di Giuseppe Bommarito
Per adesso i primi sviluppi giudiziari della brutta storia del biogas marchigiano sono peggio di un film dell’orrore: abuso d’ufficio, truffa, associazione a delinquere tra funzionari pubblici, pseudo-imprenditori della green economy con tanto di pedigree nobiliare, professionisti a dir poco disinvolti, tutti impegnati secondo gli inquirenti a mettere in piedi e ad autorizzare – alla velocità della luce e contro ogni regola di diritto e di buon senso – qualche decina di centrali a biogas in tutte le Marche, anche nei pressi di case, scuole, aree protette, esercizi pubblici, preesistenti attività commerciali e imprenditoriali. Biomostri, tra l’altro, che non sarebbero stati nemmeno realizzati a regola d’arte e che già sarebbero alimentati, anche in assenza di collaudo, con prodotti non a norma e provenienti da chissà dove, alla faccia della cosiddetta “filiera corta”.
Il tutto per spartirsi allegramente milioni e milioni di euro, i tanti soldi pubblici – cioè tirati fuori da tutti noi – delle incentivazioni per l’energia “pulita e rinnovabile”, alle spalle e ai danni di migliaia di cittadini inermi e abbandonati a se stessi, costretti solo, come se fossero dei sudditi privi di qualsiasi diritto, a sorbettarsi a testa bassa inquinamento, rumori continui, puzze, odori nauseabondi e un traffico continuo di camion carichi di liquami, mais e chissà quali altre schifezze, probabilmente anche rifiuti tossici e di varia natura (visto che – come già hanno ben compreso nel sud diverse cosche mafiose – nessuno potrà mai seriamente controllare centinaia e centinaia di camion mensilmente in entrata ed uscita dalle varie centrali a biogas sparse nella nostra regione). Con danni all’agricoltura, costretta a riciclarsi su ettari e ettari monodedicati al mais, sottraendo così tanta terra fertile all’alimentazione; all’ambiente (pensiamo solo ai gas di scarico dei camion) e alle riserve idriche (per ogni ettaro coltivato a mais occorre una quantità spropositata di acqua).

La protesta dei cittadini a Loro Piceno
Certo, le indagini sono solamente all’inizio, c’è la presunzione di innocenza, non tutti i comportamenti moralmente censurabili costituiscono reato, gli indagati eccellenti in ogni caso negano tutto, le strane partecipazioni societarie e le cointeressenze di qualche funzionario regionale coinvolto nella vicenda apparterrebbero al passato, le loro consulenze ai bio-speculatori sarebbero state occasionali e di natura istituzionale, è stato solo un caso se qualcuno ha partecipato a conferenze dei servizi finalizzate a rilasciare autorizzazioni per centrali riconducibili a mogli e compagne, tutti tengono famiglia, e così via negando, contestando, sminuendo….
Intanto, però, comunque vadano a finire le cose in sede giudiziaria, può dirsi sin d’ora, senza tema di smentite, che abbiamo assistito e stiamo assistendo ad una vicenda allucinante, ad uno schifo di dimensioni colossali, nel quale però non possiamo fingere di ignorare – come qualcuno vorrebbe – la palese copertura e la complicità dei vertici non solo dirigenziali, ma anche istituzionali e politici della Regione Marche, i quali più volte, ma sempre inutilmente, sono stati messi sull’avviso, sono stati diffidati, sono stati sollecitati a bloccare i procedimenti autorizzativi dei biomostri nel corso dei quali si è arrivati ad ignorare le ragioni ed i rilievi non solo dei Comuni interessati, ma anche degli stessi organi tecnici regionali, quali l’Arpam e l’Asur (coinvolti per i profili sanitari e di inquinamento acustico ed ambientale).

La protesta in Regione del Comitato di Petriolo
Sicchè, parlando proprio dei vertici politici marchigiani e per arrabbiarci ancora di più, lasciano di stucco alcune reazioni politico-istituzionali uscite con grande tempismo sui giornali. Mentre infatti i talebani del biogas facenti capo al PD (l’assessore Sara Giannini e l’ex assessore Paolo Petrini, sbarcato di recente a Roma), hanno prudentemente tenuto in questi giorni un silenzio ferreo, l’assessore regionale all’Energia Sandro Donati, ex IDV, ora forse montiano, dopo aver assicurato per mesi e mesi che tutto era in regola, dopo aver contrastato con forza i comitati dei cittadini, dopo aver ignorato le loro ragioni, dopo essersi battuto anche in contrasto con il proprio partito perchè non si sospendessero i procedimenti autorizzativi in corso e ancor più le autorizzazioni già rilasciate (sebbene la “puzza” di un grosso malaffare già circondasse tutti i palazzi regionali, dalla Giunta al Consiglio), ora si è dichiarato, con grande sprezzo del ridicolo, “sbalordito” in merito al procedimento penale in corso e pronto a collaborare con la giustizia per accertare la verità dei fatti (leggi l’articolo).
