Le centrali a biogas autorizzate nelle province di Ancona, Macerata e Pesaro Urbino e l’impianto eolico di Camerino finiscono nel mirino della Procura di Ancona, che ha aperto un’inchiesta (leggi l’articolo). Concorso in abuso d’ufficio il reato contestato, anche se l’indagine investe anche l’ipotesi di reati ambientali.
“Con riferimento all’indagine in corso nel settore tecnico energetico – ha dichiarato oggi il Governatore Gian Mario Spacca – la Giunta regionale ha immediatamente incaricato l’Avvocatura regionale di seguire costantemente l’evolversi della vicenda, al fine dell’adozione delle misure più idonee a tutelare le prerogative della Regione, ivi compreso il risarcimento di eventuali danni in qualità di parte lesa. L’Amministrazione regionale si è immediatamente resa disponibile per assicurare la massima collaborazione per lo svolgimento dell’indagine, esprimendo massima fiducia nell’operato della Magistratura. L’auspicio del Governo regionale è che possa essere fatta luce al più presto sull’intera vicenda, con il massimo della trasparenza, nel pieno rispetto delle normative vigenti. Si riconferma, altresì la piena disponibilità al dialogo e al confronto politico con tutti i soggetti interessati, su un piano di rispetto nel merito in base a valutazioni che evitino qualsiasi forma di strumentalità”.
Nel registro degli indagati compaiono 13 persone tra cui Luciano Calvarese, dirigente del Servizio Trasporti, Infrastrutture ed Energia della Regione Marche e il suo collaboratore Sandro Cossignani, funzionario regionale. Sub judice anche il presidente della Comunità Montana di Camerino Sauro Scaficchia e il suo predecessore Luigi Gentilucci, che con la società Valli Varanesi hanno iniziato a predisporre il progetto preliminare per il parco eolico che dovrebbe sorgere al confine tra i Comuni di Monte Cavallo e Serravalle di Chienti. Con loro, sotto accusa, imprenditori e professionisti.
L’ingegner Luciano Calvarese si è detto sereno ed ha spiegato di aver applicato la legge in vigore per il rilascio delle autorizzazioni. Anche l’avvocato Mario Cavallaro, che assiste la Comunità montana di Camerino, ritiene infondate le accuse: il parco eolico è stato autorizzato dal Governo come prevede la legge.
L’inchiesta è stata delegata a ben tre sostituti procuratori: Paolo Gubinelli, Andrea Laurino e Marco Pucilli.
“La notizia dell’inchiesta mi ha lasciato sbalordito – ha commentato l’ assessore all’Energia Sandro Donati in merito alle indagini in corso – tutto quello che so, l’ho appreso dagli uffici della Regione dove sono stati acquisiti gli atti da parte della Guardia di Finanza e dagli articoli pubblicati dai giornali. Quello che mi auguro ovviamente è che innanzitutto venga stabilita la verità e che i tecnici coinvolti possano dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati. Estraneità che comunque contraddistingue l’Assessorato che non è assolutamente coinvolto nell’inchiesta. Non ci sono mai state infatti azioni di carattere politico sui procedimenti autorizzativi in questione in quanto il compito dell’assessorato è solo quello di dare le linee guida- ha continuato – abbiamo sempre agito nella totale trasparenza e siamo pronti a fornire la massima collaborazione alle indagini per arrivare ad un completo chiarimento di quanto accaduto”.
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