Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche ha reso pubblica la sentenza con la quale respinge il ricorso della ditta Imac contro il Comune di Petriolo e con esso anche l’istanza risarcitoria (leggi il dispositivo)
“E’ arrivata l’ennesima sentenza che segna un altro punto a sfavore degli imprenditori che hanno deciso di tentare la strada delle centrali a Biogas- commenta in una nota il comitato Petriolo per il territorio- . Questi i fatti: la società Imac S.r.l. aveva depositato presso lo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune di Petriolo una dichiarazione di Procedura abilitativa semplificata (PAS) per la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica destinato alla produzione di biogas per generare energia elettrica con potenza 999 kW, da realizzarsi nel territorio comunale. La Imac riteneva di poter avvalersi della Pas sulla base del presupposto che l’impianto, per le sue caratteristiche, rientrasse nella tipologia di quelli elencati dal par. 12.4 del DM 10.09.2010, richiamato dall’’art. 6 del d.lgs n. 28/2011, e che fosse, quindi, un impianto di cogenerazione. La Imac aveva ottenuto parere positivo dal competente Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e dell’Asur Marche. Il Comune di Petriolo, dal canto suo, aveva chiesto parere ad altri Enti, tra i quali la Provincia di Macerata, che non si era pronunciata sul progetto, ma che aveva dichiarato che, a suo dire, la competenza per il rilascio dell’autorizzazione per un impianto di questa tipologia era della Regione Marche. La Imac, però, aveva ritenuto che gli atti del Comune rappresentassero un “arresto procedimentale”, e perciò aveva deciso di impugnare tali atti sostenendo la nullità degli stessi per carenza di potere, nonché difetto di motivazione, eccesso di potere per ingiustizia manifesta, violazione dei principi di lealtà, affidamento ed irragionevolezza, mancata tempestiva verifica della sussistenza dei presupposti per la Pas. Tutte queste motivazioni sono state giudicate non valide dal Tar, che si è espresso quindi a favore del Comune e che di fatto sostiene il fatto che l’impianto non sia cogenerativo e quindi non assoggettabile a Pas. Ricordiamo che di fianco al comune di Petriolo, in opponendum, si erano schierati il Comitato Petriolo per il Territorio e alcuni cittadini”.
Il Comitato conclude: “Ora siamo in attesa della prima udienza per il ricorso contro l’autorizzazione regionale che era stata data alla Imac nel settembre 2012 dopo una calda estate con fitte e turbolente sedute di conferenza dei Servizi. E che vinceremo anche quello viste le sentenze della corte costituzionale e quelle di Camerata Picena e Corridonia”.
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Mi domando quanti soldi costano alla comunità tutte queste azioni giudiziarie temerarie. I tribunali oramai compensano le spese legali, a danno di chi è dalla parte della ragione. Il comune di Petriolo e il comitato si trovano di fronte ad un esborso economico notevole per tutelare i loro diritti ed interessi. Era chiaro a tutti che la PAS non era la procedura corretta in quanto l’assetto cogenerativo inesistente. ORA mi aspetto che il Comune provveda a segnalare alle autorità competenti il progettista sui presupposti della mancata presenza della cogenerazione, così come la legge richiede
Non solo il progettista ma anche il rappresentante legale della ditta che ha chiesto la procedura PAS deve essere segnalata alle autorità competenti. Con l’occasione auguro un sereno Natale a quanti si sono adoperati per contrastare la realizzazione delle centrali Biogas e Biomassa a Petriolo. Ai ragazzi del “Comitato Petriolo per il territorio” un GRAZIEEE particolare.