Insomma, lorsignori, oggi tutti sbalorditi e stupefatti, oggi tutti, come si dice, caduti dal pero, vorrebbero farci credere, con le loro parole o con i loro silenzi, che i funzionari regionali che hanno presieduto le conferenze regionali dei servizi, quelle che scandalosamente hanno autorizzato di tutto e di più, avrebbero agito senza un preciso mandato politico proveniente dalla stessa Giunta Regionale.
Sicuramente, per pudore, Donati avrebbe fatto meglio a tacere, come ora sta facendo la nostra consigliera regionale piddina Sara Giannini, tutta impegnata in questi giorni a tenere un profilo basso, buona conoscente degli imprenditori di Morrovalle Antonio e Alessandro Lazzarini (altri nomi eccellenti, peraltro imparentati con il colosso economico fabrianese, convolti anch’essi nel brutto “affaire” del biogas nostrano), la quale, facendosi più volte quasi diretta portavoce degli interessi bio-pseudoimprenditoriali, è stata sempre per la linea dura e sempre in prima fila contro i cittadini che protestavano ed i comitati che, nel silenzio omertoso e complice delle istituzioni regionali, cercavano di battagliare e di dimostrare la colossale mistificazione delle biotruffe.
Cose gravi, cose dell’altro mondo, dirà qualcuno. Ma siccome al peggio non c’è mai fine, che dire allora delle ultime spericolate dichiarazioni del Presidente Gian Mario Spacca, il quale, qualche giorno fa, è arrivato a sostenere che la Regione Marche in questa vicenda è parte lesa e quindi chiederà i danni ove dovessero emergere precise responsabilità dei funzionari preposti al rilascio delle autorizzazioni (ormai ovviamente diventati figli di nessuno)? Intanto comunque – per evidenziare senza ombra di dubbio la sua forte determinazione – ha fatto sapere che ha già attivato l’Avvocatura Regionale, sì, proprio quella stessa Avvocatura che nei mesi scorsi ha più volte assicurato che nulla c’era da eccepire sulle vicende legislative ed amministrative del biogas nostrano.
Ma, scusate, Gian Mario Spacca non è forse il massimo esponente politico-istituzionale di quella Regione Marche che sino all’altro ieri ha consentito il massacro ecologico ed ambientale del fotovoltaico a terra e che, per quanto concerne le centrali a biogas, negli anni passati ha evitato accuratamente, se non a cose fatte, di individuare i siti non idonei per questi biomostri; di quell’ente regionale che, a tutto vantaggio delle lobbies dei grandi proprietari terrieri, dei potenti gruppi industriali entrati a tutto biogas nella green economy, degli speculatori dell’ultimo minuto che hanno fiutato l’affarone, l’anno scorso ha approvato una propria legge (la n. 26 marzo 2012 n. 3) con la quale si escludeva dalla VIA, la valutazione di impatto ambientale, tra le varie cose – sicuramente una strana coincidenza – anche gli impianti a biogas di potenza inferiore ad un megawatt, cioè quasi tutti quelli per i quali (con una potenza nominale pari a 999 kilowatt) è stata poi avanzata richiesta di autorizzazione, velocemente concessa dalle conferenze dei servizi presiedute dal solerte funzionario regionale Calvarese, a sua volta in attesa di promozione alla qualifica dirigenziale?
E non si tratta sempre del massimo esponente di quella stessa Regione Marche che, prima di ancora di dare vita alla legge regionale n. 3/2012, qualche mese prima ebbe ad approvare in sede consiliare, precisamente il 31 ottobre del 2011, un’altra legge regionale, la n. 20, dal titolo “Assestamento di bilancio 2011”, ove venne infilato all’ultimo minuto e di soppiatto, senza azzeccarci per nulla, un incredibile art. 24 che modificava la normativa vigente in quel momento in materia di VIA e la eliminava per gli impianti a biogas e biomasse di potenza inferiore a 1.000 kilowatt, tipica leggina ad personam per le prime centrali a biogas che allora stavano partendo con le istanze di autorizzazione?
E non stiamo parlando sempre del vertice di quella Regione Marche che recentemente ha cercato di far modificare a livello di istituzioni europee le normative in base alle quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato per anticostituzionalità proprio la legge regionale n. 3 del 2012, con la pronunzia della Corte Costituzionale attesa ormai a breve e che sarebbe devastante come una bomba atomica qualora fosse per l’incostituzionalità?
Insomma, seguiamo attentamente gli eventi, aspettiamo con fiducia gli esiti delle indagini della magistratura (alla quale però va rivolto con forza sin d’ora l’invito a sequestrare quelli che, sulla base delle attuali ipotesi investigative, sono potenziali corpi di reato, cioè le centrali a biogas realizzate e in fase di realizzazione), ma intanto non facciamoci prendere in giro e soprattutto non molliamo di un millimetro nella denuncia quotidiana delle già palesi, gravissime e conclamate responsabilità politiche della Giunta Regionale e della maggioranza di centrosinistra che, in queste storiacce del fotovoltaico e delle centrali a biogas, hanno con tutta evidenza messo la Regione Marche a servizio dei grandi potentati economici regionali, liberi di speculare, per di più con soldi pubblici, ai danni dei cittadini.
