Il secco no di Marangoni
alla centrale a biogas di Petriolo

Il consigliere regionale: "Si compromette l’alto valore del tipico territorio di questa bellissima zona"

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Enzo Marangoni

 

Dal consigliere regionale Enzo Marangoni (Lega per le Marche) arriva un netto no al progetto di realizzazione di un impianto a biogas nel Comune di Petriolo. <E’ un controsenso tipico di questa Amministrazione Regionale quello della sbandierata volontà di tutelare il territorio ma al contempo, di autorizzare impianti a biogas con l’alibi dell’avvento della “Green Economy”>.
In mezzo ai due propositi, secondo Marangoni, ci sarebbe il buon senso: quello di rispettare innanzitutto la volontà di chi vive nel territorio, di chi ci lavora e ci ricava dei beni grazie al valore aggiunto della tipicità delle nostre zone interne. Rispettare la volontà anche degli enti locali che si oppongono alla realizzazione di questi impianti perché magari hanno puntato su altri settori economico-produttivi che non hanno siffatti impatti ambientali e conseguenze negative per la salute dell’uomo.
Secondo Marangoni l’assessore regionale Donati si arrampica sugli specchi quando sulla stampa egli afferma che <l’attenzione della Regione per la tutela della salute dei cittadini è massima> (leggi l’articolo). Donati porta degli esempi che secondo Marangoni, invece, costituiscono il fallimento della politica ambientale di questa Giunta Regionale; difatti “i provvedimenti per le polveri sottili” sono falliti miseramente, come ha ammesso esplicitamente con atti ufficiali la stessa Giunta Regionale e “la regolamentazione restrittiva degli impianti fotovoltaici a terra” è arrivata, in maniera sospetta, troppo tardi, con gli evidenti conseguenti danni al paesaggio agrario marchigiano.
Prosegue Marangoni: <Donati abbia inoltre il coraggio di venire sul posto, incontrare i cittadini e visitare il territorio; si accorgerà che a Petriolo, dove dovrebbe purtroppo sorgere l’impianto a biogas, ci sono distese di pannelli fotovoltaici su suolo agricolo. In questo caso la salvaguardia dell’identità del paesaggio rurale e naturale del Comune di Petriolo viene prima di interessi privati, peraltro vicini a partito politico della stessa maggioranza regionale e provinciale, che poco contribuiscono alla ricchezza locale se non con miseri “contentini” stabiliti in sede di Conferenza di Servizi>.
Marangoni pertanto chiede un intervento deciso da parte della Regione evitando quelle disparità sancite con la delibera di giunta regionale del 1 agosto, perché anche i Comuni non compresi in fascia A hanno il diritto di mantenere il livello della qualità dell’aria almeno ai valori attuali e, nello specifico, di fare marcia indietro per l’impianto di Petriolo, considerata anche la vicinanza con la Riserva Naturale Statale dell’Abbadia di Fiastra.



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