“Proposta vergognosa”, “sftuttamento del territorio a vantaggio di pochi”, “colpo di mano”, “toppa peggiore del buco”, sono queste le aggettivazioni da parte dei sindaci della provincia di Macerata alla proposta della Giunta regionale di concedere la possibilità di una valutazione di impatto ambientale (Via) postuma per le centrali a biogas (leggi l’articolo). Aggettivazioni che non lasciano adito a molti dubbi su quale siano le posizioni dei sindaci maceratesi – che spesso si sono opposti alle autorizzazioni rilasciate con ricorsi al tribunale amministrativo. Ai primi cittadini non solo non va giù la toppa messa dalla Regione Marche che, dopo la bocciatura della Corte Costituzionale della legge regionale 3 del 2012, si è trovata con impianti a biogas costrutiti ma di fatto illegittimi. Ma che censurano inoltre l’intero percorso che dal 2012 ha portato al rilascio delle autorizzazioni a costruire e ad operare senza che vi fosse un minimo di pianificazione, con la Regione che ha oltretutto continuato ad autorizzare nuovi impianti pur essendo già pendente alla Corte Costituzionale il ricorso contro la legge presentato dal Governo.
Anche la segretaria del Pd provinciale non sembra voler lasciar passare sotto traccia questa vicenda. “Si è guardato più agli interessi di pochi che a quelli del territorio e della comunità”, ha esordito Teresa Lambertucci a proposito del testo sanatoria approvato dalla giunta regionale, “e dico che questa è una scelta che va contro l’interesse dei cittadini. Queste scelte vanno concordate con i territori e con i sindaci che si sono trovati a dover portare avanti i ricorsi. La regione adesso precipita dall’alto una legge dopo che si è creata già una situazione difficile, senza concertare nulla. Per quanto mi riguarda – ha proseguito – porterò venerdì in direzione l’argomento, perché a mio parere da parte della Regione c’era bisogno di una riflessione più attenta invece di sanare con una Via postuma il problema delle autorizzazioni. La proposta della giunta viene fatta per motivi legali, ma il nuovo testo non è certo esente da censure. Oltre ad essere ricorribile anch’esso alla corte costituzionale, va a scaricare sulla provincie le responsabilità delle autorizzazioni concesse perfino in zone definite successivamente non idonee. Questo è un altro forte punto di critica. Perchè la proposta va in deroga persino alla legge che individua quali siano le zone idonee e quelle non idonee alla presenza di tali impianti”. Infine, dopo dopo aver parlato del rischio che possa riaprirsi la partita anche per quelle autorizzazioni uniche integrate bocciate dal Tar e dal Consiglio di Stato su ricorso dei comuni e dei comitati, Teresa Lambertucci ha parlato del “disappunto di alcuni sindaci e amministratori, da Montecosaro a Corridonia, da Loro Piceno e Petriolo”.
Ma cosa dicono i sindaci a proposito di questa che un po’ tutti definiscono una toppa? “Sono fortemente contrario sia alla famigerata legge numero 3 del 2012 che al tentativo di recuperare la situazione da parte della Regione che mette nei guai tutti, dai sindaci ai comitati di cittadini”, ha spiegato il sindaco di Monte San Giusto, Mario Lattanzi, “Noi come comune confinante, abbiamo preso parte a tutte le riunioni dei comitati di Corridonia contro l’impianto di Sarrocciano. E adesso, lo ripeto, la Regione ha di nuovo messo tutti nei guai”.
Durissima anche la prima cittadina di Corridonia, Nelia Calvigioni. “Uso solo un aggettivo, è vergognoso. Io facendo parte della conferenza delle autonomie locali ho ricevuto venerdì la proposta di Spacca. Avevamo già sentito della delibera di giunta e sto vedendo ora con gli avvocati come muoverci. Oltretutto qui parliamo di più centrali ma spesso di un’unica società che 0pera dietro. La Regione, prima di fare questa legge sanatoria che procura più danni di quanti ne abbia già fatti, potrebbe rivedere il percorso e l’iter che hanno condotto a questa situazione, invece di riproporre una legge regionale contro cui i comuni hanno lottato per difendere i cittadini e il paesaggio. Io non ho mai avuto un incontro con la Regione Marche, incontro che sarebbe stato importante. Ora noi sindaci siamo tutti d’accordo nel difendere il territorio, cosa che avrebbe dovuto fare per prima cosa la regione Marche. Io mi sto muovendo per mandare osservazione all’Anci, chiedendo di prendere posizione. Inoltre preparerò un intervento rivolto a tutti i consiglieri regionali perché valutino bene la realtà dei tanti comuni che hanno difeso il territorio. Questa Via postuma è qualcosa di ancora più offensivo di quanto già accaduto”.
