Ho già sostenuto, e qui lo confermo in pieno, che a mio avviso la Giunta Regionale di centrosinistra nel settore del biogas ha sin dall’inizio scelto di muoversi in piena sinergia e oggettiva complicità con le potenti entità societarie entrate nel settore della “green economy” con intenti totalmente e palesemente improntati ad una speculazione bella e buona, fatta con soldi pubblici (quelli delle incentivazioni, che ovviamente paghiamo tutti noi) e ai danni di decine di migliaia di cittadini, trattati con disprezzo, come se la ragione ed il buon senso fossero prerogative solo di un altro mondo, come se, anziché persone con il diritto alla salute ed alla salubrità dell’ambiente, i malcapitati residenti od operanti nei pressi di questi mostri spacciati per strutture ecologicamente all’avanguardia fossero sudditi destinati a sopportare tutto e il contrario di tutto per rendere ricchi e contenti lorsignori. Lo dimostra con evidenza la successione dei provvedimenti regionali (culminata nella famigerata legge regionale n. 3 del 26 marzo 2012, impugnata per incostituzionalità dal Consiglio dei Ministri), arrivati a porre qualche tiepida restrizione ai biospeculatori (imprenditori finti, perché quelli veri investono e rischiano di tasca propria, mentre questi invece sono entrati nell’affarone del biogas esclusivamente per venire a riscuotere con il cappello in mano le ingentissime sovvenzioni pubbliche ottenute con l’appoggio della politica, e quindi usando carte truccate) solo quanto le conferenze dei servizi avevano già autorizzato tutte quelle domande che ad ogni costo dovevano essere autorizzate in fretta e furia: ben 15 autorizzazioni nell’arco di pochissimi mesi, un vero e proprio record di efficienza amministrativa! In pratica, i cittadini marchigiani in qualche modo coinvolti nella vicenda del biogas speculativo hanno assistito ad un film già visto, quello che ha avuto come protagonista il fotovoltaico selvaggio a terra, altra indegna speculazione ai danni dell’ambiente fatta in nome dell’ambiente e anch’essa favorita dai pubblici poteri regionali. Pure in quel caso, infatti, le stalle sono state chiuse quando i buoi erano già scappati.
Qui ci sta bene una piccola digressione di carattere generale: certo che seguitando di questo passo sarà difficile per le istituzioni regionali marchigiane recuperare quella credibilità largamente perduta di cui ha parlato pochi giorni fa il Presidente Spacca in relazione ai sempre più inaccettabili costi e privilegi della politica e ai sempre più insopportabili scandali che hanno interessato vari enti regionali sparsi un po’ in tutta Italia, da nord a sud!
Torniamo ora però ai nostri beneamati impianti a biogas e al marchingegno tecnico-burocratico-legislativo studiato nel fabrianese per far camminare velocemente le varie pratiche e per farle arrivare in gran fretta e con un preciso e inderogabile mandato politico davanti alle varie conferenze dei servizi, tutte o quasi tutte presiedute da un dirigente assunto a termine e poi stabilizzato nei primi giorni di agosto di quest’anno dal Consiglio Regionale insieme ad altri 15 dirigenti con una legge cucinata e cotta in pochissimi giorni, in teoria finalizzata al contenimento della spesa (non ridete, ma in questo caso, con un notevole aggravio di spesa ma pur sempre in nome della spending review, sono stati fatti passare senza pubblico concorso a tempo indeterminato ben 16 dirigenti regionali) ed anch’essa finita davanti alla Corte Costituzionale a seguito di impugnazione da parte del Governo Monti (e qui le possibilità sono due: o Monti ce l’ha proprio con Spacca e le Marche, oppure sarà il caso che il Consiglio Regionale queste leggi le scriva con maggior rispetto dei principi costituzionali che puntellano il diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente e che pongono i sacrosanti principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione).
Insomma di questo marchingegno costruito ad arte ero e sono sempre più convinto. Tuttavia non riuscivo a credere ai miei occhi quando in questi ultimi giorni mi è capitata sotto gli occhi la documentazione concernente la centrale a biogas di Sarrocciano, nel territorio di Corridonia (oggi – quasi completata nella realizzazione – la si può ammirare nel suo amabile colore verde pisello, il verde dà sempre un tocco di ecologico, lungo la superstrada tra l’uscita di Morrovalle e quella di Corridonia, lato destro procedendo verso Corridonia), qui infine sbarcata a titolo di grazioso regalino proveniente dalla limitrofa Morrovalle, per il quale la Sindaca Nelia Calvigioni sa bene chi deve ringraziare all’interno della triade regionale dei bioassessori Giannini-Petrini-Donati.
In questo caso di Corridonia la VBIO1 Società Agricola s.r.l. (agricola sulla carta, in realtà inattiva, facente parte del potentissimo gruppo che sta cercando di costruire impianti del genere anche a Loro Piceno, Montegiorgio, Potenza Picena, ecc., ) ebbe a presentare presso la Provincia di Macerata nei primissimi giorni dell’ottobre 2011 la domanda per sottoporre il progetto di cui sopra, da 999 kilowatt, a verifica di assoggettabilità alla VIA (valutazione di impatto ambientale), una procedura all’epoca prevista al fine di stabilire se l’opera progettata potesse o meno avere apprezzabili effetti negativi sull’ambiente e quindi se dovesse o meno essere assoggettata a VIA. Iniziata la procedura, subito l’ARPAM rilevò, oltre ad una serie di criticità dell’impianto relativamente al regime delle acque di percolazione e di condensa e in merito all’utilizzo del digestato, anche l’inadeguatezza del progetto in ordine alle emissioni in aria. Insomma, le cose si stavano mettendo in modo tale che la VIA vera e propria cominciava a delinearsi come pressochè inevitabile, con la conseguenza di un notevole allungamento dei tempi per il necessario espletamento di diversi accertamenti e di riscontri tecnici di una certa complessità.
