di Gianluca Ginella
«Non rinnego niente di quello che ho fatto». Luca Traini lo aveva detto nel corso dell’interrogatorio davanti al procuratore Giovanni Giorgio e al sostituto Stefania Ciccioli dopo l’arresto del 3 di febbraio (leggi l’articolo). In giornata su questo interrogatorio è circolato un video che mostra il “lupo” che risponde alle domande dei magistrati. «L’unica cosa che mi dispiace è per la ragazza di colore perché volevo colpire solo maschi adulti dell’età dello spacciatore» aveva aggiunto con i magistrati. Anche il tre febbraio, all’uscita dalla caserma, il 29enne era uscito impettito.
Domani per il raid razzista si aprirà il processo in Corte d’assise al tribunale di Macerata. L’avvocato di Traini, Giancarlo Giulianelli, ha già annunciato che intende chiedere di fare il processo con rito abbreviato. Domani mattina il processo si celebrerà in un tribunale blindato. Sono attese diverse parti civili, a cominciare dalle persone che sono rimaste ferite nel raid compiuto in giro per Macerata dal 29enne che ora si trova in carcere a Montacuto di Ancona. «Ci costituiamo, io assisto tre delle persone ferite (Kofi Wilson, ghanese, 21 anni, Festus Omagbon, nigeriano 33, Omar Fadera, 22, del Gambia, ndr). Valuteremo le richieste di risarcimento» dice l’avvocato Paolo Cognini. «Non ho stabilito la richiesta di risarcimento. In un caso, quello più grave di Tourè, ci sono cose ancora da valutare. Ha ancora i postumi anche se non è più ricoverato. Ha controlli continui e sta ancora sotto psicologo – dice l’avvocato Gianfranco Borgani che assiste Mahmadou Toure, del Mali, 25 anni e Makam Diabj che invece era scampato agli spari e che pure lui si costituirà parte civile –. È un ragazzo molto introverso e molto labile. Ha subito un trauma molto grosso». Legale di Jennifer Otiotio, 25, nigeriana, chiederà invece un risarcimento di 750mila euro.
«Al di là del danno materiale, minimo per così dire, il danno grosso è la lesione inferta all’immagine, alla persona giuridica – dice l’avvocato Nicola Perfetti, che assiste la segreteria provinciale del Pd. Chiederemo il risarcimento di tutte le componenti di danno: patrimoniale, non patrimoniale (quello inferto a un diritto riconosciuto alla persona giuridica), morale. Ci costituiamo perché vogliamo trovare nell’istituzione, la magistratura, un freno alla deriva presa sia a destra che a sinistra, da Traini alle pignatte. L’istituzione deve accertare certi fenomeni in modo che non vengano più commessi. Si ribadisce con fermezza che non è possibile che chi si sveglia la mattina si metta a sparare a persone inermi e alla sede di un partito. Un atto di questo tipo non può passare impunito».
«Domani ci costituiamo, più che altro per i danni d’immagine. Perché ha voluto associare il Terminal allo spaccio, mentre il Terminal, tengo a sottolinearlo, non ha mai avuto problemi di questo genere né nessun tipo di sanzioni» dice l’avvocato Luca Froldi, che assiste il proprietario del legale. Traini aveva sparato anche all’ingresso del locale. Anche l’associazione Acsim intende costituirsi parte civile «Perché ha nello statuto la lotta alle discriminazioni razziali. Per dovere statutario la domanda la facciamo, poi il giudice valuterà se accoglierla o meno» dice l’avvocato Bruno Mandrelli. Infine parte civile sarà anche il comune di Macerata. Traini dovrà rispondere di strage e di tentato omicidio multiplo con l’aggravante dell’odio razziale. Poi danneggiamento e porto abusivo dell’arma.
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Senatore Traini, dà un bella lezione di coerenza a questa massa di questuanti che vogliono essere risarciti.
Tutti a chiedere risarcimenti!E per cosa? Per i vostri ERRORI!Meditate gente meditate!!!!
Non facciamo passare Traini per un eroe. Bene che vada è un povero cristo, ma di certo è stato un pericolo pubblico, un pericolo che non è detto che non sia più in atto.
