Biogas: l’inchiesta della magistratura e l’ipocrisia della classe politica regionale
IL CASO – Qualunque sarà l’esito delle indagini, le responsabilità politiche sono già evidenti
C’è grande fermento negli organi politici della Regione in seguito all’inchiesta sul biogas che, avviata dalla Procura di Ancona, vede tra gli indagati il dirigente regionale del servizio Territorio e Ambiente Luciano Calvarese e i suoi collaboratori Sandro Cossignani e Mauro Moretti (leggi l’articolo).
La Giunta regionale ha affidato questa mattina le competenze in materia di autorizzazioni energetiche, comprese quelle relative a biogas, al dirigente Antonio Minetti. La decisione è stata assunta dopo che la Giunta ha stabilito, in via cautelativa, la sospensione dall’incarico del dirigente Luciano Calvarese.
«La Giunta regionale – si legge in una nota – conferma piena fiducia nell’operato della Magistratura e ribadisce che la linea maestra del rigore, della legalità e della trasparenza è sempre stata e sempre continuerà a essere principio ispiratore di ogni scelta della Regione. La Regione si è già immediatamente attivata, attraverso l’Avvocatura regionale, per valutare le singole autorizzazioni interessate dall’indagine e proporre gli eventuali e conseguenti provvedimenti, compresi l’annullamento o la revoca nel caso di sussistenza dei relativi presupposti di legge. L’auspicio della Giunta regionale è che possa essere fatta luce al più presto sull’intera vicenda. nel pieno rispetto delle normative vigenti».
E’ previsto anche l’avvio di un Tavolo di lavoro che vedrà la partecipazione della Regione Marche e dei Comitati in rete per una rilettura approfondita delle disposizioni autorizzatorie per favorire una maggiore partecipazione dei cittadini e l’applicazione dei principi di precauzione nella fase istruttoria. Dopo la seduta della Giunta regionale, dedicata all’esame della vicenda biogas, il presidente Gian Mario Spacca ha incontrato una rappresentanza dei Comitati, «incontro programmato dalle scorse settimane – si legge in una nota della Regione – prima dell’intervento della Magistratura, che si è svolto alla luce dei provvedimenti giudiziari adottati. Il Tavolo di lavoro verrà coordinato dalla segreteria generale della Giunta regionale. Partirà da una rilettura della normativa in vigore, in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale sui provvedimenti della Regione, contro i quali la presidenza del Consiglio dei ministri è ricorsa con due distinte istanze, in contraddizione tra di loro».
Il presidente Spacca ha dichiarato di essere aperto a qualsiasi miglioramento e di condividere la necessità di una rilettura della normativa. “Vogliamo il dialogo e non abbiamo preclusioni a promuovere un confronto costruttivo”, ha detto. Spacca ha ribadito: «La linea della legalità è sempre stata perseguita dalla Regione, con chiare responsabilità dell’indirizzo politico-programmatico decisamente separato dalla gestione amministrativa. Ora l’esigenza è quella di creare un circuito maggiormente virtuoso tra agricoltura e lo sviluppo delle nuove economie verdi, per trasformare il settore primario in un comparto economico importante per le Marche, attraverso la valorizzazione delle filiere corte».
Alfredo Sadori, dei Comitati in rete, ha evidenziato che “la politica deve riassumere un ruolo fondamentale e riacquistare la propria autorità sulle questione delle centrali a energia alternativa. È necessaria una presa di posizione netta, che consenta alla politica di riappropriarsi delle funzioni istituzionali riconosciute. Il recente sviluppo della disciplina regionale in materia di valutazione di impatto ambientale e autorizzazioni energetiche ha visto, al contrario, rafforzare il potere e la discrezionalità degli uffici regionali, circostanze più volte segnalate in numerose iniziative. Prendiamo atto, con favore, della disponibilità ora espressa dalla Giunta regionale e manifestiamo apertura e spirito collaborativo”.
Anche Paola Giorgi, vice presidente dell’assemblea legislativa, commenta l’incontro di questa mattina: «Ringrazio il presidente Spacca di aver accettato il mio invito a ricevere i comitati biomasse e biogas e a instaurare con loro un dialogo costruttivo.