E allora – attenzione, perché il passaggio è molto istruttivo – guardate bene cosa successe proprio pochi giorni dopo a livello regionale. Il 31 ottobre del 2011 il Consiglio Regionale delle Marche approvò la legge regionale n. 20, il cui titolo è: “Assestamento di bilancio 2011”, al cui interno compare un incredibile art. 24 che modifica la normativa vigente in quel momento in materia di VIA e la elimina per gli impianti a biogas e biomasse di potenzia inferiore a 1.000 kilowatt.
Beh, come possiamo definirla questa norma (anticipatrice della famigerata legge regionale n. 3 del 2012, che arriverà in seguito per meglio razionalizzare il famoso marchingegno) inserita quasi di soppiatto, senza azzeccarci per nulla, in una legge regionale di assestamento di bilancio, che elimina la VIA per le autorizzazioni degli impianti in questione e spedisce direttamente gli aspiranti beneficiari delle sostanziose incentivazioni pubbliche dinanzi alle conferenze regionali dei servizi dove essi hanno poi ottenuto a tutta velocità le agognate autorizzazioni senza avere tra i piedi l’ASUR e l’ARPAM e contro le volontà dei cittadini, delle Province e dei Comuni interessati? Chissà, si potrebbe forse parlare a buon ragione di legge berlusconiana “ad personam” o per essere più precisi (scusate il falso latinetto, ma serve per rendere meglio l’idea), di legge berlusconiana “ad aziendam”? Insomma, qual è la vostra risposta positiva al riguardo?
Ma adesso lasciamo da parte questi riferimenti al passato, sia pure recente, e veniamo ai giorni nostri, caratterizzati in primo luogo da un paio di interessanti recenti scoperte. La prima è che si è saputo dalla stessa Regione che gli obiettivi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili previsti dal PEAR, il mitico piano energetico ambientale regionale, sono stati già pressochè raggiunti quasi per intero. La seconda è che la Coldiretti Marche, con ben due comunicati in pochi giorni, ha esternato tutta la propria contrarietà alle megacentrali a biogas da 999 kilowatt, considerate assolutamente nocive per l’agricoltura, ed è tornata a chiedere con forza la revoca delle autorizzazioni sin qui concesse dalla Regione per questa tipologia di impianti. Due colpi secchi che hanno repentinamente tolto ai grandi manovratori regionali gli alibi dietro ai quali essi sino ad oggi si sono nascosti per autorizzare queste schifezze a gran velocità: la necessità di produrre energia alternativa per raggiungere gli obiettivi del PEAR e la tutela dell’agricoltura.
Poi, sempre nelle ultimissime settimane, abbiamo assistito al furbesco tentativo della Giunta Regionale di uscire, salvando capra e cavoli, dal vicolo cieco in cui si è cacciata con le scelte sin qui perseguite sul biogas speculativo. La Giunta, infatti, nascondendosi dietro un parere dell’Avvocatura Regionale, ha per adesso adottato questa linea: le autorizzazioni sin qui rilasciate (quelle che veramente contavano) non possono essere toccate, perché altrimenti la Regione potrebbe essere attaccata dalle imprese con richieste di danni anche per milioni di euro; per le istanze ancora in corso, invece, certo, è cosa buona e giusta prevedere la VIA, l’intervento dell’ARPAM e dell’ASUR, tenere conto delle istanze degli enti locali e dei cittadini (che evidentemente, secondo Spacca, si dividono in due categorie: quelli di serie A, che vedranno esaminate le istanze per installare le centrali a biogas con tutte le garanzie che la ragione e il buon senso, ed anche le leggi preesistenti se solo fossero state correttamente interpretate, impongono; quelli di serie B, che invece si dovranno sorbettare impianti devastanti sotto il profilo della salute e della salubrità ambientale senza il minimo di garanzie e di obiettivi riscontri). E poi ha concluso: ci pensi semmai il Consiglio Regionale ad intervenire sulle autorizzazioni già rilasciate, qualora se la senta di intervenire in via retroattiva con una nuova legge!
E qui la palla è passata al Consiglio Regionale, che su questa vicenda si è ormai diviso con spaccature anche interne sia alla maggioranza di centrosinistra che all’opposizione di centrodestra. La competente Commissione ha velocemente licenziato una proposta di legge che interviene solo sulle future richieste per impianti a biogas, senza nulla dire sulle autorizzazioni già rilasciate. Tuttavia diversi emendamenti sono stati presentati da alcune forze politiche in tal senso (i consiglieri Marangoni e Pieroni, e credo anche l’IDV, salvo altri), per cui martedì prossimo in aula consiliare sarà battaglia durissima sul vero nodo della questione: che fine facciamo fare alle autorizzazioni già graziosamente concesse?
