Il sindaco di Macerata Romano Carancini è a Roma per il funerale di Pamela Mastropietro. Con lui il vice sindaco Stefania Monteverde e l’assessore ai Servizi sociali Marika Marcolini. «Macerata non dimenticherà Pamela»: ha detto il primo cittadino. «Rappresento una città che con profondissimo dolore ha vissuto questa vicenda che l’ha segnata. Pamela resterà nel silenzio di una città molto rispettosa, poco incline alle sceneggiate. Pamela è l’elemento più alto del dolore e dell’incredulità. Sono qui oggi perchè credo che la città lo volesse. Macerata avrà segnata la propria storia da questa morte cruenta». Sul rapporto con le famiglie Mastropietro e Verni, Carancini sottolinea: «C’è rispetto reciproco e da parte nostra il tentativo di capire il dolore immenso di questi genitori».
Per quanto riguarda il problema della droga: «La droga è un problema di tutte le città. Macerata è un microcosmo di un quadro più generale. Noi lavoriamo da tempo su questo, c’è un tavolo sin dal 2011. Serve un lavoro di squadra. Questa sarà l’occasione per svegliare le coscienze».
(g.def.)
Il sindaco Romano Carancini stringe la mano al primo cittadino di Roma, Virginia Raggi
«Ciao Pamela», abbracci e dolore alla partenza del feretro (Video)
Palloncini e striscioni per Pamela: «Oggi finalmente trova la sua pace»
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Macerata ha adottato Pamela.
Con questa morte orrenda speriamo che ci apra le coscienze.
Le dichiarazioni del sindaco sono indecenti. Macerata ha un problema droga “come le altre città” dice. Ah si? E da quando? E lui quando se ne è accorto? E per fortuna che c’è un ” tavolo” contro la droga dal 2011: caspita che risultati ha ottenuto! Auspico pure una cabina di regia un protocollo d’ intesa e una conferenza di servizi e abbiamo risolto il problema, secondo lui? Ma di che parla? Ma dove vive? Ma davvero la frase ” speriamo che questa sia l’occasione per risvegliare le coscienze” è il top del vuoto pneumatico : le coscienze di chi? Di chi ce l’ha, senza dubbio.La mia è bella sveglia e indignata da moolto tempo.La sua?
I genitori, è anche una loro responsabilità legale, devono instaurare un rapporto di grande fiducia e di grande dialogo con i propri figli affinché quest’ultimi non abbiano bisogno né di droga, né di alcol, né di altri tipi di paradisi artificiali (es. le slot machines). Conosco famiglie, tra cui molte famiglie cattoliche, nelle quali i figli non hanno la benché minima propensione verso quei ‘paradisi’.
Il Sindaco Carancini ha avuto il suo momento di gloria di fronte a tutti quei microfoni nazionali…
Perché parla del problema della DROGA?
La povera Pamela NON è morta di droga ma di omicidio, e se a Macerata non fosse stato così facile procurarsi droga da un mini-esercito di persone senza morale e senza rispetto non solo verso la vita umana ma nemmeno verso l’integrità della persona, Pamela non avrebbe fatto quella fine atroce.
Ma il mini-esercito caro Sindaco ce lo ha portato Lei e il suo schieramento politico, la politica incosciente e spregiudicata del finto buonismo che “accoglie” (a suon di soldi statali) e che poi lascia le persone a delinquere una volta uscite dai programmi, facendo finta che non siano mai esistite e che non continuino a solcare i territori della nostra nazione!! Sono pienamente d’accordo con il Dr. Meluzzi quando dichiara che questo è un problema di sicurezza nazionale!!
Queste persone potevano NON ESSERE lì.
Droga o non droga, la povera Pamela poteva essere ancora viva.
E quando parliamo di politica che fa palcoscenico sulla morte di una giovane vorrei ricordare la manifestazione “antifascista-antirazzista” con cui è stato fatto palcoscenico lucrando su un evento scaturito sempre alla morte della povera Mastropietro.