Ho partecipato all’incontro di stamane e sono certa che ci sarà un cambio passo nel rapporto tra l’ attività politico programmatica e il ruolo tecnico, con una maggiore attenzione alle istanze dei territori, nelle varie articolazioni in un dialogo costruttivo. Era questo quel che chiedevamo e ci aspettiamo molto dall’approfondimento sulle concessione assentite e oggetto di indagine che sarà effettuato dalla segreteria generale.»
***
IL CASO – Qualunque sarà l’esito delle indagini, le responsabilità politiche sono già evidenti
Secondo la Procura di Ancona che conduce l’inchiesta i funzionari della Regione possedevano direttamente o indirettamente delle quote nelle società che autorizzavano. Il consigliere del Pdl Francesco Massi ha presentato una mozione per chiedere di accertare l’eventuale coinvolgimento di soggetti politici. Il vice presidente dell’assemblea Paola Giorgi: “Deve essere la politica ad indicare la strada ai tecnici”
Le centrali a biogas autorizzate nelle province di Ancona, Macerata e Pesaro Urbino e l’impianto eolico di Camerino finiscono nel mirino della Procura di Ancona, che ha aperto un’inchiesta (leggi l’articolo). Concorso in abuso d’ufficio il reato contestato, anche se l’indagine investe anche l’ipotesi di reati ambientali. “Con riferimento all’indagine in corso nel settore […]
La procura di Ancona ha aperto un’inchiesta sulle procedure autorizzative
POTENZA PICENA – Il sindaco attacca la Regione e annuncia un ricorso
Loro Piceno
Il consigliere regionale del Pdl critica le scelte dell’amministrazione di Potenza Picena
Per il Movimento Cinque Stelle Tolentino “I verbali del consiglio regionale testimoniano i giochi, le tattiche, le acrobazie di una classe dirigente che forse ha dimenticato che sull’etica dovrebbero poggiare le sue fondamenta”
Il consigliere regionale commenta il rinvio della proposta di legge che si sarebbe dovuta discutere oggi
Martedì in aula si deciderà la sorte delle centrali già autorizzate
Tantissime persone hanno partecipato al consiglio comunale aperto che si è svolto lunedì sera. Preoccupazione per una centrale anche a Recanati
La Comunità Montana dei Monti Azzurri si pronuncia con un ordine del giorno in difesa delle piccole aziende agricole del territorio. Favia: “Si voti in aula la sospensione”. I grillini organizzano un convegno a Tolentino
Pare di sì, in fatto di speculazioni. Ultimo caso: il biogas. Politica e società civile: la stessa malattia
Le società del gruppo VBIO 1 e VBIO 2 commentano i ricorsi di Loro Piceno e Corridonia respinti dal Tar. Sollazzi fa esaminare alla quarta commissione la proposta di legge dei comitati che promettono ricorsi e una manifestazione davanti alla Rai
I rappresentanti dei territori hanno proposto la modifica del testo regionale che regola la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA). Idv: “Abbiamo firmato il documento per dare priorità ai cittadini”
La parziale marcia indietro della Regione e le strane posizioni di alcuni nostri consiglieri regionali. La vicenda non è ancora finita
Il parlamentare del Pd chiede alla Giunta regionale un ulteriore passo indietro, critica i manifesti dell’Idv a Civitanova e chiede misure urgenti per il litorale
Durante la partecipata assemblea contro il biogas l’enologo Potentini ha sottolineato i rischi per il settore agroalimentare. Saranno inviate lettere di diffida alle autorità per la sospensione dell’autorizzazione
La Giunta abbassa a 0,25 MW elettrici il limite di assoggettabilità alla Via (Valutazione di Impatto Ambientale). Niente da fare per le centrali già autorizzate a Corridonia e Loro Piceno. L’avvocato Alessandrini: “Valuteremo il ricorso al Consiglio di Stato”
Il consigliere del Pd non ha votato la mozione che ha sospeso le autorizzazioni. Con lui anche l’assessore Giannini. Si è astenuto il capogruppo del Pdl Francesco Massi. Assente Comi (Pd). Assemblea pubblica a Matelica
IL BIOGAS E LE ALTERNATIVE – Il vero cambiamento è l’autosufficienza energetica dei singoli edifici