Certo, sul piano tecnico-giuridico non è una decisione facile, ma i Comitati nei giorni scorsi hanno tirato fuori un vero e proprio asso nella manica e lo hanno distributo a tutti i consiglieri regionali: un importantissimo parere dell’avvocato Ranieri Felici (che io – e qui mi scuseranno i tanti bravissimi colleghi che operano nella nostra regione – considero l’avvocato amministrativista più bravo e preparato delle Marche, insomma, detta in poche parole, un vero e proprio genio del diritto), il quale, con il supporto di numerose sentenze anche della stessa Corte Costituzionale, ha chiarito che le leggi regionali possono tranquillamente essere retroattive, e anzi, in alcuni casi, quando serve per eliminare storture e irragionevolezze di un precedente provvedimento legislativo, è proprio doveroso legiferare anche con effetti retroattivi. Lo stesso parere, parlando di possibili risarcimenti, ha poi evidenziato che le imprese già autorizzate, avendo fatto affidamento su una legge regionale già impugnata dinanzi alla Corte Costituzionale e comunque contrastante con tutta la normativa europea in materia, avrebbero poche possibilità di ottenere significativi risarcimenti, mentre invece enormemente più pesante sarebbe il conto di migliaia e migliaia di cittadini e di operatori economici che potrebbero richiedere all’ente Regione i danni per la minor vivibilità dell’ambiente, per il deprezzamento dei loro immobili, per la perdita di redditività delle loro aziende situate vicino agli impianti a biogas, e così via discorrendo.
Insomma, i Comitati hanno servito al Consiglio Regionale su un piatto d’argento il modo per fare giustizia, per non avallare ingiuste discriminazioni tra cittadini di serie A e cittadini di serie B e per contenere al massimo i danni che la Regione potrebbe essere esposta a dover pagare. Eppure molti consiglieri regionali, anche tra quelli che sin qui hanno appoggiato più o meno convintamente le battaglie dei Comitati, nicchiano e fanno capire che essi difficilmente voteranno gli emendamenti che prevedono di sospendere o revocare in via retroattiva le autorizzazioni già rilasciate. E sapete qual è il vero motivo di una tale incomprensibile presa di posizione? E’ che anche i nostri consiglieri tengono famiglia e dicono: sin qui il casotto l’ha fatto la Giunta, e solo la Giunta. Se un domani ci saranno da pagare danni a destra o a manca, e se per questi danni aventi natura erariale si muoverà la Corte dei Conti, allora, se noi ce ne stiamo zitti e buoni, ne risponderanno solo Spacca e i suoi fidati assessori. Se invece noi, avallando le richieste dei Comitati e di tanti Comuni e Province, dovessimo intervenire sulle autorizzazioni già date e un domani ci fosse da risarcire o le imprese o i cittadini, allora la Corte dei Conti potrebbe venire a bussare pure da noi. Sì, c’è il parere di grande spessore dell’avvocato Felici, ma noi non possiamo rischiare, siamo in gran parte padri di famiglia e quindi la palla la lasciamo alla Giunta Spacca, che sinora ha gestito la faccenda in questa maniera così assurda.
Mah, di sicuro martedì in Aula nel Consiglio Regionale ne vedremo delle belle!
Intanto che dire? Secondo me, che non ci sono parole per un siffatto modo di ragionare, ma solo parolacce. I nostri consiglieri regionali, tutti, sia quelli di maggioranza che quelli di opposizione, sono stati mandati in Consiglio non per fare i conti della serva e pararsi il sedere, ma per tutelare sino in fondo le collettività rappresentate. E tutti i consiglieri sappiano che i cittadini marchigiani questa volta li aspettano al varco, li stanno osservando molto da vicino e non perdoneranno loro posizioni ambigue o contraddittorie.
Quanto poi ai consiglieri dell’opposizione, questi, politicamente parlando, non dovrebbero tuffarsi al volo in una situazione che vede i partiti della maggioranza di centrosinistra spaccati al loro interno ed incerti sul da farsi? Quale migliore occasione per incunearsi nelle difficoltà e nei contrasti della controparte politica per acuirli sino a farli esplodere?
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Continuo a ritenere che, per alcuni politici, servirebbe un pò di sapone e di corda….
Non ci voleva essere dei geni per capire che l’Istituzione Regione Marche non era casta e pura come la si vuol far credere. Marchigiani, siamo gente seria, laboriosa ed onesta ma è ora, come è successo (ahimè !) altrove di scoperchiare il pentolone..
http://noallecentrali.blogspot.it
Questo è il testo di una email che uno dei prenditori del biogas ha scambiato con una cittadina di Corridonia. Per sapere chi è costui basta fare 2+2. Caro avvocato, forse lei conosce chi è il “Solone” di cui parla questo personaggio …se vuole le faccio girare direttamente l’email in modo che lei possa contattare il “Solone” e magari fargli una bella causa per diffamazione (sempre che esistano gli estremi per tale procedimento…)?
Ho letto le dichiarazioni del presidente di Coldiretti Marche e posso solo commentare che non sono propriamente in linea con il nazionale, basta solo fare un giro sul loro sito istituzionale per capire che la pensano in maniera diversa, ci sono gli atti di un convegno che hanno fatto sulle energie rinnovabili a testimoniarlo, questo nel merito delle biomasse; in quanto invece all’idea di fermare le autorizzazioni in atto per la costruzione delle nuove centrali … no comment !!(p.s. Lo dico solo a lei in confidenza senza che nessuno ci ascolti .. magari lo facessero, le lascio immaginare il perché ..!!..). Qualche “Solone” su Cronache Maceratesi ha scritto “in Germania proprio il digestato è stato ritenuto con grande probabilità responsabiledei circa venti decessi del 2011” una stupidaggine talmente grande che farebbe sorridere se non fosse per il fatto che qualcuno ci crede !!
