
di Giuseppe Bommarito
A livello giudiziario ben tre sono i fronti aperti sui quali si sta ormai svolgendo la vicenda del biogas speculativo ed anche (secondo gli inquirenti) truffaldino, a testimonianza ulteriore della enorme rilevanza della questione in tutta la nostra regione.
Dinanzi al TAR Marche pendono diversi ricorsi amministrativi contro le varie autorizzazioni concesse in fretta ed in furia dalle conferenze dei servizi, le quali, come è noto, per guadagnare tempo ed avere meno ostacoli, chiusero di fatto la porta in faccia alle Province ed ai Comuni interessati, nonché ai cittadini ed ai loro comitati, tutti costretti a svolgere il ruolo di spettatori impotenti. Poi c’è il fronte penale, deflagrato con l’inchiesta avviata dalla Procura di Ancona, che vede indagati i funzionari regionali protagonisti delle sin troppo facili autorizzazioni (i quali costituiscono a mio avviso gli elementi più a valle di una filiera che parte molto più in alto), diversi imprenditori (altrimenti detti, almeno in questa vicenda, semplicemente “prenditori”) ed alcuni professionisti, ma caratterizzato anche dai procedimenti avviati da altre Procure per vicende attinenti i singoli impianti sparsi nel territorio regionale (gli sversamenti degli ultimi giorni, ma anche la regolarità dei lavori di edificazione e la loro conformità ai progetti approvati). Infine, nei palazzi romani, è pendente dinanzi alla Corte Costituzionale (la sentenza è attesa ormai a giorni) il giudizio di costituzionalità promosso addirittura dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri contro la legge regionale n. 3/12, approvata dalla nostra benemerita Regione nel marzo del 2012 nell’intenzione di eliminare quasi del tutto, almeno per il tipo di impianti a biogas (sino 999 kilowatt) che interessava a lorsignori, l’obbligo della VIA.
Insomma, giudici e avvocati hanno e avranno un bel daffare, e tutto potrà succedere, nel senso che ogni esito sarà possibile nei vari contenziosi giudiziari, anche perché il comitato politico-affaristico che ha ideato, impostato, preparato, programmato, attuato e gestito l’intera vicenda, è composto tutt’altro che da sprovveduti o da dilettanti allo sbaraglio.
Al contrario, come è emerso anche nei giorni scorsi, ci sono dentro nomi di grandissimo peso riguardanti, oltre alla politica, il mondo delle imprese, delle professioni, delle società di consulenza, che la faccenda l’hanno sicuramente pianificata a tavolino in grande anticipo, con scrupolo ed estrema professionalità, nell’intento di prevenire ogni e qualsiasi complicazione e comunque, nel caso peggiore, di ridurne la portata. Insomma, se – proprio da avvocato – posso azzardare una previsione, prepariamoci a vederne delle belle a livello giudiziario, con un alternarsi di vittorie e di sconfitte sia in un fronte che nell’altro.
Sin d’ora però è possibile formulare, senza timore di serie smentite, alcune considerazioni riguardanti il complessivo profilo tecnico-politico della vicenda, ormai, almeno a mio avviso, abbastanza chiare nella teste della gente e destinate a non cambiare, a prescindere da ciò che di volta in volta potrà decidere la magistratura.
La prima considerazione da fare è che la vicenda del biogas, ormai esplosa da qualche mese, non è un caso isolato di accaparramento di risorse pubbliche nel nome della green economy marchigiana. In realtà, le energie rinnovabili del biogas, del fotovoltaico, dell’eolico e delle centrali idroelettriche (altro preoccupante filone, quest’ultimo, di sfregio all’ambiente in nome dell’ambiente, che andrebbe quanto prima scoperchiato), costituiscono tutti tasselli di un pacchetto unitario, estremamente remunerativo per l’enorme consistenza dei contributi pubblici e gestito sin dall’inizio da un’unica centrale di potere politico, economico, professionale ed affaristico, molto influente a livello regionale. Nella maggior parte dei casi, infatti, se si va a guardare dentro il sistema a scatole cinesi delle varie società impegnate a tutto campo nei vari filoni dell’affarone della green economy in salsa marchigiana, ricorrono quasi sempre gli stessi nomi: qualche società variamente denominata, ma comunque riconducibile al gruppo Merloni e ai Lazzarini di Morrovalle, l’avvocato d’affari Paolo Tanoni, il dottor Mario Pesaresi della Consulmarche e Marchecapital, gli ingegneri Diego Margione e Lorenzo Binci.
In secondo luogo non si può non sottolineare la grande rilevanza politico-economica dei personaggi coinvolti. Il gruppo Merloni è – come è noto – al vertice delle aziende marchigiane; la famiglia Lazzarini dispone di enormi proprietà terriere e di grandi aziende agricole nella vallata del Chienti; l’avvocato Tanoni è da molto tempo un affermato professionista, ottimo avvocato d’affari e sempre più uomo d’affari; gli ingegneri Margione e Binci hanno quasi monopolizzato a livello professionale con una miriade di società il fotovoltaico nelle Marche e sono benissimo introdotti anche nel filone delle centrali idroelettriche (il Binci, in quest’ultimo settore – sia detto qui per inciso – è stato anche amministratore unico sino al giugno 2010 della Albacina s.r.l., società di cui l’ormai noto Alfio Caccamo detiene il 33%); il dottor Mario Pesaresi è la mente imprenditoriale e strategica di Consulmarche, importante società di consulenza, nonché titolare di quote di altre significative realtà imprenditoriali, gruppo leader a livello marchigiano nelle energie rinnovabili, con grandi entrature a tutti i livelli, legatissimo ai vertici politici regionali (ma con parentele di peso anche nel centrodestra).
