di Federica Nardi
(foto di Andrea Petinari e Federico De Marco)
«Hanno vandalizzato il nostro ufficio due sere fa. Hanno portato via i computer». La denuncia è di Daniel Amanze, presidente dell’Acsim di Macerata. Racconta di atti vandalici contro la sede dell’associazione che si occupa di accogliere i migranti, in via Roma. «Abbiamo sporto denuncia ieri mattina», dice Amanze, che oggi ha sfilato a Macerata con i 10mila del corteo antifascista e antirazzista. Insieme a lui Sammy Kounoun, responsabile dell’Anolf di Macerata. «Cogliamo questa opportunità – spiega Amanze – perché ancora non abbiamo potuto fare la manifestazione per esprimere solidarietà alla famiglia di Pamela e per condannare l’accaduto di sabato. Prima della fine del mese ne organizzeremo un’altra».
A sinistra Daniel Amanze
Tra le tante voci del corteo di oggi anche Fausta Molina. «Sarei venuta qua – dice – anche se non fosse stata autorizzata, c’è un rigurgito di fascismo un po’ ovunque. Era importante esserci, indispensabile». A Perugia, dove abita, nei giorni scorsi è comparsa una scritta che inneggia a Luca Traini, il 28enne che sabato scorso ha aperto il fuoco contro persone di colore, ferendone almeno 6. Macerata. Prima nell’occhio della nazione per la cronaca nera dopo la morte di Pamela Mastropietro e il raid razzista di Traini. Ora di nuovo “città della pace” contro la violenza, il razzismo, il sessismo. Lungo viale Leopardi, poco prima delle 19, una lunga fila di pullman raccoglie i manifestanti venuti da fuori città per riportarli a casa.
Giovanni Di Nunzio
Giovanni Di Nunzio ha 25 anni ed è arrivato da Roma. «Siamo stati qua – racconta – per manifestare con profonda umanità il nostro ripudio del sessismo, del razzismo e quindi del fascismo. C’erano tante realtà diverse oggi, ci siamo uniti per un valore che è un principio umano: il ripudio di ogni forma di violenza, da qualunque persone provenga. Ero preoccupato per eventuali infiltrati – ammette – ma non è successo nulla. Abbiamo dimostrato, dopo il clima di tensione generato dal ministro Minniti, che siamo completamente pacifici e sorridenti». Tanti giovani anche dalle Marche. Leonardo Archini, 24 anni, è qui in rappresentanza della rete universitaria Gulliver di Ancona.
Leonardo Archini e Sami Ghanmi
«Abbiamo ritrovato – racconta – i valori in cui crediamo: l’antifascismo, la difesa della democrazia e della libertà. Contenti di partecipare a questa manifestazione pacifica». Con lui Sami Ghanmi, 20 anni, coordinatore regionale della Rete degli studenti medi e universitari. «Anche per noi un bel momento, è andato tutto liscio – dice il 20enne -. C’era bisogno, anche da parte degli studenti, di condannare così apertamente e da tutta Italia quello che è successo: un attento fascista. Felici della grande partecipazione». Massimiliano Bianchini, presidente regionale dell’Arci, ha manifestato insieme a un’ampia delegazione. «Era importante esserci – spiega Bianchini -. Noi volevamo che ci fosse questa manifestazione pacifica. La libertà di manifestare è importante, con l’idea di non creare un clima di terrore. E’ importante ricominciare a portare serenità alla città e che le pagine buie siano finite».
Fausta Molina
Massimiliano Bianchini
I pullman in attesa dei manifestanti in viale Leopardi
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da leggere con molta attenzione. http://www.ilpopulista.it/news/9-Febbraio-2018/23244/44-milioni-di-euro-ecco-quanto-frutta-l-accoglienza-all-onlus-di-macerata.html
Ma Massimiliano Bianchini, per esempio, qui con gerbera in mano di un bel rosa primavera : che lavoro fa adesso, di che vive?
sempre se pò sapé hè!
oooooh finalmente era tre anni che aspettavo….Grazie Tamara almeno eviti a qualcuno di prendersi le denunce come e’ gia successo in passato….
Ho 3 contratti di lavoro con tre soggetti privati che anche molte quote di auto finanziamento ……
per essere più’ sinceri oltre che fare questa domandina potevi anche dire che mi sono dimesso un anno prima a da assessore provinciale….facendo risparmiare quasi 40000 euro all’amministrazione pubblica…ma sai di questo ci si dimentica…….Massimiliano Bianchini
Prego, Massimiliano! Ma infatti, proprio perchè non dimentico che ti sei dimesso tempo fa da assessore provinciale, come però d’altronde
sappiamo anche che vivevi col fare il politico da tanto nei vari ruoli, ero semplicemente curiosa di sapere come uno, che rimasto senza incarichi politici, tirasse avanti anche lui come tutti. Non ho ben capito che fai, ma solo, che ora ti guadagni diversamente da vivere. Tanto basta come risposta.Grazie. Ciao!
Massimiliano Bianchini, che io ben conosco, essendo stati insieme al Consiglio comunale, è stato spesso ( e troppo ) ma qui non mi riferisco all’intervento dell’amica Tamara “oggetto” di critica relativa al suo “lavoro”. Deve passare anche l’idea che esista una “professionalità” meramente politica ( la penso esattamente come Dalema che non voto), poichè la politica è scienza e arte, è, per sua natura impegno quotidiano, esperienza, discesa in campo, impegno. Impegno non affidato unicamente alla “pubblicità”, ma ad un lavoro democratico, “dal basso”, ed è quello che Bianchini ha fatto sempre e da anni. Non occorre qualche laurea ad Oxoford, o qualche “tecnico”, ammesso che sia il primo che il secondo siano all’altezza. Del resto Macerata non è Oxford e Massimilano non ha partecipato ad un concorso universitario. Piuttosto, quanto a “lauree” e “lavori”, basta dare una occhiata ai curricula di diversi parlamentari.
Se la politica è scienza ed arte, perché la gente ne è schifata?