L’immagine del profilo della nuova pagina Facebook
La voce di Pamela Mastropietro. Si chiama così la nuova pagina Facebook che è stata aperta dai famigliari della 18enne uccisa il 30 gennaio scorso a Macerata. Una immagine di lei a cavallo e quella della manifestazione a Roma sono state scelte come foto del profilo.
Pamela Mastropietro
La scelta di aprire questa pagina, che servirà anche per lasciare preghiere e ricordi, è stata spiegata dalla famiglia stessa. «La vicenda di Pamela, per la sua gravità e per le diverse questioni ad essa sottese, ha riscosso una eco mediatica nazionale ed internazionale, suscitando l’interesse di moltissime persone. La sua famiglia, dunque, ha ritenuto opportuno di affidare a questa pagina i propri commenti, pensieri e, soprattutto, dichiarazioni, in merito agli aggiornamenti che, spesso in maniera caotica, vengono riportati da certa stampa o da alcuni utenti di Facebook, con il rischio di ingenerare confusione. È a quanto verrà qui riportato, dunque, che chi avesse necessità (ad esempio i giornalisti) o voglia di seguire gli sviluppi ufficiali riguardanti Pamela, potrà far riferimento, così come per conoscere l’eventuale punto di vista dei suoi familiari e, naturalmente, dello staff difensivo. Il tutto, naturalmente, nel rispetto del segreto istruttorio che, purtroppo, in questa vicenda, è stato spesso, fino ad oggi, clamorosamente disatteso». Sulla pagina sarà possibile anche fare segnalazioni che possano essere utili alle indagini. Sarà possibile inviare una mail al legale della famiglia, l’avvocato Marco Valerio Verni, che è anche lo zio di Pamela, scrivendo una mail a: [email protected]. Verrà garantita la massima riservatezza. Viene poi precisato che non sono ammessi commenti razzisti né diffamatori. Inoltre nella pagina la famiglia ribadisce l’intenzione di dare vita all’associazione “Pamela”. «Per la quale verranno fornite ulteriori informazioni a chi lo desiderasse. Al momento, non esiste alcuna associazione al riguardo, per cui è fraudolenta, o comunque effettuata all’insaputa della famiglia di Pamela, qualsiasi richiesta di denaro o di altra utilità che dovesse pervenire. Ultima cosa è il collegio difensivo. Oltre al legale Verni e ai suoi collaboratori «fanno parte dello staff difensivo che, per conto dei genitori di Pamela, segue processualmente la vicenda, un medico legale (Guido Maria De Mari), una consulente in materia criminologica (Linda Corsaletti), una consulente grafologa forense e criminalista (Sara Cordella)».
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