di Gabriele Censi
Tornano sconfitti ma non arresi i cittadini petriolesi che anche oggi pomeriggio si sono trasferiti numerosi ad Ancona per vigilare e fare pressione sui deputati alle scelte che li riguardano direttamente. La storia è nota, si sono costituiti in comitato contro la costruzione di una centrale a biogas e con il forte sostegno dell’amministrazione comunale hanno cercato di fermare il progetto che reputano nocivo per la sicurezza e la salute dei cittadini. La centrale ha avuto oggi, dopo numerosi rinvii, il via libera della conferenza dei servizi presieduta dal dirigente Calvarese, una scelta regionale che ha aperto un vasto dibattito (leggi l’articolo) sul nostro giornale. Un ruolo non decisivo quello svolto dalla Provincia che ha eccepito in molti punti di competenza ma non ha spostato il responso della Conferenza di oggi. “Difenderemo la legittimità del nostro operato e garantiremo il sostegno alle ragioni presentate nei ricorsi dai Comuni interessati” la dichiarazione in una nota di ieri (leggi) riferita ad analoghe vicende che interessano Loro Piceno e Corridonia.
La Regione Marche ha dunque approvato il progetto della Imac. “Nonostante il parere negativo della Provincia e del Comune (il sindaco è autorità sanitaria e il suo NO poteva essere motivo di speranza che la questione diventasse di competenza del consiglio dei ministri) il funzionario procedente ha ritenuto opportuno dare il via libera all’impianto”, scrive il Comitato. La delusione è forte. Anche oggi erano più di cento, organizzatisi con farina e calderone per preparare la polenta sotto lo slogan “A noi il mais piace così”.
Con loro anche le delegazioni dei comitati di Monsano e Camerata Picena. Ma i petriolesi non si fermeranno. “I prossimi passi saranno il ricorso, la richiesta dei danni e la richiesta alla giunta regionale di approvare una legge per decretare la nullitá dell’atto odierno”. Sul fronte politico la battaglia resta appannaggio unico del gruppo dell’IDV che ha annunciato ieri anche interventi a Roma mentre le altre forze presenti in consiglio restano in un silenzio imbarazzato.
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La regione e la politica oggi hanno mostrato il loro lato peggiore: gli intrecci affari-politica la fanno di nuovo da padrone tutto a discapito del diritto alla salute, del benessere e del patrimonio dei cittadini!
Una vergogna dover assistere ad una conferenza dei servizi farsa dove i giudizi erano preconfezionati da tempo da parte del caporale Calvarese, il quale protetto dalla schifosa politica regionale del PD non ha permesso al comune di poter far valere i propri dubbi ed opposizioni sulle mille criticità di questa centrale. sappiano tutti che i petriolesi non si fermeranno, anzi avvieranno tutta una serie di iniziative per fermare la costruzione di queste centrali, e che Sagretti non avrà vita facile in questo periodo. Nei prossimi giorni partiranno numerosi esposti e denunce ad opera dei singoli cittadini nei confronti degli amministratori della IMAC, dei funzionari regionali e di tutti coloro che si sono resi partecipi di questa pagliacciata. La legge e la ragione sono dalla parte dei petriolesi e loro lo sanno bene!
tanto per ricordare quanto pubblicato ieri…..https://www.cronachemaceratesi.it/2012/09/04/spacca-quinto-in-italia-fra-i-governatori-piu-apprezzati/232475/
Sconsolante. La tutela della Salute, del paesaggio sono continuamente disattesi dai burocrati e coloro che siedono sulle poltrone della regione.
Il loro deficit di comprensione delle conseguenze delle loro azioni sulle comunità è sempre più lampante. L’Amministrazione Spacca sembra tenere più ai rapporti con gli Emiri e con i nobiluzzi in affari che alla volontà delle persone che vivono sul territorio.
