Il Tar Marche ha respinto i ricorsi al Tar dei Comuni di Corridonia e Loro Piceno, nei quali la Regione Marche ha autorizzato la costruzione di centrali a biogas (leggi l’articolo). I legali dei Comuni stanno valutando il ricorso al Consiglio di Stato mentre le società VBIO 1 e VBIO 2, autorizzate alla realizzazione delle centrali, rivendicano i propri diritti in una nota:
«Ad avviso delle società VBIO 1 e VBIO 2 del Gruppo Viridis, difese dall’avvocato Alessandra Piccinini, la valutazione del TAR Marche sulle istanze cautelari dei Comuni di Corridonia e Loro Piceno è stata tutt’altro che frettolosa e stereotipata.
Riteniamo anzi che il TAR abbia attentamente valutato le istanze dei Comuni ricorrenti, in quanto tali per definizione portatori di interessi pubblici, e che le abbia tuttavia disattese ritenendo che non sussista alcun pregiudizio per tali interessi; ciò non può che essere avvenuto sulla base dei fatti, della documentata serietà dei progetti e dell’istruttoria regionale, nonché, da ultimo, anche degli autorevoli contributi tecnici e scientifici prodotti in giudizio. Uno fra tutti la posizione ufficiale di ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente, secondo il quale il principale fattore di rischio legato alla realizzazione di impianti biogas è riconducibile al fatto che la loro realizzazione sia accompagnata da una scarsa informazione e che la popolazione locale sia influenzata in maniera negativa, facendo proprie tesi che non corrispondono alla realtà dei fatti ignorando i benefici ambientali che tali impianti generano. La comunità tecnico scientifica è sostanzialmente unanime nell’affermare il virtuosismo ambientale degli impianti biogas se correttamente gestiti e di questo riteniamo di aver dato una chiara ed efficace rappresentazione ai giudici del TAR Marche.
Basta leggere integralmente le ordinanze del TAR per comprendere che la ragione del rigetto della sospensiva non è solo l'”inizio dei lavori” (come pure si è letto nei giorni scorsi in alcuni commenti), bensì anche l’infondatezza di alcune censure contenute nei motivi di ricorso, palese già ad un esame sommario. Si tratta dunque di una motivazione che, almeno su alcuni degli argomenti trattati nei motivi di ricorso, anticipa il giudizio di merito, mentre per altri rimanda ad un successivo approfondimento. Resta fermo però che in questa fase cautelare la realizzazione degli impianti non è stata considerata dal TAR né un pericolo per l’interesse pubblico, né una forma di compromissione irreversibile dell’ambiente.
Ciò, a nostro avviso, correttamente, dal momento che l’autorizzazione rilasciata per tali impianti, per sua stessa natura non rappresenta affatto una “delega in bianco”, né mai potrebbe esonerare le ditte proponenti dal rispetto di specifiche normative anche in tema di tracciabilità e sicurezza dei prodotti utilizzati (fatto che risulta in modo inequivocabile dai progetti presentati). In definitiva, da un lato si esprime soddisfazione per i provvedimenti del TAR Marche e dall’altro non si può nascondere un certo stupore per le ipotesi legislative che in questi giorni vengono fatte proprie da diversi esponenti politici regionali. Ci auguriamo che la Regione stessa tenga conto della necessaria tutela dei legittimi interessi in gioco oltre che del giudizio del TAR nelle valutazioni che si stanno svolgendo in questi giorni su spinta del Consiglio Regionale. In caso contrario, se la Regione Marche dovesse assumere provvedimenti illegittimi e lesivi degli ingenti investimenti già realizzati, il gruppo Viridis non potrebbe che reagire in maniera determinata con le iniziative giudiziali che saranno necessarie per far valere i titoli rilasciati ed ottenere il risarcimento dei danni subiti».
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Intanto il presidente del Consiglio regionale Vittoriano Solazzi ha assegnato alla quarta Commissione l’esame di tutte le proposte di legge presentate dai vari consiglieri in materia di impianti a biogas e biomasse. La richiesta ha carattere di massima urgenza. ”Ogni incertezza – sottolinea Solazzi – è controproducente per i cittadini ed anche per le aziende che hanno investito”. I Comitati no biogas iinvece annunciano ricorsi, e un presidio sabato 22 davanti alla Rai.