Anche il sindaco di Loro Piceno, Daniele Piatti, è intenzionato a inviare una lettera ai consiglieri regionali con l’invito a votare no a un “provvedimento tappabuchi, un palliativo”. Il primo cittadino di Potenza Picena invece, Sergio Paolucci, pur con il realismo di chi afferma che “non si possa dire sempre no”, invita la Regione a salvaguardare il principio che “queste centrali vanno costruite dove non si creano danni a terzi”, dando anch’egli in sostanza un giudizio negativo sulla proposta della Giunta Spacca e invitando così la Regione Marche non solo a formulare una “legge sensata” ma ad uscire questo “labirinto” in cui si sarebbe infilata. Proprio nei giorni scorsi è arrivato lo stop del Tar alla centrale biogas di Potenza Picena (leggi l’articolo).
Stefano Montemarani, sindaco di Morrovalle, usa parole durissime. “E’ un colpo di mano di chi vuole scaricare tutto sui sindaci e sui territori, con una toppa che è peggiore del buco”, ha esordito prima di commentare come il rilascio della autorizzazioni anche in presenza del ricorso da parte del governo alla Corte Costituzionale sia stato “qualcosa fuori della grazia di Dio. Ora”, ha proseguito, “invito la Giunta a ritirare la proposta o il consiglio regionale a bocciarla“, prima di sottolineare come il “primo e più rilevante vizio della proposta sia quella di introdurre una Via su qualcosa di già costruito”. Il secondo punto di critica molto da parte di Montemarani è la deroga al Piano Paesaggistico Regionale e all’individuazione delle zone idonee e non idonee ad ospitare le centrali presente nella proposta della giunta. “Non si può costruire ovunque, senza tenere conto delle zone di rischio, magari vicino ai fiumi o agli abitati, e questo nell’interesse di tutte le comunità marchigiane.”
Nettissimo anche il giudizio negativo del sindaco di Montecosaro, Stefano Cardinali. Il quale, in aggiunta a tutte le critiche espresse dagli altri suoi colleghi, tiene a sottolineare il modo con cui andrebbe valorizzato un territorio. “Gli impianti a biogas in determinate condizioni vanno a deprimere il territorio che viene sfruttato in modo negativo, senza guadagno per la comunità ma a vantaggio di pochi. Nella contrada Asola”, ha spiegato il sindaco, “ci sono giunte due proposte. La prima di realizzare un impianto a biomasse che mettesse a mais 250 ettari di terreno. Un’altra per la realizzazione di un’azienda agrituristica da parte di un imprenditore di Brescia. Oggi, piuttosto che essere coltivati a mais, da quei terreni viene prodotto olio, vino, ortaggi, prodotti tipici. Ecco”, ha concluso, “questo è un esempio della differenza tra valorizzare un territorio e sfruttarlo ad interesse di pochi”.
Insomma un bel pasticcio per la Giunta Regionale che – già alle prese con gli effetti della legge del 3 del 2012 e con la sua parziale bocciatura da parte della Corte Costituzionale – si vede adesso bersaglio dei sindaci che contestano dal punto di vista politico, amministrativo ma anche legale la proposta di legge che si vorrebbe approvare. Una proposta su cui lo stesso Spacca, oltre alle assessore Malaspina e Giannini, hanno messo la faccia in conferenza stampa. Un pasticcio non solo amministrativo ma che adesso sta assumendo una vera e propria valenza politica.
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Complimenti ai Sindaci, tutti, nessuno escluso, per la coraggiosa presa di posizione, che evidenzia un reale e forte appoggio alle esigenze dei cittadini in relazione ad una manovra – chiara nelle finalità – del Presidente Spacca che è da basso impero e che punta a considerare i marchigiani come semplici sudditi.
E complimenti al sen. Mario Morgoni, che in altra sede si è espresso con chiarezza contro questo vergognoso disegno di legge della Giunta Regionale. E la stessa cosa dicasi per l’altrettanto coraggiosa presa di posizione di Teresa Lambertucci, Segretaria Prov.le del PD, che ha dimostrato nei fatti di non avere padrinaggi o capibastone ai quali rendere conto.
Spiccano però alcuni silenzi ed alcune reticenze. In primo luogo, l’opposizione di centrodestra in Regione (fatta eccezione per Marangoni), che non vede, non sente e non parla. E poi le ingiustificabili reticenze di Sciapichetti e di Comi, quest’ultimo addirittura candidato “renziano” alla Segreteria Regionale del PD. Si esprimano e dicano da che parte stanno: con i cittadini o con i biospeculatori?