Beh Claudio ieri hanno pubblicato anche questo: https://www.cronachemaceratesi.it/2012/09/04/centrali-a-biogas-la-regione-non-sta-dalla-parte-dei-cittadini/232390/
Tanto di cappello a CM!
http://www.ustream.tv/recorded/25202034 a partire dal minuto 10:22 potete avere un resoconto di come sia andata la conferenza dei servizi in questo periodo!! Addirittura il caporale Calvarese si permette di dissentire sull’autorità sanitaria del Sindaco rigettando al mittente le richieste dell’amministrazione comunale e rifiutandosi di sottoporre, come da normativa nazionale, in caso di controversia la questione al giudizio del consiglio dei ministri. Difronte a cotanto sprezzo della legge come deve reagire un cittadino onesto?
Come ha già detto Luca Sparapani, era tutto già deciso e preconfezionato a monte, a partire dalla fine del 2010, ma non da Calvarese. Quest’ultimo ha fatto solo da esecutore di decisioni prese sopra di lui, limitandosi a gestire, certo con una buona dose di arroganza, quella penosa finzione di partecipazione dei cittadini e degli enti locali che è la conferenza dei servizi. Una vera e propria presa in giro, non c’è dubbio!
Biogasati di tutte le Marche, unitevi e reagite!!!
Ad ottobre si terrà in Ancona una manifestazione di protesta alla quale parteciperanno tutti i comitati di cittadini che si battono contro la speculazione del biogas. Ma questa è solo una delle tante iniziative serie e concrete che verranno avviate dagli stessi comitati. In ogni modo avvocato Bommarito le sue iniziative sul biogas hanno contribuito in maniera importante alla divulgazione delle motivazioni comuni di tutti i comitati, avviando una sera discussione sull’utilità di questa tipologia di centrali a biogas (alimentata a colture energetiche). I cittadini di Petriolo non smetteranno mai di ringraziarla!!
Mmmmmmmm….
Scommettiamo che se c’è un analisi dettagliata della situazione patrimoniale di molti (e dei loro famigliari) magari ci scappa (o ci scapperebbe in un prossimo futuro) che qualcuno si ritrova (o si ritroverà) con dei denari che non saprebbe giustificare???
In democrazia (ammesso che in Italia ancora esista), IL POTERE APPARTIENE AL POPOLO, che lo esercita tramite i suoi rappresentanti.
Ora, se il popolo non vuole centrali nucleari o a biomasse, cavalcavia, stretto di Messina, treni ad alta velocità, ecc. ecc. giusto o sbagliato che sia, LA SUA VOLONTA’ VA RISPETTATA. ALTRIMENTI NON SIAMO PIU’ IN DEMOCRAZIA MA IN DITTATURA.
E il popolo, se è un popolo VERO, CON GLI ATTRIBUTI, DEVE ESSERE DISPOSTO A LOTTARE CONTRO GLI INTERESSI DEL POTERE. Potere che, è bene far presente, SIAMO NOI POPOLO a darlo a certi individui perchè ci rappresentino.
Se questi individui, non rispettano la volontà popolare, anche quest’ultima fosse sbagliata, vanno combattuti e rovesciati. Altrimenti non è più democrazia.
Marchigiani tutti, FUORI GLI ATTRIBUTI. Dimostriamo di essere un popolo vero e non pecorone. Difendiamo gli interessi di ognuno di noi: il diritto alla salute, dunque il diritto a non respirare i veleni che costoro, per loro interessi, vorrebbero imporci.
L’articolo di Bommarito sarà stato anche fatto bene e le ragioni dei comintati comprensibili, ma io continuo ad essere perplesso.
Non ho capito ancora alcune cose.
Le centrali contro le quali ci si batte sono quelle a biogas o biomasse o entrambe?
Sono comunque “inquinanti” o solo se se ne fa un cattivo uso?
Sono un danno per l’agricoltura comunque o solo se non fanno parte di un progetto complessivo che comprenda anche l’utilizzo programmato del suolo?
Non vanno realizzate comunque o sono i siti che non vanno bene?
Qualcuno è stato a visitare una centrale che funziona ed ha ascoltato le opinioni degli abitanti del posto?
In Italia sono state realizzate altre centrali? Funzionano? Inquinano? Ci sono testimonianze?
A me delle leggi e delle leggine, delle interpretazioni, del sentito dire, del processo alle intenzioni interessa poco. In ogni attività c’è qualcuno che ci guadagna, guarda un pò, che strano.