Eccoci quindi alla terza, sin troppo ovvia, considerazione: questo comitato d’affari ha avuto nella Regione Marche la disponibilità non solo di qualche funzionario chiamato a presiedere e ad orientare “nel modo giusto” le varie conferenze dei servizi, come hanno ritenuto dapprima i semplici cittadini e poi gli stessi magistrati della Procura di Ancona, ma anche di imprescindibili coperture politiche ai massimi livelli. Senza dubbio, infatti, i funzionari regionali si sono mossi sulla base di un preciso e ineludibile mandato politico: autorizzare le centrali a biogas nel più breve tempo possibile; e solo questa totale copertura politica ed istituzionale rende comprensibile la spregiudicatezza e l’arroganza di cui essi, dinanzi a tanti Sindaci e a tanti cittadini con la bava alla bocca per la rabbia, hanno dato ampia prova nel corso dei vari procedimenti autorizzativi.
Sul livello politico-istituzionale si potrebbe ricamare quanto si vuole, però, a mio avviso e come ho scritto più volte, i principali referenti della sopra descritta corazzata professionale e imprenditoriale sono il Presidente Spacca e gli assessori della ormai tristemente nota triade del biogas: Petrini, Giannini e Donati.
Del presidente della Giunta Regionale d’altra parte sono noti i fortissimi legami con il colosso di Fabriano, e proprio a Fabriano, solo qualche mese fa, nel corso di un incontro pubblico ove si erano inseriti alcuni cittadini imbufaliti per la piega penosa e palesemente speculativa che già aveva preso il biogas, Gian Mario Spacca, lo stesso uomo che oggi afferma che la Regione si costituirà parte civile contro i malfattori del biogas, se ne uscì con la ormai famosissima, quanto infelicissima, frase: “Voi le centrali a biogas ve le dovete tenere”. Spacca comunque risponde non solo per qualche frase sprezzante, ma anche, molto più sostanzialmente, per tutta la normativa regionale in materia di autorizzazioni per il biogas (e per le altre fonti energetiche rinnovabili), sospetta di incostituzionalità e comunque tesa a prevedere la VIA solo per situazioni che non erano quelle di interesse di lorsignori, per la mancata individuazione dei siti non idonei (effettuata solo a giochi fatti), per il ripetuto braccio di ferro con lo stesso Consiglio Regionale che per ben due volte, a giugno e a settembre 2012, ha inutilmente chiesto, peraltro in maniera trasversale, il blocco delle autorizzazioni in corso e la sospensione di quelle già concesse. Senza dimenticare, comunque, il precedente obbrobrio del fotovoltaico a terra, in cui la nostra Giunta si è ben distinta anche a livello nazionale.

Sandro Donati
L’assessore all’Ambiente Sandro Donati, personaggio dell’IDV entrato proprio per il biogas in forte rotta di collisione con il resto del suo partito e specialmente con Paola Giorgi, è quello che nell’esecutivo regionale porta la diretta responsabilità politica per lo scempio che in questa vicenda è stato fatto, oltre che dei diritti dei cittadini, anche dello stesso ambiente. Il buon Donati ha perennemente minimizzato, ha rifiutato a suo tempo gli incontri richiesti dai vari comitati dei cittadini, ha fatto finta di non vedere il disastro che sin dall’inizio si strava delineando, si è opposto ad ogni ipotesi di sospensione. Un po’ assessore, un po’ Alice nel Paese delle Meraviglie, Donati si meravigliava prima delle (a suo dire) inaccettabili proteste dei cittadini ed oggi naturalmente si è meravigliato per l’inchiesta della magistratura, dicendosi ovviamente, e come sempre, a fianco dei cittadini.

Paolo Petrini
Gli assessori Paolo Petrini, oggi in Parlamento, e Sara Giannini, nonché Renzo Rovinelli, il funzionario della Provincia di Pesaro già capo di gabinetto di Palmiro Ucchielli (allorchè l’attuale potente segretario regionale dei piddini marchigiani era il presidente della Provincia pesarese), esprimono invece con solare evidenza il diretto coinvolgimento, con le mani e con i piedi, del PD in questa brutta storiaccia, tutta giocata ai danni di intere popolazioni costrette a subire i collaterali effetti negativi delle speculazioni altrui, per di più fatte con i soldi pubblici.
Rimanendo a livello di Giunta, il Petrini è infatti l’artefice diretto di quella piccola ma significativa norma “ad personam” contenuta, senza azzeccarci minimamente, in un articolo della legge di assestamento di bilancio regionale del 2011, con la quale, prima ancora della incostituzionale (almeno io lo auspico) legge n. 3/12, si spianò la strada in materia di VIA ad una delle tante società targate VBio, cioè Lazzarini, Pesaresi, ecc., quella che aveva iniziato ad operare in località Sarrocciano di Corridonia. L’avesse fatto un berlusconiano, sarebbe stato lapidato nella pubblica piazza, Petrini invece è stato mandato a Roma dal PD a fare il deputato.

