Follia razzista: le condizioni dei feriti
Traini: «Come sta la ragazza?»

NEL COLLOQUIO CON il suo legale in carcere il 29enne che sabato ha sparato a sei persone ha detto che non voleva ferire la giovane nigeriana. L'uomo appare tranquillo: «Non si rende conto di quello che sta accadendo»

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Il ferito in corso Cairoli soccorso da una passante

 

Quattro i feriti della sparatoria di sabato ancora ricoverati all’ospedale di Macerata. Uno a Torrette di Ancona è stato operato a un braccio. Luca Traini durante il suo raid folle per le vie del capoluogo contro uomini e donne di colore, ha ferito in tutto 8 persone (due inizialmente non si erano fatte portare in ospedale) dai 22 ai 33 anni, provenienti da Mali, Nigeria e Ghana. L’ospedale di Macerata comunica le condizioni dei feriti ancora ricoverati: attualmente Mahamadou Toure si trova in Rianimazione, Wilson Kofi in Chirurgia, Gideon Azeke in Ortopedia. Anche Jennifer Otiotio si trova nello stesso reparto, la ragazza che il 29enne non avrebbe voluto colpire.

Mahamadou Toure rimane in rianimazione. Ha riportato una ferita d’arma da fuoco all’emitorace destro, senza proiettile ritenuto, ed ematoma epatico. Ha eseguito una Tac di controllo con evidenza di emotorace che è stato evacuato con drenaggio pleurico. Wilson Kofi si trova invece in Chirurgia con ferita d’arma da fuoco all’emitorace destro, senza proiettile ritenuto, e frattura della VI e VII costa e della scapola destre, oltre ad una contusione polmonare destra. Le sue condizioni sono stabili, possibile sciogliere la prognosi riservata con guarigione in trenta giorni salvo complicazioni. Ha riportato una ferita all’arto superiore sinistro, senza proiettile ritenuto, e frattura meta-diafisaria prossimale dell’omero sinistro Jennifer Otiotio. Attualmente emodinamicamente stabile, si trova in Ortopedia dove verrà operata in settimana la frattura. Anche Gideon Azeke è in Ortopedia e aveva chiesto la dimissione volontaria. E’ tornato in ospedale e verrà ricoverato nel pomeriggio nel reparto di Malattie Infettive per un quadro di infezione locale.

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L’uscita dalla caserma di Luca Traini

TRAINI – «Come sta la ragazza? Non volevo colpirla». Malgrado l’assenza di segni di pentimento per aver ferito sei persone a Macerata con la sua Glock 4, Luca Traini, 29 anni, in carcere per strage aggravata dall’odio razziale, ha chiesto al suo difensore, l’avvocato Giancarlo Giulianelli, notizie sulle condizioni di Jennifer, una giovane donna nigeriana colpita ad una spalla nei pressi della stazione ferroviaria di Macerata. Traini nel colloquio con il suo legale «era tranquillo, come se non fosse successo nulla. Gli ho chiesto se si rendesse conto di quello che sta accadendo. Non se ne rende conto».

Dal letto dell’ospedale, la nigeriana Jennifer Otiotio, 25 anni, ha detto: «Ho visto la morte in faccia, ero con un’amica e lui è arrivato con quella macchina scura, ci ha puntato la pistola addosso, è stato un attimo, ho temuto di morire». La ragazza ha raccontato che a salvarla è stata l’amica che era con lei che quando ha visto Traini che dalla sua Alfa 147 scura puntava verso di loro la pistola: «Mi ha buttata giù».

 

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