Biogas, sindaci contro Spacca
“No alla speculazione”

Nell'incontro in Regione con gli assessori Giannini e Malaspina, i primi cittadini marchigiani hanno ribadito la loro contrarietà alla valutazione di impatto ambientale postuma. Il consiglio regionale ha approvato la risoluzione che impegna la Giunta a non rilasciare l'autorizzazione al progetto di impianto nell'area ex Sadam a Fermo

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Tante le iniziative dei comitati di cittadini contrari al biogas nei comuni maceratesi

Tante le iniziative dei comitati di cittadini contrari al biogas nei comuni maceratesi

di Marco Ricci

I sindaci marchigiani – tra cui quelli di Corridonia, Petriolo, Loro Piceno e Potenza Picena – sono stati ricevuti in Regione per discutere della vicenda biogas e su come uscire dalla scomoda situazione in cui si è infilata la Giunta regionale che, dopo l’intervento della corte costituzionale che ha bocciato la legge 3/2012 – avrebbe voluto una valutazione di impatto ambientale postuma per gli impianti che attualmente risultano illegittimi. La proposta aveva sollevato le vivissime proteste dei sindaci maceratesi che – oltre ad accusare la Regione di aver prodotto un provvedimento con possibili rivolti di incostituzionalità – avevano sottolineato la scarsa sensibilità alle problematiche ambientali e alle richieste dei comitati e dei cittadini da parte della Giunta, oltre al rischio che venissero rimessi in gioco quegli impianti contro i quali i Comuni avevano ricorso – in molti casi con successo – ai tribunali amministrativi.

Alla presenza dei capigruppo di maggioranza, dell’assessore alle attività produttive Sara Giannini e della collega all’ambiente Maura Malaspina, del presidente della quarta commissione Badiali, dell consigliere Angelo Sciapichetti e di Franco Capponi, i sindaci marchigiani sono stati pressoché unanimi. Ancora un no alla valutazione di impatto ambientale postuma, ricordando nei loro interventi tutte le motivazioni che gli hanno spinti fin dall’inizio ad opporsi alle leggi regionali sugli impianti a biogas. Dunque i sindaci, come in un solo coro, hanno espresso il no alla proposta della Giunta invitando a modificare il testo di legge tenendo conto di quanto espresso.

L'assessore regionale Sara Giannini

L’assessore regionale Sara Giannini

I rappresentanti della Regione, da parte loro, si erano in parte rifugiati dietro la necessità di produrre energia anche tramite biogas secondo il Piano energetico regionale per raggiungere i parametri stabiliti, forti nel giustificare la proposta di Via postuma dei pareri legali da loro ricevuti. Poi, dopo il coro dei sindaci, si sarebbero detti disponibili a rivedere la legge tenendo conto di quanto ascoltato, con l’impegno di nuove consultazioni con gli stessi rappresentanti dei comuni.

Il sindaco di Corridonia Nelia calvigioni

Il sindaco di Corridonia Nelia calvigioni

“Va escluso il biogas come speculazione – ha parlato dell’incontro Nelia Calvigioni, sindaco di Corridonia – e tutti i sindaci di ogni provincia hanno espresso le stesse convinzioni, partendo dalla difesa del territorio. La Regione – ha proseguito – deve tenere conto dei ricorsi in atto e di quelli già vinti dalle amministrazioni comunali. Inoltre è ora di sgonfiare questa preoccupazione sui possibili danni che gli imprenditori potrebbero richiedere alla Regione. I ricorsi che i Comuni hanno fatto c’erano fin da subito – ha concluso la Calvigioni – le imprese lo sapevano e si sono assunte il rischio di andare avanti”.

Ieri ai sindaci era arrivato l’invito da parte dei comitati a tirare dritto, preoccupati che Spacca avesse chiamato a sé gli amministratori fedeli. “Ci permettiamo di ricordare ai Sindaci, con diversi dei quali abbiamo positivamente collaborato, di non fare un sacrificio inutile – si legge in un comunicato – Batteremo comunque Spacca e la lobbies del biogas, almeno così sarà per i Comitati legati alla nostra rete, perché abbiamo ragione e la sapremo difendere come i fatti ci hanno finora lo hanno dimostrato”. Dunque è arrivato l’invito finale: “Continuate a tutelare i vostri cittadini ed i vostri territori, sappiate essere dei Robin Hood che si oppongono allo sceriffo di Nottingham, non lasciate che vi trasformino in gabellieri dei vostri cittadini”. Dalla quantità dei sindaci marchigiani intervenuti e dalle posizioni loro espresse in modo unitario, non sembra che i primi cittadini abbiano mollato l’osso.

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consiglio regionaleLa Giunta regionale non deve rilasciare l’autorizzazione per l’impianto a biomasse progettato dalla Powercrop nell’area ex Sadam a Campiglione di Fermo “in assenza di una valutazione di impatto ambientale favorevole, come prevedono le normative Ue, nazionali e regionali”. Lo prevede una risoluzione trasversale approvata ad ampia maggioranza dal Consiglio regionale. Il progetto ha già avuto 2 no dalla Provincia: l’impianto ricadrebbe in un’area antropizzata, dove sorgerà il nuovo ospedale. Nel breve dibattito prima del voto sono intervenuti, tutti a favore, i consiglieri Marconi (Udc), Binci (Sel), Bellabarba (Pd), Ciriaci (FI-Pdl), Pieroni (Psi) Bucciarelli (Federazione della sinistra), Romagnoli (Centro destra Marche) e l’assessore all’Energia e fonti rinnovabili, Malaspina. 

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