Innocent Ayemere con l’avvocato Marco Romagnoli
«Verso le 11 ero ai giardini Diaz, ho visto questa persona che abbassava il finestrino dell’auto, io sono il primo a cui ha sparato. Ringrazio a Dio, sono vivo per miracolo. Sono riuscito ad abbassarmi, il proiettile mi è passato vicino all’orecchio. Oggi sono qui per chiedere giustizia». Innocent Ayemere ha 28 anni, è a Macerata dal 2011 ed è un pastore evangelico. E’ una delle persone finite il 3 febbraio scorso nel mirino della Glock di Luca Traini. Anche lui si è costituito parte civile con l’avvocato Marco Romagnoli nel processo che si è aperto stamattina in Corte d’assise a carico del 29enne, accusato di strage e tentanto omicidio. Non si è presentata invece Jennifer Otioto, la 25enne nigeriana, colpita alla spalla sinistra mentre si trovava davanti alla stazione. «Non verrà perché è malata – ha spiegato il suo legale, l’avvocato Raffaele Delle Fave – e perché è terrorizzata a vedere un’altra volta quella persona, il suo presunto assassino». C’erano invece Muhammad Touré, uno dei più feriti più gravi, che ha mostrato la lunga cicatrice al costato e l’amico che era con lui Makam Diabj.
(servizio in aggiornamento)
Muhammad Touré
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Un prete che ama tutti non ha paura della morte non fa politica.Che ci fa al processo?
Riccardo Cavalieri, secondo te, se uno è un prete non ha diritto alla giustizia? Oppure uno può andare in giro a sparare a caso basta che acchiappi i preti? Non l’ho capito… o basta che acchiappi i neri? Non riesco a trovare il senso nel tuo commento…
Veramente un pastore evangelico non è come un prete cattolico che ha studiato da prete, superato esami da prete, è stato ordinato prete da un vescovo: questi qua si autonominano o sono nominati dalla loro piccola comunità. Chiunque abbia un gruppetto di amici può diventare senza fatica pastore evangelico.
Giacomo Fiorani,volevo solo far notare che dalle sue parole nel video e l’intervista sarebbe stato propenso a perdonare, infatti dice di pregare DIO per lo sparatore,ma invece é stato consigliato dall’avvocato a recarsi al processo
Giacomo Fiorani ,volevo solo far notare che dal filmato poi dall’intervista scritta questo pastore(prete)era piu’propenso al perdono e alla preghiera per lo sparatore ma poi e’stato consigliato dall’avvocato a partecipare al processo
Da come si sta mettendo la faccenda dico solo:
Traini, in che guaio ti sei cacciato tu e hai cacciato Macerata! Invece dell’arma non potevi usare la penna?
Casualmente s’è portato appresso in tribunale pure il suo volume, l’insigne teologo, possessore della verità: perché non è vero che i nigeriani vengono a Macerata per spacciare droga, in realtà vengono per scrivere libri di devozione e d’elevazione spirituale…
Dopo avere visto e ascoltato i filmati ,letto le interviste ed i commenti sono sempre piu’ convinto che Luca quel giorno abbia sbagliato a sparare do cojo cojo,con un megafono o un pc avrebbe fatto molte piu’ vittime.