«Ho ricevuto lettere da Sacramento e dalla Francia per Traini e oggi gliele ho portate in carcere. Lui dice che sta ricevendo lettere da tutto il mondo. Pentito? Non dice di esserlo» così l’avvocato Giancarlo Giulianelli che questa mattina è stato a trovare il 29enne maceratese, accusato di strage, nel carcere di Montacuto, ad Ancona. Luca Traini il 3 febbraio scorso ha sparato a sei persone, tutte d’origine africana, girando in auto per Macerata e seminando il panico. Poi si è arreso, dopo aver salito il monumento ai caduti di Macerata e aver indossato una bandiera tricolore.
«Qualcuno gli ha scritto da Sacramento, un’altra lettera gli è arrivata dalla Francia. A me lui ha detto che gli stanno arrivando lettere da tutto il mondo – spiega l’avvocato Giancarlo Giulianelli –. Dice che in carcere sta bene perché lì ci sono regole». Il legale in questi giorni ha anche scelto un consulente che dovrà svolgere una perizia sulla capacità di intendere e di volere di Traini al momento del fatto. Il 29enne però non è pentito del gesto «dice solo che gli dispiace di aver sparato in mezzo alla gente e che voleva colpire solo gli spacciatori» spiega l’avvocato Giulianelli. Sul caso la procura ha già annunciato l’intenzione di chiedere il giudizio immediato per Traini.
(Gian. Gin.)
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In tutto questo, Traini è l’unico punto fermo. Tutt’attorno è un balletto di sì, no e nì.
Io avrei una domanda che mi gira in testa dal quel giorno, da quel 3 febbraio, e vorrei porla per interposta persona , tramite il suo legale, a Luca Traini. Se per ipotesi, anziché essere stato un nigeriano, uno di colore, quale possibile omicida di Pamela e tutto il resto, quale unico indagato al momento dei fatti per Traini, fosse invece stato un bianco, un italiano, un europeo, un nordamericano o australiano: avrebbe fatto lo stesso che ha fatto , seppur con modalità diversa, non essendo lo stesso facilmente distinguibile individuare tra la folla persone di uguale colore? E se sì, altrimenti come?
L’odio non paga mai , neppure le leggi resuscitano i morti.
Ma lavare l’Italia dalla droga e’ la priorita’ numero uno.
“YOUPOL” la app , fotografate e aiutate la POLIZIA,almeno quello,e’ facile come pokemon,e si vince qualcosa : L’italia…”qualcosa”? forza, non perdere tempo prendi in mano quel telefonino…op..op..DIFFONDETE QUESTO MESSAGGIO
Per Moroni. Non ho capito niente.
Per Moroni. Ho capito. Anche se, come diceva Benedetto Croce, “con i ‘se’ non si fa la storia”, credo che il tri-colorato, strano come è, avrebbe sparato a qualche maschio per la legge dantiana del contrappasso.
Sono io a non capire te, Iacobini, che scrivi: “il tri-colorato , strano come è, avrebbe sparato a qualche maschio per la legge dantiana del contrappasso” : ma che minchia vuol dire? Minchia si può dire, è stata sdoganata dal commissario Montalbano, Luca Zingaretti, fratello di Nicola Zingaretti , di sinistra ,e quindi , quando è anche di sola parentela con la sinistra, tutto si può dire. Scusa se ti dico anche questo, ma mi sembri più disturbato dello stesso Luca Traini nello scrivere certe cose!
E poi ,non serve scomodare Benedetto Croce. Ho solo, semplicemente , e indirettamente, chiesto a Luca Traini se avesse fatto lo stesso qualora ad uccidere e fare a pezzi Pamela fosse stato un bianco, un giallo, un turchino, con diversa modalità di ritorsione, ovviamente, non essendo parimenti distinguibili tra la folla, i bianchi dai bianchi, piuttosto che dai gialli, dai neri, dai turchini. Domanda più che legittima, penso, per capire ciò che l’ha mosso; se cioè, per odio razziale, come è stato propagandato e strumentalizzato sin dal primo istante dal popolo di sinistra, e non solo, o per suo senso di vendetta verso Pamela, a prescindere dal colore della pelle del suo uccisore e massacratore , che al momento in cui Traini ha agito, era uno solo l’indagato: Oseghale.
Ci vuole tanto a capire il perchè della mia domanda ? Non credo. Mi sembra, anzi, piuttosto ovvia, scontata, banale, da fare e da farsi.
Per Tamara. Legge del contrappasso: https://it.wikipedia.org/wiki/Contrappasso
Comunque con i ‘se’ non si fa la storia.
Cos’è la legge del contrappasso, grazie, lo sapevo. Mi stupisci sempre più, Aldo Iacobini, tu che sei sempre tanto garantista, ma di sentire la risposta di Traini che ho sollevato…no hè, non ti sfiora nemmeno! certo, che non si fa la storia coi se e coi ma, MA, Traini non è la storia, è una persona sotto processo : vogliamo sentire dal diretto interessato cosa pensava in quel momento, cosa l’ha spinto a quel gesto folle e disperato ? E se, non fosse stata per lui una questione razziale, per cui pende su di lui l’accusa di strage con l’aggravante di odio razziale, ma di messa in atto di una vendetta verso Pamela , maturata in lui , nella sua mente, senza però considerare il colore della pelle dell’unico indagato nigeriano negli stessi giorni? Io non lo so! Infatti, chiedo. Con ciò non giustifico Traini, e sia chiaro. Non vi attaccate.