Ci sono alcune industrie considerate insalubri, che a certe condizioni, possono essere realizzate. Dove? Indovinate. Non certo all’interno dei centri abitati. Inquinano? In teoria non dovrebbero. Allora cosa facciamo? siccome c’è il rischio che inquinino, non le facciamo realizzare?
Io gli attributi dovrei ancora averceli, dovrei controllare, e potrei metterli a disposizione di una protesta forte ma civile, ma prima vorrei essere sicuro che non sia preconcetta.
Secondo voi, sostenitori del biogas selvaggio, in Emilia Romagna sono dei pazzi o degli esaltati ad aver posto il divieto di uso del digestato nei campi coltivati a scopo di produzione del parmigiano reggiano?
Secondo voi, sostenitori del biogas selvaggio, è corretto, etico, logico, accettabile, usare il granturco per produrre biogas?
Secondo me, come per il fotovoltaico, vale la regola del ‘piccolo è sano’, ossia piccoli impianti, democratici, per tutti e non mega impianti speculativi ai danni dell’ambiente e DELLA NOSTRA SALUTE!!!!
RIBELLIAMOCI!!! Facciamogli sentire il fiato sul collo e tampiniamoli, passo passo fino a quando cederanno!! La salute (anche la loro…) è + importante di tutto!
Fin quando non avranno paura di incontrare qualche cittadino veramente inca..ato, nulla cambierà!
Cittadini di Petriolo (e non solo), NON MOLLATE!! Siamo con voi, bisognerà sommergerli di ricorsi fino alla Corte Europea, perchè alla salute non si rinuncia. VIA QUESTA CLASSE POLITICA CORROTTA. Se occorre, raccoglieremo le firme per una iniziativa di legge popolare, per chiudere qualsiasi strada alla costruzione di queste scellerate centrali di speculazione.
@alex. dove li hai visti i sostenitori del biogas selvaggio? in Emilia non hanno vietato le centrali. il granturco non si utilizza nelle centrali a biomassa? in argentina lo usano per produrre carburante, maledetti. ma sulla questione della salute siamo perfettamente d’accordo. resta da capire come mai continuano a costruirle in italia e nel mondo. concordo con gianpaolo che sarebbe il caso di sentire il parere di chi ce l’ha vicino una centrale.
ma i “verdi” di sinistra e di destra come mai non si pronunciano in questa sede? le associazioni degli agricoltori, forza nuova, forza vecchia, comunisti italiani e internazionali, dove siete? tutti coinvolti? o la ritenete una battaglia persa? o sbagliata?
Ma smettetela. Accettate di farvi avvelenare quotidianamente dai gas di scarico del traffico veicolare senza battere ciglio e vi scagliate contro le centrali di biogas che sono assolutamente non inquinanti!
Preferireste che l’energia di cui abbiamo bisogno fosse prodotta da centrali nucleari, a carbone o a petrolio?
Quanto all’impatto ambientale, quello delle centrali a biomassa è certamente meno pesante degli impianti fotovoltaici o eolici. Nonché molto meno grave del sacco inarrestabile di territorio operato dall’edilizia civile.
Infine, è vero che la produzione di biogas, utilizzando materia vegetale, può avere l’effetto di sottrarre parte del territorio alla coltivazione ad uso alimentare. Ma, a parte che per il biogas sono prevalentemente utilizzati prodotti di scarto, la destinazione ad usi industriali di prodotti agricoli è un fatto che esiste da tempo senza che abbia mai causato crisi esistenziali negli ecologisti e negli ambientalisti. Si pensi al tabacco, al cotone e al lino, tanto per fare gli esempi più noti.
Ora, si capisce che chi abita vicino a dove dovrebbe sorgere un impiato di biogas ne risulti infastidito. Se non altro per il rischio, fondato o no che sia, di dover subire sgradevoli odori.
Ma utilizzare questo comprensibile malcontento per scatenare una guerra in difesa della salute e dell’ambiente è veramente fuori luogo.
ciao Gianpaolo, mi permetto di risponderti alle giuste domande che hai posto, lo farò in maniera molto elementare, ma ti assicuro che per una risposta più accurata se hai tempo e voglia su internet ormai si trova di tutto sul tema in questione.