Se non ci fossero prima stati dei clandestini criminali che hanno violentato e fatto a pezzi una ragazza tutto ciò non sarebbe successo….la colpa è del sindaco (PD) e della prefettura,che ha volutamente fatto arrivare e scorazzare per Macerata questi insetti,chiedessero i danni morali e materiali a loro per primi.
Se dovrà passare i prossimi X anni in prigione…come li paga i risarcimenti danni?…a incominciare dai 750 mila euro? Deve vivere due vite…una in galera e l’altra per pagare i danni!
Secondo me Traini ha fatto meno danni dell’amministrazione PD.
Veramente -ma questa è una mia opinione e come tale del tutto soggettiva ( o come dicono i benpensanti di sinistra ” una percezione” )- le cronache, sia a livello locale che nazionale, e haimé internazionale, da quel 31 gennaio, ossia dal ritrovamento dei resti di Pamela in due trolley a Casette Verdini, non hanno fatto altro che parlare in male di Macerata dedicando a lei ,ed i suoi potenziali assassini nigeriani , con dettagli più che raccapriccianti ,ogni spazio ed approfondimento; mentre, di quanto compiuto da Luca Traini , avranno parlato sì e no 6 ore in tutto, compreso delle vittime del folle gesto di Traini che gli reclamano risarcimenti milionari per essere rimasti feriti , traumatizzati, scioccati , ma che per contro però- fra cui c’era anche qualcuno clandestino che se n’è scappato dall’ospedale, ricordiamocene- rispetto alla diciottenne romana abusata poi massacrata, da viva e da morta, dai loro connazionali africani , e al pari innocente quanto loro perchè trovatisi per caso nella traiettoria di Traini , la sua salma , presente ” fisicamente” ma ancor più simbolicamente presso ‘obitorio di Macerata per 3 mesi, e fino anche ai suoi funerali lo scorso 5 maggio, , non è stata degnata di una visita dai rappresentanti di governo, mentre ciò è accaduto, e prontamente, ai feriti da Traini presso l’ospedale di Macerata, che hanno finanche ricevuto la visita istituzionale del Ministro Martina, nonché segretario reggente del Partito Democratico. E che per niente mai , le cronache tutte, hanno fatto alcun cenno di sdegno , con nessun titolo di giornale o solo trafiletto, per il vetro bucato da uno dei proiettili di Traini alla sede del PD maceratese. Qualcosa vorrà dire questo o no, per l’opinione pubblica generale? Chi, perciò, ha arrecato il vero danno d’immagine per Macerata? E infine. Se la sfortunata ragazza africana rimasta accidentalmente ferita ad una spalla nello sfogo vendicativo di Traini per il barbaro omicidio di Pamela, arriva a chiedere fino a 750.000 euro di danni, sempre ringraziando il cielo ancora viva e quale ospite in Italia da due mesi all’epoca del fatto : ma quanto dovrebbe chiedere, allora, di risarcimento la famiglia Mastropietro ? Quanto può valere la vita persa della loro ancor più giovane figlia rispetto a Jennifer Otiotio, rispetto a lei, letteralmente massacrata per mano intenzionale di suoi- della Otiotio- connazionali delinquenti, che qui in Italia e a Macerata, non avrebbero dovuto stare? Ma soprattutto a chi, la famiglia Mastropietro potrà chiedere il giusto risarcimento? Traini , fatto il suo folle gesto s’è consegnato alla giustizia, tanto che domani verrà processato e senza da parte sua ritrattare: ma gli altri? quegli assassini di Pamela che per i RIS sono loro i colpevoli con tanto di prove scientifiche: ma chi paga per lo strazio di Pamela inflitto sul suo corpo, alla sua famiglia, sulla nostra intera società che ancora prova orrore e paura? Loro? Oseghale, Lucky 1 e Lucky 2? O Il Comune di Macerata ,che ancora si defila dalle sue responsabilità nel merito? Oppure lo Stato italiano? Oppure ancora quello nigeriano, trattandosi di clandestini con permesso di soggiorno scaduto e noti alla questura locale e al tribunale per spaccio di droga, con tanto di sentenza passata in giudicato; oppure infine, chi li ha accolti qui con progetto di accoglienza- lautamente corrisposti per tale servizio- e poi finito quello, lasciati a vivere di malaffare in città senza più curarsene ? Se c’è veramente giustizia per le vittime, ma quelle sottoterra, quelle piante da genitori, familiari, amici, no quelle che la raccontano ancora con tutta la paura e tutto quanto pure hanno patito, ma che tuttavia sono ancora vive, il Comune di Macerata dovrebbe finire in bancarotta per quanto pagare in processo per l’orribile fine di Pamela ,a soli 18 anni, che sventurata si è trovata a Macerata per poter tornare in treno a Roma, la sua città, fosse solo per la superficialità, l’essere di parte, l’arroganza, la mistificazione politica buttata su fascismo e antifascismo, con cui hanno trattato nel peggior modo il peggior fatto di cronaca nera che sia mai successo a Macerata.
