di Gianluca Ginella
Omicidio di Pamela Mastropietro, la procura ha impugnato l’ordinanza del gip del tribunale di Macerata che non aveva accolto la richiesta di misura cautelare per la violenza sessuale contestata a Innocent Oseghale. Il gip Giovanni Manzoni del tribunale di Macerata riteneva che non vi fossero i gravi indizi di colpevolezza per la violenza sessuale. Il giudice aveva ricostruito la vicenda in modo diverso sostenendo che riteneva seria l’ipotesi della violenza sessuale ma non c’erano i gravi indizi.
Il procuratore Giovanni Giorgio aveva invece spiegato che «Ad un certo punto Oseghale ha voluto avere un rapporto sessuale con la ragazza, e di fronte ad una non disponibilità e sotto effetto di droga ha abusato sessualmente della Mastropietro» aveva spiegato il procuratore. La ragazza sarebbe poi stata uccisa per nascondere quanto accaduto. Che il nigeriano abbia avuto un rapporto sessuale con la 18enne, uccisa il 30 gennaio scorso, ci sono i riscontri dei carabinieri del Ris di Roma. Il giudice ha ritenuto invece che il rapporto sessuale fosse stato consenziente. Il procuratore Giovanni Giorgio nelle scorse settimane aveva già annunciato che avrebbe valutato se impugnare la decisione. Cosa che ha fatto nei giorni scorsi.
Il 29 maggio si svolgerà l’udienza al tribunale della Libertà di Ancona per decidere sulla richiesta della procura di applicare la misura cautelare anche per la violenza sessuale. Oseghale è assistito dagli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi. Altri due nigeriani sono indagati per l’uccisione di Pamela. Si tratta di Desmond Lucky e Lucky Awelima. Se per Oseghale dai riscontri dei Ris sono state trovate tracce sul corpo di Pamela e nella casa di via Spalato, nulla è stato trovato per gli altri due indagati in stato di fermo.
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Credo che non si sbaglerebbe a dare loro il massimo della pena visto che di reati ne hanno commessi anche troppi.
sono molto curioso di sapere come fà il magistrato a stabilire che la ragazza era consenziente
Se il movente dell’assassinio fosse l’idea di nascondere uno stupro, perché stare ore ed ore a macellare accuratamente in 32 pezzi un cadavere? non è evidente che il movente di un delitto così mostruoso è il mostruoso piacere di uccidere? non ha lo stesso Lucky confessato di aver compiuto atti molto più terribili di questo “gioco da bambini”?
Pavoni ha ragione. Penso infatti che la vicenda richiami quella del massacro del Circeo, avvenuto nel 1975 appunto al Circeo.