Una lapide per ricordare Pamela sulla strada dove sono stati abbandonati i trolley con i suoi resti. I lavori, da parte della Pro loco di Casette Verdini di Pollenza, sono iniziati nei giorni scorsi. Il punto di via Dell’Industria, a Casette Verdini, dove nella serata del 30 gennaio scorso Innocent Oseghale, il nigeriano indagato per l’omicidio della 18enne romana, aveva gettato i trolley con dentro i resti della ragazza uccisa è quello scelto per la lapide commemorativa. Esattamente in quel punto, vicino al cancello di una villa che sorge in cima alla collina, sorgerà una lapide in memoria della 18enne.
Un cuore di loto in cristallo sarà il cuore dell’opera progettata dall’architetto Leonardo Annessi su idea della Pro loco. «Il fiore rappresenta la bellezza, la purezza, lo splendore della vita che è tanto bella quanto fragile» è la spiegazione della lapide. Intorno ci saranno delle pietre che rappresentano «l’indifferenza della società, che assiste a tanto splendore, a tanta fragilità restando passiva… immobile». Dell’opera fa parte anche una scultura in pietra alle spalle del fiore che rappresenta «la consapevolezza che vuole proteggere la vita, che deve essere più forte di tutto, sopra ogni cosa… che vuole sconfiggere l’indifferenza di molti che stanno lì, muri, sordi… immobili». Ultimo elemento un aforisma per Pamela. I lavori dovrebbero concludersi per fine giugno o entro metà di luglio. «Il motivo per cui abbiamo deciso di realizzare la lapide è per non dimenticare questa cosa che è successa in un paese come il nostro, serve anche per ricordare ai giovani le insidie della vita» spiega Gabriele Ranzuglia, presidente della Pro loco di Casette Verdini.
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Tra Macerata e quella strada di Casette Verdini ci sono mille luoghi migliori per nascondere i trolley con il cadavere di Pamela. Come mai lo hanno lasciato lì, in bella vista e con un testimone, autista africano? C’era qualcuno che avrebbe dovuto prelevarlo? I cadaveri servono per tante cose…