Dopo il divieto di manifestazioni arrivato dalla Prefettura, i centro sociali confermano la manifestazione anti-fascista di sabato con gruppi in arrivo da tutta Italia e anche dall’estero. «Incredibili e gravissime le parole del ministro dell’Interno. Una seria intimidazione nella scelta tutta politica di vietare la manifestazione – ha detto questa mattina davanti al palazzo comunale di Macerata Giulia Falistocco in rappresentanza delle “Realtà di movimento delle Marche – Sì tratta di una evidente sospensione della democrazia nel nostro paese, della brusca materializzazione di un fascismo che nelle strade si esprime con le pistole e nelle istituzioni con l’imposizione autoritaria del silenzio. Il divieto dopo una tentata strage fascista di esprimere liberamente e pacificamente la propria indignazione, è un atto che non ha precedenti nella storia della Repubblica. Questo divieto è inaccettabile. L’equiparazione fascismo e antifascismo, razzismo e antirazzismo è inaccettabile. Per questo ribadiamo che andremo comunque in piazza per ripristinare l’agibilità democratica e riaffermare quanto sarà scritto nello striscione di apertura del corteo “Movimenti contro ogni fascismo ogni razzismo”. Invitiamo tutti a non farsi intimidire dal clima creato ad arte dal ministero dell’Interno ed a raggiungere Macerata per una grande manifestazione popolare. Non è il tempo di stare a casa. Non basta esprimersi sui social. Sono in gioco le nostre libertà fondamentali. Sabato tutti a Macerata: contro il razzismo per l’antifascismo, per la democrazia».
Viene dunque confermata la manifestazione di sabato nonostante il divieto del ministero e la rinuncia di Anpi, Arci, Cgil e Libera. «La notizia dell’annullamento è falsa ed è un boicottaggio – dicono gli organizzatori -, la Cgil per ragioni di posizionamento e opportunismi puramente interni hanno deciso di non partecipare, e i vertici nazionali di Anpi, Arci e Libera hanno condiviso la scelta. Ma tanti attivisti di base, sezioni e circoli territoriali anche di queste organizzazioni non abbandoneranno la piazza e saranno comunque presenti».
(g.c.)
Vietate tutte le manifestazioni, la Prefettura accoglie invito del sindaco
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Bene hanno fatto libera cgil e anpi a dissociarsi da tutto questo, se la manifestazione degenerasse sarebbe stato anche ” colpa” loro.
Tuttavia stante il divieto del prefetto i signiri dei centri sociali se ne fregano. Si tratta quindi di manifestazione non autorizzata? Quindi va sciolta dalle forze dell’ ordine. Temo per l’ ordine pubblico e per la nostra città.
Me sta’ che sabato MACERATA sara’ super-blindata.
Per Santucci. C’è anche da capire che cosa sono questi ‘centri sociali’: luoghi di aggregazione, centri culturali, altro?
Per Iacobini. E chi lo sa? Ho sempre pensato luoghi su cui regna l’ extraterritorialità. Ovvero a dirla alla Orwell tutti gli animali sino uguali ma qualcuno è più uguake degli altri.
Extraterritoriali? Perché non pagano l’affitto dei locali occupati?
Come sempre…gli altri sono fascisti,loro e’ bravi e fanno sempre come caz.zo gli pare…
le regole valgono sempre x gli altri,loro ripristinano la legalita’. Sempre i diritti nei loro discorsi, mai sentiti parlare di doveri
Per iacobini: a quanto mi pare di ricordare , l’immobile in zona inps in cui c’è il centro sociale SISMA è di proprietà del comune e no, i ragazzi non pagano l’affito in quanto tale spazio il comune ha deciso di destinarlo alle attività culturali, gratuitamente, di chi lo chiede. Secondo lei se io e lei chiedessimo al comune di mandarli via e darcelo a noi per fare un centro studi tucciani, che ci risponderebbero?
Spero non sia sfuggito che il 10 febbraio p.v. ricorre come ogni anno il “Il Giorno del ricordo” che è una solennità civile nazionale italiana. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92. Per noi italiani al pari del 27 gennaio non va dimenticata. Comprendo che che dopo oltre 70 anni la memoria sfuma ma dovrebe essere responsabilità di tutti affinchè non si dimentichi “tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo” (Primo Levi).
il 10 febbraio è il giorno del ricordo delle foibe, anch’io avevo dimenticato cosa bisognava ricordare… e forse tanti giovani non sanno cosa son state le foibe, non sanno che nella storia i buoni non sono mai esistiti…
Per Santucci. Bisognerebbe spiegare loro chi è Tucci!