Il vescovo Nazareno Marconi
La commemorazione di Pamela scatena la polemica a Macerata e il vescovo Nazareno Marconi bacchetta la politica, anzi alcuni politici, arrivando a parlare di meschinità. Ad accendere la miccia, ad un anno dall’omicidio della 18enne romana, la consigliera di Forza Italia Deborah Pantana che da una parte aveva criticato il Comune per non aver organizzato una cerimonia ufficiale, dall’altro la curia perché a suo dire nessuno avrebbe risposto alla richiesta di un prete per una messa in suffragio. Apriti cielo. Partiamo dal sindaco che un anno fa decise di mantenere un profilo basso e che, ancora oggi, continua su quella strada: nessuna cerimonia pubblica. Nonostante infatti Carancini parli di «una vicenda drammatica, che ha colpito una ragazza in un momento di particolare fragilità. Un dolore inaccettabile che non cancelleremo anzi da cui siamo ripartiti con una riflessione complessiva che ha coinvolto l’intera comunità», l’amministrazione ha deciso di affidarne il ricordo esclusivamente al Consiglio comunale.
Il sindaco Romano Carancini
«Il ricordo della vicenda, che inevitabilmente si lega anche ai successivi fatti di cronaca che hanno fatto precipitare la città in un clima di paura e diffidenza, è vivo e spinge la città a profonde riflessioni – sottolinea – Tuttavia il ricordo va doverosamente distinto. Da una parte si invita la città alla commemorazione istituzionale che affideremo alla sua sede più opportuna che è il Consiglio Comunale. Dall’altra c’è una dimensione privata intimamente personale che va rispettata e di cui si sono fatte interpreti anche diverse associazioni cittadine organizzando momenti di riflessione e raccoglimento. Da quei tragici fatti l’intera città, le istituzioni, le forze dell’ordine, le associazioni e i singoli cittadini hanno iniziato un percorso di analisi su temi complessi e quanto mai delicati dato il momento storico sensibile. Elaborando il dolore ci siamo interrogati su problemi di vasta portata come droga, violenza ma anche sui processi di integrazione, cercando soluzioni compatibili con il nostro spirito di comunità tradizionalmente volto alla conciliazione dei conflitti, alla composizione degli strappi, all’accoglienza dell’altro, alla cura dei bambini e dei giovani». Diverse le azioni messe in campo in questi mesi a più livelli ricordate dal sindaco: «Ad una forte azione repressiva da parte delle forze dell’ordine abbiamo continuato ad affiancare, potenziandoli, progetti di prevenzione contro le dipendenze – ha ricordato Carancini – Penso all’attività del tavolo interistituzionale a cui partecipiamo con Prefettura, Questura, Asur e associazioni. Lo stesso si può dire del progetto “Build the future” che coinvolge 500 ragazzi delle scuole. Fondamentale però deve essere il ruolo della famiglia, come agenzia educativa dove certi valori prendono forma e si trasmettono forti». L’auspicio del sindaco «è di portare una riflessione scevra da strumentalizzazioni in Consiglio Comunale, la sede più adeguata e giusta per un dibattito che coinvolga la comunità. Una tappa -ha concluso il primo cittadino – fondamentale nel percorso di riconciliazione che tutte le componenti sociali, incluse le istituzioni accademiche e scolastiche, sono chiamate a fare per andare avanti affrontando temi senza sterili polemiche». Più diretta la replica della Curia.
Pamela Mastropietro
«Nella giornata di oggi sono state celebrate numerose sante messe in ricordo di Pamela Mastropietro – ha evidenziato la Diocesi – Celebrazioni nel corso delle quali si è pregato anche per i suoi familiari e per tutti coloro che sono stati in vario modo colpiti dai fatti terribili accaduti a Macerata un anno fa. Per certo delle celebrazioni di suffragio e in ricordo si sono svolte nelle parrocchie di San Giorgio, dell’Immacolata, di Santa Croce, della Santa Famiglia a Casette Verdini. Oggi pomeriggio il vicario generale Andrea Leonesi visiterà con i collaboratori della Pro Loco di Casette Verdini la stele eretta a ricordo di Pamela e benedirà nuovamente quello spazio, pregando per Pamela. Questa sera, nell’incontro che si svolgerà in via Spalato presenzierà il parroco di Santa Croce. Reiterare polemiche che già si erano mostrate pretestuose l’anno scorso, rivela scarsità di argomenti e orizzonti politici meschini». Infine le parole del Movimento 5 stelle. «La nostra città – dichiarano Carla Messi, Andrea Boccia e Roberto Cherubini – oggi sta rivivendo con lo stesso dolore di un anno fa la tragica morte di Pamela. Vogliamo essere vicini alla sua famiglia sia in veste istituzionale ma ancor di più come madri e padri di famiglia».
(redazione CM)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E’ un anno che il nostro sindaco è indifferente alla morte di Pamela, anche lui e’ un padre, si debba vergognare come amministratore della città e Macerata viene chiamata Città della Pace.