Caro avvocato Bommarito…la sua prezionsa opera di civilizzazione tramite Cronache Maceratesi è quanto di più ammirevole e meraviglioso ci sia stato in questo territorio negli ultimi anni. Ci fa riscoprire la volontà di essere CITTADINI e NON SUDDITI! L’impegno civile di tutti noi potrà aiutare a risollevare le sorti di questa nostra ITALIA guidata dal malaffare e dai furbetti del quartierino. Se mai un giorno lei dovesse diventare Sindaco di qualche comune sappia che lì vi trasferirò tutta la famiglia! Basterebbero poche persone come lei per rendere tutto diverso….
Altra questione: come mai per la legge incostituzionale relativa alla promozione dei 16 dirigenti regionali (tra cui il famigerato Calvarese), dopo l’impugnazione da parte del consoglio dei ministri si è deciso la sospensione degli effetti di tale legge, mentre per la legge 03/2012 che esclude a VIA le centrali a biogas inferiori a 1 MW non si è proceduto in autotutela alla sua sospensione? EVIDENTEMENTE GLI INTERESSI DA PARTE DEI PRENDITORI FABRIANESI, JESINI E PESARESI SONO BEN PIU’ IMPORTANTI DELLA TUTELA DELLA SALUTE E DEL BENESSERE DEI CITTADINI!
Nell’articole c’e’ una serie incredibile di inesattezze tecniche incredibile, non so se dettate da totale ignoranza sulla materia di cui si sta scrivendo o da malafede
1)C’e’ una legge nazionale che regola gli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, cosi’ come c’e’ una legge per il forovoltaico. Se ritiene che queste leggi siano ingiuste e’ il parlamento nazionale che dovrebbe cambiarle.
Un imprenditore fa i conti con le leggi disponibili e decide di investire su questa base.
2)Per l’autorizzazione ci sono normative ben chiare e tempistiche ben chiare che dovrebbero essere applicate (conferenza dei servizi, autorizzazione unica…). Spesso gli ottusi burocrati ritardano questi tempi non il contrario.
3)Dal punto di vista ‘tecnico’ quello che viene definito un gigantesco impianto di 999 kw produce essenzialmente metano considerato da tutti un combustibile verde (vedi pubblicita’ per auto a metano) ed ha una potenza comparabile a quella di 2 camion.
Il digestato e’ un emendante agricolo (comparabile ad un concime)…ovviamente ci vogliono superfici di dimensione adeguata per poterlo distribuire.
Quindi non vedo dove sia la pericolosita’ per la salute dei cittadini……solamente tirata in ballo dalla stupidita’ ed ottusita’ di mestatori professionali.
La sola provincia di Cremona ha piu’ di 130 impianti biogas, ce ne sono tantissimi anche in Veneto ed Emilia (che siano tutti piu’ stupidi dei Marchigiani?)
L’unica obiezione che si puo’ fare a questi impianti e’ che richiedono delle colture dedicate per farli funzionare (mais, sorgo o altro). Per un impianto di 999 Kw sono necessari da 200 a 300 ettari di terreno. Queste superfici potrebbero essere dedicate a colture alimentari invece che a produzione di energia, ma gli imprenditori fanno i conti con la redditivita’ dell’investimento. Sicuramente, visto l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e vista la diminuzione di incentivi per biogas gia’ dal 2013 tali impianti saranno meno convenienti.
Q
E così, i politici regionali marchigiani, che sembravano i più puliti, sono in pratica i più……………………
Bravi politici marchigiani, seguitate a fare gli interesssi dei soliti papponi a scapito dell’interesse e della salute dei cittadini.
A confronto dei laziali voi siete dei campioni.
Grazie a Bommarito che ancora una volta ci ha illuminato sulle malefatte dei soliti noti.
Tengo Famiglia !!!!!
Ahahahah
Due parole che dicono piu di tutto
l articolo !!!
Due parole pero’ che oltre ai
parlamentari regionali , pare inizino
a riguardare sempre piu categorie .
🙂
Un Bravo e un grazie al solito Don Chisciotte
” Bommarito ”
Le imprese specialmente quelle siderurgiche falliscono una dopo l’altra a causa anche del costo del’energia troppo alto. Le imprese straniere preferiscono invesire nel Botswana o nel Bukina Faso piutosto che venire in Italia. Per vedere la situazione disastrosa dell’energia in Italia basta andare sul sito
http://www.energy.eu
Dopo aver letto i commenti sin qui pubblicati, mi dichiaro impreparato ad esprimere un’opinione sull’argomento.
Mi perdoni l’Avv. Bommarito se invece focalizzo il mio intervento su una frase particolare del suo approfondito articolo, cioè sul giudizio espresso sull’Avv. Felici: “che io considero l’avvocato amministrativista più bravo e preparato delle Marche, insomma, detta in poche parole, un vero e proprio genio del diritto”.
Ha perfettamente ragione, Avv. Bommarito: Ranieri Felici è un vero e proprio genio del diritto amministrativo. Ma forse il significato che lei dà a queste parole è diverso dal mio. Mi spiego.
Per (ahimé remota) esperienza diretta, posso dire che l’Avv. Felici è bravissimo (imbattibile?) a trovare, nelle pieghe del diritto amministrativo, un parere legale che sia “conforme” alle tue esigenze, in base alle quali ti sei rivolto a lui e gli paghi la parcella. In altre parole, se vai da lui e gli dici: “Avvoca’, me serve che su st’argomento me dai un parere che me dia ragio'”, lui è capace, se la richiesta non è troppo assurda, di trovarti la soluzione giusta per te, e poco male se è un po’ forzata o confligge con la prassi in uso.