Votata oggi una mozione per la “sospensione degli atti autorizzativi per la realizzazione degli impianti quale forma di autotutela amministrativa”. Paola Giorgi invita l’assessore Donati a prenderne atto
Aule aperte dalla primaria alle superiori per l’inizio del nuovo anno scolastico. Corsa contro il tempo per coprire tutti i posti negli istituti maceratesi. Protesta dei genitori contro la centrale a biogas. Messaggi di auguri dai sindaci
21 centrali autorizzate nelle Marche, sospese le autorizzazioni riguardanti Monsano e Potenza Picena. L’assessore all’ambiente spiega in una conferenza stampa le ragioni delle decisione energetiche prese. La collega di partito lo invita a tacere. Domani (martedì 11) incontro pubblico a Loro Piceno
I consiglieri regionali disapprovano i contenuti e la modalità della decisione presa in Conferenza dei servizi
PETRIOLO SUL PIEDE DI GUERRA – La Conferenza dei servizi riunitasi alle 16 ha approvato il progetto della Imac. Il comitato annuncia ricorsi
IL CASO – Attesa per le decisioni della Regione in Conferenza dei servizi
Il consigliere regionale: “Si compromette l’alto valore del tipico territorio di questa bellissima zona”
Le gravissime responsabilità politiche dell’Ente e gli strani silenzi dell’opposizione di centrodestra. Ecco la cronostoria dei provvedimenti regionali
La conferenza dei servizi sulla centrale a Petriolo aggiornata a mercoledì. Atteso per domani l’intervento di Di Pietro in parlamento. La decisione potrebbe avere una serie di ripercussioni politiche. Il comitato dei cittadini continua a manifestare il proprio dissenso
I cittadini prendono le distanze dalle scelte politiche della Regione
L’assessore dipietrista risponde alle accuse dei comitati dei territori interessati che trovano sostegno politico proprio nell’Idv. A Matelica il Comitato per la tutela del territorio promuove un’assemblea pubblica
Tra comitati di cittadini, polemiche accese e ricorsi al TAR. Loro Piceno, Petriolo, Corridonia e Matelica in prima linea contro la Regione. La Provincia cosa intende fare?
Il comitato manifesta in Regione, la Conferenza dei servizi viene aggiornata al 28 agosto. Idv pronta a ricorrere in sede giudiziaria
Cittadini contro la centrale domani alle 10.30 ad Ancona per la Conferenza dei Servizi
Il Vino Cotto Festival sta facendo il pieno di gente a Loro Piceno ed è anche l’occasione per sensibilizzare sulle tematiche ambientali. Da giovedì scorso sulla parete dietro il palco principale che ospita concerti ed eventi, ultimo domani sera (domenica 19) con Enzo Avitabile, campeggia la scritta “Vogliamo respirare”. Il riferimento è al progetto […]
Il sindaco Calvigioni si oppone all’autorizzazione rilasciata dalla Regione Marche per la realizzazione di un impianto della potenza di 999 kilowatt su una superficie di 3,6 ettari
Il progetto è stato presentato nel giugno di un anno fa dalla società cooperativa Terra Bio, per una potenza pari ad un megawatt
L’azienda che aveva presentato il progetto lo ha ritirato, condividendo le perplessità dell’amministrazione
Il WWF: “Un business a scapito dell’agricoltura di qualità e dell’ambiente”
Si è tenuto questa mattina l’incontro tra il Sindaco Stefano Cardinali e alcuni cittadini e componenti del comitato contro l’impianto a biogas per il quale il privato ha fatto pervenire in Comune una richiesta di autorizzazione per la realizzazione in contrada Asola. L’incontro ha visto il Sindaco e i componenti del comitato concordi nelle […]
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Spacca vergognati…e poi vai delirando ancora del “modello marchigiano” come modello di buona politica…che schifo!
quanti buoni propositi ORA ! Peccato che le posizioni dello scorso anno fossero l’esatto contrario. Spacca la paura fa novanta, tra l’esito elettorale e la magistratura finalmente sarà fatta una bella pulizia. che fine hanno fatto gli assessori maestri di arroganza e prepotenza ? Se la stanno facendo sotto !!!!!!!!!!!!!!!