E ricordiamo al centrosinistra colluso con i biospeculatori, nonchè al centrodestra protagonista di un’opposizione sul biogas poco convinta, piuttosto tiepidina e molto timidina, che proprio dalle battaglie dei comitati spontanei contro le centrali a biogas non a filiera corta sono sorte in tutte le Marche, in maniera più o meno consapevole, le premesse per l’inaspettata vittoria nelle ultime elezioni politiche del Movimento 5 Stelle, ormai primo partito marchigiano.
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La questione era stata seguita da vicino con numerosi articoli da Cronache Maceratesi grazie soprattutto agli approfondimenti dell’avvocato Giuseppe Bommarito che aveva parlato di leggi ad personam e interessi personali (leggi l’articolo).
Gli altri articoli
Secondo la Procura di Ancona che conduce l’inchiesta i funzionari della Regione possedevano direttamente o indirettamente delle quote nelle società che autorizzavano. Il consigliere del Pdl Francesco Massi ha presentato una mozione per chiedere di accertare l’eventuale coinvolgimento di soggetti politici. Il vice presidente dell’assemblea Paola Giorgi: “Deve essere la politica ad indicare la strada ai tecnici”
Le centrali a biogas autorizzate nelle province di Ancona, Macerata e Pesaro Urbino e l’impianto eolico di Camerino finiscono nel mirino della Procura di Ancona, che ha aperto un’inchiesta (leggi l’articolo). Concorso in abuso d’ufficio il reato contestato, anche se l’indagine investe anche l’ipotesi di reati ambientali. “Con riferimento all’indagine in corso nel settore […]
La procura di Ancona ha aperto un’inchiesta sulle procedure autorizzative
POTENZA PICENA – Il sindaco attacca la Regione e annuncia un ricorso
Loro Piceno
Il consigliere regionale del Pdl critica le scelte dell’amministrazione di Potenza Picena
L’intervento
Per il Movimento Cinque Stelle Tolentino “I verbali del consiglio regionale testimoniano i giochi, le tattiche, le acrobazie di una classe dirigente che forse ha dimenticato che sull’etica dovrebbero poggiare le sue fondamenta”
Il consigliere regionale commenta il rinvio della proposta di legge che si sarebbe dovuta discutere oggi
Martedì in aula si deciderà la sorte delle centrali già autorizzate
Tantissime persone hanno partecipato al consiglio comunale aperto che si è svolto lunedì sera. Preoccupazione per una centrale anche a Recanati
La Comunità Montana dei Monti Azzurri si pronuncia con un ordine del giorno in difesa delle piccole aziende agricole del territorio. Favia: “Si voti in aula la sospensione”. I grillini organizzano un convegno a Tolentino
Pare di sì, in fatto di speculazioni. Ultimo caso: il biogas. Politica e società civile: la stessa malattia
Le società del gruppo VBIO 1 e VBIO 2 commentano i ricorsi di Loro Piceno e Corridonia respinti dal Tar. Sollazzi fa esaminare alla quarta commissione la proposta di legge dei comitati che promettono ricorsi e una manifestazione davanti alla Rai
I rappresentanti dei territori hanno proposto la modifica del testo regionale che regola la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA). Idv: “Abbiamo firmato il documento per dare priorità ai cittadini”
La parziale marcia indietro della Regione e le strane posizioni di alcuni nostri consiglieri regionali. La vicenda non è ancora finita
Il parlamentare del Pd chiede alla Giunta regionale un ulteriore passo indietro, critica i manifesti dell’Idv a Civitanova e chiede misure urgenti per il litorale
Durante la partecipata assemblea contro il biogas l’enologo Potentini ha sottolineato i rischi per il settore agroalimentare. Saranno inviate lettere di diffida alle autorità per la sospensione dell’autorizzazione
La Giunta abbassa a 0,25 MW elettrici il limite di assoggettabilità alla Via (Valutazione di Impatto Ambientale). Niente da fare per le centrali già autorizzate a Corridonia e Loro Piceno. L’avvocato Alessandrini: “Valuteremo il ricorso al Consiglio di Stato”
Il consigliere del Pd non ha votato la mozione che ha sospeso le autorizzazioni. Con lui anche l’assessore Giannini. Si è astenuto il capogruppo del Pdl Francesco Massi. Assente Comi (Pd). Assemblea pubblica a Matelica
IL BIOGAS E LE ALTERNATIVE – Il vero cambiamento è l’autosufficienza energetica dei singoli edifici
Votata oggi una mozione per la “sospensione degli atti autorizzativi per la realizzazione degli impianti quale forma di autotutela amministrativa”. Paola Giorgi invita l’assessore Donati a prenderne atto
Aule aperte dalla primaria alle superiori per l’inizio del nuovo anno scolastico. Corsa contro il tempo per coprire tutti i posti negli istituti maceratesi. Protesta dei genitori contro la centrale a biogas. Messaggi di auguri dai sindaci