Tanto ormai, vista l’età, la preparazione (questa sì che è grande, lo riconosco) e l’esperienza, il parere dell’Avvocato Felici è universalmente rispettato come oro colato; parafrasando una citazione da un vecchio film di Luciano De Crescenzo, si puo dire che “quando parla Felici, è Cassazione!”.
Poi, tornando alla questione principale del biogas, come al solito leggiamo i pro e i contro, i favorevoli e i contrari, senza che qualcuno ci dica come stanno veramente le cose, in modo da permetterci di farci autonomamente un’opinione. Ma questo purtroppo è un vecchio vizio di quasi tutti i mezzi di informazione (giornali, radio, TV, ecc.) …
Il nostro stile di vita ha bisogno di tanta energia. Avete detto no al NUCLEARE perchè in caso di incidente può provocare morti e miliardi di euro di danni collaterali.OK . Però poi avete detto no alle energie “pulite”come all’EOLICO sulle nostre montagne perchè rovina il paesaggio, vi siete lamentati dei pannelli solari perchè rovinava l’armonia delle nostre colline ed ora siamo arrivati alle centrali BIOGAS. …Insomma,a volte nella vita bisogna scegliere il “meno peggio”!!!!
Quei pochi, per farsi ancor più ricchi, sfasciano l’orto di tutti. Le centrali a biogas hanno bisogno di tanta merda… tantissima merda per alimentare i digestori. E dove la trovano tutta le merda necessaria? Nei paraggi non esistono allevamenti intensivi di maiali… Non importa… andranno a prendere la merda dov’è. Camion, camion, camion di merda transiteranno per le nostre strade. Il fatto è che le centrali e i digestori non emettono cattivi odori, cioè puzza di merda, sono sigillate!!! Ma i camion NOOOO!!!! Camion di merda renderanno l’aere odorosa di merda, tutte le strade, i paesi, le città, le colline, gli anfratti, i fiumi, le chiese e le abazie profumeranno di merda e tutti ci abitueremo all’odore di merda. La lavanda e l’acqua di colonia diventeranno PUZZA. Andate a vedere a casa di questi signori che vogliono costruire gli impianti se nelle loro tenute, sui loro campi, vicino alle loro villone, hanno progettato la realizzazione di centrali a biogas… risparmierebbero il costo del terreno. MEDITATE GENTE, MEDITATE.
ATTENZIONEEE VAL DI SUSA DOCET.
@Markus…chi dice no al biogas a prescindere? nessuno! no al biogas se fatto senza regole come avviene nelle Marche, dove puoi costruire una centrale a 500 metri dal centro cittadino, dove puoi utilizzare tutto il mais che vuoi sottraendolo alla alimentazione umana e animale, dove puoi spandere il digestato quasi senza regole, dove non c’è bisogno di coprire le vasche del digestato perchè qualche tecnico progettista per risparmiare qualche euro ha detto che non c’è bisogno di coprirle. Dove sta scritto che per forza di cose ci si devono guadagnare uno vagonata di milioni di euro a discapito della salute dei cittadini? Se ti do un incentivo vuole dire che se ti va bene e sei bravo qualche cosa riesci a mettere da parte ma non 1-2 milioni di euro l’anno (che provengono dalle tasche dei cittadini). Le cose vanno fatte BENE! avviare una discussione tecnica e politica seria che purtroppo non è stata fatta facendo diventare la nostra regione una prateria libera per gli speculatori. Se non lo sapete la stessa regione ha sconfessato l’assessore regionale all’ambiente Donati dicendo che siamo in anticipo di ben due anni sulla tabella di marcia per lo sviluppo delle energie alternative e da fonti rinnovabili. Ci vogliamo rendere conto che ci stanno portando in giro?
Ma questa regione non era il tanto osannato “modello Macerata”? Stupendo. Auguro che si cambi subito se questo è il rispetto e la considerazione che si ha per i cittadini. La chiarezza, l’onestà intellettuale, l’etica e il metterci la faccia dell’avv.to Bommarito faranno il resto. Ne sono sicura. Ne vorrei di Don Chisciotte come l’avv.to Bommarito!
Una volta per tutte qualcuno mi spieghi qual e’ la convenienza per noi cittadini di serie B a costruire centrali (a biogas, fotovoltaiche ed eoliche) che, se non ci fossero gli incentivi, nessuno lontanamente avrebbe la minima intenzione a costruire, anche perche’ sarebbero in perdita fin dall’inizio? Perche’ le aziende che producevano i pannelli fotovoltaici sono andate fallite quando i finanziamenti si sono ridotti per la ben nota crisi economica e finanziaria di questi anni? Perche’ la Germania ha abbandonato l’eolico, mentre noi ce ne stiamo dotando? Per chi ancora non se ne fosse accorto, la nostra bolletta della luce e’ aumentata per pagare gli incentivi elargiti fino ad ora. Quindi, per rispondere a chi solleva che in Italia il costo dell’energia e’ troppo alto, queste forme di green energy non sono certo lo strumento adatto per ridurre i costi energetici.