Iniziamo con il dire che il tema dibattuto riguarda centrali a biomassa che producono biogas;
Considera che nel caso di un utilizzo corretto della centrale, ci sono comunque dei problemi di inquinamento, d’aria e acustico, causati dal motore di questa centrale (paragonabile a quello di una nave) acceso per 24 ore su 24, e relativi camion che trasportono le materie utilizzate dalla centrale con conseguenti problemi sia di inquinamento che di viabilità.
Nel caso di un utilizzo scorretto (per me quasi scontato, ma ovviamente è solo una mia idea,considerando che senza un controllo adeguato non saprai mai cosa viene bruciato e ti ricordo che siamo in Italia)
l’effetto inquinante di questa centrale è abbastanza devastante nel breve e nel lungo periodo causando malattie di qualsiasi genere e gravità, dalla polminite ai tumori.(su internet esistono file, siti e blog che parlano più dettagliatamente della questione con riscontri numerici, sia sulle emissioni delle polveri sottili che sulle malattie riscontrate)
In Italia il fenomeno, guarda caso, ha preso piede in maniera esponenziale, sempre su internet vedi tranquillamente che le quetioni delle centrali riguardano tutta l’Italia, ho conosciuto persone che ci abitano vicino che si lamentano per gli odori emessi dalla centrale, e persone che ci hanno abitato vicino, finchè poi non è stata chiusa (tipo a Montegranaro), chiusa se non ricordo male, dopo un controllo fatto sull'”aria”… la questione è ancora aperta se non erro, ma per adesso l’hanno spenta…
A questo punto mi viene spontanea una domanda, anzichè chiedere il parere di chi ci abita, mi chiedo perchè la maggior parte di chi fa queste centrali non abita vicino alla centrale???
Ora tutto quello che ti ho detto cerca di immaginarlo come lo faccio io da qualche mese, se la mattina ti alzi, apri la finestra della tua camera da letto, e invece della collina con i campi coltivati, ti ritrovi a meno di 200 metri, linea d’aria, una costruzione metallica di dubbia bellezza e invece di respirare l’aria pulita respiri un odore dolciastro condito dal rumore dei camion che passano sulla strada di casa tua…te che faresti per i prossimi 20 anni?
sicuramente la casa non la vendi perchè non te la compra nessuno…
Concludo dicendo che secondo me, le centrali a biomassa se utilizzate correttamente hanno una loro utilità, ma devono essere fatte su siti idonei, prive di abitazioni, o su zone gia industrializzate, se questi posti non ci sono…non le devono fare!
e soprattutto, se i benefici di queste centrali sono solo per chi le costruisce, sia in termini energetici che economici,(come i pannelli solari!!!!) ma con un impatto così grande a livello territoriale devono essere vietate!
se no ci ritroveremo nel giro di qualche anno con ettari di pannelli solari a terra (ormai installati) e una centrale a pochi metri di distanza, il tutto per continuare a pagare l’ENEL e l’ENI con bollette sempre piu care…robe da matti.
Già, le centrali a biomassa devono essere fatte su siti idonei. Cioè: lontano da casa mia!
Comprensibile, ma questo è tutto.
Altro che tutela dell’ambiente e della salute.
x quaquaraqua: qui non si tratta di semplici odori, si tratta della salute delle persone che abitano nei paraggi delle centrali, le polveri sottili causano gravi danni alla salute, questo non puoi negarlo.
p.s. l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici e dalle centrali biogas non viene sfruttata da noi abitanti della zona, ma dagli investitori stranieri che le finanziano.
Le polveri sottili sono causate dal traffico veicolare, non dalle centrali biogas. La centrale fa aumentare il traffico di mezzi pesanti nella zona e questo, per chi vi abita, è seccante. Ma lo stesso vale per l’apertura di qualunque attività industriale o commerciale. Vogliamo bloccare qualunque attività pensando di poter vivere tutti di burocrazia?
Chi investe lo fa fa per ricavare utili. L’energia prodotta è un vantaggio, però, per tutti, perché proviene da una fonte rinnovabile e non inquinante.
il vantaggio di alcuni non può avere come conseguenza la salute di altri.