Una piccola precisazione…al tavolo di confronto oltre ai comitati in rete potranno partecipare tutti i comitati tramite i loro rappresentanti che vogliano condividere un percorso concertato con il governo regionale sulle tematiche in materia di energia e ambiente. La Regione sta riconoscendo ai comitati, pur se con grave ritardo, un ruolo propositivo oltre che di protesta e di denuncia. E’ forse questa una svolta nei rapporti tra Comitati e Regione Marche dettata sia dal risultato elettorale che dalle indagini in corso in materia di biogas, biomasse ed eolico. I comitati continueranno con le loro battaglie in corso in sede amministrativa, civile e penale e non verrà meno il loro impegno a vigilare affinchè le Marche non diventino zona franca per gli speculatori e gli assassini del nostro territorio.
che figura penosa. Adesso dichiara di rivedere il tutto e coi comitati addirittura. come la metterà con i ricorsi pendenti contro i quali la Regione ha deciso di resistere ? su quanti tavoli vuole giocarla questa partita la regione ? Ah… qualcuno giustamente ricordava anche i concorsi molto riservati per i funzionari che dovevano essere nominati dirigenti per legge. quante figuracce dobbiamo aspettarci da questo ignobile carrozzone regionale e soprattutto quanti danni e sperperi ci metteranno a conto ?
I comitati sui ricorsi non cederanno. Oggi la cosa è stata detta chiara e forte. Il tavolo di confronto non servirà per ammorbidire le posizioni dei comitati. L’unica cosa che potrebbe portare ad un passo indietro da parte dei comitati è la revoca della autorizzazioni, ma Spacca è stato chiaro: non ci sarà nessuna revoca, ma una valutazione caso per caso dei singoli provvedimenti autorizzativi.
I tavoli di lavoro sono solo un espediente per non affrontare da parte della Giunta sin da subito il succo del problema: la revoca, o quanto meno l’immediata sospensione delle autorizzazioni già rilasciate, che si impone dopo l’avvio dell’inchiesta della magistratura (che ha trasformato in corpi di reato gli impianti già realizzati e quelli in fase di realizzazione) e la sospensione, effettuata dalla stessa Regione, dei dirigenti coinvolti, Calvarese in primis.
Cari comitati, non fatevi fregare!!!
Io non voglio entrare nel merito della questione, anche se non è la prima volta che mi capita di vedere un elefante partorire un topolino. I soggetti coinvolti sapranno difendersi e fino ad allora nessuno li puo accusare di nulla, vedo troppo giustizialismo senza sapere come stanno le cose.
Ma aldilà di questo, vedo in generale un ostracismo assoluto verso le varie forme di energie rinnovabili, spesso dettate dall’ignoranza ma di quella proprio brutta, sento parlare gente di cose di cui nn sa nemmeno il significato.
Il fotovoltaico non va bene, l’eolico non va bene, le biomasse non vanno bene, il biogas non va bene, c’è gente che ancora mi dice che il fotovoltaico è solo un costo, oppure c’è chi dice che serve solo a pesare sulle bollette degli italiani, senza sapere poi un migliaio di cose sulle bollette per cui il contributo sulle rinnovabili diventa risibile..ma lasciamo perdere. Lasciamo perdere sulle lobbies dei combustibili fossili di cui nessuno si lamenta..e sì che queste forme di energia sono altamente inquinanti e certo una delle principali fonti delle nostre malattie. La Danimarca ha vietato l’uso dei combustibili fossili da pochi mesi, solo fonti rinnovabili per tutti gli impianti da qui a venire, la germania sta potenziando le proprie reti del gestore elettrico per accogliere e migliorare la produzione di energia elettrica da rinnovabile, tutte le principali nazioni europee si danno come obiettivo quello di raggiungere il limite dell’80% di energia proveniente da rinnovabile. E l’Italia? Monti elimina il conto energia, le detrazioni al 55% termineranno a giugno, le autorizzazioni per le rinnovabili, al di la di questo caso, sono regolarmente bocciate, osteggiate. Non abbiamo la cultura cari amici, andate dietro a Monti a proteggere le lobbies dei prodotti petroliferi, credo che in questo momento l’italia sia l’unica nazione che non abbia un piano energetico degno di questo nome al passo con i tempi. Invece di condannare ogni cosa, informatevi, cercate di capire quale tecnologia sia buona, quale meno buona, quale giusta e quale meno giusta, e cercate di capire che per la risoluzione della soluzione energetica le rinnovabili rappresentano l’unica vera scelta.