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Documento vergognosamente di parte. I politici fanno gli interessi di chi incassa 6720 euro al giorno.
I diritti delle società per le biogas li tutelano già abbastanza spacca, donati, calvarese & c. I diritti alla salute e all’informazione a decidere per il futuro del proprio territorio e l’avvenire dei figli di 1.560.000 marchigiani chi li tutela?
@ Rizado
Chi li tutela????
Purtroppo ‘sto c@zz…
http://noalecentrali.blogspot.it
Sappiano quelli di vbio1 vibio2 vbio3 vbio4….vbio100 (tanto per capirci i soliti speculatori del biogas che nemmeno si preoccupano di cambiare nome alla società e con lo stesso progetto fotocopia tappezzano il nostro territorio di ECOMOSTRI) che il documento dell’ISPRA sul biogas lo conosciamo bene!!! Come al solito costoro spostano l’attenzione dal tema reale, ovvero i danni creati dal loro biogas selvaggio, dalla mancanza di regole precise nelle Marche per la loro costruzione e gestione, la compiacenza dei politici asserviti ai bisogni di confindustria e dei dei falsi imprenditori e speculatori del biogas. Il documento va citato in tutte le sue parti anche laddove si palesano le criticità di questi impianti. Il compilatore della velina vergognosa di cui sopra (non il giornalista ovviamente che ha riportato solo la posizione di una parte) perchè non spiega come mai le leggi la regione le fa di concerto con la cricca di speculatori cui la vbio fa parte (vedi legge 3/2012 che esclude dalla VIA proprio la tipologia di impianti VBIO e la delibera di giunta 3/8/2012 esclude dalla moratoria gli impianti non assogettati a VIA così come richiesto dal consiglio regionale dal luglio 2012 in seguito alla impugnazione da parte del consiglio dei ministri), come mai il TAR Marche adduce motivazioni risibili (nella prima udienza per la centrale di Loro Piceno e Corridonia non c’era fretta di sospendere perchè i lavori non erano iniziati, salvo due mesi dopo dire che i lavori erano in fase troppo avanzata e quindi non sospendibili). Tutti gli imprenditori onesti si dovrebbero ribellare a questa situazione che favorisce solo gli speculatori e non coloro che realmente vogliono investire sulle energie alternative. Si rendono conto in regione che aver partorito la ignobile legge 03/2012 non fa altro che allontanare gli imprenditori seri da questa regione? Perchè i nostri politici regionali non traggono le conseguenze e si dimettono in massa per la vergogna che li sta sommergendo in questi giorni?
Ecco la situazione energetica disastrosa che abbiamo in Italia, guardate e giudicate voi:
http://www.energy.eu/
http://noallecentrali.blogspot.it
Appunto pigi…sul documento che propini da mesi su questo sito devi notare che le energie alternative sono pagate in Italia più di ogni altro paese. Come la chiami questa? SPECULAZIONE!!! Se il biogas venisse incentivato come in Germania, forse non ci sarebbe bisogno di spostare biomasse per centinaia di chilometri come avviene da noi delle Marche. Forse non si utilizzerebbero colture energetiche dispendiose a meno che il proponente del progetto non abbia a disposizione in quanto conduttore dei terreni del materiale necessario (magari di origine biologica) per avviare il biogas. Noi non siamo contrari a questo tipo di energie. Vogliamo che siano fatte bene (e non è il caso delle centrali che stanno sorgendo in questo periodo) tenendo in considerazione l’impatto che hanno sull’ambiente, sul territorio e sui cittadini (benessere, patrimonio e salute) e che utilizzino sottoprodotti e non materiale prodotto appositamente con tecniche intensive per produrre energia. Le possibilità ci sono e il quinto conto energia è un passo avanti su questo fronte. Lo sa che questa corsa al biogas è finalizzata solo all’ottenimento dell’incentivo di 0,28 €/kW ottenibile solo se le centrali entrano in esercizio entro il 31/12/2012? Perchè bisogna fare le cose di fretta solo per favorire questi speculatori? Nelle Marche siamo in anticipo di due anni sul “burden sharing” (fonte: GSE e Delibera Giunta