Il procuratore Giovanni Giorgio, con il colonnello Michele Roberti (a sinistra) e il colonnello Walter Fava
di Gianluca Ginella
(Foto di Fabio Falcioni)
Droga, le indagini sul delitto di Pamela, le nuove misure cautelari per spaccio verso i tre nigeriani già sottoposti a stato di fermo per l’omicidio della 18enne romana, le foto choc trovate sul cellulare di Awelima. Diversi temi affrontati dal procuratore Giovanni Giorgio che questa mattina ha fatto il punto sulle indagini per la morte della 18enne dando anche un quadro sullo spaccio di droga in provincia. Il procuratore ha anche chiesto di usare prudenza e rispetto nel trattare la vita della ragazza uccisa. Per quanto riguarda lo spaccio l’ha definita un fenomeno sempre più inquietante. Altro particolare quelle foto trovate sul cellulare di Lucky Awelima in cui si vedono due ragazzi sottoposti a torture. Foto che secondo i consulenti sono state scattate proprio con il cellulare di Awelima.
SULLO SPACCIO – «Un fenomeno che scopro essere sempre più inquietante man mano che arrivano sul mio tavolo le relazioni delle operazioni delle varie forze dell’ordine. La provincia ha un consumo di sostanze stupefacenti veramente elevato. Per contrastarlo si creano anche difficoltà tecniche e cito un dato: le intercettazioni sono aumentate del 1.200%. Il lavoro è enorme» ha detto il procuratore. Ci sono, per quel che riguarda lo spaccio da parte di nigeriani, modi di operare specifici. «Mettono dosi di droga in bocca e se necessario le ingoiano per non farsi scoprire. Sono palline termosaldate. Che in linea di massima resistono. Abbiamo su questo anche una intercettazione in cui Desmond Lucky dice al suo compagno di cella Awelima di aver ingoiato dosi di eroina che teneva in bocca e successivamente di averle recuperate».
LE TRE NUOVE MISURE – Sull’indagine per gli episodi di spaccio contestati a Oseghale, Awelima e Lucky, dice che: «Ci sono diversi ragazzi che hanno riferito di essersi approvvigionati da loro. Secondo le nostre attività investigative i tre erano collegati in questo genere di attività». Oseghale aveva ruolo primario nella distribuzione di sostanza stupefacente rispetto agli altri due. «Sono risultati coinvolti in attività di spaccio molto pericolosa» dice il procuratore, che cita una conversazione tra Awelima e Desmond Lucky in cui parlano di una persona che era stata male perché avevano ceduto eroina “sporca”, di cattiva qualità.
DESMOND – C’è poi un’altra intercettazione in cui il nigeriano, parlando con Awelima dice che «quanto accaduto a Pamela erano “cose da bambini” e ha sottolineato che in Nigeria faceva parte della criminalità organizzata» ha detto il procuratore. Che ha aggiunto come ci siano state difficoltà anche solo a trovare un traduttore disponibile a trascrivere le intercettazioni dovendo apparire, come previsto per legge, con nome e cognome. «Una ragazza, dopo aver tradotto, ci ha lasciato il testo e poi non si è più fatta vedere» dice il procuratore. La paura che hanno è che possano esserci ripercussioni sui familiari nel loro Paese. «Ringrazio il prefetto che ci ha aiutato a reperire interpreti esperti nel dialetto che parlano gli indagati» ha detto il procuratore.
AWELIMA – Dagli esami telefonici l’esperto informatico ha tirato fuori documenti che erano stati cancellati sul cellulare di Awelima. «Ci sono due foto allarmanti, scattate da Awelima. Ci sono un primo piano di un giovane sottoposto a torture e un’altra foto di un giovane a terra e pure lui sottoposto a delle torture». Foto che sono state scattate con il cellulare di Awelima e dunque non scaricate da internet.
NON E’ GOMORRA – «Che Macerata sia un’isola felice è una idea che va messa in discussione, ma nei modi giusti. Ho visto trasmissioni in cui Macerata veniva mostrata come una specie di Gomorra, così non è.
INDAGINI – Le indagini sull’omicidio di Pamela proseguono. Mancano alcuni riscontri dei Ris su capi di abbigliamento di Awelima e Lucky. Il procuratore ha sottolineato che «non cerchiamo capri espiatori. Alla fine richiederemo il rinvio a giudizio solo nei confronti di chi riterremo coinvolto nell’omicidio sulla base di elementi di prova convincenti». Il procuratore ha poi voluto ringraziare il vescovo di Macerata e don Gianluca Merlini, segretario generale del vescovo «che ci hanno aiutato in queste indagini in modo molto attivo. Un ringraziamento lo ha fatto anche al Csm che ha messo a bando l’ottavo posto per un sostituto alla procura di Macerata.
I risultati dei Ris inchiodano Oseghale Intercettazione choc tra Desmond e Awelima
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Non una parola sugli Accertamenti della G. di F. a carico delle associazioni enti attuatori dei progetti relativi all’accoglienza. Perché? Ci sono problemi? Indagini complesse e delicate?
La lingua utilizzata in Nigeria da persone di etnie diverse per parlare tra di loro è una versione semplificata dell’inglese, il broken english (o pidgin english). (https://it.wikipedia.org/wiki/Nigeria).
Non è Gomorra? Ma sì, sarà così. Magari quella inchiesta su prostituzione e grandi interpreti dimostrerà che in fondo si abbia a che fare al massimo massimo di un’allegra Sodoma.