21 centrali autorizzate nelle Marche, sospese le autorizzazioni riguardanti Monsano e Potenza Picena. L’assessore all’ambiente spiega in una conferenza stampa le ragioni delle decisione energetiche prese. La collega di partito lo invita a tacere. Domani (martedì 11) incontro pubblico a Loro Piceno
I consiglieri regionali disapprovano i contenuti e la modalità della decisione presa in Conferenza dei servizi
PETRIOLO SUL PIEDE DI GUERRA – La Conferenza dei servizi riunitasi alle 16 ha approvato il progetto della Imac. Il comitato annuncia ricorsi
IL CASO – Attesa per le decisioni della Regione in Conferenza dei servizi
Il consigliere regionale: “Si compromette l’alto valore del tipico territorio di questa bellissima zona”
Le gravissime responsabilità politiche dell’Ente e gli strani silenzi dell’opposizione di centrodestra. Ecco la cronostoria dei provvedimenti regionali
La conferenza dei servizi sulla centrale a Petriolo aggiornata a mercoledì. Atteso per domani l’intervento di Di Pietro in parlamento. La decisione potrebbe avere una serie di ripercussioni politiche. Il comitato dei cittadini continua a manifestare il proprio dissenso
I cittadini prendono le distanze dalle scelte politiche della Regione
L’assessore dipietrista risponde alle accuse dei comitati dei territori interessati che trovano sostegno politico proprio nell’Idv. A Matelica il Comitato per la tutela del territorio promuove un’assemblea pubblica
Tra comitati di cittadini, polemiche accese e ricorsi al TAR. Loro Piceno, Petriolo, Corridonia e Matelica in prima linea contro la Regione. La Provincia cosa intende fare?
Il comitato manifesta in Regione, la Conferenza dei servizi viene aggiornata al 28 agosto. Idv pronta a ricorrere in sede giudiziaria
Cittadini contro la centrale domani alle 10.30 ad Ancona per la Conferenza dei Servizi
Il Vino Cotto Festival sta facendo il pieno di gente a Loro Piceno ed è anche l’occasione per sensibilizzare sulle tematiche ambientali. Da giovedì scorso sulla parete dietro il palco principale che ospita concerti ed eventi, ultimo domani sera (domenica 19) con Enzo Avitabile, campeggia la scritta “Vogliamo respirare”. Il riferimento è al progetto […]
Il sindaco Calvigioni si oppone all’autorizzazione rilasciata dalla Regione Marche per la realizzazione di un impianto della potenza di 999 kilowatt su una superficie di 3,6 ettari
Il progetto è stato presentato nel giugno di un anno fa dalla società cooperativa Terra Bio, per una potenza pari ad un megawatt
L’azienda che aveva presentato il progetto lo ha ritirato, condividendo le perplessità dell’amministrazione
Il WWF: “Un business a scapito dell’agricoltura di qualità e dell’ambiente”
Si è tenuto questa mattina l’incontro tra il Sindaco Stefano Cardinali e alcuni cittadini e componenti del comitato contro l’impianto a biogas per il quale il privato ha fatto pervenire in Comune una richiesta di autorizzazione per la realizzazione in contrada Asola. L’incontro ha visto il Sindaco e i componenti del comitato concordi nelle […]
Giusto avv. Bommarito!!!
La aspettimo alle prossime elezioni.
Mi ripeto rispetto ad un altro post: ha per caso visto i bandi di mobilità/concorso per dirigente della Regione marche? Cosa ne pensa?
come la giri la giri il più buono ha la rogna….
Una volta accertate eventuali responsabilità, a livello politico che succede?
Se ne vanno a casa?
http://it.wikipedia.org/wiki/Biogas
….” Tuttavia il biogas ha anche molte controindicazioni. Se si escludono le centrali che sfruttano il biogas prodotto dalla decomposizione di prodotti organici delle discariche, molte centrali a biogas usano liquami animali combinati con vegetali (nel rapporto di 25-75), poiché la resa del biogas si ottimizza mescolando più tipologie di prodotti organici[3].
Quindi, primo fra tutti, per questo tipo di centrali (il più diffuso), c’è il problema che per alimentare una centrale da 1 MW serve coltivare circa 300 h di terreno, che viene ovviamente sottratto alla produzione di derrate alimentari per l’alimentazione umana o animale. …”
al prossimo conclave Bommarito PAPA!!!…il burattinaio che non sa quel che fanno i burattini…non è proprio credibile….aspettiamo con trepidazione l’allargarsi dell’inchiesta…comunque questi politici hanno proprio la testa dura…dopo che glielo abbiamo urlato sotto la regione, dopo che il voto li ha schiaffeggiati, ancora hanno il coraggio di parlare e giustificarsi…solo una cosa devono fare …TORNARE A CASA!
Dajie Pe che stavolta forse qualche piddino ce lo pigliamo con le mani nel sacco.
Per Astoldi
Penso che quei bandi siano la fotografia precisa dei dirigenti che la Giunta aveva già inutilmente cercato di stabilizzare con un’altra legge poi dichiarata incostituzionale.
