Riceviamo dal Comitato Salute Territorio di Corridonia:
«Siamo venuti a conoscenza che la Vbo1 s.r.l., azienda proprietaria della centrale a biogas di Corridonia, ha presentato alla Regione Marche ed all’Arpam, solo ora, dopo ben tre mesi dall’annullamento dell’autorizzazione da parte del Tar due ipotesi di piano di spegnimento della centrale, evidenziando in entrambi, la pericolosità ed i rischi per l’ambiente, impliciti nella gestione stessa dell’impianto, criticità da sempre sollevate dal Comitato. La Regione Marche, che dovrebbe tutelare gli interessi di tutti i cittadini, soprattutto in ragione di una sentenza che è stata categorica nel merito, continua a sottostare ai ripetuti ricatti della Vbo1 s.r.l, concedendo, con un piano di spegnimento ulteriori 6/8 mesi, per la definitiva chiusura dell’impianto, preoccupandosi, sembra quasi che ne vada dei propri interessi, dei danni economici più volte rivendicati dai biospeculatori.
Oltre al Danno, la beffa! Il danno economico paventato, davvero esorbitante (parliamo di milioni di euro), quando ci sono oggi giorno tante famiglie che a stento arrivano alla fine del mese, constatare come vengono spesi, ancora una volta con leggerezza ed incuranza i nostri soldi sul territorio, per un’“energia rinnovabile“, finanziata a carissimo prezzo con le bollette che tutti noi paghiamo e che finiscono nelle tasche dei soliti noti, altro non fa che alimentare il nostro ed il comune malcontento. Al governatore Spacca ed al suo fedele team (Giannini, Malaspina ecc.), che non pago, intende a tutti i costi perseverare nei propri errori, „errare è umano, perseverare è diabolico“, che con la famigerata proposta di legge regionale 384, definita “Pacco di Natale”, ci ha voluto fare un regalo, che con forza rimandiamo al mittente, anche questa volta rispondiamo con un no grazie! Crediamo, adoperando una frase che ricorderà, che in un immediato futuro le centrali se le terrà Spacca! Abbiamo anche chiesto agli assessori Sara Giannini e Maura Malaspina un incontro pubblico sul territorio (da svolgersi preferibilmente a Morrovalle) per discutere delle problematiche del biogas, fiduciosi che la richiesta di dialogo, avanzata da semplici cittadini, avrebbe mosso le loro coscienze. Ma evidentemente di fronte alla pochezza delle loro argomentazioni anche sulla nuova proposta di legge citata che intende legittimare una valutazione di impatto ambientale postuma, associata all’assenza di coraggio nell’affrontare gli elettori hanno impedito che ciò si realizzasse.
La Provincia di Macerata, dal canto suo, con abnegazione si sta prestando alla realizzazione di un procedimento, allo scopo di rinnovare l’autorizzazione della centrale biogas di Sarrocciano, illegittima, (come per altre), attraverso una valutazione di impatto ambientale postuma, cioè dopo la realizzazione dell‘ impianto, per altro procedura già bocciata dal Consiglio di Stato per il caso di Osimo, evidenziando ancora di più, lo stato di connivenza delle istituzioni con gli pseudo imprenditori del biogas. Ribadiamo con forza alle autorità, che la centrale, in assenza di autorizzazione, non può continuare ad essere alimentata e che i tempi biblici proposti per il suo spegnimento, non sono altro che un ulteriore tentativo di „arrampicarsi sugli specchi“, che però garantirà agli imprenditori del biogas speculativo, un bell’indennizzo! Allo stato di fatto la VBO1 s.r.l. non ha titolo, oggi come allora per accedere agli incentivi pubblici, di cui potrebbero usufruire aziende in regola, in questo modo penalizzate, ed abbiamo diffidato il Gestore dei Servizi Energetici, (ente preposto alla loro erogazione) a farlo, informando in tal senso gli organi giudiziari. Ad essi conferiamo tutto il nostro appoggio affinché si risolva al più presto lo scandalo biogas»
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Gli incentivi drogano il libero mercato, per questo dovrebbero essere cancellati tutti.
O, perlomeno, sarebbe giusto che le tasse pagate dalle persone fisiche nelle bollette tornino – come incentivi – ad altre persone fisiche (magari quelle meno abbienti), e non alle imprese (che dovrebbero invece “spartirsi” quelle pagate dalle altre imprese).
Per quel che riguarda il biogas, comunque, l’ideale sarebbe realizzare dei digestori condominiali (magari al posto delle fosse settiche) che aiuterebbero a risparmiare anche per la depurazione delle cosiddette “acque scure”…
Poi al COSMARI si potrebbero portare i residui (mensilmente, od “a richiesta”) per la digestione finale e la fitodepurazione, ottenendo così metano per alimentare gli autobus urbani.
Ma il problema è sempre quello: poi gli amici degli amici come “mangiano” ?
Strano …. mi sembrava che erano stati fatti per l’ambiente e non per guadagnare illecitamente
Vorrei sapere, di grazia, come si vorrebbe produrre energia elettrica visto che, da quanto si sente dire:
Il nucleare no
Il carbone inquina
Il biogas uccide
Le turbogas sono il male
Il fotovoltaico deturpa il paesaggio
L’eolico è peggio della peste
Vorrei ricordare a tutti che l’Europa ci ha imposto il raggiungimento di una certa percentuale di energia da fonti rinnovabili. E siamo indietro. Inoltre importiamo energia a carissimo prezzo.
Da ultimo sorrido nel pensare che si demonizzi un’opera che porta si grossi guadagni… ma a fronte di altrettanto forti investimenti. Senza considerare a quante persone il settore delle rinnovabili abbia dato lavoro.
Ma forse tutto questo in un periodo in cui è più semplice distruggere piuttosto che proporre cose nuove…ha ben poco significato. Faremo le cyclette con le dinamo.
PS: specifico che non sono un imprenditore del settore.