Quanto alla valenza politica che ormai la storiaccia del biogas speculativo ha preso, mi permetto di aggiungere un paio di considerazioni ulteriori.
Corre voce che il Presidente Spacca stia cercando di far calendarizzare in tempi brevissimi il disegno di legge della Giunta che punterebbe a rinnovare le autorizzazioni dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale: si parla, al riguardo, addirittura, della prossima settimana.
E si dice altresì che il Presidente Spacca intenda porre la questione di fiducia sul disegno di legge in questione (come già minacciò di fare in una precedente fase di questa vicenda, allorché il Consiglio Regionale, giustamente, intendeva approvare una mozione che sospendesse i procedimenti autorizzativi in corso, in attesa della sentenza della Corte Costituzionale). Come a dire: se il Consiglio non approva il disegno di legge a tamburo battente, allora io mi dimetto e torneremo tutti a casa. Ebbene, a parte ogni considerazione su questo che sarebbe solo un inaccettabile ricatto politico e sui reali motivi di una tale forzatura, resta il fatto che i consiglieri regionali devono rispondere in primo luogo alle loro coscienze ed alle esigenze dei cittadini, i quali si sono espressi con forza e con chiarezza, questa volta anche tramite una concorde presa di posizione, senza precedenti, dei Sindaci dei territori interessati (Sindaci in gran parte appartenenti all’area di centrosinistra).
I consiglieri regionali che sinora furbescamente hanno taciuto (di centrodestra e di centrosinistra, tra questi ultimi principalmente Comi, candidato alla segreteria regionale del PD) ci dicano adesso non solo quale posizione intendono prendere sul disegno di legge riguardante il biogas speculativo, ma anche quale posizione assumeranno qualora veramente Spacca dovesse porre la questione di fiducia.
Non se ne può più. Bisogna denunciare Spacca e tutti i consiglieri che hanno approvato la legge regionale n. 3 del 2012. Invito i vari comitati a farsi promotori e coordinatori dell’iniziativa in modo da coinvolgere i cittadini che si ritengano danneggiati dall’operato di queste persone che non ci rappresentano affatto, anzi mi fanno ribrezzo.
Vorrei precisare , quanto puntualmente citato dall’avv. Bommarito, che la parte di vera ed efficace opposizione a Spacca , a questo punto la dovrebbero proprio fare il Consigliere Acquaroli di Fratelli d’Italia , vice -Presidente della IV Commissione che ha sul tavolo la Proposta di Legge della Giunta sul rinnovo delle autorizzazioni, in corso d’esame per il successivo passaggio in Consiglio Regionale ed il Consigliere Massi del Ncd, Presidente della Commissione Speciale sul Biogas,già alleato col Pd di Spacca nel Governo Letta. Forse per la massima trasversabilità politica raggiunta ,i soggetti non hanno più niente da dire? Per ultimo, se come dice Bommarito, il Presidente usa la fiducia come ricatto politico, perchè non dare le proprie dimissioni a Spacca gìa da ora, assieme a quelle dei Sindaci?
COMI, GIORGI E SCIAPICHETTI, TUTTI PRONI AL CAPO SPACCA!!! VERGOGNA!!!
…A QUESTO PUNTO BISOGNA PENSARE CHE LA GIORGI FACEVA FINTA DI DIFENDERE TUTTI I COMITATI!!!! ..MA TRA NON MOLTO CI SARANNO LE NUOVE ELEZIONI REGIONALI E CI RICORDEREMO CARA GIORGI…….
…E CI RICORDEREMO ANCHE DI COMI E SCIAPICHETTI!!!!
AH, AVEVO DIMENTICATO LA GIANNINI!!! …NUMBER ONE!!!!
Si mormora che se non passa il disegno si dimette???
Ma è sicuro?
Ne sianmo certi?
Tutti insieme, via al mantra:
Speriamo che non passi, speriamo che non passi il disegno, speriamo che non passi, speriamo che non passi il disegno, speriamo che non passi, speriamo che non passiil disegno, speriamo che non passi, speriamo che non passi il disegno….
(ripete almeno 30 volte)…
Ma dove si dovrebbe buttare tutta la merda che viene trasformata in biogas????
Nei fiumi come si è fatto per anni????
Sig. Sindaco di MOntecosaro dove è il vostro depuratore??? è vero che scaricate tutto al mare??