Dove stavano tutti quelli che si scagliano contro le rinnovabili quando si cementificava tutto, quando sorgevano zone industriali, quelle si mostruose, quando si deturpava il territorio con strutture posizionate nei posti piu impensati e vincolati, quando sorgevano quartieri senza un minimo di concetto urbano che sia degno di questo nome?
Si vuole vivere o no in un mondo in cui non siamo tutti costretti a dipendere dal gas della libia e della russia, un mondo in cui non ci sia il 6% semestrale di aumento dei costi del gas e della corrente, un mondo in cui l’inquinamento non è quello delle centrali a biogas ma quello dei mostri industriali che sono, loro si, senza regole, senza controllo.
Certo, il procedimento di rinnovamento passa anche attraverso la ristrutturazione, la riqualificazione energetica del parco edilizio esistente (per cui a giugno, piccolo particolare, finiranno tutti gli incentivi). Ma tutto deve concorrere a disinquinare la terra e fare a meno delle fonti fossili.
Cari amici, riflettete, pensate, ma soprattutto informatevi per poter dare il vostro contributo e non fare la solita figura, che ormai ci appartiene da anni e non solo in questo settore, di nazione arretrata energeticamente, davanti solo a moldavia e georgia.
A Spacca, Giannini e amministratori si sta stringendo il coso…
La magistratura dovrebbe indagare sulle connivenze politica, non solo sui tecnici che hanno eseguito le direttive politiche.
I comitati NO Biogas meno chiacchierano con Spacca e meglio è. Dicano: A CASA. E non se ne parli più.
Tutti a casa ridicoli
@Andrea il censore
Condivido complessivamente il suo intervento. Bisogna però dire che , dopo le lobbies petrolifere, i peggiori nemici delle energie rinnovabili sono proprio gli intrecci fra politica e business che ne stravolgono il corretto ed indispensabile impiego unicamente per interessi speculativi. Devo dire, avendo seguito le discussioni che si sono succedete su CM negli ultimi mesi sul tema delle centrali a biogas, che le opposizioni più fondate e ragionevoli (penso agli articoli di Bommarito ma anche ai commenti di Sparapani) non hanno messo in discussione il modello virtuoso delle centrali a biogas (piccole e a servizio della filiera agricola locale). Tutti coloro che hanno a cuore l’affermazione delle energie rinnovabili , indispensabili per contrastare o minimizzare i cambiamenti climatici e non solo, non devono fare quindi nessun sconto al malaffare e alla speculazione, anzi le devono combattere forse anche con maggiore forza. E’ vero poi quello che dice che è necessaria tanta tanta informazione per aiutare i cittadini a capire .
Ma per favore siamo seri!!!….questo non è il momento per la P.A. del tavolo di confronto magari con eventuali dirigenti incompatibili o in palese conflitto d’interesse. Ora, per tutti gli impianti autorizzati vanno attivati i poteri di vigilanza amministrativa e ove necessario (come a Loro Piceno) vanno adottati i poteri cautelari di sospensione dell’attività ivi inclusa la revoca dell’agibilità degli impianti che causano inquinamento ambientale o che non risultino conformi alle prescrizioni impartite. Conclude il procedimento avviato l’ordinanza di demolizione e l’applicazione delle sanzioni amm.ve del risarcimento dei danni accertati.
