Dopo Perugia “Macerata è solo l’inizio” e Roma anche a Trodica di Morrovalle compare uno striscione che inneggia a Luca Traini. La scritta è la stessa di quello apparso per alcuni minuti a Ponte Milvio e poi tolto da una decina di ragazzi con i volti celati dal passamontagna: “Onore a Luca Traini”. Appeso sul vecchio acquedotto nella zona della rotatoria davanti alla gelateria Spreca durante la notte, zona di grande transito, è stato rimosso questa mattina intorno alle 8 dopo la segnalazione arrivata alla polizia municipale da un dipendente del comune. «Gesti di questo tenore oltre ad essere stigmatizzati senza se e senza ma non possono non destare una preoccupazione in chi crede nei valori della nostra Costituzione – dice il sindaco di Morrovalle Stefano Montemarani – Sono rimasto sorpreso dell’accaduto quando mi hanno avvertito, presumo, e spero, che gli autori di questo gesto inqualificabile non siano di Morrovalle, anche perché nella nostra città non ho avuto segnali che mi inducano a pensare il contrario».
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Fu vero no o ni? agli esistenti l’ardua sentenza. Non parlo dell’omicidio o di qualunque cosa attinente ad esso per il quale la condanna è totale e le richieste che dovrebbero sostituire il codice penale, tante e tutte sanguinarie. Nessuno parla di fucilazione, ma di ben precisi tormenti come si usava una volta, tipo spellamento e poi lasciati alle mosche, squartamento con l’ausilio di cavalli, la mazzolatura ( si adagiava il reo comodamente allungato e legato, poi il carnefice con una mazzuola cli spezzava le ossa una ad una cercando di prolungare il più possibile il supplizio ), poi l’annegamento, anche questo a discrezione del boia che ne misurava la durata. Non bisogna scandalizzarsi troppo, anche la chiesa non disdegnava il ricorso all’uso di questi ricercati modi consigliati per la dipartita e che in genere seguivano un periodo di torture di preparazione. Ne voglio ricordare una, neanche tra le più invasive, quella del cavallino che ricorda un po’ quelli che oggi si usano in palestra, ma non venivano imbottiti ed erano posti in maniera che uno degli angoli della trave ben piallata e spigolosa, veniva messa nella parte più alta del cavallino, in maniera che una volta seduti sopra, naturalmente senza indumenti e con qualche peso ai piedi, bisognava sforzarsi un po’ per cercare una posizione più comoda che naturalmente non c’era. La sto facendo troppo lunga, ma queste cose mi affascinano, non so perché eppure non credo di essere un violento compulsivo, magari teorico, questo sì e disposto a quegli studi di natura scientifica che dalla teoria possano condurre alla pratica in modo che una volta approvato da me, dal mio io, dall’io profondo, dall’io dormiente, dal super io, dal l’io latente, dall’io super superiore, superiore a questi altri io, e che da l’autorizzazione al brevetto ed ad essere usato nel tempo debito al momento, sempreché non sono ammessi errori che causerebbero la decadenza del permesso. Adesso torniamo al titolo e cerchiamo di sbrigarci ( scrivo spesso al plurale ma non perché sono amato da molti lettori che non vedono l’ora di leggermi per manifestarmi la loro simpatia, ma perché soffro di schizofrenia e avendo diverse personalità e non sempre ho voglia di capire quella del momento, parlo in plurale, così le comprendo tutte e se non sono d’accordo poi se la vedono tra loro. A volte è difficile credere quanto sia insopportabile vivere in tanti e dove non ce ne uno che va d’accordo con l’altro. Si dividessero in gruppo, mi lascerebbero più tranquillo. Ahó, qua non mi sbrigo più. Allora riprendo: “ Perché tutti condannano Traini e poi dicono che la colpa è dello stato? Quindi è un no o un ni, anzi ci spingiamo più avanti, è un ni o un forse che diventa poi “forse ma…” e se si continua non si sa dove andrebbe a finire. Buon giorno a tutti e anche a qualche estraneo che non avendo niente da fare può ammazzare un po’ il tempo leggendoci o ammazzarlo direttamente senza perdere tempo.
Bisogna abbassare i toni xche’ c’e’ troppo odio.
Onore al demente che sei
uno striscione è uno choc,due striscioni è uno choc,tre striscioni è uno choc,traini che lo appluaudono in carcere è uno choc…quando è che una parte degli italiani inizieranno a capire che c’è un grosso problema in questo paese?
Visto che in carcere è bene accolto diamogli un bell’ergastolo e non pensiamoci più.
Morrovalle come Cuba!!! Uno striscione insignificante ed ecco che tutti i cubani-morrovallesi si esaltano e scattano come molle!!!
Concordo pienamente con G.Principi; certi fatti ci fanno riflettere e non è possibile non ammettere che esistono dei problemi che se non risolti per tempo ci porteranno verso una deriva razzista