Il Consiglio di Stato ha respinto gli appelli cautelari proposti dal Comune di Loro Piceno e da alcuni cittadini.
Il Comune e il comitato chiedevano la riforma dell’ordinanza con la quale il TAR Marche, lo scorso 14 settembre, aveva respinto la richiesta di sospensiva dei provvedimenti con cui era stata autorizzata la realizzazione di un impianto a biogas a Loro Piceno.
Il Consiglio di Stato ha dunque ritenuto che l’impianto a biogas non costituisca un pericolo per l’interesse pubblico, né una forma di compromissione irreversibile dell’ambiente.
“Ancora una volta – ha detto Paolo Pesaresi, amministratore di Viridis Energia – questa vittoria conferma l’inconsistenza giuridica e l’infondatezza sostanziale delle accuse mosse dai comitati e dai Comuni contro questo genere di impianti. Ci stupisce come le amministrazioni pubbliche sprechino i soldi pubblici per insistere nel sostenere questo genere di azioni legali. Ci rattrista, invece, constatare come nella nostra regione il miope ed immotivato ostruzionismo di alcuni comitati e di diversi enti locali abbia fatto perdere una grande opportunità di sviluppo sostenibile nella green economy. Infatti, nel caso si fosse proceduto con una seria informazione ed una responsabile diffusione di questo genere di impianti, in maniera sostenibile e nel totale rispetto della normativa a tutela della salute e dell’ambiente, questi avrebbero creato sviluppo e occupazione nella cosiddetta “economia verde”, stimolando settori tradizionali quali l’agricoltura, l’industria manifatturiera e la ricerca scientifica, dando un contributo concreto alla riduzione dei consumi di combustibili fossili, andando ad occupare centinaia e centinaia di nuovi addetti tra cui sicuramente molti giovani. Invece, si è scelto di perseguire la strada del “No”, secondo il diffuso atteggiamento per cui gli impianti da energia rinnovabile vanno stimolati ed incentivati, ma è sempre meglio realizzarli il più lontani possibile dal proprio orticello.”
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Visto che il Consiglio di Stato ritiene che l’impianto a biogas non costituisce pericolo per l’interresse pubblico mi aspetto che siano conseguenti e che, senza indugio, i Consiglieri vadano subito ad abitare a massimo 200 metri dagli impianti di biogas….
Mi aspetto inoltre, che visto che non ce alcun pericolo i proprietari di questi impianti, i direttori tecnici, gli amministratri della società abitino direttametne dentro gli impianti, in modo da ridurre lo spreco di tempo ed energia (se sei sul posto risparmi tempo al lavoro e non devi prendere l’auto per andare/tornare dall’impianto, abbattendo così l’uso di combustibili fossili)
Altrimenti è sempre il solito gioco del fare il pederasta con le chiappe degli altri…
L’indecenza non ha limiti!
E’ UNA VERGOGNA SPACCA E TUTTI I PARTITI A CASA SONO LORO I RESPONSABILI. POTEVANO INCENTIVARE ALTRE ENERGIE ALTERNATIVE E NON LO HANNO FATTTO , UNA CASTA PREPOTENTE CHE STA AL GOVERNO DA TROPPO TEMPO.
SE LA CARA VIRIDIS SE E’ COSì OTTUSA E PREPOTENTE DA VOLER FARE L’IMPIANTO CONTRO LA VOLONTA’ DEI CITTADINI SI POTRA’ ASPETTARE CHE QUESTI LA RINGRAZIERANNO PER LO SVILUPPO APPORTATO ALLA COMUNITA’ DENUNCIANDO OGNI MINIMO CASO DI MALORE A BREVE MEDIO E LUNGO TERMINE CHE LA POPOLAZIONE DOVESSE AVVERTIRE. DEVE PENSARCI BENE PERCHE’ NON CREDO CHE CI GUADAGNERA’ MOLTO VISTI I RIMBORSI CHE DOVRA’ PAGARE.
La pronuncia del Consiglio di Stato non è sul merito della questione, ma sulle misure cautelari richieste in corso di procedimento.
Aspettiamo con fiducia la Corte Costituzionale a febbraio. In quel momento, se, come spero, la Corte dichiarerà incostituzionale la legge regionale n. 3/2012, ci sarà la vera resa dei conti.