Per Giuseppe Trapè
Condivido in pieno. La Giunta Regionale e gli uffici che hano agito su mandato della Giunta stessa sono terrorizzati dall’inchiesta della magistratura, dal gravissimo sversamento di liquami nella centrale a biogas di Loro Piceno e dall’imminente emissione della sentenza della Corte Costituzionale sulle legge reg.le n. 3/12, che ha consentito e legalizzato l’obbrobio al quale stiamo assistendo.
I tavoli di consultazione dovevano essere fatti prima, quando i cittadini , i Comuni ed i comitati li hanno chiesti inutilmente. Ora sono del tutto inutili, servono solo da alibi e da pretesto per guadagnare tempo.
Ora si deve discutere solo della immediata revoca e/o della sospensione di tutti gli impianti già autorizzati, ultimati o in costruzione. Tutto il resto è solo un’inutile ed evidente manfrina.
Caro Avvocato Bommarito, per quanto cerchi di sgolarmi e far capire noto che quanto vado ripetendo non è chiaro. Non si aprirà nessun tavolo di concertazione tra i comitati e la regione marche in quanto i comitati non hanno NULLA da trattare con la regione. Le vertenze in atto, le battaglie prossime o future andranno avanti con la medesima energia in quanto non perdoniamo a Spacca e alla sua amministrazione le scelte fatte fino ad ora in materia ambientale e soprattutto in tema di fotovoltaico, biomasse e biogas. Durante l’incontro di sabato (informale e soprattutto incompleto in quanto non erano presenti tutti i comitati marchigiani) si è aperta una fase nuova di dialogo sulle prossime scelte (inevitabili visto che la legge 03/2012 verrà cassata) in materia di energie rinnovabili. Un dialogo a senso unico: noi comitati faremo delle proposte che o verranno accettate o verranno rigettate! Nessuna trattativa su altri argomenti in quanto nessuno di noi sia per la nostra storia che per le battaglie che portiamo avanti è disponibile a fornire alcun supporto politico a questa amministrazione fin troppo connivente con gli speculatori del biogas e delle biomasse.
L’incontro è stato avviato per una mia iniziativa personale (e per la mediazione del consigliere regionale Paola Giorgi) che non ha coinvolto alcun comitato nella fase iniziale preparatoria. Se ho sbagliato a chiedere questo confronto, spetta a voi a dirlo. In tutta coscienza so di aver agito nel migliore dei modi e con l’unico fine di tutelare il territorio che ci appartiene.
Intanto un primo risultato lo abbiamo ottenuto: Spacca ci ha comunicato in anteprima della sospensione dei funzionari coinvolti nell’indagine (faccio presente che questo non è mai avvenuto per gli altri funzionari coinvolti in brutte storie di corruzione in passato) e che tutte le competenze verranno passate al superiore di Calvarese, ovvero l’ing. Minetti.
Ci ha comunicato inoltre che lo stesso ufficio dell’Ing. Minetti avrebbe rivisto tutte le autorizzazioni poste in essere da Calvarese e qualora fossero state verificate delle anomalie giuridiche avrebbero provveduto alla loro revoca. Fermo restando che siamo tutti convinti della necessità che la Regione provveda alla sospensione in autotutela di TUTTE le autorizzazioni concesse, abbiamo fatto notare a Spacca (con Minetti e l’assessore Donati presente) che la cosa non era logica. Minetti in qualità di controllore di Calvarese non è a nostro avviso la persona idonea per tale tipologia di valutazioni in quanto anche lui coinvolto in determinati meccanismi decisionali inerenti alla legge 03/2012. Abbiamo chiesto che questo compito fosse affidato alla segreteria generale (Dr.ssa Moroni) e Spacca nel pomeriggio ha accettato la nostra richiesta affidando la comunicazione ad un video apparso sul sito della regione Marche.
Lei mi conosce personalmente e sa come porto avanti le mie battaglie che coincidono con la sua esigenza di verità e trasparenza. Mai e poi mai darei dei pretesti a questa amministrazione per perdere tempo a discapito della nostra salute e della tutela del nostro territorio e del nostro patrimonio!