Continuo ad essere schifata da come sia stata ridotta la mia città in così pochi anni, non avevate alcun diritto di farlo.
Quoto Roberta Angelelli. Aggiungo: in qualsiasi Paese civile un Sindaco, una Giunta e la maggioranza che li sostiene avrebbero dovuto riconoscere il fallimento totale dei loro progetti, chiedere umilmente scusa a tutti i cittadini e dimettersi immediatamente. Invece sono tutti ancora a pontificare e blaterare dando colpe alla droga, ai fascisti ed a tutto il resto del mondo facendo finta che la colpa sia solo degli altri. Personaggi penosi che mi fanno vergognare di essere nato e vissuto in questa Citta’. Mediocrità al potere che sta devastando Macerata.
Marina Santucci,l’ordine e la sicurezza sono compiti di Questura e Prefettura,il Sindaco ha altri compiti,studia
Santucci il tuo post è indecente ed esclusivamente politico,vergognati
Sono orgoglioso dei quattro pollici rossi dei fasci, andate a toglire il nastro a Fontescodella nostalgici jiti
a male
Sig. Pallotto , perché dovrebbe vergognarsi per abitare ed essere nato a Macerata. Non è lei che sta facendo di tutto per cambiargli i connotati civili, morali ed economici. Certo in questi ultimi due mesi abbiamo assistito a cose a cui è difficili anche trovare una definizione per catalogarle al limite della decenza. Basta solo quella nel consiglio delle donne per bocca della sua presidente che si è trattato di una morte per droga, tipo normale overdose e non di quell’orrendo delitto a cui l’amministrazione ha reagito in tutti i modi ma meno in quelli umani e solidali checché ne dica il sindaco. Sig. Pallotto continui pure a vergognarsi ma di qualche suo compaesano.
Ah si? E sul fatto che che a Macerata sia affluito un numero triplo di migranti rispetto a quanto assegnato, il comune non ha avuto voce in capitolo??
Se fossi il padre di Pamela adirei le vie legali contro lo stato che ha permesso attraverso i suoi molteplici organi istituzionali la presenza sul territorio dei mafiosi nigeriani che uno stato minimamente presente nella difesa della sicurezza dei propri cittadini avrebbe rispedito a calci in culo da dove erano venuti….
Bommarito e Angeletti, con i loro figli morti per droga (una droga per anni vezzeggiata, liberata, tollerata, inneggiata come forma di libertà individuale da ogni vincolo etico), hanno denunciato invano della progressiva espansione fino ai ragazzi… C’è voluta una drammatica morte di una tossicodipendente barbaramente assassinata da qualcuno che fuggiva “da guerre e carestie” – la bugia politica e umanitaria che ci sta riempiendo di spacciatori, mafiosi, ladri, criminali e assassini – per aprirci gli occhi sul fenomeno esteso e organizzato entro la nostra città di Macerata. I responsabili politici esistono, eccome. Gli amministratori dormienti, a Macerata, a Corridonia e in tutti i Comuni d’Italia, esistono. Il problema e prima politico e poi giudiziario…
Ormai è una guerra contro la nostra società che fa vittime tra i nostri figli e nipoti. Uno spacciatore è un cancro da estirpare con ogni mezzo. Quanti immigrati clandestini, o meno, stanno spacciando a Macerata? Stanno ancora qui a piede libero, senza alcuna espulsione immediata, a distruggere le giovani menti, portando alla disperazione le famiglie? Il motivo della tolleranza è umanitario, oppure c’è un interesso politico, o di tangenti a politici e partiti?
Per Ferramondo. Io al posto suo non sarei orgoglioso, invece sarei pensieroso. Se qualcuno mette un dislike ci sarà pure una ragione non peregrina.
Dice il Sindaco : ” Sono qui oggi perchè credo che la città lo volesse”.
