di Gianluca Ginella
(Foto di Fabio Falcioni)
«Ciao Pamela», questo il grido della piccola folla che si è radunata all’obitorio di Macerata questa mattina dopo che il feretro della 18enne, caricato sul carro funebre, è partito per Roma. Abbracci, lacrime per la mamma Alessandra Verni, lo zio, il papà di Pamela e la nonna.
Stretti lungo il corridoio oltre le porte a vetri dell’obitorio. Bagnati, infreddoliti da una giornata fredda e piovosa di maggio. Un centinaio le persone che hanno atteso lì in quel tunnel dalle pareti verdi dove in fondo c’è la porta, dove vengono svolte le autopsie e devo stanno le celle frigorifere. Oltre quella porta è rimasto il corpo di Pamela Mastropietro per tre mesi. Lì davanti hanno atteso la mamma Alessandra, lo zio Marco Valerio Verni, il papà Stefano Mastropietro e la nonna della 18enne, Giovanna Rita Bellini. Con loro tante persone che hanno seguito in questi mesi la vicenda della ragazza romana barbaramente uccisa. Lì è entrato il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, per la benedizione. Lungo quel corridoio in tanti hanno atteso l’uscita del feretro di Pamela.
La mamma di Pamela esce con il mazzo di fiori di Luca Traini
«Siamo venute perché la vicenda ha colpito tanto la città. Abbiamo fatto le condoglianze alla mamma e allo zio» dicono due signore. La loro motivazione è quella di tutti gli altri. C’è anche Victor Alonso Zamora, il taxista che ha aiutato Pamela e collaborato con gli inquirenti. E’ rimasto vicino alla famiglia e oggi se ne sta anche lui lì ad attendere l’uscita del feretro della ragazza. Tanti portano fiori bianchi per la 18enne. Tra questi anche quelli che ha voluto inviare Luca Traini, l’uomo che il 3 febbraio ha compiuto un raid razzista sparando a sei persone di colore per le strade di Macerata. Era stato lui stesso a spiegare di averlo fatto dopo l’uccisione di Pamela. “Traini Luca (Lupo)” si legge sul nastro che avvolge la composizione floreale. E poi ci sono signore di mezza età, altre più giovani, altre più anziane, ci sono anche ragazze che potrebbero avere all’incirca l’età di Pamela. E ci sono parenti e amici della 18enne arrivati da Roma.
C’è anche, confuso tra gli altri, il sindaco di Macerata Romano Carancini. Dopo circa due ore di attesa arriva il momento dell’uscita del feretro. Le persone vengono fatte uscire dal corridoio e si fermano davanti all’obitorio. Recitano due volte l’Ave Maria. Qualcuno piange, commosso dalla situazione vissuta dalla 18enne. E poi esce il feretro di Pamela, bianco. Attaccato c’è un palloncino a forma di cuore. Quando esce inizia un lungo applauso tra i presenti. La madre alla domanda di una giornalista risponde «La riporto a casa». Quando esce, tra gli abbracci e le strette di mano, alcuni le urlano «Brava Alessandra”. Altri dicono “Fate giustizia”. E poi quando il feretro parte le persone gridano “Ciao Pamela”. Il sindaco Carancini si ferma prima a fare le condoglianze allo zio, lo stesso fa anche l’onorevole Tullio Patassini della Lega. Poi il primo cittadino si ferma a colloquio con la madre di Pamela. Lo zio Marco Valerio Verni si limita a dire che è un momento pesante. Poi su Facebook, più tardi, scrive un messaggio toccante su ciò che è stata questa mattina: «Ti riportiamo nella tua città, dove domani ti accompagneremo nel tuo ultimo viaggio terreno. Tante persone a salutarti, oggi. Alcuni, in lacrime, gridavano di vergognarsi di essere di Macerata, o di Corridonia. Io vi dico, noi vi diciamo, che non vi dovete vergognare voi di essere di Macerata o di Corridonia, ma che certe persone lo siano. Voi, con la vostra presenza, avete testimoniato l’orgoglio di una città che è stata e che deve tornare ad essere una città di Pace. Grazie per esserci stati e grazie a coloro che ci saranno domani. Io, baciandoti un’ultima volta sulla fronte gelida, ti ho rinnovato la promessa che andrò fino in fondo. Fino alla fine».
Domani il funerale della 18enne si svolgerà alla chiesa di Ognissanti a Roma, alle 11. Poi sarà tumulata al cimitero del Verano. Pamela Mastropietro è stata uccisa il 30 gennaio scorso. Tre le persone indagate in stato di fermo per l’omicidio della 18enne. Si tratta dei nigeriani Innocent Oseghale, Desmond Lucky, Lucky Awelima. Per la procura la ragazza è stata violentata da Oseghale e uccisa. Loro hanno sempre negato di aver ucciso la ragazza.
Il sindaco Carancini con lo zio di Pamela Marco Valerio Verni
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
che tu possa R.I.P. Pamela, ora da Angelo veglia sulla tua mamma
Ora e’ diventata una stella x le due citta’ coinvolte.
Ora si faccia il faccia il silenzio x sempre.
“Piccola folla” 100 presenti in una giornata lavorativa, e a 3 mesi e più dal delitto, quando si sa che il tempo smorza ogni rabbiore, non dovevate scriverlo CM.
Lo zio di Pamela per noi: “E così te ne vai…ti riportiamo nella tua città, dove domani ti accompagneremo nel tuo ultimo viaggio terreno.
Tante persone a salutarti,oggi.
Alcuni,in lacrime,gridavano di vergognarsi di essere di Macerata,o di Corridonia.
Io vi dico…noi vi diciamo…che non vi dovete vergognare voi di essere di Macerata o di Corridonia,ma che certe persone lo siano.
Voi,con la vostra presenza,avete testimoniato l’orgoglio di una città che è stata e che dee tornare ad essere una città di Pace.
Grazie per esserci stati e grazie a coloro che ci saranno domani.
Io,baciandoti un’ultima volta sulla fronte gelida,ti ho rinnovato la promessa che andrò fino in fondo.Fino alla fine.
Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi:
“Fuggi come un passero verso il monte”?
Ecco, gli empi tendono l’arco,
aggiustano la freccia sulla corda
per colpire nel buio i retti di cuore.
Quando sono scosse le fondamenta,
il giusto che cosa può fare?
Ma il Signore nel tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi sono aperti sul mondo,
le sue pupille scrutano ogni uomo.
Il Signore scruta giusti ed empi,
egli odia chi ama la violenza.
Farà piovere sugli empi
brace, fuoco e zolfo,
vento bruciante toccherà loro in sorte;
Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti vedranno il suo volto.