistiche provenienti dai territori, di superare gi’ nel 2011 l’ obiettivo fissato dal Pear al 2015 per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Al 31 dicembre 2011 si sono infatti raggiunti i 1.189 GWh di produzione, contro i 1.157 fissati dal Pear al 2015. Monitoraggio obiettivi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle Marche (Dati 2011, Terna-Gse) Fonte Situazione 2005 Situazione gi’ conseguita al 2011 Obiettivi PEAR 2015 Produzione di energia elettrica (GWh) Produzione di energia elettrica (GWh) (GWh) Idroelettrico 582,6 445,8 450 Eolico 0 0,3 320 Solare FV 0 658,4 27 Geotermoelettrico 0 0 0 Biomasse solida 45,8 0 360 Biogas e bioliquidi 83,1 Forsu (termovalorizzatore) 2,2 Totale Biomasse 45,8 85,3 360 Totale Fonti Rinnovabili 628,4 1.189,8 1.157 – Di fronte alle sensibilit’ emerse dal territorio e agli atti di altri organi istituzionali, la Giunta ha deciso di procedere alla revisione del Pear, mantenendo l’ obiettivo di raggiungere l’ indipendenza energetica riducendo le emissioni climalteranti e di rispettare gli obiettivi del burden sharing. – La Giunta regionale ha deciso di procedere immediatamente alla redazione di un Piano stralcio urgente del Pear per la definizione delle aree non idonee ad ospitare impianti a biomasse e biogas. – In relazione alla mozione approvata dal Consiglio regionale, supportata da posizioni autorevoli come quella del presidente della IV Commissione consiliare Ambiente e Energia che evidenzia un chiaro e certificato orientamento di programmazione, la Giunta ritiene coerente e appropriato percorrere la strada indicata di abbassamento dei limiti di assoggettabilit’ alla Via (Valutazione di impatto ambientale), da definire anche in funzione delle nuove normative introdotte dalla legislazione sugli incentivi. A tal fine invita il presidente della IV Commissione regionale Ambiente e Energia a presentare coerentemente un’ iniziativa legislativa di modifica della legge regionale n.3 del 2012 (‘ Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale’ ) per l’ abbassamento di tale soglia di assoggettabilit’ alla Via a 0,25 MW elettrici, riferimento oggi giuridicamente vincolante per il governo regionale. – La Giunta infine ha dato mandato all’ Avvocatura regionale a esaminare in tempi rapidissimi (10 giorni) la richiesta avanzata dal Consiglio regionale di sospensiva delle autorizzazioni in essere per gli impianti a biogas e biomasse.
Il coraggio di fare politica anche con le leggi impopolari è per pochi. L’Amministrazione comunale di Matelica è fra questi. Avere una vocazione industriale – agricola e saperla difendere con i fatti si dimostra serietà politica. Se c’è da coreggere qualche sito, facciamolo pure, ma non fermiamo quel processo dove l’Italia si trova enormemente in ritardo. Ivano Tacconi c.g. Udc Macerata
Vorrei far presente al Sig. Tacconi che sulle energie alternative le Marche sono al 31/12/2011 in anticipo sulla tabella di marcia per il 2013 (fonte: REGIONE MARCHE- DELIBERA GIUNTA REGIONALE DI OGGI). Le fandonnie che ci hanno propinato in questi mesi sono quindi false. Il biogas può essere una risorsa così come il fotovoltaico, l’eolico e l’energia da biomasse. Ma non si può lasciare tutto in balia a speculazioni sulle spalle dei cittadini. Chi lo dice che per fare queste centrali si debbano fare scelte impopolari? Se fatte bene e soprattutto con un basso impatto ambientale, magari in concertazione con gli enti e le comunità locali, nessuno si opporrebbe!
Concordo pienamente con marco seghetti.
Caro Consigliere forse ti sei dimenticato della Centrale a biogas che stanno costruendo nel giardino di alcuni cittadini Loro Piceno???? SECONDO ME VI SIETE BEVUTI IL CERVELLO!!!!!! Il nostro caro Governatore come sempre e’ arrivato tardi!!!! Fate un passo indietro e rimettete in gioco anche quelle centrali che sono state autorizzate con procedimenti da fare schifo, vedasi Loro Piceno. Comunque vi garantisco che non finirà qui, intanto ci adopereremo per rimuovere il Sindaco di Loro Piceno, vostro suddito e pian piano arriveremo anche in Regione non vi preoccupate! Dovete andarvene a casa, l’ultimo dei comitati avrebbe fatto meno danni di voi!!!
Caro Seghetti, siccome tu sei un esperto, allora spiegami questo: come mai la Germania produce 4 volte il latte che produciamo in Italia e hanno più centrali a biomasse di noi? Inoltre, caro Seghetti, tu hai detto che il tuo amico allevatore di vacche da latte è messo male, però dopo dici che le centrali a biomasse ad oggi sono poche. E allora che c’entrano le biomasse? Inoltre: sbaglio o il settore era già in crisi 30 anni fa? Non mi dire che all’allevatore di latte glie lo hai consigliato tu di fare l’allevamento di vacche da latte nelle Marche dove il fieno si sfalcia una volta l’anno: Perché se è così capisco che l’allevatore sia un arrabbiato. Ma siamo sicuri che non ce l’ha con te?
Fare il paragone tra il contesto produttivo tedesco e quello della regione marche è una bestialità, sotto tutti i punti di vista, detto ciò, il resto si commenta da solo.