Vorrei esprimere il mio plauso totale al Procuratore della Repubblica, al nuovo Questore e, naturalmente, alle Forze dell’Ordine, per tutto quanto stanno facendo per il bene della nostra città.
Da questa storia si deve imparare anche che i figli devono essere seguiti molto di più di quanto non si faccia, perché la droga, l’alcol, le sigarette e l’azzardo, banalmente, fanno tutti male.
«Questa è una cosa da bambini, abbiamo già fatto cose terribili. Oseghale avrebbe dovuto far sparire il cadavere tagliandone una parte a pezzettini da gettare nel gabinetto, e mangiando nel tempo il restante, dopo averlo congelato».
È uno stralcio delle intercettazioni fatte in carcere, nella cella dove sono detenuti Lucky Desmond e Awelima Lucky due degli arrestati – con Innocent Oseghale – con le accuse di omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere della diciottenne romana Pamela Mastropietro. Le parole vengono citate dal giudice Giovanni Manzoni, nell’ordinanza con cui impone ai tre un’altra misura cautelare, sempre in carcere, per l’accusa di spaccio. fonte Dagospia.
Caro Franco Pavoni,
avevo molto apprezzato la discrezione con cui la redazione di CM ha preferito parlare di dichiarazioni raccapriccianti senza entrare nello specifico. D’altra parte, oggi apparivano anche sui quotidiani locali; ne parlavano con orrore alcuni amici al bar.
Di fronte a tanta leggerezza (“tre palmi di cotenna sul cuore”, avrebbe detto qualche nostro vecchio) nel liquidare una vita umana con simile scempio, penso all’abbrutimento morale in cui vivono queste persone: frutto della droga che spacciavano agli altri (e che forse assumevano anche in prima persona)? Una china progressivamente sempre più bassa e orrida in cui sono spariti pian piano tutti i freni inibitori propri della natura umana (prima che civile e culturale)?
Sono sotto choc: inebetito e sconvolto per tanto cinismo. E penso, contemporaneamente, a come si può ridurre una persona.
Caro Davoli, invece io non ho apprezzato per niente la discrezione di CM, per capire le cose bisogna avere tutte le informazioni possibili, altrimenti si diventa come Giuliano Amato che a febbraio ha dichiarato sagacemente essere l’omicidio di Jessica più grave di quello di Pamela, perché Jessica ha ricevuto 40 coltellate e Pamela 2, altrimenti si diventa come quei trinariciuti dell’accoglienza che hanno tacciato di razzismo fantasioso Meluzzi quando denunciava l’esistenza della ma.fia nigeriana nella migrazione e i suoi riti voodoo e le usanze cannibalesche. Non a caso i nigeriani aguzzini di Pamela sono anche grandissimi imbroglioni e bugiardi, la ricerca della verità e la ricerca del bene sono la stessa cosa. Probabilmente.
Sindaco, Prefetto, Amministrazione di maggioranza, PD nazionale e locale, eccoli i vostri “accolti”, i “rifugiati politici””, i “richiedenti asilo”, “l’avanguardia di uno stile di vita che presto sará di moltissimi di noi” come sapientemente duchiarava l’ex presidente della camera 3 anni fa, ecco uno dei prodotti della vostra spregiudicata “cultura dell’accoglienza come valore a 360 gradi” !!
Eccoli i nodi che vengono al pettine nonostante gli accaniti tentativi di camuffarli.
Abbiamo fatto entrare assassini, spacciatori, torturatori, cannibali.
Sono giá quasi 3 mesi che timidi isolati sussurri provano ad anticipare a piccole dosi cosa sia realmente successo di quella povera e sventurata ragazza, ma i giornali non ne parlano, magari perché l’opinione pubblica non sia sconvolta, turbata….invece gli italiani DEBBONO sapere!
Debbono sapere per chi sono stati spesi i soldi della loro contribuzione con cui li manteniamo, foraggiando nel contempo le associazioni ONLUS “senza scopo di lucro”, qualcuno addirittura ancora le definisce “associazioni umanitarie”!!
Che schifo, che scempio.
Non sono tutti cosí? stiamo parlando di qualche delinquente nella massa degli stranieri accolti? Forse. Ma quei riti, la capacità di fare certe cose che a noi fanno ribrezzo solo a pensarle…beh l’impressione è proprio che quelli non siano comportamenti isolati ma espressione di una cultura dell’essere umano molto diversa dalla nostra. La “diversitá fa paura” dichiarava una studentessa di origini nigeriane solo qualche giorno fa. Sí, la diversitá fa paura quando ha a sfregio la vita umana e quando osa fare del male al popolo che la accoglie.
Poi chiedetevi perchè le anime calde possano trasformarsi nei Traini della situazione.
La diversita’ fa paura…
e’ lo slogan di chi ci dice che aver paura e’ da retrogradi e che la globalizzazione delle razze e’ un bene.
sommessamente ricordo che I figli che sono arrivati da noi da piccoli o che nascono qui da immigrati ,spesso non provengono geograficamente da paesi al nostro livello di istruzione e civilizzazione,e se non riescono a integrarsi subito con la nostra societa’ e nella scuola, l’educazione che avranno sara’ in linea con quello che la loro famiglia proporra’ loro e ci regalera’ una generazione di retrogradi con il telefonino in mano…non mi pare che c’e’ da stare allegri.
io sono convinto che la vera integrazione si fa a parita’ di cultura e disponibilita’ economica che giustamente appiattisce tutto. l’immigrazione come e’ stata fatta da noi,voluta o no, crea solo delinquenza e guerra fra poveri.