Tutto qui, il coinvolgimento personale? Ha avuto 3 mesi di tempo per trovare le parole più adatte a riscattare la città sulla pubblica scena dall’onta subita per mano di personaggi lugubri, foschi, miserabili, abissali per bruttura d’animo, difficilmente inquadrabili in un volto umano,nonché delinquenti abituali, lasciati stare e fare. Ma non è riuscito a trovarle neanche in quest’ultima occasione, le parole giuste.
Crede, Carancini. Cioè pensa, che la città lo volesse? E crede bene, direi, se gli è stato detto in tutte le salse, che la sua città avrebbe desiderato da subito meno cortei antifascisti-antirazzisti, e più una sincera partecipazione emotiva per la fine atroce di quella ragazza che ha avuto la sventura di venirsi a trovare a Macerata, dove in sole 48 ore di permanenza, ad eccezione del tassista sudamericano, in un solo km di strada ha incontrato la feccia più feccia dell’umanità! E’ verissimo, che la droga E’ – no sia , é proprio- un problema di tutte le città, ma come Sindaco di una città di 43.000 abitanti dal carattere pacioso, inoffensivo, ( che si ricordi, fino a quel 30 gennaio di quest’anno, due soli tragici fatti di cronaca sono avvenuti a Macerata: uno, nei lontani anni ’50 o ’60 per delitto passionale, il secondo, sempre a sfondo familiare, da parte del Carletti, e questi sì purtroppo sono fatti che possono succedere imprevedibilmente in ogni città, in ogni paese del mondo) una qualche domanda in più quale Sindaco, ponitila, se il tasso di concentrazione di tanta criminalità è così elevato tanto che , in un giorno qualunque, dalla Stazione ai Giardini fino a Via Spalato, Pamela ha incontrato solo gentaccia da far paura. Questa non è la Macerata che conosco, che conoscevo, meglio.
E che non si riconosce.
Oh! adesso che,finora, uno dei soliti noti sinistri ha espresso il suo voto di antipatia alla mia persona, stiamo tutti meglio e più sereni, Sindaco di Macerata compreso, che così si sentirà più rassicurato del fatto che c’è ancora qualcuno che lo difende. Perché è così. Se a certa jiente, ogghi, je lei il dislike nei blog, sono perduti; non gli resta che scrivere altrimenti , ancora a 60 anni, coi capelli bianchi e problemi alla prostata, poche righe tipo volantino anni ’70, di quelli scritti dalla FGCI con la macchina da scrivere e fotocopiati che giravano nelle assemblee studentesche. Nel loro vocabolario attuale, dai commenti che da loro leggo, e che è sempre lo stesso, noto però manchi come ingrediente principale solo il termine “proletariato” ormai desueto, con buona pace di Karl Marx. E non dovrebbe però mancare, fatevelo dire, anche se si è spostato un pò più in là il paletto , dato che gli italiani non figliano più , ops, scusate, è poco fine detto così, mi correggo ” non fanno più figli”, ma che in compenso li fanno, eccome e quanti, i vostri protetti extracomunitari.Per cui avanti tutta! la vostra battaglia non avrà mai fine per scorta di povera materia umana.
Per continuare a ricordarcelo occorrerebbe che da qualche parte la tragedia di Pamela rimanga scritta, visibile a tutti. Se intestarle una via potrebbe essere eccessivo, pur come MARTIRE di un REGIME politico che sta distruggendo l’Italia insieme alla sua identità e civiltà per mezzo di teorie strambe, come la globalizzazione e il multiculturalismo, Pamela meriterebbe un ricordo che sia perpetuo negli anni futuri. Almeno una targa in Via Spalato della “Macerata Bene”.
Se Pamela viene dimenticata, nuovi criminali “che fuggono da guerre e carestie” verrebbero fatti entrare in Italia e a Macerata. Già abbiamo i nostri criminali di pelle bianca. Non ce la sentiamo di accogliere pure quelli di pelle nera, dato che nessuno li controlla quando arrivano. Se si continua con questo andazzo, rischiamo di creare nuovi “giustizieri” alla Traini.