@ cave canem
Provo a rispondere alla sua domanda ma la cosa migliore e’ che si documenti in modo autonomo sull’argomento magari ricercando fonti meno parziali e forse “orientate” di quelle utilizzate nel suo precedente post. Il ricorso alle fonti di energia rinnovabile e’ un obbiettivo di quasi tutti i maggiori paesi al mondo ed in particolare della comunità europea per alcuni validissimi motivi primo fra tutti quello ambientale e cioè la riduzione delle emissioni di gas serra che stanno rapidamente modificando il clima (se ne è accorto ?) . Ma non è solo per questo . L’energia rinnovabile e l’efficienza energetica permettono anche di ridurre la dipendenza economica prima e politica poi dai paesi fornitori di energia fossile che non sono un esempio di affidabilità e democrazia (dai paesi arabi alla Russia di Putin). Questo e’ perché lo facciamo . Per quanto riguarda gli incentivi che pesano forse in maniera eccessiva sulla bolletta ( ma questo dipende dalle scelte dei legislatori , una maggiore gradualità’ sarebbe stata auspicabile) bisogna però far notare che ancora oggi i combustibili fossili hanno delle agevolazioni che anche queste trovano poi la loro compensazioni sui costi che paghiamo mentre non vengono mai contabilizzati sulla bolletta energetica tutti i ” costi esterni” provocati dalla emissione dei gas inquinanti (malattie,siccità , etc) costi che non vede immediatamente ma che ci sono eccome specie per i nostri figli. Tutte le nuove tecnologie possono aver bisogno di incentivi per raggiungere il grado di maturità e di economia di scala che le rendono competitive. La storia economica e’piena di questi esempi. Il fatto che ora succeda per le energie rinnovabili certo da fastidio a chi vede messa in pericolo la sua posizione dominante. Ovviamente questi ragionamenti non riguardano la correttezza delle critiche sugli impianti di biogas di cui si sta parlando.
La Centrale a Biogas di Sarrocciano è dipinta di “VERDE PISELLO”?
Sì, il “VERDE”, alla faccia dei Verdi, di Legambiente, di Italia Nostra e di altre associazioni ambientaliste CHE SONO SCOMPARSE nell’affrontare il problema danno ambientale delle Centrali a Biogas, per ricomparire in futuro come oggi sono ricomparsi in mucchio gli antifascisti contro una manifestazione definita fascista e razzista da parte di quattro pseudo fascisti di Macerata.
Sì, il “PISELLO” che è poi quello che verrà messo in quel posto direttamente, da subito, agli abitanti di TRODICA e a quelli della collina del CIGLIANO, che ha la Centrale proprio al di sotto delle abitazioni e che hanno votato in massa la sindaca Calvigioni del PD e che la puzza ce l’avranno sotto il naso. Adesso sono incazzati.
Ma, cari Amici di TRODICA e del CIGLIANO, non sapete che con questa Casta partitica vige la “LEGGE DEL MENGA”, ossia che “chi ce lo nel… se lo tenga”. A meno che, poi, non applichiate voi con forza la “LEGGE DEL VOLGA”, che dice che “chi ce lo ha nel… se lo tolga”.
Cosa aspettate, cari amici di TRODICA, a dire all’assessore GIANNINI che quello che ha fatto realizzare a Sarrocciano vi appuzza il naso, vi deprezza le vostre proprietà e case, magari vi avvelena e vi farà ammalare?
E alla PARS, che ha i terreni di agricoltura biologica proprio sopra il VERDE PISELLO, le emissioni della Centrale di Sarrocciano, se ce ne saranno, non danneggeranno le loro colture biologiche?
Comunque, qui si chiacchiera troppo… Si fanno convegni e assemblee, si discutono i pro e i contro, si denuncia la speculazione favorita dai politici dei soliti falchi speculatori… Però, la gente ne sa molto poco, in quanto le sceneggiate davanti al Consiglio Regionale sono state prese come la solita roba degli Ambientalisti.
Insieme a quanto viene già fatto egregiamente da uomini molto preparati dei Comitati, occorrono azioni eclatanti che fanno discutere la massa della gente. Non parlo di qualche sonoro ceffone a qualcuno della Casta, (a quelli ci si penseremo con il voto), quanto, almeno, l’OCCUPAZIONE DELLA SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE, quale atto di protesta politica, accogliendo tra gli occupanti pure quei consiglieri che già si sono sfilati dalla posizione espressa con fermezza dalla GIANNINI-BADOGLIO: “Le centrali a Biogas continuano!”, mentre ad altri del Consiglio Regionale cominciavano a strizzarsi le scatole per paura della collera popolare, che è poi elettorale….
In attasa della impossibile eventualità che un domani i politici corrotti e i politici idioti (poiché quando si sbaglia in politica si è “o corrotti o idioti”) vengano messi alla gogna o al patibolo, onde la fifa li costringa ad essere responsabili e onesti, sarebbe il caso che la Guardia di Finanza andasse a spulciare tra i conti correnti bancari dei … regionali, onde vedere le movimentazioni finanziarie degli ultimi cinque anni.
Per Ecogreen
Preferisco credere alla sua buona fede e quindi ritengo che probabilmente lei non abbia seguito le precedenti puntate della vicenda. Le preciso allora alcune cose.
Qui nessuno è contro le centrali a biogas a servizio di vere aziende agricole, a filiera corta, che utilizzino i prodotti di scarto del’azienda stessa e che abbiano una potenza intorno ai 250 kilowatt, che non richiedano circa 300 ettari di colture monodedicate al mais e quindi non sottraggano terreno fertile alla vera agricoltura, che non abbiano bisogno di decine di viaggi al giorno di camion che trasportano i liquami e il letame ed anche rifiuti di varia natura, forse anche tossici.
Qui tutti invece sono contro le megacentrali a biogas volute da aziende create ad hoc solo per prendere con la complicità della politica regionale i cospicui finanziamenti pubblici, aziende che niente hanno di agricolo, che vorrebbero far sorgere questi impianti (quasi tutti da 999 kilowatt) anche vicino a case, a scuole, a esercizi pubblici, a riserve naturali, a maneggi, ecc., senza una preventiva valutazione dell’Arpam, dell’Asur e contro la volontà di Comuni, Province e di migliaia di cittadini destinati a sopportare puzze e inquinamento ambientale e acustico solo per consentire ai soliti noti, ai soliti furbetti del quartierino, di fare tanti, ma proprio tanti, soldi (le incentivazioni pubbliche, cioè risorse pubbliche sottratte ai veri bisogni della gente) alle spalle della collettività e con il complice avallo dei poteri regionali.