Sara Giannini
Quanto alla Sara Giannini, si tratta, come è risaputo, dell’assessore regionale che, dopo la prima decisione datata giugno 2012 del Consiglio Regionale di sospendere le autorizzazioni in corso circa gli impianti a biogas, si levò in prima persona, seriamente preoccupata per le sorti della nostra economia e con tutta la Giunta compatta dietro di lei, a bollare di incostituzionalità tale sospensione rispetto alle indiscutibili prerogative imprenditoriali, che non potevano non avere riferimenti normativi e amministrativi assolutamente “certi”!!! E’ verò, si dimenticò in quell’occasione di altri diritti, ancora più significativi a livello costituzionale, ad esempio quelli dei cittadini alla tutela della salute e dell’ambiente, ma non mancò di sollecitare duramente ed espressamente i competenti uffici regionali affinchè dessero velocemente corso ai procedimenti in fase di autorizzazione. E così Calvaresi & Company, che già stavano facendo del loro meglio per assecondare i desideri e le esigenze del comitato di affari, pigiarono ancora di più sull’acceleratore, sino a raggiungere una velocità autorizzativa che credo nessun ufficio pubblico nel corso dei secoli abbia mai raggiunto.
Beh, che dire alla fine di questo lungo e noioso sermone? Solo una considerazione, oggi, ad elezioni politiche ormai dietro l’angolo, abbastanza scontata: i cittadini, senza eccezioni da nord a sud, hanno ben compreso il ruolo giocato dal PD marchigiano nella vicenda del biogas e di altre similari speculazioni strumentalmente verniciate di verde. Ed hanno presentato al PD un conto salatissimo, tale da mettere in forse anche i risultati delle prossime elezioni comunali addirittura in città storicamente di sinistra, come Ancona e Pesaro.
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Complimenti allAvv. Bommarito per l’approfondimento sulla “Green Economy <Speculativa>”…!!! Ora spero che tanti lettori di CM finalmente aprano gli occhi sulla situazione che sta portando alla distruzione delle nostre meravigliose (erano) campagne…!!! Ora un mio personale desiderio: Si parla tanto di raccolta differenziata… e spero che “finalmente” venga effettuata radicalmente in tutti i rami, politici e non…!!! Ci dobbiamo riappropriare di tutto quello che la mania di arricchimento ci ha tolto.! Spero che nel prossimo futuro, i giovani potranno vivere in una Regione invidiata da tanta gente per come era e non per come l’hanno distrutta…!!!
Bommarito ancora una volta eccezionale!!! Magari, ricordando vecchie inchieste e vedendo i nomi, ci sono di mezzo anche i centri commerciali…
è sempre un piacere leggere le Sue inchieste, anche se i fatti mi rodono il fegato.
Agli esaustivi articoli di Giuseppe Bommarito è difficile aggiungere commenti!
Lo faccio per complimentarmi col suo lavoro, ma anche per manifestare la mia speranza che la Magistratura vada a fondo anche sugli impianti fotovoltaici che hanno massacrato il nostro territorio e per i quali sono state date autorizzazioni con una velocità inconsueta.
Il Pd dimostra, diversamente da quanto vuol far credere, di non essere affatto diverso da altri partiti presi con le mani in pasta.
Il sistema è corrotto fino alle radici ed un cambiamento serio ci sarà solo quando i cittadini decideranno di partecipare attivamente alla vita politica.
@Cherubini
“IL PD PRESO CON LE MANI IN PASTA E’ UGUALE A TUTTI GLI ALTRI PARTITI” Aveva dubbi??? Non si ricorda le questioni piscine, cittadelle etc etc…
cmq Bommarito caro, spero che focalizzi di più l’attenzione sulle questioni “comunali” e non “regionali”…
caro avvocato credo che lei abbia toccato un’argomento delicato che merita una riflessione.Spesso la politica è consenso,il consenso costa.Devo aggiungere altro?.Chi si preoccupa della salute dei cittadini!Quali autorita’preposte vanno a verificare i danni reali o presunti che le popolazioni che vivono nei territori contigui agli impianti subiranno negli anni?Chi paghera’eventualmente i disagi che inevitabilmente si verificheranno?Nessuno! Qualcuno si ricorda dei danni causati da alcune aziende,prevalentemente produttrici di suole,che sversando nelle falde TRICRORETANO hanno creato un danno mortale al basso bacino del Chienti?Lo sa per quanti anni l’acquedotto di Civitanova sara’costretto ad usare filtri costossissimi per ridurre il problema?Chi paga per tutto questo:i cittadini di Civitanova.La cosa si ripetera’per queste nuove istallazioni?Non lo so.Quello che so è che l’intreccio fra affari e politica porta spesso a disastri che coinvolgeranno aime’ le generazioni future.
