L’uscita di Traini dal tribunale
«La città sta vivendo un incubo e speriamo finisca». Sono le parole del sindaco di Macerata Romano Carancini all’uscita del tribunale, dove oggi è iniziato il processo a carico di Luca Traini, accusato di strage e tentato omicidio per il radi razzista del 3 febbraio. Il Comune, infatti, si è costituito parte civile e il primo cittadino è restato per tutta l’udienza in aula. «Speriamo possa concludersi rapidamente – ha aggiunto – è questo il senso di civiltà di una città che è totalmente diverso da quello che per tre mesi abbiamo vista rappresentato e che è esploso a livello nazionale e internazionale». La vicenda di Traini è stata cavalcata anche in maniera impropria? «Assolutamente sì – ha risposto Carancini – è stato il palcoscenico di una campagna elettorale e continua ad essere purtroppo il palcoscenico di una serie di sceneggiate, la città non ne può più e ha bisogno di respirare. Quindi occorre da questo punto di vista avere senso di responsabilità e trattare questo processo e quello che ci sarà per la morte di Pamela per quello che rappresentano, ma davvero ci piacerebbe venisse raccontata la città per quello che è e non solo per quello che è successo in questi tre mesi».
Il sindaco Romano Carancini
Questi due fatti di cronaca hanno cambiato questa città e hanno fatto emergere sentimenti sommersi? «Hanno cambiato la città – ha continuato il sindaco – perché è una ferita profonda che si rimarginerà, ma che lascerà sicuramente cicatrici. Ma rispetto a quello che è non credo cambierà. Da questo punto di vista quindi spero che il percorso che la città vivrà nei prossimi mesi, auspichiamo di serenità e tranquillità, del quotidiano che abbiamo sempre vissuto, possa in qualche maniera riportarci ad essere noi stessi. Certo non passerà e non sarà dimenticata Pamela, non saranno dimenticati i fatti di Luca Traini. Si sente l’obbligo e il dovere civile di chiedere una condanna, ma al di là di quello che può aver compiuto resta sempre un uomo. Credo che oggi sia un giorno particolare, bisognerebbe ricordare quello che diceva Aldo Moro». Teme un gesto emulativo? «Spero di no, io credo che la decantazione e il tempo guariscano un sacco di cose – ha concluso Carancini -. E’ chiaro che la vicenda di Alessandra Mussolini non ha fatto altro, ad di là della condanna per ciò che era successo (la pignatta antifascista col pupazzo del duce a testa in giù, ndr), che alimentare ed acuire divisioni anche all’interno della città. Quindi spero che non ci siano più atti che in qualche maniera possano far tornare questo incubo, perché la città oggi sta vivendo un incubo e speriamo finisca».
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…….”La città sta vivendo un incubo”! ….un incubo adesso? Ma da che universo parallelo viene questo tizio? Adesso con tutta la Polizia che c’è Macerata è un’oasi di tranquillità!!! Piuttosto, tizio che vieni dallo spazio, fai un foglio di via per la Corea del Nord a quei quattro comunisti che insegnano ai propri figli a menare bastonate ai fantocci!!!
Si, sta vivendo l’incubo PD, come il resto d’Italia.
Siete voi la causa di tutto ciò.
Traini è solo la manifestazione fisica e irrazionale di un popolo. Del resto a Macerata mi sembra abbia vinto la Lega alle elezioni.
Anziché costituirsi parte civile, il comune e tutto il PD, dovrebbero farsi qualche domanda sul perché si sia arrivati a tanto.
Premesso ciò, si auspicano severe condanne e/o rimpatri per le bestie nigeriane dell’altro delitto, quello vero, o a costituirsi parte civile saranno i cittadini maceratesi.
Caro sindaco, La saluto.
