«Desmond non è legato alla mafia,
frasi interpretate in modo impreciso»

ORRORE A MACERATA - L'avvocato Gianfranco Borgani sulle intercettazioni tra il suo assistito e Lucky Awelima, entrambi indagati per l'omicidio di Pamela Mastropietro: «E' evidente che parlano di un gesto compiuto da una terza persona, ciò dimostra la loro estraneità ai fatti. Sullo spaccio erano galoppini di Oseghale»

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L’avvocato Gianfranco Borgani

 

«L’interpretazione che viene data ad alcune frasi di Desmond Lucky è quanto meno imprecisa». Così l’avvocato Gianfranco Borgani, difensore del 23enne nigeriano che è uno dei tre accusati di aver ucciso la 19enne Pamela Mastropietro. Il legale fa riferimento ad un dialogo tra il suo assistito e Lucky Awelima, altro nigeriano accusato del delitto della ragazza. Desmond Lucky avrebbe definito «cose da bambini» i fatti relativi a Pamela e aggiunto «abbiamo già fatto cose terribili». Aveva anche detto di essere stato un “Rogged”.

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Desmond Lucky

«Innanzitutto Rogged significa ragazzo di strada, non è il nome di una setta o di una organizzazione legata alla malavita. Questo è bene precisarlo. Si tratta di bande di strada, guapperia». Il legale sull’altra frase «Abbiamo fatto di peggio», spiega che «intende dire che in Nigeria si è fatto di peggio. Non fanno riferimento a quello che è successo ma ne parlano come un fatto compiuto da una terza persona. Questo significa che loro non c’entrano». Il legale inoltre aggiunge che: «dall’ordinanza (quella che dispone la misura in carcere dei tre nigeriani per episodi di spaccio di droga, ndr) viene a galla che erano galoppini di Innocent Oseghale (il terzo indagato per il delitto, ndr)». Al momento dagli accertamenti fin qui svolti da parte dei Ris di Roma non sono emerse tracce di Dna o impronte né sul corpo della ragazza né all’interno della casa di via Spalato 124, ultimo piano, dove viveva Innocent Oseghale e dove la 18enne è stata uccisa. Restano comunque da svolgere accertamenti sugli abiti di Awelima e Desmond Lucky. Di Oseghale invece sono state trovate tracce di Dna sul corpo della ragazza uccisa.



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