Regione Marche 13/09/2012) grazie al fotovoltaico selvaggio e quindi una moratoria temporanea per discutere su questi argomenti e decidere insieme come procedere per i restanti 30 anni di politica energetica è quanto di più necessario in questo momento. Non è vero che la situazione energetica in Italia è disastrosa….i consumi sono in netto calo, le energie alternative sono partite a rilento ma ora stanno recuperando e spesso creano più danni dei benefici che dovrebbero portare. Ad esempio a Petriolo abbiamo 6,6 MW da fotovoltaico a fronte di un consumo di 2,5 MW….mi pare che in quanto ad efficienza energetica abbiamo contribuito abbastanza no? Venga a farsi un giro da queste parti e si renderà conto dello scempio immane costoro vogliono creare
Il comunicato stampa della Viridis, decisamente e palesemente di parte (sarebbe strano il contrario), dimostra solo quanto oggi stia messa male, esclusivamente per propria colpa, la Regione Marche in questa vicenda a causa della servile complicità manifestata sinora verso gli speculatori del settore (difficile considerarli imprenditori, visto che gli imprenditori veri rischiano di proprio, mentre questi signori l’affarone vogliono farlo solo ed esclusivamente con le incentivazioni pubbliche, tramite un meccanismo costruito a tavolino e a monte, prima che partisse la serie telecomandata degli assurdi e vergognosi provvedimenti legislativi ed amministrativi in materia di centrali a biogas della Giunta e del Consiglio Regionale).
Oggi, se la Regione sospenderà le autorizzazioni già rilasciate, le società già autorizzate chiederanno i danni, se non lo farà i danni li chiederanno i cittadini (e che danni, visto che la dichiarazione di incostituzionalità della legge regionale n. 3/2012, approvata dalla Regione propio per favorire i signori del fotovoltaico selvaggio e del biogas, appare più che probabile).
In effetti la Regione e la maggioranza di centrosinistra, avendo di sicuro esagerato nel voler favorire queste vere e proprie biotruffe fatte con soldi pubblici e ai danni dei cittadini, sono in un vicolo cieco, perchè, oltre alle implicazioni giuridiche di cui sopra (tra le quali io considererei anche possibili e auspicabili interventi della Corte dei Conti), oggi, politicamente parlando, si trovano a fare i conti con una profonda spaccatura all’interno della maggioranza stessa e con diverse Province e numerosissimi Comuni in rivolta, spesso e volentieri facenti parte di quello stesso schieramento politico. Per non parlare poi dei cittadini, che aspettano al varco (cioè alle prossime elezioni) il presidente Spacca, la triade del biogas Giannini-Petrini-Donati, i vari consiglieri che hanno fatto solo finta di appoggiare i comitati contro il biogas speculativo, dannoso per la salute, l’ambiente e l’agricoltura.
Tornando al dilemma attuale della Giunta, io, al posto di Spacca & Company, farei a questo punto una valutazione del male minore, e il male minore (anche dal punto di vista politico) è sicuramente quello di sospendere le autorizzazioni già rilasciate in via di autotutela, perchè, in tal caso, gli indennizzi che eventualmente dovranno essere rimborsati sono sicuramente inferiori ai risarcimenti che altrimenti dovranno essere pagati a decine di migliaia di cittadini marchigiani. Qui il discorso si fa troppo tecnico e passa attraverso la distinzione tra i concetti giuridici di indennizzo e di risarcimento, ma le società del biogas speculativo e l’ufficio legale della Regione sanno benissimo di cosa sto parlando. Auspico che, sia pure molto oltre il livello di sopportazione dei cittadini marchigiani (che in questa storiaccia hanno intravisto nella Regione Marche il loro peggior nemico, anzichè l’ente territoriale che avrebbe dovuto proteggerli e tutelarli), prevalga infine il buon senso.
Rovesciando la famosissima frase:
Propongo di colpire 100 politici (a casaccio, tanto non si sbaglia di certo, soprattutto oggi) sui denti per educarne 1
🙂 🙂 🙂 🙂 🙂
Cara Viridis Energia abbiamo perso una battaglia ma vi assicuro che vinceremo la guerra!