di Gianluca Ginella (foto di Fabio Falcioni)
Macerata torna al centro di un teatro che dai fatti di cronaca sfociano nella politica. Era successo a febbraio e si sta ripetendo in questi giorni con l’inizio del processo a Innocent Oseghale e la manifestazione che si è svolta di fronte al tribunale di Macerata. Manifestazione in cui sono stati offesi i legali del nigeriano accusato di aver barbaramente ucciso la 18enne Pamela Mastropietro lo scorso 30 gennaio per poi farne a pezzi il corpo.
Era anche stato pesantemente contestato il sindaco di Macerata, Romano Carancini, qualcuno ha fatto il saluto fascista e ha inneggiato al gesto compiuto da Luca Traini che aveva sparato a sei migranti per le vie di Macerata. In realtà anche se tutto è avvenuto a Macerata al sit in hanno preso parte persone venute da fuori regione (per lo più da Roma). Una situazione che ha portato alla convocazione del Comitato provinciale su ordine e sicurezza pubblica che si è riunito oggi pomeriggio. La riunione è durata circa un’ora, dalle 15. Il prefetto al termine dell’incontro ha sottolineato: «Dobbiamo trovare il modo di abbassare i toni. C’è il diritto a manifestare e c’è il diritto di difesa e devono essere entrambi tutelati. Parliamo di 18 persone che hanno manifestato, secondo quello che è risultato nel corso dell’incontro. Si è voluto analizzate quello che era successo.
L’incontro si è svolto con molta tranquillità. Bisogna a febbraio (quando si aprirà il processo in Corte d’assise, ndr) mantenere il clima sereno. Quello che dispiace – dice ancora il prefetto – è il riversarsi su Macerata di qualcosa che viene dall’esterno e che non è proprio di questo contesto». Il prefetto conclude dicendo che sull’accaduto «sono in corso le indagini della Digos coordinate dalla procura». Ieri il procuratore generale Sottani aveva sottolineato in un’intervista a Cm che voleva essere presente a Macerata per dare un segno di vicinanza. «Il processo deve essere svolto nelle massime forme di rispetto per tutti – aveva detto Sottani –. Non può svolgersi in un clima di intimidazione verso la difesa. Credo sia doveroso garantire le regole costituzionali del processo, e io e il procuratore di Macerata siamo in sintonia».
All’incontro oltre a Sottani e al prefetto, hanno partecipato il procuratore Giovanni Giorgio, il questore Antonio Pignataro, il dirigente della Digos Maria Nicoletta Pascucci, il colonnello Michele Roberti (comandante provinciale dei carabinieri), il maggiore Luigi Ingrosso (comandante della Compagnia di Macerata), il colonnello Amedeo Gravina (comandante provinciale della Guardia di finanza), il presidente dell’Ordine degli avvocati di Macerata, Maria Cristina Ottavianoni, il sindaco di Macerata Romano Carancini.
Sulla vicenda interviene anche Gaetano Ferrieri, portavoce dell’associazione Altea, di Mirano (provincia di Venezia). E’ stato lui a chiedere il permesso per il sit in. «Non abbiamo sputato agli avvocati – sottolinea Ferrieri –. C’è stato qualcuno che ha gridato di vergognarsi, però non è stato sputato loro e non sono stati aggrediti. Non sono stati nemmeno avvicinati perché quando sono arrivati in tribunale con l’auto quando sono scesi sono stati circondati dalla Digos e portati dentro il tribunale. A me il sindaco di Macerata ha dato del fascista, cosa che non sono, perché gli chiedevo di far commissariare la comunità che aveva ospitato Pamela. Per Pamela abbiamo anche fatto altre manifestazioni in Italia».
Intanto il procuratore su quanto accaduto ha affidato indagini alla Digos di Macerata. La polizia dovrà verificare se in occasione della manifestazione siano stati commessi reati perseguibili d’ufficio o a querela di parte.
In particolare dovrà essere verificato se il sindaco Carancini, sia stato oggetto di critiche sia pur aspre (però non penalmente rilevanti in base all’articolo 21 della Costituzione) o se sia stato oggetto di offese verbali connesse al suo ruolo di pubblico ufficiale, tali da giustificare la contestazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale commesso in presenza di più persone, nella sua qualità di primo cittadino, tenuto conto di quanto emergerà dalla documentazione audiovisiva realizzata sul posto. La Digos dovrà verificare anche se siano stai commessi reati perseguibili d’ufficio nei confronti dei legali di Oseghale, gli avvocati Umberto Gramenzi e Simone Matraxia o di altri soggetti presenti sul luogo della manifestazione.
Oggi è comparsa su Repubblica, un’intervista al sindaco Carancini che ha parlato del decreto sicurezza. «Abdicheremo ai principi della nostra Costituzione e butteremo a mare la storia di un Pese che ha sempre dimostrato di essere capace di accogliere. Questa legge scardina i pilastri di un sistema che promuoveva l’integrazione e veicola la grande bugia, confondere l’immigrazione con la sicurezza». Il sindaco ha anche detto che «Macerata è una delle prime città italiane che ha investito sugli Sprar e ha vinto un premio per l’integrazione. E adesso tutta questa gente perderà il diritto a un tetto e alla possibilità di un percorso di integrazione». Nell’intervista ha risposto anche sul rischio che i migranti estromessi dall’accoglienza possano alimentare l’illegalità: «come si fa a negare che queste persone saranno facile preda della malavita? E comunque qualcuno dovrà farsene carico».
