Corteo, reazioni indignate dopo il coro
“Ma che belle son le foibe da Trieste in giù”

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Cori contro il ministro degli Interni, Marco Minniti

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«Ma che belle son le foibe da Trieste in giù». E’ il coro che sarebbe stato intonato parafrasando la vecchia canzone di Raffaella Carrà da un gruppetto proveniente dal nord durante il corteo antifascista di Macerata. Un coro che è arrivato nel giorno del ricordo e che comunque non è stato seguito dal resto dei manifestanti. Per i poliziotti presenti i manifestanti sono 12mila. Il corteo si è chiuso ai Giardini Diaz alle 17,30, i pullman dovrebbero ripartire nelle prossime ore. Cori e striscioni anche contro il ministro dell’Interno Minniti che inizialmente non aveva autorizzato la manifestazione e contro il leader della Lega Matteo Salvini-. 

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Un altro gruppo ha invece esposto uno striscione su Salvini

REAZIONI – «Cori choc a Macerata contro le vittime delle foibe. Ecco il bel corteo antifascista tanto sponsorizzato dalla sinistra finta pacifista  -Ha commentato la vicepresidente dei deputati della Lega Barbara Saltamartini – Ecco qui coloro che, con l’arroganza di sempre, si credono gli unici detentori della verità e dell’interpretazione della storia. Ecco lo squallido doppiopesismo morale, storico e ideologico della sinistra. Mi auguro che dal presidente Mattarella in giù ci sia la più netta condanna e presa di distanza da questa nuova orribile pagina della nostra democrazia».

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