Basta Bommarito con questa storia dalle pieghe della quale Lei non riesce a tirar fuori neanche un straccio di delinguente anche piccolo piccolo purché extracomunitario, sul quale noi commentatori di CM si possa inveire in branco, brandendo manganelli di manine verdi e rosse, per sfogare facilmente e santamente la nostra enorme frustrazione di essere italiani.
E la smetta di rovistare sempre ai piani alti, per il gusto di sgualcire con le Sue mani curiose la rispettabilità del nostro squadrone regionale d’ordinanza di BIP MA BATTIATO L’HA DETTO d’alto bordo. Vada piuttosto, se questa storia l’appassiona tanto, a scavare nella bassa manovalanza – che senz’altro ci sarà anche in questa storia – si vesta dei panni del vero cronista, batta il territorio e vedrà che, in qualche notte di plenilunio sulla riva brumosa di un fiume, Lei avrà magari occasione di imbattersi in qualche
extracomunitario addetto a disperdere di straforo qualche carico di veleno divenuto troppo scottante per le persone perbene. Oppure, se proprio alla Sua venerabile età Lei non ha voglia di prendersi la guazza, cerchi in questa storia qualche risvolto piccante – se ne trovano ovunque – così i commentatori giustizieri di CM, annusando attraverso lo schermo del computer gli afrori carnali del potere, si distrarranno dai cappi e si calmeranno un po’.
Insomma, benedetto Bommarito, si aggrappi velocemente ad una qualche biscaglina spenzolante e torni a bordo alla svelta, perdio!
finalmente nomi e cognomi ben in vista.. Non deve essere più possibile nascondesi dietro ad un dito…!
I miei complimenti per la chiarezza dell’articolo. Se può aiutare vorrei ricordare che il Sign. Petrini era anche un calzolaio prestato all’agricoltura, nel senso che le sue conoscenze riguardavano il mondo della calzatura. I vertici del PD regionale (presuppongo) hanno creduto opportuno fargli fare l’assessore all’agricoltura cosa di cui poco sapeva ma che nella realtà gestisce grandi fondi (decine di miliardi di euro) di finanziamento attraverso i PSR (piani di sviluppo regionali). Sarebbe interessante capire come sono stati gestiti questi fondi e chi sono stati i beneficiari. Hai visto mai che troviamo qualche nome similare?. E’ vero che a pensar male si fa peccato però con i tempi che corrono!!!!!!!!!!
Di tutto questo pasticciaccio brutto (in cui mi auguro che in tempi rapidissimi la Magistratura faccia chiarezza ed eventualmente, se si ravvisano reati, colpisca i colpevoli), di cui probabilmente se ne parlerà e riparlerà anche i prossimi mesi, mi colpisce l’assordante silenzio dell’opposizione che, sembra, essersi svegliata soltanto dopo “le urla” dei vari comitati…
Eppure l’opposizione dovrebbe avere tutti gli strumenti di controllo e di verifica per sindacare l’attività del Consiglio e della Giunta ( e presumo anche degli uffici) prima o, eventualmente, durante i lavori e le proposte: quindi rusulta ben strano che l’opposizione si sia svegliata, dal lungo sonno, solo dopo
Se non fosse stato per i vari comitati, l’opposizione sembrava che, per mesi, non si stesse rendendo conto di quanto stava accadendo…
Non vorrei che, anche in questo caso, vi sia una faccia pubblica ed un’altra privata per cui in pubblico se ne dicono peste e corna ma, in privato lontano dalle luci, si vada a letto assieme non disdegnano la compagnia…
Peppe Bommarito ha il pregio di raccontarci le storie scandalore per intero, onde farci vedere la cosa con più chiarezza.
Certo, il PD ha pagato pesantemente – e non è finita – l’errore di essere andato dietro ai desideri degli imprenditoti, dei loro maneggioni e di eventuali politici regionali impegolati nell’affare. Nel senso che non hanno visto fin dall’inizio l’inciucio.
Di conseguenza, molto elettori del PD hanno votato per il Movimento 5 Stelle, impegnato con suoi elementi e con elettori del PD stesso nella battaglia contro le centrali Biogas.
Se vorrà riavere un po’ di credibilità, il PD dovrà cacciare a calci in c..o velocemente quegli esponenti regionali e quei consiglieri regionali che non hanno visto e quindi hanno permesso l’inciucio imprenditori-funzionari… Caro PD, con Grillo in campo è finita la pacchia a Roma, ad Ancona e pure qui a Macerata. Sempre che i “grillini” diventino finalmente un Movimento “pensante in proprio”. Altrimenti, in c..o anche ad essi.
Detto ciò, ripeto ciò che ho già scritto in passato: quando in politica si commettono errori, i responsabili, o sono degli idioti, oppure sono dei corrotti. Non ci sarebbero terze ipotesi. Forse, però, le terze ipotesi esistono nelle Marche.
Per cui la Magistratura dovrebbe indagare sui conti correnti ed altri sistemi di collocamento dei contanti, su beni mobili e immobili qui e all’estero degli esponenti politici… Io non accuso nessuno, sia ben chiaro. Tanto le indagini in tal senso dovrebbero essere già partite, poiché la Magistratura – unica garanzia di stabilità democratica – non lascia nulla di intentato per giungere alla verità. Come si dice a poker: “Piatto ricco mi ci ficco”. Ecco perchè a certi personaggi si strizza il di dietro e dicono un sacco di giustificazione per pararselo.