Per Sauro
Io, come la maggioranza dei cittadini marchigiani che votavano PD e che in quest’ultima tornata hanno cambiato orientamento, penso che il PD marchigiano politicamente sia stato già preso con le mani nel sacco.
Non te pijà troppo sul serio Pé era un po’ di ironia
nooo, perche’ accanirsi verso una parte politica che governa da decenni la nostra regione e ha fatto tanto del bene! vero saben? cmq per tranquillizzarla, nel secchio oltre al pd ci metterei anche l’inutile e incapace opposizione, che, anche in questa occasione, ha dimostrato la sua piu’ totale incapacita’…
Chapeau avv. Bommarito! I suoi brillanti articoli dei mesi scorsi hanno contribuito a vederci chiaro e almeno quella di Ancona (di Procura) si muove per le cose serie!
Noto spesso un solo pollice verso….sarà di qualche lazzarone?
A me due…mi sa che c’è pure qualche funzionario regionale….
Ma tanto “loro” con le “loro” leggi e con le “loro” parole ti dicono che è tutto a posto, tutto in regola…sarà forse la regola e chi ha scritto la regola ad essere somaro?
Questi sono capaci si giustificare ogni cosa a parole…
Dai commenti, noto con un certo piacere, che nella nostra Provincia vi sono molti avvocati e ingegneri specialisti in impianti di biogas, formatesi nella prestigiosa “Università Wikipedia”?
L’importante è non confondere la campagna di stampa condotta al riguardo da CM con la corretta informazione.
La prima è del tutto legittima, ma muove da un intento squisitamente politico: quello di convincere i lettori della bontà di una tesi predeterminata.
La seconda è, invece, volta ad esporre tutti gli elementi necessari e tutti i diversi pareri al fine di consentire ai lettori di formarsi, in piena libertà e senza condizionamenti, una propria opinione.
Il mio primo intervento era chiaramente a ‘mo di battuta per evidenziare il puntuale e stringente lavoro politico del mio amico Peppe Bommarito nei confronti della “casta” che solo casualmente corrisponde anche alla casta dei suoi avversari politici.
Aggiungo pure che quelli schierati nella sua medesima parte politica che si “accodano” quatti quatti per mere convenienze politiche rischiano di rimanere mooolto male se pensano di ricavarne chiassà quale beneficio “politico”per il loro partito o il loro amico politico. Pur non frequentandoci da decenni, per quel che ricordo ( e da quello che leggo nei suoi commenti) Peppe non è proprio il tipo da prestarsi ad operazioni di bassa cucina.
Oltre tutto Bommarito ha iniziato a picchiare la casta al potere mooolto prima che iniziasse Grillo. Ha iniziato quando non andava ancora troppo di moda e per “colpire” la casta non era sufficiente come oggi urlare un po’ di vaffanculo a tutti, sputazzare quà e là contro qualsiasi cosa assomigli anche lontanamente ad una “istituzione” pubblica per essere accolti trionfalmente nella categoria dei “cittadini stufi della casta” ( gran parte dei quali fino a ieri scommetto ciechi e sordi).
Dunque, rassicuro ( o deludo ) chi pensa che voglia difendere soltanto la mia parte politica ( cioè il piddì del quale sono elettore e sono stato attivista).
Io non giustifico a giorni alterni. Prima di “sparare” cerco di farmi una opinione possibilmente “ragionata” e poi non giustifico nessuno. Da sempre seguo una mia personalissima tesi secondo la quale in tutti i casi seri di corruzione e concussione che vedono ufficialmente coinvolti “solo” dirigenti, funzionari o manager di altissimo grado ( cioè quelli vicinissimi al potere politico) non può esistere che la politica non sia coinvolta o quanto meno debitamente “informata dei fatti”. Non ci raccontino balle.
Sia nel caso che “ometta” di vigilare, sia nel caso che “faccia finta di non sapere” per accattivarsi le simpatite del potente ed inamovibile Dirigente; sia nel caso ( peggiore) in cui “partecipi” attivamente all’ affare; in tutti i casi la politica, quand’anche ne esca formalmente pulita sul piano penale risulta essere gravemente responsabile sul piano politico e la conseguenza deve essere inequivocabilmente “sanzionatoria”: dimissioni del politico anche lontanamente coinvolto (sempre la più dignitosa soluzione ), fine del suo percorso politico e ritorno per sempre nell’anonimato di “semplice cittadino”; in caso di mancate dimissioni, disconoscimento ed espulsione da parte del suo partito e qualora caparbiamente insista nel continuare magari costituendo un suo partitino elettorale l’auspicio di una sonora bocciatura alle elezioni. Semplice .