Consiglio politico: il comitato di Petriolo si unisca a tutti gli altri comitati anti-biogas delle Marche e – sarebbe un miracolo – a tutti i comitati anticasta per una politica più giusta e più umana, onde diventare una forza politica, adatta a fare strizzare il sedere degli abbonati alla poltrona politica.
Consiglio tattico: smettela di fare le sceneggiate simpatiche davanti al Consiglio regionale. Finchè a questi signori della Regione non fate sentire il fiato incazzato sul loro collo non vi prenderanno mai sul serio. Ricordate le manifestazioni degli operai dei Cantieri navali? La prima volta stavano sugli spazi per il pubblico in silenzio… La seconda volta esibirono striscioni ed emisero urla incazzate… La terza volta non c’è stata perchè furono fatti accordi per continuare il lavoro. Ma, se la terza volta ci fosse stata, probabilmente sarebbero volate sugli scranni dei consiglieri regionali e della giunta martelli e chiavi inglesi.
La Casta politica ha tirato troppo una corda che sta per spezzarsi.
Quindi, amici di Petriolo, fate la faccia incazzata e trattateli a merde in faccia… ossia, vera merda per facce di merda. (scusate la volgarità).
Il benessere è la prima garanzia della salute e il benessere è un prodotto della civiltà industriale.
Sai, per caso, qual è la speranza di vita in paesi incontaminati (e privi di centrali biogas) quali il Ciad e la Nigeria? Te lo dico io: 48 anni.
L’ho letto qui: http://www.indexmundi.com/map/?v=30&l=it
E comunque, la centrale a biogas non mette a rischio la salute di nessuno. Non più, almeno, di quanto lo faccia qualunque altra attività industriale.
@paolo. sinteticamente perché non voglio annoiare e ripetermi.
qualsiasi tipo di insediamento “industriale” ha un impatto di tipo ambientale ed anche acustico cui si può e deve porre rmedio e a qualsiasi sito di tipo “industriale” si deve accedere attraverso strade utlizzate poi da camion.
le industrie dichiarate insalubri “devono” essere realizzate lontano dai centri abitati, quindi dove?
una porcilaia inquina potenzialmente di più.
le malattie evidentemente sono causate da un cattivo utilizzo degli impianti altrimenti non sarebbero autorizzabili. i controlli? affidiamoli alle persone che abitano intorno agli impianti attraverso tecnici da loro incaricati ed a spese dei proprietari degli impianti.
a milioni di persone può capitare di alzarsi la mattina e trovarsi con un panorama diverso davanti alla finestra. a macerata ne sanno qualcosa. e non certo per colpa degli impianti fotovoltaici o quelli a biogas. potendo avrebbero costruito anche sopra l’abbadia di san claudio.
pensa che bel panorama si godeva prima della costruzione di quel mostro bianco all’uscita di macerata.
Vogliamo vedere cosa è stato autorizzato in campagna in questi ultimi anni nelle media e bassa valle del Chienti?
Concludo dicendo che ormai sia per i pannelli fotovoltaici che per le centrali a biogas la Regione a posto uno stop e quindi mi concentrerei ora sul controllo e sul corretto funzionamento di quelle autorizzate.
Se poi qualche “vicino” dovesse subire danni (non mi riferisco alla salute, sacrosanta e non negoziabile) per la loro presenza deve essere giustamente indennizzato.
Con ciò sono ancora perplesso. Studierò d più.
Pare che in regione abbiano fatto una precisa scelta, costi quel che costi: Raggiungere il pareggio energetico!!
L’obiettivo è quindi ambizioso ed anche lodevole, almeno per me, però forse una pianificazione più attenta avrebbe evitato molti contrasti, avrebbe favorito davvero l’agricoltura e avrebbe impedito la speculazione selvaggia di potentati economici.