Quindi, non accuso nessuno, né faccio nomi. Mi presi già una denuncia per aver fatto un esempio dimostrativo di una tesi proprio su CM, e ciò fu visto da un esponente istituzionale – in attacco psicotico a causa di una restimolazione mentale – come un’accusa rivolta alla sua persona.
Lo sapevo che, col mio commento n. 6, avrei fatto incetta di manine rosse, forza che prima di sera voglio arrivare a 100!
Ma vista la proprozione dello scandalo, i magistrati o chi per loro avranno fatto sospendere l’incentivo del GSE a tutti questi impianti??? O i cittadini continuano ancora a sponsorizzare queste truffe??
Un grazie personale all’Avv. Bommarito per l’articolo di approfondimento. Purtroppo troppi italiani, pigri nel leggere continueranno a non capire. Al detrattore che commenta, con malriuscito sarcasmo, esprimo invece la pena per i suoi familiari e i suoi figli, se ne ha.
@Massimo Giorgi … mi sono “divertita” a leggerla sa? si sa, in ogni ambito c’è un pierino e lei lo impersona a meraviglia…. ma mi/le chiedo: perché si scalda tanto ad ogni articolo di denuncia di un qualcosa che non va? perché decora ogni suo intervento con parole scurrili? eppure, da come scrive “sembra” una persona che ha cultura! … e sembra non appartenere a quella bassa manovalanza, che lavora anche in nero pur di buscare un tozzo di pane, come lei giustamente denuncia! si veda anche il commento “Lo sapevo che, col mio commento n. 6, avrei fatto incetta di manine rosse, forza che prima di sera voglio arrivare a 100!” … non sa un pò di boardline?
Complimenti per la chiarezza e l’esaustività delle informazioni. Purtroppo il problema, a mio avviso, è che tutta questa storia, finirà come al solito nel dimenticatoio dai cittadini. Sopratutto quando sarà importante metterli di fronte alle loro responsabilità, (vedi elezioni), continueranno a dirci che il male è lontano, a Roma con B e tutti i fascisti. Hanno governato i nostri comuni e la regione da un ventennio e il risultato del loro lavoro è sotto gli occhi di tutti…se hai la tessera giusta hai i permessi, le agevolazioni e i lavori: altrimenti…..Povera Italia!
Senz’ombra di dubbio un esempio di mal riuscito sarcasmo di un vanitoso!
Grazie al competente contributo dell’Avv. Bommarito, ma anche dell’approfondita inchiesta condotta dal Resto del Carlino di Macerata, a seguito dell’apertura dell’indagine da parte della Procura di Ancona, si è iniziato a scoperchiare il “pentolone” del biogas e non solo, che bolle nella nostra piccola realtà provinciale, considerata sino a poco tempo fa un’ isola felice.
Francamente, un tema così complesso avrebbe meritato un attenzione ed un informazione diversa: è mancata trasparenza a tutti i livelli istituzionali (Regione, Provincia, Comuni) e politici (forze di governo e di opposizione).
Come non dire ad esempio che tale energia è generata dalle biomasse non sono altro che prodotti agricoli di primo piano quali grano, mais e sorgo (ad altissima resa energetica).
Come non dire che l’utilizzo di prodotti agricoli per produrre energia pone molti problemi di tipo:
Etico: degli alimenti primari che potrebbero essere destinati alle persone o agli animali vengono bruciate per produrre energia.
Ecologico: per alimentare una centrale come quella di Loro Piceno (quasi) un MW, servono mediamente un ettaro di terreno arabile al giorno, terreno tolto alla produzione di derrate alimentari ; i terreni coltivati a mais da biomassa vengono irrorati con dosi massicce di fertilizzanti (prodotti con l’energia del petrolio) e di pesticidi, provocando inquinamento del terreno stesso e delle falde acquifere sottostanti; la fermentazione dei vegetali e liquami provoca l’emissione di cattivi odori (la centrale sorge a soli 2 Km dal paese); esistono dei batteri termo-resistenti derivanti dalla fermentazione che provocano botulismo e tetano. Inoltre, alcuni ricercatori tedeschi affermano che l’epidemia di Escherichia Coli che colpì la Germania nell’estate del 2011 causando 18 morti potrebbe essere stata causata proprio dalla presenza di questo tipo di centrali.
Economico: produrre un kWh con questo sistema costa 22 centesimi mentre il prezzo dell’energia finita sul mercato è di appena 7 centesimi kWh; il mais utilizzato come biomassa sta seguendo l’andamento sempre crescente del prezzo del petrolio, cosicché gli allevatori si trovano ora in grandissima difficoltà nel comprare un alimento base per i loro allevamenti.
Allora dove sta il business? Semplice: in una legge che equipara il biogas alle fonti di energia rinnovabile (solare, eolico etc.) e compensa questa produzione di energia con una tariffa incentivante onnicomprensiva di 28 centesimi a kWh per 15 anni, ossiaquattro volte maggiore rispetto a quella di mercato
In attesa di un cambiamento rimane la speranza che un vento nuovo, che non sappia di biogas, spiri anche da queste parti.