Per essere chiari la teoria del “non poteva non sapere” di quella parte di Magistratura inquirente che indaga seriamente e coraggiosamente sul potere e sulle mafie ( e da sempre considerata “toghe rosse” – guarda caso ) l’ho sempre sostenuta e condivisa anche quando non andava di moda (se lo facevi eri tacciato di essere un antico giustizialista) e per quanto mi riguarda vale oggi anche per le Marche, così come vale per lo scandalo MPS, dove sono arciconvinto che uomini politici del PD locale e probabilmente non solo ( certamente anche del PdL visti i rapporti accertati Verdini-Mussari) abbiano beneficiato dei favori di Mussari & Co.; così come sono arciconvinto che Berlusconi “non potesse non sapere” della megatangente passata dalle sue società tramite l’amico Previti all’avvocato Mills per dire falsa testimonianza al processo che lo vedeva imputato di corruzione di magistrati nel caso del “lodo Mondadori” ( e altri casi simili).
Dunque, oggi, leggo con piacere che il “giustizialismo” o il ” non garantismo” di cui venivo regolarmente accusato quasi fosse un’infamia è acqua passata.
Spero che quest’aria “giustizialista” permanga acora a lungo: almeno il tempo necessario per “cambiare” tutta la classe dirigente del Paese ( senza distinzioni tra chi ha governato e chi è stato all’opposizione) e mettere in galera una bel numero di politici corrotti e corruttori che ancora circolano liberamente nel Paese. Sarebbe l’apoteosi del giustizialismo.
Intanto non posso non rallegrarmi con me stesso per il fatto che su questi temi sono 40 anni che mantengo sempre la medesima maledettissima posizione e NON l’ho cambiata a seconda le necessità politiche del mio partito di riferimento ( che più o meno tutti abbiamo).
Forse qualcuno, anche tra “i cittadini arrabbiati”, si deve invece domandare se ha cambiato opinione e metro di misura negli ultimi 40 giorni. Meglio tardi che mai per carità; ma se così fosse avvenuto, sarà il caso si domandi pure come mai ha aspettato tanto per ” arrabbiarsi”? Chissà.
Ecco, sogno che questa improvvisa inflessibilità e questo improvviso rigore morale dello smemoratissimo popolo italiano, non siano un fuoco fatuo come spesso gli è accaduto nel corso della sua travagliata storia; sogno che diventino invece le fondamenta di super-cemento armato su cui costruire il “nuovo palazzo” degli italiani. Speriamo. Ma ci credo poco.
.
Caro Sauro,
il mio problema “politico” attuale è proprio quello che non tengo per una parte precisa, non mi riconosco in alcuno degli schieramenti, tanto che anche nell’ultima campagna elettorale non ho volutamente partecipato ad alcuna iniziativa politica.
Quindi non ho avversari politici in senso tecnico, tanto che più volte ho attaccato il centrodestra maceratese. Poi non è colpa mia se il centrosinistra è al potere in città (almeno a Macerata), in provincia e in Regione. Del centrosinistra, forse per un antico risentimento da “ex”, mi danno un particolare fastidio la spocchia, l’ipocrisia e la pretesa superiorità morale.
Grazie, comunque, per le tue parole e per l’onestà intellettuale dei tuoi commenti. Come ti ho detto più volte, spero di leggerti presto non solo come autorevole commentatore, ma anche come diretto firmatario di interventi, approfondimenti ed inchieste, per arricchire ulteriormente Cronache Maceratesi con la tua preziosa esperienza di sindacalista (che in parte, sia pure con ruoli diversi, negli anni passati abbiamo condiviso).
Per Moby Dick
E’ vero, Cronache Maceratesi sta da tempo facendo una campagna di stampa contro la scellerata politica del PD e del centrosinistra marchigiano (con l’eccezione di Paola Giorgi, che sempre è stata vicina ai comitati dei cittadini) in relazione alla vicenda del biogas speculativo e truffaldino.
Non ci sono parole per chi ancora difende questa gentaglia. Se si è stati militanti di una certa parte politica ma si è fortemente onesti ci si deve arrabbiare ancora di più. Per questa classe politica marchigiana deve essere scritta solo la parola fine. Hanno svenduto la loro terra, la dignità e l’onestà del popolo marchigiano. Non dovete andare a casa spontaneamente ma verrete cacciati e dovete solo chiedere scusa e sprofondare
fiduciosi per le indagini…il marcio che è venuto fuori in altre regioni deve venire fuori anche qui.
Caro Bommarito, mi fa piacere che convenga con quanto ho evidenziato: Cronache Maceratesi sulla vicenda del biogas non sta facendo corretta informazione ma una campagna di stampa politicamente orientata.
Per Saben
Il giustizialismo è un’orrenda deformazione della giustizia e la responsabilità penale deve essere tenuta distinta da quella politica.
Della prima devono decidere soltanto i giudici, della seconda soltanto gli elettori.
mah…la politica se ne frega ogni giorno di più e gli imprenditori locali con tanto di titolo nobiliare,che ben poco li nobilita,fanno i fatti loro…hanno i soldi…hanno in mano il potere,potere di fare quello che gli pare con o senza leggi…direi di si alla centrale a biogas solo se venisse usata per il bene comune,ovviamente dalla centrale,fatta a regola d’arte,non deve uscire il minimo olezzo!
