Omicidio di Pamela, i legali di Desmond Lucky e Lucky Awelima dopo la richiesta di revoca della misura cautelare da parte della procura per l’accusa di omicidio (resta quella per spaccio di droga): «non c’erano elementi per chiedere il giudizio». Ieri il procuratore Giovanni Giorgio ha annunciato la decisione, restano comunque in piedi tutte le accuse verso Innocent Oseghale. «Devo dare atto di una grande correttezza da parte della procura – dice l’avvocato Gianfranco Borgani –. Hanno fatto gli accertamenti e hanno verificato che non c’erano elementi tali da trarre in giudizio i due indagati. È la dimostrazione che ci si può fidare della giustizia italiana e che c’è uno stato di diritto».
«Fa piacere che la procura abbia chiesto la revoca della misura, cosa che avevo fatto anch’io – dice l’avvocato Giuseppe Lupi –. Awelima è totalmente estraneo, come ho sempre detto. Ora confido nel fatto che venga chiesta l’archiviazione. Perlomeno per quanto riguarda omicidio, vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere. Questo viste le risultanze sono state tutte negative. Il fatto che abbiano chiesto la revoca mi fa pensare che chiederanno anche l’archiviazione dell’indagine». I legali sottolineano anche il fatto che gli accertamenti all’interno dell’abitazione di via Spalato 124, a Macerata, dove il 30 gennaio scorso è stata uccisa Pamela Mastropietro sono stati molto approfonditi e che le tracce a carico di Oseghale «sono state trovate nonostante i tentativi di ripulire. Credo che se ci fossero state tracce di altre persone sarebbero state trovate» dice l’avvocato Lupi.
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Quindi tutte brave persone che non uccidono, non spacciano, non stuprano, non delinquono, non sono irregolari, hanno un regolare lavoro e pagano le tasse. Chiederei agli avvocati se hanno dei figli, se si sentirebbero sicuri a farli circolare liberamente a Macerata o in qualsiasi altro posto sapendo che esistono queste bestie che hanno anche il coraggio di difendere. I soldi sono sopra a tutti e tutto (peraltro nostri), anche a discapito di vite umane. Se uno copre e cerca di nascondere un omicidio o altro reato non diventa automaticamente complice? Sicuramente per questa regola gli avvocati sono immuni.
Se non ci sono prove per incolparli di omicidio perchè dovrebbero pagarne le conseguenze?Perchè gli avvocati non dovrebbero fare il loro lavoro?Siamo in uno stato di diritto o no?
Poloni, ci siamo abituati, o ci hanno abituato, a ragionare con la pancia anziché col cervello, quindi la logica spesso va a farsi benedire. Non tutti siamo cartesiani, purtroppo, anzi. Ad ogni modo in tema di indagini occorre tenere sempre distinta l’estraneità, soprattutto totale, dall’assenza di prove, il ‘no’ dal ‘non si sa (ancora)’.
Quindi condannando degli innocenti saremo sazi(soddisfatti).Preferisco rimanere digiuno.
BELLESI il problema grosso è che chi spaccia droga procura la morte o per lo meno annientamento delle persone pertanto già per questo debbono restare in galera ben oltre i 4 mesi poi ridotti a 2 dati all’assassino. Teniamoceli una 10 anni vedrai che ci pensano prima di farlo. Queste persone cosa hanno da perdere commettendo reati? nulla e allora prima di essere rispediti al loro paese, con la forza, ne commettono di tutti i colori. La mia curiosità riguarda quello che dice che la ragazza era consenziente. Come l’avranno stabilito?
Dice la mamma di Pamela: Desmond è andato con Oseghale a comprare l’acido e non trovandolo hanno preso 10 litri di candeggina, qualcuno doveva sparire, era già premeditato. E poi dalle intercettazioni Desmond ha fatto di peggio, dovrebbero indagare ancora più a fondo…
Continuo anche a domandarmi perché il Papa non ci ha mai mandato una parola di conforto, quando si muove per molto meno.
Giro giro tondo, casca il mondo casca la terra, tutti giù per terra. Anzi, stare attenti a quello che si scrive, onde evitare denunce per calunnia.
Per Pavoni. Il Papa ha in ‘casa’ un problema forse simile, il caso della quindicenne Emanuela Orlandi, scomparsa all’epoca di Papa Woitila e mai ritrovata. Per questo non fa cenno alla tragedia di Pamela.
Veramente Bergoglio è vescovo di Roma e Pamela era romana ma lui ignora, rimuove, censura. Di fronte a una tragedia che ci ha sconvolto tutti lui non vede, non sente, non parla. Eppure l’uccidere senza motivo una ragazza sperduta e smarrita e il farne trentadue pezzi dovrebbero far pensare a un sacrificio umano, a un rituale, a una liturgia di una religione primitiva: Bergoglio sostiene di continuo che tutte le religioni sono uguali, è la massima autorità in materia, com’è possibile che non senta il dovere di dire qualcosa?