Si fanno spesso confronti del genere “X ha fatto meno danni di Y”. E allora?
X ha fatto danni o no? Se X ha fatto danni deve essere punito, in particolare punito in proporzione ai danni fatti.
Se passa la linea “X ha fatto meno danni di Y”, allora siamo indotti a guardare X con una certa indulgenza, quasi quasi lo scusiamo. Io credo che sia opportuno tenere distinti i fatti di X da quelli di Y, altrimenti va a finire che siccome io non ho mai fatto danni, o meglio ho fatto danni in misura trascurabile (chi è senza peccato scagli la prima pietra), allora chiederò di essere proposto per un processo di beatificazione, perdipiù della serie “santo subito”.
L’idea del confronto viene applicata anche dai commercianti. Mettono in vetrina due oggetti molto simili tra di loro, uno (lo ‘specchietto’) costa 100, l’altro (quello che il commerciante vuole veramente vendere) 80. Il cliente, che senza avere il riferimento da 100 non avrebbe comprato l’oggetto da 80, in questo allestimento invece lo compra, valutandolo come un’occasione da non perdere. Chi non è mai caduto in questo tranello? Nessuno.
Attenzione se dovesse passare il messaggio di un risarcimento economico per questi motivi,da domani parecchi finti profughi ci provocheranno per strada con lo scopo di ottenere soldi per essere stati insultati o impauriti.
Carancini, questo processo sarà la tua tomba altro che risarcimenti ad una città infognata dalla tua amministrazione. Ad ogni accusa fatta a Traini ci sarà una contro domanda da fare a te da parte dei maceratesi. Questo sarà il tuo processo non quello del Senatore Traini che ha messo in evidenza il marcio alimentato da te e dai tuoi benefattori a suon di milioni di euro che non si sa nemmeno che fine hanno fatto, come sono stati effettivamente distribuiti e chi ” in piatto ricco mi ci ficco “. Qualcuno lamenta la tua scarsa partecipazione alla drammaticità del delitto come se fosse successo in un posto così distante da cui non arrivano nemmeno i giornali lì stampati. Secondo me non è stata una confusa scelta ragionata in giunta ma l’espressione di una mediocre partecipazione a ciò che non è stato visto come un fatto terribile ma solo una increspatura incresciosa e magari persino fastidiosa. Al funerale di Pamela a Roma, quando la madre dice di aver stretto le mani a tutti anche a chi di colpe ne ha da vendere, avrebbe fatto vergognare chiunque dei soggetti a cui lei dà giustamente ad ognuno la sua parte in questa orribile tragedia che ha messo a fuoco tutto lo sporco nascosto sotto il tappeto e improvvisamente venuto fuori perché oramai incontenibile. Spero che il processo duri più a lungo di quel che ti rimane ancora di stare a fare il podestà e di dare del fascista agli altri cercando di confondere le acque con manifestazioni contro il razzismo fatte dopo che è proprio nella tua figura e nell’alimentazione di questo razzismo a cui hai dato forza accogliendo il doppio di quello che Macerata poteva sopportare, aiutando anche con donazioni comunali, il cui risultato non poteva essere che riempire la città di spacciatori che trovano meno rischioso e più redditizio vendere droga che andare a rubare. Del resto non puoi nemmeno dire che non sapevi che fine facevano tutti gli ospiti dell’Acsim o del Gus ecc. una volta usciti dal progetto a termine, neanche fossero andati a lavorare da qualche parte. Mi fermo qui, il resto verrà dalle aule del tribunale. .