Per Moby Dick
Cronache Maceratesi sta facendo da tempo, tramite una corretta informazione (sinora non smentita su alcuna circostanza di fatto), una dura campagna di stampa contro il biogas speculativo e truffaldino sostenuto dal PD e dal centrosinistra marchigiano.
Per Bommarito
Continuo a ritenere che correttezza dell’informazione e campanga di stampa sono concetti tra loro incompatibili.
L’informazione, per essere corretta, deve (dovrebbe?) dare eguale spazio a tutte le opinioni in campo.
La campagna di stampa, soprattutto se “dura”, non ha questo vincolo, muovendo, all’opposto, dall’idea che sia giusto impegnarsi nella diffusione presso il pubblico dei lettori di una predeterminata convinzione.
Non le sfuggirà di certo che il termine “campagna” indica, per l’appunto, un’operazione o un’attività posta in essere per realizzare uno scopo specifico e ulteriore rispetto alla mera informazione, scopo che è quello di promuovere un’idea o una tesi.
Né più né meno di quanto accade nelle campagne commerciali orchestrate per pubblicizzare un prodotto, che, quando sono condotte per mezzo dei quotidiani, sono, del resto, campagne di stampa anch’esse.
Di fatti, che il biogas sia speculativo e truffaldino e che, quindi, sia giustificata una campagna di stampa rivolta contro le forze politiche che questa attività sostiene è soltanto una sua opinione.
Legittima, ma soltanto una sua opinione. Se, quindi, Cronache Maceratesi volesse fare corretta informazione al riguardo e non una campagna di stampa “dura”, dovrebbe ospitare, concedendogli pari spazio, un’opinione opposta o, comunque, diversa dalla sua.
Ma questo non è, e non è mai stato, mi sembra, nelle intenzioni di Cronache Maceratesi.
Circostanza che induce a ritenere che CM abbia voluto fare sul biogas una campagna di stampa (politicamente orientata) e non corretta informazione.
Questo, ovviamente, a mio modesto parere.
Pardon, mi sono riletto e mi correggo: “…le forze politiche che questa attività sostengono…”
Caro Moby Dick,
Cronache Maceratesi ha portato alla luce dei fatti e in base a quei fatti fa anche opinione. Abbiamo sempre dato spazio a tutte le opinioni e la corretta informazione sui fatti non è mai venuta meno. Le sue mi sembrano illazioni di bassa lega. Se cerca “giornalismo marchettaro” le consiglio di leggere altro.
Per Moby Dick
Mi scusi, ma chi ha mai impedito a coloro che sostengono nel merito opinioni diverse dalle mie di intervenire su questo giornale e di spiegare le proprie posizioni (come Lei stesso peraltro ha fatto più volte, anche se su altre questioni)?
Chi ha mai impedito al Presidente Spacca o al suo ufficio stampa di spiegare i motivi per i quali sinora la Regione Marche ha tutelato solo e soltanto il biogas speculativo e truffaldino, ai danni dei cittadini?
Chi ha mai impedito alla triade dei bio-assessori regionali Donati-Petrini-Giannini di spiegare il motivo per cui essi hanno sempre considerato pari a zero le argomentazioni dei cittadini e dei loro comitati?
Chi ha mai impedito ai vertici regionali di evidenziare e sottolineare con la penna blu eventuali errori nelle ricostruzioni dei fatti da me sinora effettuate?
E’ troppo facile intervenire solo con comunicati di stupore “verginale”, come quelli del Presidente Spacca dopo che la magistratura si è mossa, senza nulla spiegare dei propri inequivocabili atteggiamenti precedenti e senza sottoporsi al libero confronto con i cittadini interessati.
Caro Zallocco,
mi sembra che lei abbia una bella coda di paglia.
Non ho mai detto che CM non abbia riferito dei fatti o che li abbia travisati, ma ho sostenuto che sulla base di questi fatti ha imbastito una campagna di stampa.
Circostanza ammessa dallo stesso Bommarito.
E lei dovrebbe sapere che le campagne di stampa sono perfettamente legittime, ma sono una cosa diversa dalla corretta informazione, in quanto evidentemente sbilanciate a favore di una tesi.
Le mie le sono sembrate illazioni di bassa lega, io le ritengo, invece, fondate, mentre considero non propriamente elegante il suo invito a rivolgermi al giornalismo marchettaro, nei confronti del quale non ho alcun interesse e di cui ho la vaga impressione che lei sia, invece, un grande esperto.
In ogni caso, accolgo volentieri il suo consiglio di leggere altro.
Pensavo che, pur avendo CM una chiara impostazione politica da me non condivisa, consentisse nei suoi blog un libero confronto di idee.
Verificato il contrario, non ho più alcuna intenzione di frequentare questo sito e tolgo volentieri ogni disturbo al manovratore.
Moby Dick
la parola “giustzialista” in questi anni è stata usata come epiteto atto a disprezzare un rozzo atteggiamento illiberale del cittadino ignorante, legato al “vecchio” e non modernamente “liberal” ( mi scuso per la semplificazione ma lo spazio è quello che è ).