Caro Sindaco, dopo tanto, per la prima volta sento parole vive da parte tua, ma le parole non bastano :ora devi mettercela tutta in un profondo restyling d’immagine della città, ma proprio oltre ogni immaginazione, per riportarla – non dico all’età dell’innocenza ,ché quella ormai è perduta- ma al primitivo stato di quiete e di recupero di quel fascino che sa esprimere quando viene valorizzata per quel che è e sa dare, e che , maceratesi e non, hanno sempre dimostrato saper apprezzare. Dopo tanta brutalità e bruttezza, solo la sua bellezza esplicitata in ogni forma è l’antidoto ai mali di cui ha sofferto. E per far questo, per estrarla tutta e al meglio,non ci vogliono artifici, ma Arte, Arte, Arte, tanta buona Arte. Buon lavoro.
Sperare è ovviamente lecito, tuttavia è bene che gli amministratori della città operino tutti tenendo ben presente il bene della città stessa, dandone segni incontrovertibili alla cittadinanza. Di certo con ciò non garantiranno il risultato (chi potrebbe farlo), ma la prestazione la dovranno garantire.
Un incubo finisce con il risveglio, magari sudati, con il cuore che corre impazzito il fiato corto e una certa angoscia che si dissipa lentamente sapendo di essere svegli e che si trattava soltanto di un brutto sogno e che non c’è più niente di cui aver paura. Ma se l’incubo non è solo un brutto sogno ma una realtà che dormendo dà i suoi connotati al sogno e svegliandosi ci si rende conto che l’angoscia non scema perché l’incubo continua anche da svegli, allora l’unico sistema è cercare di non dormire o provare a cambiare letto, casa e città.
Dovevano agire prima della morte di Pamela, adesso secondo me e’ troppo tardi, il Pd ha portato iella a tutta Italia.
Da San Severino sottoscrivo tutti i commenti precedenti senza bisogno di aggiungere altro
A Nardi,se i comunisti insegnano ai propri figli a bastonare un fantoccio,voi fascisti insegnate ai vostri figli intolleranza verso il diverso ed a picchiare chi non la pensa come voi,fino a giustificare il gesto di Traini,tornate nelle fogne
Romagnoli:a parte la jella a cui non credo, ma questo senz’altro! sono la prima a fargliene colpa al Pd nazionale. Però…
ci sono sindaci e sindaci, persone e persone, che pur appartenendo allo stesso partito, e non faccio distinzioni, si dimostrano ” diversamente abili” nel loro ruolo. Faccio l’esempio del Sindaco del mio piccolo Comune che è Montecassiano,e che è del PD, verso cui nulla da dire: bravissimo. Fa le cose che deve fare e più di quanto può fare.
Per Moroni. Nei Comuni piccoli è facile avere sindaci bravi, perché alle elezioni le persone che si candidano si conoscono meglio. Al limite, il Comune molto piccolo assomiglia ad un condominio.
Iacobini, dici: “nei piccoli Comuni come in un condominio”?
perchè: sei convinto che Macerata è granne con 43.000 abitanti? se solo il Lido di Ostia, frazione di Roma Capitale, ne conta più del suo doppio! per non menzionare la più localissima Civitanova Marche che l’ha sorpassata come abitanti. E comunque; Montecassiano tanto piccolo non è sai. Le attività commerciali e produttive che ci sono qui,la Valleverde a Piediripa, per dirne una…se le scorda! ma se qui vengono persino da Macerata a far spese nei centri commerciali e in ogni più piccolo negozio che sia un laboratorio artigianale di tipo alimentare o altro ? Macerata te caccia via solo coi parcheggi , coi prezzi , senza parità di offerta. Segno che la politica ha la sua incidenza nel saper fare ed attrarre i consumatori, non solo quelli di merci, naturalmente, ma anche di consumi culturali. Una lode particolare va ad esempio al mio Comune, per la piccola ma bellissima e preziosissima biblioteca sorta da poco in centro.
@Gabriele Ferramondo
E’proprio nelle Sue di parole che trovo intolleranza verso il diverso nonché un irritante invito a tornare (!?) nelle fogne, come se, e non si capisce come, questo fosse un luogo per noi di origine.
Personalmente, come uomo bianco, cristiano, etero, nonché padre, mi sento ogni giorno offeso e vituperato da una società che difende solo il contrario di me.
Basta!
Così come c’è la festa della donna, voglio anche la festa dell’uomo!
Macerata l’incubo lo sta vivendo da anni ma non per colpa di Traini…