Raid razzista, affidata la perizia su Luca Traini. Questa mattina lo psichiatra Massimo Picozzi ha ricevuto l’incarico dai giudici della Corte d’assise di Macerata dove il processo si sta svolgendo con rito abbreviato. Picozzi è arrivato in tribunale circa mezz’ora prima dell’udienza (che era fissata alle 12). Poi ha atteso l’inizio del processo (assente Traini). Non ha rilasciato dichiarazioni né all’ingresso né all’uscita dal palazzo di giustizia. Quello che i giudici gli hanno chiesto è di dire se Traini, il 3 febbraio, giorno in cui sparò a sei persone, fosse in grado di intendere e di volere. Altro quesito: se il 29enne sia in grado di partecipare al processo e se vi sia una pericolosità sociale. L’esperto si è preso fino al 23 agosto per completare la perizia. Alle operazioni parteciperanno anche i consulenti di parte: quello della procura, Marco Marchetti, e quello della difesa, Giovanni Battista Camerini. Camerini aveva già svolto una propria perizia in cui concludeva che Traini era capace di intendere al momento del fatto ma la capacità di volere era «grandemente scemata». Le parti civili si sono riservate sulla nomina di un loro consulente. L’udienza è stata poi rinviata al 12 settembre. L’avvocato di una delle parti civili, Raffaele Delle Fave, ha ripresentato nei giorni scorsi la richiesta di sequestro preventivo dei beni di Traini.
(Gian. Gin.)
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