Per Luca Sparapani
Caro Luca, grazie dei chiarimenti. Effettivamente non si era capito come fosse nato e come si fosse sviluppato l’incontro di sabato con la Giunta Regionale. Nei termini da te precisati, e con i paletti che sono stati messi, credo che si possa proseguire con efficacia ad incalzare la Giunta Regionale e ad inchiodarla alle sue responsabilità.
A questo punto, però, ti chiedo un’ulteriore precisazione. Nel comunicato diffuso dalla Giunta dopo l’incontro di sabato si parla di due distinte impugnazioni della Presidenza del Consiglio dinanzi alla Corte Costituzionale contro la legge regionale n. 3/12, che sarebbero state formulate secondo prospettazioni in contraddizione tra di loro. Ne sai qualcosa di più, visto che a me risultava solo una impugnazione? Nell’incontro di sabato è trapelato qualcosa circa l’esito del ricorso, o dei ricorsi, della Presidenza del Consiglio?
Andrea il censore ci invita a riflettere e a pensare, ma soprattutto a informarci per poter dare il nostro contributo e “non fare la solita figura, che ormai ci appartiene da anni e non solo in questo settore, di nazione arretrata energeticamente, davanti solo a moldavia e georgia”. Io inviterei lui ad informarsi. Parliamo di fotovoltaico. Forse Andrea non sa che alla fine del 2012 in Italia risultavano installati 16 GW di fotovoltaico, più del doppio di quelli installati negli USA (6,4 GW) e Cina (7 GW). Ad oggi, il costo cumulato annuo degli incentivi dati all’energia fotovoltaica è di 6,5 MILIARDI (130 MILIARDI nei prossimi 20 anni!). Diciamo che con un investimento del genere IN SOLI DUE ANNI potremmo risolvere a livello nazionale il problema della gestione dei rifiuti. Per non parlare che se avessimo investito 6,5 miliardi l’anno per promuovere interventi di risparmio energetico, avremmo ridotto ogni anno le emissioni nell’atmosfera di 50 milioni di tonnellate di CO2. Confrontati con i 10 Mton di CO2 risparmiati con il fotovoltaico, fanno pensare che l’uso dell’energia solare non sia uno dei metodi più efficaci per respirare aria buona. Lasciamo perdere la devastazione di ettari di terreno e la distruzione di paesaggi a tradizione agricola, ma ne vogliamo parlare del costo per lo smaltimento dei moduli esausti, che ad oggi devono essere spediti all’estero per mancanza di strutture adatte in Italia? Altro aspetto. Se si va a vedere la composizione delle diverse classi di potenza installata, si vede che gli impianti fini a 20 kW, quelli che possono riguardare un’utenza domestica, raggiungono più o meno 2.500 MW. Gli altri 13.500 MW sono impianti di potenze superiori con caratteristiche chiaramente commerciali. Producono cioè energia per venderla e incassare gli incentivi. Nella fascia sotto i 200 kW si arriva ad una potenza complessiva di 6.000 MW contro altri 10.000 MW nelle potenze superiori. Gli impianti fino a 200 kW al 31/12/2012 erano circa 459.000, mentre quelli di potenza superiore ammontano a circa 11.000. Questi ultimi incamerano i DUE TERZI di tutti gli incentivi. Gli altri 459.000 solo UN TERZO. Alla fine di tutti questo, comunque rimangono 29 milioni di utenti elettrici che pagano la bolletta e finanziano tutti i 470.000 impianti fotovoltaici e non ricavano un euro dal solare. CIOE’, TANTI PAGANO PER POCHI. Piccola digressione, se tutti disponessimo di un impianto solare di uguale potenza, il risultato sarebbe che ognuno finanzierebbe il suo, non ci sarebbe guadagno per nessuno e le bollette sarebbero aumentate per tutti!
