“Pamela grida giustizia e noi siamo la sua voce”. Questo uno dei tre striscioni appesi oggi pomeriggio appena fuori dai cancelli d’ingresso della domus San Giuliano di Macerata dall’associazione l’Esistenza Ora (presenti il consigliere Deborah Pantana e la presidente Orietta Quarchioni) e da Alessandra e Marco Valerio Verni, la madre e lo zio di Pamela Mastropietro. Con loro c’è anche la nonna della 18enne uccisa, Giovanna Rita Bellini. Alla domus è in corso il Consiglio comunale aperto sul tema dell’immigrazione. Una decina i manifestanti, arrivati principalmente da Roma, con bende rosse intorno alla bocca, un segno di protesta per la morte della 18enne che esibiranno anche durante l’assise.
«L’attenzione per Pamela non deve calare, si tratta di una battaglia della civiltà contro la barbarie. Siamo qui a Macerata con delle fasce rosse, il rosso simboleggia il sangue. Siamo qui perché vorremmo sapere, dopo quello che è successo, se oggi le cose sono cambiate: lo spaccio a cielo aperto, il sindaco ancora in carica» dice lo zio di Pamela, l’avvocato Marco Valerio Verni. Lo zio di Pamela ha anche parlato del pontefice: «Da diverso tempo incita all’accoglienza. Bene. Singolare però che a noi sia stato vietato di fare un sit in un’area appartenente alla chiesa. Continua a esserci questo contrasto che è da sottolineare» dice l’avvocato Verni.
Presenti al Consiglio comunale aperto anche Paolo Bernabucci, presidente del Gus, Daniel Amanze, presidente dell’Acsim, e alcuni rappresentanti di Casapound.
(foto di Fabio Falcioni)
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Se Oseghale e gli altri Nigeriani, spacciatori compresi, potenziali assassini con la droga dei nostri figli e nipoti, fossero stati controllati e rimandati indietro in quanto non fuggitivi da guerre e carestie, ma da governi tribali, inetti, ladri e a volte criminali, Pamela sarebbe viva. Perciò è necessario che le iniziative di Salvini e del governo continuino in fretta. Prima di sentirci ancora più minacciati e impauriti, fino a perdere ogni fiducia nella politica e nelle istituzioni.
I fautori dell’accoglienza sono stati pesantemente colpiti nelle recenti votazioni, pure per altre cose che sono irreali alla gente comune, come lo è l’immigrazione clandestina. Ormai Pamela è diventata un simbolo della barbarie di razze che sono centinaia di anni indietro in confronto con la nostra. Quando di inneggia al multiculturalismo si inneggia da una mescolanza che ci fa arretrare come civiltà. Ma ciò interessa poco. Interessa che grazie ai finanziamenti dello Stato per mantenere i clandestini c’è chi si arricchisce; interessa al crimine di avere la manovalanza; interessa ai padroni del mondo di sfruttare le ricchezze degli Africani, in combutta con governi tribali corrotti e criminali.
E’ vero, i padroni del mondo sfruttano le ricchezze africane. Ma con quelle i padroni realizzano prodotti che poi tutti comprano, a cominciare dai telefonini. Non è così?
Oseghale è un assassino punto. La responsabilità è individuale. I nigeriani sono abitanti della Nigeria. “Barbarie di razze” sono farneticazioni doppio punto..