Mi spiego meglio: l’agricoltore che fatica ad arrivare a fine mese, con piccoli impianti a biogas potrebbe sostentarsi meglio. Sempre lo stesso agricoltore, se non si trovasse ‘impiccato’ tra mari di debiti, vista l’assoluta sconvenienza del mestiere che fa, avrebbe avuto qualche arma in più per resistere alla tentazione del fotovoltaico sui suoi terreni. Magari avrebbe optato, se opportunamente incentivato, a mettere pannelli sul tetto della sua casa, dei suoi capannoni, stalle, etc. In tal modo, tanti agricoltori avrebbero potuto produrre, magari, molta energia.
Insomma, per traguardi ambiziosi, ci vogliono strategie e pianificazioni attente e lungimiranti, sennò si passa sopra a tutto e a tutti e qualcuno potrebbe anche bruciare …. rifiuti; tanto: chi controlla??
spero che quella manina rossa al sig. gianpaolo sia stata messa per non aver messo l’h davanti alla a di avere, perché per il resto cosa ha detto di non condivisibile?
è chiaro che l’errore di grammatica è dovuto alle bizze della rete che non sempre trasferisce sul testo quello che uno digita. giusto sig. gianpaolo?
AVETE LETTO CHE I CONSIGLIERI REGIONALI GIORGI DELL’IDV E MARANGONI EX-LEGA NORD SI SONO SCAGLIATI CONTRO LA DECISIONE DELLA REGIONE DI FAR PASSARE LA CENTRALE DI PETRIOLO?
VUO, DIRE CHE NON HANNO PRESO BUSTARELLE?
Volevo precisare che il Comitato Petriolo per il territorio, fa parte dei comitati in rete. Adriano Mei ha partecipato a tutte le conferenze dei servizi anche in veste di consulente del comune!
Nei prossimi giorni verranno avviate iniziative politiche molto forti, non abbiate paura che i petriolesi non stanno dormendo ma preparando la battaglia finale. Molte sono le frecce sul nostro arco pronte ad essere scoccate….stay tuned!
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Nessuno mette in dubbio che il biogas e le biomasse siano importanti e fondamentali per risolvere il problema dell’approvigionamento energetico e la dipendenza dai carburanti fossili, ma autorizzare a prescindere la costruzione di queste centrali senza entrare nel merito dei progetti (la regione marche non è mai entrata nello specifico per la centrale di Petriolo; fosse stato per Calvarese la centrale sarebbe stata approvata senza alcuna discussione alla seconda conferenza) e senza valutare l’impatto sull’ambiente e sul territorio è una oscenità aggravata ancor più da una mancanza di pianificazione e da un vuoto normativo palese generato dalla presunta incostituzionalità della legge 03/2012. Le centrali a biogas devono far parte di un ampio progetto che coinvolga i comuni (soprattutto per lo sfruttamento delle risorse locali e non da meno del calore cogenerato durante la produzione di energia elettrica per il teleriscaldamento) e soprattutto di una pianificazione e concertazione a livello regionale. Tutto questo non è avvenuto e ha reso la nostra regione un territorio franco per gli speculatori e per i finti imprenditori che si nutrono degli incentivi pubblici!
La politica regionale è complice di costoro e di questa situazione paradossale e chi ne paga le conseguenze siamo noi cittadini.
Facciamo centrali più piccole, in concertazione con i comuni; utilizziamo sottoprodotti materiali di scarto dell’agricoltura; se si devono utilizzare colture energetiche almeno che siano con certificazione biologica e soprattutto che i problemi legato all’utilizzo del digestato siano risolti da una discussione sanitaria approfondita. E soprattutto ci sia un controllo VERO da parte della regione e dagli organi preposti alla verifica sia in fase progettuale che in fase d’esercizio! Questi compiti non possono e non devono essere compiuti e demandati ai cittadini. Troppo spesso i cittadini devono sostituirsi alle mancanze della politica e questo è un segno della decadenza dei nostri tempi…
Parole di buon senso quelle di Luca. Solo su una cosa non sono completamente d’accordo. Sul fatto che “anche” i Cittadini non possano partecipare al controllo.
Lo possono e lo debbono fare secondo me, attraverso tecnici di loro fiducia e a spese della Ditta proprietaria della centrale.
In bilancio la Ditta deve mettere una somma annuale da destinare al rimborso dei tecnici (potrebbe essere un tecnico per più impianti) di fiducia dei Comitati di Cittadini regolarmente costituiti.