Talmente basso e riservato il profilo scelto dall’Amm.ne Comunale caranciniana nel ricordare la tragedia di Pamela, che nessuno se ne è accorto. Insomma, un’ulteriore occasione persa.
E’ infatti passato ancora una volta, come sempre accaduto dal gennaio dell’anno scorso, il messaggio di una sostanziale indifferenza dell’istituzione locale nei confronti di questa terribile e tragica vicenda, che ha colpito il cuore di tutta l’Italia.
Totalmente d’accordo, invece, con le parole pacate e decise del Vescovo Marconi.
…mah, credo proprio che il completo silenzio istituzionale sarebbe stato più dignitoso. gv p.s.: “Sii sempre pronto a dire ciò che pensi, e il meschino ti eviterà” William Blake.
Come al solito, da un anno a questa parte, in politica affiorano iene e avvltoi che, per un pugno di voti, cercano visibilità su un accadimento cittadino che dovrebbe invece spingere alla riflessione e al silenzio
Non pensavo sarebbe mai successo.
Questa volta la penso esattamente come Gianfranco.
Ma perché non dire semplicemente che Pamela non vuole essere ricordata, in quanto in molti, politici e non, credenti e non, non vogliono ammettere il fallimento dell’accoglienza a Macerata, fenomeno sfuggito completamente di mano, e la diffusione dello spaccio della droga in modo esagerato.
Rimane il fatto che una giovane ragaz-
za é arrivata viva e se ne è andata via a pezzi. Vergogna.
Sebbene le faccia onore l’essersi piegata a precisare, spiace che la Diocesi si sia sentita in dovere di smentire la risibile rivendicazione della Pantana (che, per farla, deve anche averla ritenuta opportuna, il che la dice lunga). Quello che tuttavia ritengo più rilevante è che lascia un po’ il tempo che trova, ricordare Pamela con (tutto sommato) facili commemorazioni; molto più impegnativo, invece, prendere di peso la nostra comune cittadinanza “sbaragliata” da quell’evento insospettabile e inaspettato per ricostruire e rielaborare ogni giorno dell’anno la nostra civiltà.
Caro vescovo, le messe bisognerebbe dirle bene, il Vangelo bisognerebbe spiegarlo bene:
“Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
[14]Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, [15]dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Dall’Egitto ho chiamato il mio figlio.”
Quando si racconta che anche Gesù era migrante, bisognerebbe raccontarlo tutto il Vangelino: Gesù è stato migrante perché si adempissero le profezie, non per una speranza di un futuro economicamente migliore. Quale necessità di adempiere le profezie hanno i nigeriani?
Non vorrei andare fuori seminato, ma facendo il paragone con la manifestazione oceanica immediata contro Traini, anche solo col semplice fatto che non si sia voluto informare sull’orario di benedizione della lapide a Casette Verdini, se permettete qualche dubbio me lo pongo
SCARSITA’ DI ARGOMENTI ED ORIZZONTI POLITICI MESCHINI su tutte le linee anche sul piano giudiziario visto quanto dovrebbe accadere al ministro Salvini . Confondere l’accoglienza che è dovuta sul piano individuale con la migrazione di popoli che impegna invece il piano politico ed istituzionale su tutti i livelli è veramente meschino oltre che privo di orizzonti politici ; punire poi un Ministro che ha agito in virtù di un corretto concetto politico dal suo punto di vista ( e quindi in assenza di un elemento base di qualunque reato che è il DOLO ) e non per interessi personali ove non esiste immunità che possa tenere , significa non conoscere il significato basilare del principio di diritto della divisione dei poteri e significa amministrare la giustizia ( anche a livello Parlamentare ) a spanne e senza cultura e , soprattutto, senza argomenti giuridici. Il caso Pamela è solamente la conseguenza di una imbarazzante e deleteria gestione della cosa pubblica che è stata costante e senza freni per lunghi anni .
Uno dei modi per ricordare Pamela è quello di predisporre leggi speciali contro coloro che anziché portare la vita, come fanno – o dovrebbero fare – i Cristiani, portano la morte, in primis i portatori di droghe, in ispecie quelle mortali. E la sinistra, a dimostrazione di aver compreso gli errori commessi in passato, dovrebbe predisporle.
“SCARSITA’ DI ARGOMENTI ED ORIZZONTI POLITICI MESCHINI”
Ma che ritornerà Giogio Meschini come sindaco???
Se lo dice il Vescovo c’è da crederci!!!
Supponiamo che ci fossero state vittime nel folle gesto di Traini.
Dubito fortemente che comune e curia, non organizzassero la commemorazione.
I primi a strumentalizzare politicamente la tragedia sono loro ! Non esistono vittime di serie A e vittime di serie B.
Caro Vescovo le pongo una domanda : se Dio è Amore, perché la Chiesa discrimina ?
Grazie.