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Hanno convocato un comitato di sicurezza straordinario per discutere e far partire un'indagine attraverso la Digos per il sit-in che abbiamo fatto a Macerata per il processo dove vede imputato Oseghale la belva che ha macellato la piccola Pamela , distrutto la vita della famiglia ,indignando mezzo mondo, terrorizzato i cittadini di Macerata che ancora oggi non si danno pace per ciò che è accaduto ..... Eravamo forse una trentina di persone, per carità qualcuno forse ha urlato di pancia, ma cosa si pretendeva davanti tanta malvagità? Cosa si pretende quando è papale come hanno cercato in tutti i modi di distogliere le informazioni ed ignorare volutamente che dietro al delitto non c'è solo la mano di Oseghale ? Osservando in questo articolo i partecipanti al comitato ( mancava il colonello del KGB ) se fosse successo ad una loro figlia cosa sarebbe successo e cosa avrebbero fatto??? Suvvia basta ipocrisia , a me la bocca non la chiude nessuno, gli avvocati? Certo stanno difendendo con le armi migliori una belva macellaio che nasconde la verità e protegge qualcuno e che quel qualcuno non sia anche magari un bianco.....la domanda urlata quel giorno è " CHI VI PAGA" e nessun sputo, anche perché ho abbastanza esperienze di manifestazioni ed ho ripreso i momenti degli arrivi.... Il sindaco Carancini ? Beh stendiamo un velo pietoso, è cronaca i comportamenti assurdi che ha avuto dal ritrovamento della piccola Pamela e delle frasi di una sua consigliera, se fosse successo qui da noi in Veneto come minimo doveva dare le dimissioni e le avrebbe date fidatevi, le offese ci stanno dato che è stato il primo a provocare ed offendere dando dal fascista a Gaetano e ai presenti, che a questo punto tanto offesa non è se gente come lui rappresenta i comunisti...... COMUNQUE SE FOSSE LA QUERELA ME LA PRENDO VOLENTIERI , UNA QUERELA RIDICOLA DAVANTI AD UNA STORIA COSÌ ORRIBILE. #GIUSTIZIAEVERITAPERPAMELA Ringraziamo il giornale"CRONACHE MACERATESI" che ci ha dato diritto di replica, dato che è da lunedì che continuano a scrivere di noi.
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Ha ragione Gianluca Ginella: non c’erano maceratesi, davanti al Tribunale. Dispiace dunque una volta di più che qui – ossia nel luogo che maggiormente ha dovuto portare il peso di vicende orribili e inquietanti, riuscendo tuttavia a ritrovare la propria serenità e a ricominciare una vita normale – proprio qui si sia data vita a uno spettacolino deprecabile e esagitato.
Noi maceratesi per primi vorremmo chiedere più rispetto per Macerata: troppo facile venire a fare la sceneggiata da fuori regione. Noi Pamela ce la portiamo addosso e dentro, è una ferita che sanguina ancora: non ci serve lo show per dimostrarlo (a chi, poi?).
E tanto meno per dimostrarlo in quella maniera. La più grande vittoria su una serie di ingiustizie folli che hanno insanguinato la nostra bonomia è quella che radica sul rispetto di ognuno: degli avvocati, in primis. Del Comune parte civile, in secundis. Del sistema giudiziario, infine: perché, a fronte di altri casi irrisolti nel resto d’Italia a distanza di decenni, la nostra Procura coadiuvata dalle Forze dell’Ordine ha saputo venire a capo della vicenda nel giro di poche ore!
Gliene va dato atto. E anche alla cittadinanza maceratese va dato atto di una grande capacità di sopportazione e di una forza interiore notevole: niente più show, qui da noi, please.
Il titolo è molto azzeccato andate allo stadio a fare sceneggiate una bella partita tra politici e nigeriani.
Vediamo prima che dice quest’articolo 21. Ah, questo è? Pensa te, in tribunale mi tirano da tutte le parti per farmi rispondere di ingiurie ( secondo gli accusatori ), semplici constatazioni e un piccolo tributo alla libertà di pensiero ( secondo l’accusato ). Per fortuna viviamo in democrazia e come in filosofia si può dire di tutto e il contrario di tutto, in tribunale si può processare di tutto e il contrario di tutto. Ma è giusto riportare la parte dell’art. 21, quella parte che dice perché c’è e perché è giusto chi ci sia. Si tratta solo di tre righe chiarissime, giuste e degne di far parte della Costituzione più bella del Mondo, dicono, ma anche la più disattesa e per usare un termine patriottico anche la più calpestata, soprattutto dai politici che poi dovrebbero averne sempre una copia almeno con i primi dieci articoli tanto per saper a che cosa devono far capo nella loro missione di salvatori dell’Italia. Art. 21 della Costituzione Italiana:”Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure “.