OLTRE ALL’APPROSSIMAZIONE CON CUI SI E’ AFFRONTATO IL TEMA AMBIENTALE, MA LA COSA NON E’ NUOVA PER IL PD NE’ A JESI NE’ A CAMPIGLIONE DI FERMO ( VEDI VICENDE EX SADAM ), QUELLO CHE SORPRENDE E DISPIACE E LO SCOLLAMENTO CHE SI E’ CREATO TRA COMUNI E GOVERNO REGIONALE. I COMUNI E LA REGIONE SI STANNO ALLONTANANDO RICREANDO, SEMBREREBBE, IL RAPPORTO DI MASSIMA SFIDUCIA TRA GOVERNO NAZIONALE E CITTADINI. SU QUESTA STRADA SI COMPROMETTE IL PROGETTO DI UNA RIORGANIZZAZIONE RESPONSABILE, DEMOCRATICA E FEDERALISTA DELLO STATO. FORSE SAREBBE OPPORTUNO CHE IL PRESIDENTE SPACCA, CHE E’ PERSONA ONESTA E RAGIONEVOLE, SI RENDA CONTO DELLA REALE POSTA POLITICA CHE E’ IN GIOCO E TROVI UNA SOLUZIONE RISPETTOSA DELLA VOLONTA’ DEI SINDACI.
Scusatemi se mi ìntrometto nella discussione ma per fatto personale, vorrei solo chiarire che nei giorni scorsi, nel rispondere ad una domanda di un giornalista locale che mi ha chiesto telefonicamente quale sarebbe stato il mio voto sulla proposta della Giunta regionale, mi sono limitato a dire che ritenevo più opportuno e corretto, prima di comunicare la mia decisione alla stampa, parlarne prima nel mio partito provinciale e regionale e poi nel gruppo consigliare. Ho anche precisato che, una volta fatti questi passaggi (che io ritengo doverosi), avrei comunicato comunque prima del voto in aula la mia decisione. Tutto qui. Ogni altra interpretazione, a cominciare da quella data dall’Avv.Bommarito che definisce la mia dichiarazione come una “ingiustificabile reticenza” la ritengo certamente legittima ma, per quanto mi riguarda, assolutamente fuoriluogo anche perche’ come l’avvocato sa bene, alla fine, il voto palese dell’aula, permettera’ di verificare ad ognuno il comportamento dei vari Consiglieri regionali
Caro Angelo,
come ben puoi capire, ci sono situazioni nelle quali le forzature sono così pesanti e la posta in gioco è così importante che non si può scendere in campo con i guanti bianchi e far finta di aspettare il fischio di inizio della partita, mentre gli altri stanno già giocando tutte le loro carte.
Certo che della questione biogas speculativo (perché di questo si tratta) dovrai parlare all’interno del PD, ed è certo pure che il PD delle Marche, uscendo dall’omertosa indifferenza praticata in materia dal 2011 in poi, dovrà prendere una decisione a livello regionale prima dell’arrivo in Consiglio della proposta di legge di Spacca e della Giunta Regionale. Ma nulla impedisce che tu, ed anche gli aspiranti segretari regionali, possiate anticipare qual è il vostro orientamento in materia: penso che esattamente ciò i cittadini maceratesi si aspettino da te e da Comi.
SCIAPICHETTI; UNA VOLTA TANTO NELLA VITA BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DI TIRARE FUORI LA PALLINE!!!!! ..SIAMO STUFI DEL SOLITO LINGUAGGIO POLITICHESE E INCONCLUDENTE!!!!
@ Alessandro Bonifazi
Le palline di Natale le abbiamo appena riposte ed ora lei vorrebbe farle ritirare fuori di nuovo???
Oppure parlava di altro genere di attributi?? 🙂
Se sciapo vuol dire insipido…
E’ l’ennesima riprova che il nostro regionalismo è essenzialmente antiautonomistico e perverso.
CERASI@ …palle!!!! parlavo di PALLE!!!
In attesa degli sviluppi di questa allucinante vicenda, c’è da dire che nel frattempo il centrodestra ha iniziato a muoversi. Oltre al già ricordato Marangoni, anche Marinelli e Francesco Massi si sono espressi con chiarezza contro il disegno di legge di Spacca e della Giunta regionale.
Mentre si attendono per lunedì le conclusioni della Commissione di inchiesta presieduta dallo stesso Massi, che sicuramente avranno anche delle conseguenze sul voto in aula relativo al disegno di legge (voto forse previsto per martedì prossimo), i due contendenti alla segreteria regionale del PD (a meno che non mi sia sfuggito qualcosa) ancora tacciono su questa vicenda che, anche a livello politico, è fondamentale: eppure entrambi parlano di discontinuità con le manovre, i tatticismi e le pastette del passato.