«Il sindaco Carancini ci ha invitato al Consiglio comunale di lunedì prossimo ma non potremo essere presenti, si è impegnato a fare delle cose per il ricordo di Pamela. Oggi ci siamo un po’ chiariti».
Così Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro che oggi era presente al tribunale di Macerata per la prima udienza del processo per l’omicidio della 18enne romana. Con lei anche il papà, Stefano Mastropietro (entrambi sono parte civile, assistiti dall’avvocato Marco Valerio Verni, zio di Pamela). Nel corso di una delle pause dell’udienza sindaco e mamma di Pamela si sono parlati. «Vedremo cosa verrà fuori al consiglio, non voglio anticipare quello che mi ha detto. A Macerata per Pamela non c’è niente, da parte mia, come madre, credo ci sia un po’ di indifferenza» ha detto ancora Alessandra Verni. C’erano state anche critiche al Comune per non aver fatto nessuna celebrazione in occasione di un anno dall’omicidio della 18enne. Nel consiglio comunale di lunedì si dovrebbe proprio discutere di iniziative per ricordare la 18enne uccisa lo scorso 30 gennaio a Macerata. Una delle richieste della famiglia era di dedicare il parco che si trova di fronte alla palazzina di via Spalato 124, dove la ragazza era stata uccisa, a Pamela o comunque di realizzare qualcosa in ricordo della giovane.
«Finalmente si è arrivati all’avvio del rito ordinario, un processo iniziato dopo solo un anno e credo questo sia un merito da riconoscere alla procura – ha detto il sindaco Romano Carancini –. Un processo che dovrà arrivare ad appurare la verità. Attendiamo che quest’ultimo segmento di questa inspiegabile e inaccettabile vicenda venga chiusa e direi, Pamela ritrovi la pace. Aspettiamo, con grande rispetto. La città si ritrova con grande forza d’animo, dignità, con la forza di essersi rialzata». Il sindaco ha affrontato anche il tema della droga: «E’ una piaga su cui i governanti dovrebbero mettere attenzione. La droga è una delle piaghe più infernali che si vivono nelle città e nelle famiglie. La chiave di volta è cercare da dove arriva, le fonti, i passaggi, non solo chi la vende ai ragazzi».
(Gian. Gin.)
(foto di Fabio Falcioni)
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Inspiegabile e inaccettabile vicenda???? Una ragazza fatta a pezzi non scuote sufficientemente testa e stomaco del sindaco di Macerata?
Dite a carancini che teoricamente..solo teoricamente (perché è di fatto una nullità come sindaco) che la carica che ricopre fa di lui un governante.... di quella povera Macerata
A Macerata fanno cortei contro il fascismo e razzismo mica per questa gente che spaccia a tutte le ore e uccide
Inspiegabile per uno (e dicendo uno, ne dico tante)come te.
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La città si sta rialzando grazie alla procura e alle forze dell’ordine. Gli altri stanno a guardare.
Totalmente d’accordo con tutti i precedenti commenti!
Alcuni governanti in realtà ci stanno provando a frenare una grossa doppia componente legata alla piaga della droga, e cioè il proliferare di manovalanza dedita allo spaccio nonché l’insediamento di nuove mafie africane, e lo fa frenando gli sbarchi, puntando i piedi. Questo a mio avviso significa rialzare la testa, a livello nazionale e non solo locale, ritrovare la propria dignità di popolo che non soccombe all’invasione di migranti economici. Ma proprio il Suo partito, caro Sindaco, è il primo che dà addosso a questi governanti e alle politiche di difesa della nazione.
L’ho sempre visto (e continuo a vederlo) come un problema di sicurezza (nazionale), droga inclusa.
Ma quale verità deve appurare?!?!?!?!
Il processo deve solo consegnare diversi ergastoli a tutte le persone coinvolte. Stop. Che verità cerchiamo? La verità era contenuta dentro quei 2 maledetti trolley. Facciamola finita per favore, continuate ad offendere la memoria di quella povera ragazza.