Io, che in passato ho anche militato in uno dei partiti storici italiani spazzati via da Mani Pulite, sono diventato un feroce giustizialista nel momento proprio quando mi sono accorto ( colpa mia non averlo visto prima) che quel partito storico, nobile portatore di valori come equità, giustizia sociale e riscatto dei più deboli, fosse stato utilizzato senza alcuno scrupolo da una banda di malfattori per fare unicamente i loro affari. Ecco, contiuo a pensare che chiunque faccia i suoi affari sulle spalle di tutti utilizzando per’altro lo strumento “partito” indicato dalla Costituzione come il mezzo forndamentale per garantire la partecipazione democratica, si da considerare semplicemente un lestofante.
Io separo la responsabilità individuale da quella di un partito come soggetto collettivo; specialmente se il partito è dotato di organi e procedure democratiche previste da uno Statuto e non è un “partito personale” ( in questo caso semplicemente non è un partito). Chi non ha un comportamento specchiato, senza se e senza ma “deve” essere cacciato dal partito, se colpevole di reato “deve” andare in galera prima ancora degli altri perché amministra una cosa pubblica.
Sono “giustizialista” ? Può darsi: certamente non faccio manfrine “furbette” alla “@giovanicivitanovesi” che vogliono farsi passare per quasi-grillini (” a casa” “siete circondati” e altre scopiazzature del genere) e che invece stanno facendo la loro brava battaglietta politica per sostituire Spacca e Co. con Ceroni, Brini, Ciccioli ecc. ecc . cioè niente a che vedere con tutto quello che si è detto fino ad ora.
X @peppe
non a caso ho parlato di attacchi alla casta in quanto tale e ho aggiunto che è una pura combinazione che la casta da attaccre sia quella del piddì e non potrebbe essere altrimenti dato che da anni è al potere nelle Marche e a Macerata ( prima DS-Margherita).
Che poi tu ci metta una particolare veemenza ( sempre con un certo stile però) forse per un antico “risentimento da ex ” ( motivato pure eh) come tu molto onestamente ammetti, è un dato di fatto che non sminuisce la qualità del tuo impegno e del tuo lavoro “giornalistico”.
Un conto è una campagna di stampa basata solo su opinioni, un conto è una campagna di stampa al fianco dei cittadini basata su fatti oggettivi e non contestati.
Quanto alla linea politica il giornale non ne ha certo una predefinita ma ne ha tante, quante sono le collaborazioni con gli autori degli articoli e degli stessi commentatori che intervengono liberamente: tante idee, tante esperienze diverse per arricchire il dibattito e per affrontare di volta in volta determinate situazioni senza alcun tipo di preconcetto. Dietro a tutto c’è anche tanto lavoro e per questo dispiace leggere certi commenti che non si sa per quale motivo ci accusano di fare un lavoro di parte. Per fortuna il 99% dei nostri lettori ha ben presente la situazione avendo seguito il modo in cui questo giornale si è comportato nel corso del tempo.
Bommarito, Zallocco, lasciate perdere… Il vostro grande lavoro è sotto gli occhi di tutti, questa testata in qualche modo sta riuscendo a cambiare le coscienze dei cittadini e indirettamente dei politici locali!! Noi dei comitati vi ringraziamo per come avete affrontato la vicenda del biogas andando a fondo e per il lavoro che fate ogni giorno… Non sarà certo una balena a metterlo in discussione!!!
@ Giuseppe Bommarito:
Complimenti, dopo aver letto questo Suo articolo anche Tex Willer pronuncerebbe uno dei suoi leggendari “PAROLE SANTE, STRANIERO!”
@ Sandro Monachesi:
Letto il Suo commento ( il n. 14) viene spontaneo augurarsi che, di persone che si formano all’Università Wikipedia, ce ne siano sempre di più.
Infatti sign. Giorgi la qualità della formazione che si sta sviluppando si vede eccome.
@ Sandro Monachesi:
Eh già…mala tempora currunt!
E meno male che la qualità della formazione si sta sviluppando comunque, grazie ai pezzi di carta rilasciati da tutte le sussiegose e peracottare Oxford e Cambridge de noartri che abbiamo sparso strategicamente sul territorio.
Quando la nave affonda, i topi Spacca, Giannini, PD e alleati scappano. E’ finita. ragazzi, e adesso sono cazzi vostri.
Un consiglio al PD: Si levi dalle palle quelli di cui sopra e segua il rinnovamento con Renzi, eccetera, altrimenti quei rompiballe di 5 Stelle faranno l’en-plain la prossima volta.
Ormai è una rivoluzione in atto e la vecchia nomenklatura non convince più i Compagni.
Buona sera
Baumol nel 1990 affermava che ci sono tre tipi di attività imprenditoriali: quelle produttive, quelle improduttive e quelle distruttive. La scelta dell’imprenditore dipende fortemente dalle Istituzioni: è evidente che le nostre istituzioni incentivano attività imprenditoriali non produttive e distruttive…direi in questo caso anche inquinanti
Un caro saluto