Chissà se il Bommarito preferisce i miei complimenti intelligenti o gli applausi dei tanti tonti che ci sono in giro?
Se ci sono responsabilità politiche e penali non devono esserci coperture alcune . Il danno provocato dalla speculazione sulla energia rinnovabile è particolarmente grave perché ai danni economici ed ambientali somma la messa in discussione (che fortunatamente in questa discussione non vedo) di un nuovo modello di sviluppo che riduce l’impatto dei combustibili fossili con i relativi effetti in particolare sui cambiamenti climatici. Fotovoltaico, eolico, biogas sono tutte opportunità che il nostro paese e la nostra regione non può assolutamente far cadere ma che giustamente devono trovare una applicazione che è in grado di combinare l’interesse collettivo con la giusta remunerazione degli investimenti privati (che certamente non è quella di cui ci ha fatto una descrizione Bommarito.) . Non perdiamo di vista questo aspetto . Per il resto sarebbe oltremodo opportuno che le istituzioni e soprattutto i partiti politici coinvolti a cominciare dal PD prendono posizione su queste inchieste e su quello che è successo per non perdere anche questa occasione di trasparenza e di rinnovamento.
@ Ester Sperandini (commento n. 13):
Che vuole signora mia, ognuno ha un suo modo particolare di stare vicino agli ultimi, ed il mio modo di stare vicino agli ultimi non è certo lo stesso di quello che può avere, ad esempio, la Presidente della Camera dei Deputati, o anche un’altra qualsiasi signora-bene.
Complimenti Avvocato…
Ovviamente bisognerà andare fino in fondo e la gente deve sapere.
@ Rizado:
se il “detrattore che commenta, con malriuscito sarcasmo” a cui ti riferisci nel commento n. 12 sono io – come mi pare probabile – ti confermo che sì, io ho famiglia e figli, una bellissima e fortissima famiglia.
Uno dei segreti della mia famiglia, per vincere le continue avversità, è che ridiamo tanto, ed oggi ci stai facendo ridere tanto anche tu, GRAZIE!
Per Massimo Giorgi
Io non faccio il Giudice, e quindi i Suoi commenti, che spesso trovo interessanti, penso che debbano giudicarli i lettori.
Tuttavia Le posso dire una cosa: il Suo primo commento, per quanto soffuso di molti paradossi e di argomentazioni dialettiche “a contrario”, mi era sembrato in qualche modo favorevole al mio articolo. Non so se mi sono sbagliato, però, se ci avessi azzeccato, è evidente che la magggior parte dei lettori l’ha inteso in maniera diversa, cioè come una critica (sempre ben accetta, si intende) alle mie considerazioni.
Forse quindi, per essere ben compreso e per chiarezza di tutti (e qui mi scusi per il consiglio non richiesto), una maggiore scorrevolezza non guasterebbe.
Invece una indubbia caduta di stile mi è invece sembrato il Suo riferimento ai “tonti” che applaudono. Questa battutaccia se la doveva proprio risparmiare, se non altro per rispetto ai lettori. Suvvia, per questo piccolo scivolone faccia pubblica ammenda e (senza deviare troppo dall’argomento) nell’occasione ci spieghi anche come mai da qualche giorno Le è presa questa fissa per Battiato.
@ Giuseppe Bommarito:
Lei aveva capito molto bene il (grande) favore che era scritto tra le righe del mio commento incriminato.
Per quanto riguarda la pubblica ammenda io la faccio volentieri (sperando anche di essere di buon esempio per altri).
E, per fare pubblica ammenda, sostituisco quel “tonti”, indubbiamente irrispettoso verso i lettori, con un più politicamente corretto “diversamente intelligenti”.
Secondo Lei può andar bene?
Sulla mia fissa per Battiato, l’unica cosa che posso dire è che tutte le mie fisse, per fortuna di chi mi deve sopportare, spariscono all’improvviso così come all’improvviso mi sono venute, e prima di tornarmi di nuovo…dev’essere una forma benigna di coerenza.
Spero di essere stato sufficientemente scorrevole, e smetto (per oggi) di deviare l’argomento, con un grosso In bocca al lupo a Lei per le Sue inchieste, da attento ed ormai affezionato lettore.
Egr. Avv.
non nascondo di leggere le Sue inchieste con interesse ed ammirazione per il coraggio che dimostra, uno stile molto simile a Travaglio, che sinceramente non mi entusiasma e che non seguo, ma che può essere annoverato nella categoria dei Giornalisti.
Sonno un elettore del PD, abito a 1,5 km da una delle centrali a Bio-gas incriminate e mi occupo di energia da almeno 7 anni attraverso l’adesione ad Associazioni Scientifiche studiando le tecnologie e le problematiche attinenti attraverso l’ENEA.
Non amo il Bio-gas, ma scientificamente non viene catalogata come tecnologia che può rappresentare un pericolo per le Comunità che la ospitano, anzi viene ritenuta matura, soprattutto per gli impianti di piccola taglia, sotto 1.000 kW di potenza, come nel nostro caso, per questo dormo tranquillamente.
Non ho nessun interesse con i Sig.ri che Lei chiama in giudizio, ma noto con stupore che il tema dell’energia crea una certa iper-sensibilità verso gli investitori, come se non si sapesse dagli arbori della società-industrializzata che la produzione d’energia (può) creare ricchezza o come se il nostro Mattei non ci avesse insegnato niente.