Cavecanem, una piccola riflessione sui suoi dati. Premesso che mi trova perfettamente d’accordo, come ho anche scritto, che il processo di green economy debba partire dalla riqualificazione energetica dell’edilizia esistente, dagli isolamenti agli impianti dai rendimenti alti e che ciò vada ovviamente incentivato in qualsiasi modo, e premesso anche che sono d’accordo sulla speculazione che i primi conti energia hanno generato in maniera forse inopinata, le faccio presente e faccio presente ai lettori la situazione attuale. Il quinto conto energia era arrivato ad un buon compromesso, privilegiando i piccoli impianti in autoconsumo, lo stesso dicasi per gli incentivi riguardanti le altre fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico che privilegia le filiere corte, il decreto del marzo 2011 n,28 ha finalmente reso obbligatoria una quota di energia rinnovabile per le energie dedicate ai fabbisogni degli edifici per tutte le nuove costruzioni, facendo intravedere una buona operazione di green economy, basata sull’uso delle pompe di calore, dei sistemi solari e fotovoltaici. ORA il quinto conto sta morendo, senza aver lasciato il tempo adeguarsi, in un giorno sono stati cancellati ipotesi di piccoli investimento, programmazioni, progetti e quant’altro. Lo stesso dicasi per le energie diverse dal fotovoltaico, anch’esse con i giorni contati. Per di più le autorizzazioni anche sui piccoli impianti a biomasse con filiera corta, ideali per realtà che hanno disponibilità di scarti dell’agricoltura, piuttosto che piccoli impianti di mini o micro eolico per le utenze casalinghe, sono quasi mai concesse. Vorrei ricordare che la produzione lorda dell’eolico e delle biomasse è molto al di sotto di quella del fotovoltaico. Io contesto la diffidenza cieca con cui si bolla qualsiasi forma di energia rinnovabile da parte della gente, sintomo di una cultura che non è al passo con i tempi, arretrata rispetto ad altri paesi europei. Lei lo sa che ad oggi la persona comune è ancora convinta che il massimo risparmio energetico si consegua con una caldaietta autonoma a metano? Allora io dico, è opportuno che per correggere errori commessi con i primi conti energia di debba decapitare totalmente il processo? Non voglio soffermarmi sugli aspetti delle accise delle bollette elettriche degli italiani, porterebbe via molto tempo ed annoierebbe i lettori, ma la invito (ed invito tutti) ad informarsi, saprebbe che (e dico un solo dato) i soldi spesi per il sostegno degli impianti che producono energie rinnovabili rappresentano già oggi un risparmio valutato intorno ai 50 miliardi di euro nella fattura energetica italiana, visto che l’energia prodotta da questi impianti fanno sì che si importi meno energia dai fornitori (che sono tutti ESTERI); inoltre l’incidenza sulla nostra bolletta elettrica legata alle fonti fossili rappresenta piuù del 50% delle componenti, contro il 13% delle rinnovabili; invito tutti inoltre (oltre a cavecanem) a leggere il dossier di Lega Ambiente (che non è certo l’amica più fidata delle rinnovabili) su cosa pesa davvero sulle nostre bollette elettriche e scoprirete delle cose davvero buffe (per me indignanti). In conclusione il mio invito è rivolto a tutti, alla coscienza, alla cultura, all’analisi, e vuole solo rimarcare che occorre accompagnare il processo energetico con serietà, senza avere i paraocchi.
Sulla base delle mie conoscenze concordo in pieno con le ultime considerazioni di Andrea il censore (accidenti che nick, qui potevi scegliere meglio) . È fuor di dubbio che le scelte di sostegno alle rinnovabile (fotovoltaico) potevano essere molto migliori, ma quando si parla di costi per la società , l’ambiente ed il nostro stesso portafoglio bisogna sempre cominciare a guardare ai combustibili fossili, non dimentichiamolo mai . Ben venga sopratutto l’efficienza energetica
@andrea il censore, mario iesari
almeno siamo daccordo sul fatto che gli incentivi potevano essere usati in maniera più intelligente e, forse, anche più trasparente. Anche perché a me sembra che alle lobbies del petrolio si siano sostituite le lobbies della green economy…
” LA CENTRALE BIOGAS VE LA DOVETE TENERE!” (Spacca, Fabriano, 5 ottobre 2012, in risposta ad alcune domande sulle centrali)