Se finisse qui, aho, bello e giusto e anche sintetico , meraviglioso nella sua semplicità. Peccato però che dopo seguono quindici righe su come sgamarne un uso evidentemente giudicato troppo spregiudicato ( per la rima ) e consigli su come colpire là dove questo art. 21 non venga rispettato. Quest’articolo che controlla la stampa è quello che mi pare finisca più di molti altri sulla stampa per i tanti processi per diffamazione, appunto a mezzo stampa che si fanno. E’ il mezzo più scelto dai grandi diffamatori che di solito vengono condannati a pagare centinaia di migliaia di euro per aver espresso un loro pensiero, vero, non vero, probabile, sicuro, incerto, con poche pezze d’appoggio, fin troppo evidente per correlazioni politiche, economiche e persino con l’aggiunta di parentele e amicizie altolocate con quest’ultime che si chiamano così anche se vivono in una semplice villa ad un piano con doppia piscina, parco impenetrabile e ospiti sempre riservatissimi difficili da fotografare persino dallo spazio, e che comunque a processo finito rimane sempre il dubbio se qualche scaltro avvocato non sia riuscito a demolire un modo di vedere, di capire dopo attenta analisi che la diffamazione era pura fantasia del giornalista che pur di togliersi qualche centinaio di migliaia di euro come si fa con il classico “ sassolino “ dalla scarpa del giornale, non abbia esitato a lavorare di fantasia. Carancini, nonostante che gli eventi ultimi da un quasi anno a questa parte non gli soffiano in volto brezze profumate e dolci, continua a gettare livore nel fuoco alimentando, ammesso che veramente ci sia ( in Traini, in qualche maniera si è manifestato ) astio nei cittadini maceratesi che non hanno vissuto questa vicenda come un incidente di percorso e che poteva succedere dappertutto ma dove sarebbe stata veramente e duramente condannata e chissà quali reazioni scatenate. A Macerata, tutto sommato, un po’ di timore all’inizio c’è stato, più per la sparatoria che per il delitto naturalmente a mio parere, perché due più due ancora lo so fare. Nessun maceratese a sbraitare avanti al tribunale, per timidezza come mi sembra abbia ironizzato qualcuno anzi uno solo, o perché la tiepida e trepida ( la seconda rima stamattina, questa anche tenue e tremolante ) forse è come temevo, mi sto trasformando in poeta così poi vi decanto come si fa con un buon vino e me lo bevo, a voi al massimo vi filastrocco con un vino in cartone o blister per i soliti raffinati e ve lo servo direttamente dopo aver tolto il tappo e con bicchieri di plastica. La chiudo qui, leggendo i primi due commenti, c’è quasi tutta la pistacopposità, non tutta, ma quella tanto detestata almeno a parole da chi vede Carancini sotto la stessa luce che illumina quasi tutti i maceratesi che per questo non vanno ad urlare. Ma voi maceratesi non andate ad urlare perché Pamela non era di Roma, perché siete vecchi già quando nascete e quando crescete fate come il giudice di Dé Andrè/Lee Master ( nessuna affinità con il tribunale maceratese, quella è tutt’un’altra storia), che passate per le sagrestie se volete diventare qualcuno ma sempre mantenendo quel leggero distacco, quell’amabile savoir faire e quello squallore di cui puzzano incredibilmente i vostri vestiti! Lascio un breve stralcio di un commento che non potete non leggere Oh Maceratesi e dopo non traetene conseguenze, non servono, vi conoscete e sapete già chi siete. Fortunati saranno quelli che fregandosene della politica cresceranno fregandosene anche di voi e che almeno un po’ di autodecisione l’avranno. […. Il sindaco Carancini ? Beh stendiamo un velo pietoso, è cronaca i comportamenti assurdi che ha avuto dal ritrovamento della piccola Pamela e delle frasi di una sua consigliera, se fosse successo qui da noi in Veneto come minimo doveva dare le dimissioni e le avrebbe date fidatevi, le offese ci stanno dato che è stato il primo a provocare ed offendere dando dal fascista a Gaetano e ai presenti, che a questo punto tanto offesa non è se gente come lui rappresenta i comunisti…..].
Ma se dopo aver letto tutto il commento di ANNA ZANGRANDO , VOI CHE NON SIETE ANDATI AD URLARE PERCHE’ SIETE EDUCATI E MACERATESI, SPERO CHE UN PO’ DI DISPREZZO PER VOI STESSI DOVRESTE PROVARLO.
Ps. Ma allora non venivano solo da Roma, in fondo semplicemente la Capitale d’Italia. Certo mica Macerata e che scherziamo. Certo che se a Napoli e alla Stazione Termini consigliano di stare attenti se si va a Macerata, io posso ridere quanto mi pare, ma voi, do jete?
Signora Zangrando, qual era lo scopo della vostra manifestazione? Grazie.
…mah, “clima da stadio”!? Chissà, forse qualcuno preferisce un clima..mafioso!? gv