Ho avuto l’onore di rappresentare una tecnologia che ha le potenzialità di cambiare la matrice energetica utilizzando una fonte rinnovabile come i “venti d’alta quota” ma il 1° cantiere in provincia di Cuneo è stato osteggiato dai cittadini, si tratta di un “aquilone”, sic!
Finisco dicendo che le Marche importa energia elettrica, che il ri-gassificatore a largo di P.to Recanati non verrà installato, che l’eolico non viene praticamente utilizzato e che l’idroelettrico non può darci minimamente l’autosufficienza e che se pensiamo di essere i Beati della Terra ci siamo sbagliati di gran lunga.
Se tutto questo invece è per scaricare qualche Amministratore infedele nessun problema, ma per cortesia i Grillini che c’azzeccano, sono sufficienti bravi giornalisti a denunciare il malcostume.
ahahahah…me viene da ridere,i soliti nomi con tanto di titolo nobiliare suppongo…prima li aiutano con la legge a creare le centrali a biogas,che dovrebbero servire per smaltire i propri rifiuti vegetali e animali,e impianti da decine di megawatt,che deturpano il nostro bellissimo paesaggio…per poi scoprire che la green economy non è proprio usata come green…ah,il Dio denaro!!!!
@ Lauro:
Cercando di galleggiare nel tuo sintomaticamente ondivago periodare (per fortuna personalmente sono nato al mare) una delle cose che più accende la fantasia del naufrago (sempre che il naufrago sia anche un vero “grillino che c’azzecca”) è quel tuo accenno agli “arbori della civiltà-industrializzata”.
Due domande:
1) dovendola pronunciare, la parola “arbori”, dove cade l’accento tonico?
2) non avevano proprio un addetto stampa un po’ migliore da far scendere in campo?
Morale della favola: mi sa che, in questi giorni, le inchieste di Bommarito (e anche certi commenti ai suoi articoli su CM) creano, in certi ambienti, parecchia confusione.
@giorgi
mi ha fatto fare proprio una bella risata, La ringrazio di cuore, addetto stampa? pensi che non chiedo nemmeno la tessera del PD, sono super-precario da sempre, e nessuno mi calcola, ma proprio nessuno.
Questo, però, mi permette di dire quello che penso.
grazie ancora
Complimenti Avv. Bommarito ed a CM per questo tipo di inchieste. Mi piacerebbe essere una mosca per ascoltare i commenti che vengono fatti nelle redazioni dei fogli locali addormentati dalla sempiterna politica di fiancheggiamento del potere costituito.
Per quanto attiene alla questione non vorrei semplificare troppo ma la questione è la seguente:
a. al netto di considerazioni di tipo tecnico, questi investimenti hanno ragione di esistere solo per il fatto che il business di queste aziende è rappresentato dall’accaparramento di denaro del contribuente e non di imprese che operano sul libero mercato;
b. il denaro del contribuente non solo distorce gli effetti sul mercato economico, ma anche su quello politico. Perchè un gruppo politico dovrebbe prendersi a cuore siffatte operazioni? Quali sono le contropartite?
io qui di “green” ci trovo solo il colore delle banconote da 100€
@ Lauro:
Oggi sei fortunato, perché di risate te ne faccio fare subito un’altra, scrivendoti che, secondo me, per uno come te è il momento buono per prendere la tessera del PD.
Perché mi pare proprio di capire che, da quelle parti, dopo aver fatto gran uso di foglie di fico, forse hanno già bisogno anche di foglie di… lauro.
Leggendo tutto quello che succede in Italia (le Marche non ne sono da meno) vuoi che ci sia un governo del centro-destra, vuoi che ci sia un governo di centro sinistra non cambia nulla nemmeno quando si passa dalla destra alla sinistra o viceversa. Inciucio totale.
Bisogna ammettere che a questo punto Grillo ha ragione, mai fiducia a questi politicanti tutti, basterebbe farsi coinvolgere in un impegno comune per essere contaminati dal virus dell’ingordigia e del potere.
@ parigi (commento n. 15):
no, no mi sono dimenticato di te; come dimenticarsi, infatti, d’un tipo (o tipa) che, avendo scelto come nickname nientepopodimenoché il nome di una delle città più belle del mondo, si permette poi di usarlo per tranciare giudizi sull’altrui vanità?!
Qui siamo senz’altro nel campo, quello dei paradossi dell’anonimato, al quale ha accennato recentemente ad interessarsi il Liuti; e vogliamo dire – per cercare di ridimensionarti un tantino (crediamo di farlo per il tuo bene) – che, se certi personaggi della storia europea t’avessero conosciuto/a, la celebre frase “Parigi val bene una messa” forse non sarebbe proprio passata alla Storia? Ma sì, diciamolo.