Quanto al digestato, provi a chiedere in Germania cosa ne pensano, dopo averlo individuato due anni fa come il principale responsabile del batterio killer che ebbe ad uccidere in poche settimane circa 20 persone.
Per ABC
Non credo che l’avv. Ranieri Felici abbia bisogno di un difensore di ufficio, tanta è la sua professionalità e tanta è la considerazione nei suoi confronti dell’avvocatura ed anche della stessa magistratura marchigiana (e non solo).
Stiamo parlando di un professionista di prim’ordine, universalmente stimato, che in questa vicenda a titolo del tutto gratuito ha dato un importantissimo contributo tecnico-giuridico che ha consentito di mettere a nudo le ambiguità e le contraddizioni sia della Giunta Regionale che di tanti consiglieri regionali.
Vogliamo scommettere che queste aziende (che succhieranno dalla mammella dello Stato) poi, in bianco o nero o direttamente o indirettamente, troveranno il modo di ringraziare chi le ha così idiotamente facilitate???
Io credo che prima o poi le ragioni dei comitati avranno la meglio. I proprietari delle centrali già autorizzate faranno bene a stare molto attenti ad iniziare a produrre, perché è facile che possano perdere poi, quello che è stato “regalato” loro prima.
La legge sull’inquinamento è molto più chiara di quella che ha consentito loro di costruire in barba a qualsiasi tipo di prevenzione.
In vece di disperdere energie in occupazioni inutili, meglio attrezzarsi di documenti e testimonianze. Occorre fare quello che loro non hanno fatto. Monitorare il territorio ora e continuare a farlo durante. Vedrete che poi i danni saranno loro a doverli pagare e non saranno sufficenti gli introiti e gli incentivi per liquidarli tutti. Consiglio anche un monitoraggio generale della salute della popolazione residente con il contributo del Comune
@ mario iesari
guardi, non si atteggi tanto a professorino, perche’ secondo me e’ proprio lei a doversi documentare in maniera autonoma. Purtroppo lei parte da un assunto che e’ tutto da dimostrare, e cioe’ che i mutamenti climatici siano di origine antropica. Legga qualcosa di scientifico e non si limiti alle notizie riportate dai quotidiani. Sfugge ai piu’ che nell'”Optimum medievalis” (periodo a cavallo dell’anno mille) l’Europa era interessata da temperature molto piu’ alte di quelle attuali. Le cronache riportano l’uso di passi alpini per il trasporto delle merci che oggi sono ricoperti da ghiacciai (si e’ mai domandato che ci facesse l’uomo del Similaun li’ dove e’ stato ritovato?). Quindi, per ritornare al suo discorso, temo che gli sforzi che stiamo facendo con le fonti rinnovabili siano vani. Purtroppo dobbiamo capire che queste fonti rinnovabili hanno senso solo se proposte in scala ridotta e accompagnate da un uso responsabile dell’energia prodotta.
…e comunque e’ interessante che per questioni climatiche dovremmo rinunciare a ettari di terreno da coltivare esclusivamente a mais o da occupare con pannelli fotovoltaici, respirare esalazioni di graziosi laghetti di digestato, subire l’aumento di traffico di autocarri che trasportano la materia prima alle centrali da millemila megawatt, etc..proprio tutto molto eco, molto green….parafrasando Toto’: Iesari, ma mi facci il piacere!
Nel frattempo venerdì ad un incontro a Fabriano, protagonista il presidente Spacca, i comitati sono intervenuti per porre qualche domanda a proposito del biogas. Oltre a mettere in dubbio la incostituzionalità della legge 03/2012 e ponendosi in contrasto con il consiglio dei ministri, il caro Presidente ha invitato una signora di Corridonia a compiere gesti poco signorili dopo che la stessa aveva fatto notare (con il gesto delle dita ad indicare i soldi) che dietro tutte queste centrali c’è solo il dio denaro! Apriti cielo….. ecco il video di quello che è successo!
http://youtu.be/7UtSds_GND8
Quando si parla di biogas si cerca sempre di nascondere il problema dell’utilizzo del cosidetto “digestato” che è il residuo della massa verde dopo la putrefazione anaerobica.
Quel processo libera idrogeno e carbonio che diventano metano (CH4) il quale alimenterà il generatore della centrale.
Ma il pericolo vero e reale sta nel riutilizzo del digestato per uso agricolo nonostante le alte lodi che gli agronomi del sistema agrochimico elevano a questo autentico veleno.
Essi dicono che in Germania questi impianti, 6800 complessivi, funzionano benissimo e non hanno mai dato problemi.
Vera la prima parte ma totalmente falsa la seconda!
E’ nota alle cronache il fatto che diverso tempo fà il batterio “killer” E.Coli, che ha fatto 48 morti e 4000 ricoverati, tra quanti hanno mangiato verdure (cetrioli e germogli) ma anche hamburger facendo impazzire i controlli sanitari tedeschi?
Ebbene quella epidemia non era che lo stadio evolutivo di problemi già notati nella selvaggina prima e nel bestiame poi da dieci anni a questa parte per poi approdare in fine all’uomo come ultimo anello della catena alimentare.
Autorevoli scienziati ne hanno studiato l’evoluzione collegandola allo spandimento sui terreni proprio di questo digestato.
Altrettanto autorevoli riviste ne hanno dato notizia per cercare rimedio (che non c’è) al problema. Loro, essendo partiti prima, ne hanno notato, e pagato le conseguenze, diffondendo l’allarme con la dovuta ragionevole coscienza.
Qui da noi, essendo il business ben lanciato e giovane, non era il caso di fare tanta propaganda in modo che potesse continuare ad andare a gonfie vele.
Spero che a nessuno di noi capitino gli “effetti collarerali” che hanno provato i tedeschi mentre qualcuno si godeva i benefici economici.
Di grave è che pure i conduttori degli impianti sanno della gravità del problema ma la loro preoccupazione va alla possibile chiusura precauzionale degli stessi, con la ricaduta economica che ne deriverebbe, piuttosto che alla salute pubblica.
Non meravigliamoci dunque e manteniamo alta l’attenzione dei nostri amministratori pubblici (Assessori e Consiglieri regionali, e Sindaci in primis) in modo che questo ennesimo inganno “energetico” ai danni dell’agricoltura “vera” non degeneri in mano ad una scienza che non sa valutare i problemi di quando va contromano alle Leggi della Natura.
Esse sono sacre ed immutabili e non accettano a lungo di essere violate.
Ottimo articolo che ha il merito di evidenziare il problema ed esaminarlo a fondo. Personalmente ritengo che intervenire retroattivamente su autorizzazioni già concesse rappresenti un obrobrio giuridico, oltre che una palese violazione dei diritti delle imprese aggiudicatarie. Con ciò non voglio dire di essere favorevole alle centrali, tutt’altro, credo solo che sia troppo tardi per rimediare ai danni già fatti. Mi preoccuperei, piuttosto, del futuro da regolamentare molto meglio di quanto fatto sino ad ora. Ultima considerazione amara: dopo il fotovoltaico selvaggio ed il biogas cos’altro dovrà succedere prima che si comprenda che non necessariamente tutto quanto è presentato come ecologico sia benefico e salutare?
Per GIUSEPPE BOMMARITO
Egregio Avvocato, non ho mai messo in dubbio le capacità professionali e soprattutto la conoscenza del diritto amministrativo dell’Avv. Felici. E l’ho anche detto.
Quello che ho voluto invece dire, perché ne ho avuto esperienza diretta, è che a volte il predetto professionista è capace di “tirar fuori comunque il parere che serve” a chi si rivolge a lui.
Il caso a cui mi riferisco (risale a molti anni fa) riguardava un suo parere che confliggeva con la realtà (ovviamente non ero stato io a richiederlo); gli scrissi per chiarimenti, ma non ho mai avuto risposta.
Se è disposto a “perdere tempo” con me, potrei illustrarle direttamentela mia esperienza con maggiori dettagli. Essendo però passati molti anni, mi ricordo bene il caso, ma non i riferimenti normativi: in questo potrà aiutarmi lei.
Se lei vuole documentarsi meglio (non la conosco personalmennte, ma ho l’impressione che sia una persona coscienziosa, e che si documenta prima di parlare o scrivere), sono a sua disposizione.
Potrà – attraverso questo giornale online – darmi l’autorizzazione a contattarla nel suo studio. Io, di mia iniziativa, non intendo disturbarla se lei non è d’accordo.
Resta comunque tutta la mia ammirazione “per quante cose sa” l’avvocato Felici; dico sul serio.
@ lica sparapani
All’indirizzo che ha linkato non si apre nulla…
Per ABC
Certo, può contattarmi quando vuole chiamandomi, possibilmente di pomeriggio, al telefono fisso dello studio (che troverà in elenco o sulle pagine bianche di internet).
Io vorrei Bommarito sindaco!!!!!!!!!!!!!
Quella paloma svetta nel cielo azzurrocon tante cose scritte con un sussurro.Credi a quel suo messaggio come al mio cuore,è la colomba bianca del nostro amore.
Scusate…questo è il primo video dove Spacca si altera:
http://youtu.be/7UtSds_GND8
Questo è il pezzo finale dove Spacca invece dice: LE CENTRALI VE LE TENETE!!
http://www.youtube.com/watch?v=78BNnlADH3s&feature=share&list=UL78BNnlADH3s
BRACCHIAMOLI FINO A STANARLI QUESTI PEZZENTI E CORROTTI. NON MOLLIAMO, OCCORRONO AZIONI ECLATANTI, FINO A RICHIAMARE L’ATTENZIONE DEI MEDIA NAZIONALI, SOLO COSI’ FORSE FARANNO MARCIA INDIETRO!! VIVA LA POLITICA PULITA SENZA TESSERE.
@ Luca Sparapani
Grazie per i video…
Dopo aver visto integralmente i 2 filmati il primo pensiero è corso una canzone di Ligabue (a parte che ho ancora il vomito
per quello che riescono a dire…non so se son peggio le balle, oppure le facce che riescono a fare)
In sintesi: dopo tutto il casino che è successo, la cialtroneria, il pressappochismo e l’incazzatura generale siamo corsi ai ripari (chissà forse qualcuno si è preoccupato, più dei Tribunali, di ritrovarsi un diretto sulla mascella)..
Per le nuove centrali, guarda caso che coincidenza, i controlli, la legge, gli adempimenti, i regolamenti, ecc. ecc. saranno più stringenti, più accurati, più incisivi, più seri….
Per quelle già autorizzate non si fa nulla, vi attaccate e tirate forte…