Dopodiché, sempre sperando che questo mio commento non risuoni troppo scurrile all’orecchio delicato della Signora in Viola (mi riferisco alla commentatrice Ester Sperandini, del commento n. 15 , ispirandomi alla sua icona), ti saluto scorrevolmente – e, oso dire rischiando un’altra caduta di stile, lubrificatamente – con una bella canzone per la quale ho sempre avuto una discreta fissa (anche se non è di Battiato), e che s’intitola per l’appunto PARIGI ADDIO:
http://it.bing.com/videos/search?q=parigi+addio+mino+vergnaghi&docid=5058334233067665&mid=CDBFEA187E28E9726D58CDBFEA187E28E9726D58&view=detail&FORM=VIRE5
Mi scuso con tutti per aver deviato di nuovo l’argomento, ma, come si dice a Parigi, …à la guerre comme à la guerre.
Nella speranza di non essere improvvissamente colto dalla sindrome da tastiera e di essere utile alla discussione, devo registrare una certa regia Nazionale a cui purtroppo in tanti stanno prestando il fianco.
E’ stato da poco tempo infatti diffuso un documento da parte di Assoelettrica, coloro che producono energia da fonti fossili, a firma di Chicco Testa che è tutto un dire, per chi non lo sapesse paladino del Nucleare. E’ una persona che ha fatto parte del PCI poi Presidente di ENEL, ecc,ecc, il quale cerca in tutte le maniere di screditare i vantaggi derivanti dall’utilizzo delle fonti rinnovabili.
Effettivamente da quando è scoppiata l’attuale crisi nel 2008 il nostro fabbisogno energetico è notevolmente diminuito, di circa il 30%, un’enormità, per cui tanti investimenti soprattutto di ENEL nella riconversione del proprio parco tecnologico stanno conoscendo notevoli difficoltà per l’agguerrita concorrenza delle tecnologie da rinnovabili.
Faccio presente che la produzione da fonti fossili rientra tra le maggiori responsabili del Riscaldamento del Pianeta, vera emergenza per l’Umanità.
Ulteriore vantaggio di non poco conto delle rinnovabili è quello di far avvicinare quanti più attori nella catena dell’energia, ad oggi dominata dai potenti della terra, EXXON su tutte, ricordate Mattei e che fine ha fatto per cercare di scardinare questo circuito?
Non amo il Bio-gas, oltretutto con EROEI molto basso, indica non solo la redditività finanziaria ma anche la capacità di riprodurre energia almeno in maniera superiore rispetto a quanto ne richiede, ma il fatto che ci siano politici, società di consulenza, progettisti, installatori, manutentori, investitori che siano riusciti a creare le condizioni verso l’utilizzo minimo di energia da fonti rinnovabili non lo considero un elemento negativo.
Certo è che il tutto non debba ostacolare la libera concorrenza nè essere nociva alla salute umana, ma mi sembra che su questo non ci siano considerazioni attendibili se non espresse da altrettanti liberi professionisti, come pure non posso non notare che in tanti cercano una visibilità da spendere magari nelle elezioni amministrative o alle politiche.
Accomunare infatti il fotovoltaico al Bio-gas denota ignoranza o la volontà di ignorare.
Che tristezza! Energie alternative, fonti rinnovabili, pannelli solari, pale eoliche, fotovoltaico …. tutte cose che dovrebbero segnare un progresso nella nostra civiltà, liberarci dall’inquinamento e dalla dipendenza dal petrolio, magari anche dalle guerre in nome del petrolio … in Italia riusciamo immancabilmente a trasformarle in pretesti per accaparrarsi qualche sostanziosa mazzetta, in occasione di intrighi e connivenze mafiose. Prima ci fanno riempire la bocca di altisonanti parole d’ordine: green economy, sostenibilità ambientale, riconversione energetica … per poi approfittare del consenso dell’opinione pubblica per riempire le tasche dei soliti noti e degli amici degli amici.
Riusciremo mai a difenderci da noi stessi? Siamo noi il nostro peggiore nemico?
La coraggiosa inchiesta giornalistica però oltre alle amare riflessioni non mi lascia il ritratto di un Paese senza speranza. Forse proprio la strada della denuncia civile, senza facile propaganda, può aiutarci a far cambiare le cose
Il problema è dovuto – come al solito – alle leggi “mal fatte” dai nostri cari politici.
I CIP6 devono essere destinati all’incentivazione della co-generazione destinata all’autoconsumo, altrimenti non se ne esce.
Io parto semplicemente dal fatto che in Italia non funziona nulla, salvo qualche eccezione.La scuola, la sanità, la giustizia, lo stato, le regioni, le provincie, le comunità montane, i comuni ecc. ecc.Ora la colpa è sempre di qualcun’altro e non di chi ci lavora. Non dei burocrati ed impiegati , non dei magistrati, non dei dirigenti scolastici ed insegnanti, non dei politicanti ecc. ecc. Questa gente gode di stipendi elevatissimi per quello che produce ed ha prodotto.Le risorse non mancano visto le tasse che paghiamo, è che tutta la trafila menzionata prima si interessa sempre e semplicemente del rendiconto personale e se ne infischia dei cittadini non appartenenti alla casta.
@ Marco Ravich (commento n. 34):
Secondo me tu hai centrato il problema di fondo, ma chi glielo spiega agli italiani che incentivare qualcosa che è destinato all’autoconsumo può essere un’idea vincente, e non un’idea da poveri come invece fanno credere loro quelli che hanno fatto le leggi mal fatte e che li stanno facendo ritornare poveri per davvero?