Raid razzista, il processo di Luca Traini riprende domani. Il legale: «L’ho incontrato venerdì in carcere dopo il processo. Mi ha detto solo che gli hanno fatto piacere le parole della sua ex professoressa». Traini, accusato di strage, tentato omicidio, danneggiamento per il raid razzista del 3 febbraio scorso quando sparò a sei persone originarie dell’Africa, ferendole, è imputato al tribunale di Macerata. Dopo che la scorsa udienza è stato ammesso il rito abbreviato chiesto dal legale del 29enne, l’avvocato Giancarlo Giulianelli, domani i giudici dovranno decidere su due questioni. La prima è la richiesta della procura di fare una perizia di parte su Traini, alla luce di quella depositata dalla difesa (in cui lo psichiatra Giovanni Battista Camerini conclude che il 29enne al momento del fatto aveva grandemente scemata la facoltà di volere).
In questo senso però i giudici potrebbero anche decidere di disporre una loro perizia, cosa questa che comporterebbe un rinvio a nuova udienza per affidare l’incarico a un consulente e poi un nuovo rinvio, di almeno un paio di mesi, per consentire il completamento della perizia. La seconda è la richiesta di sequestro conservativo dei beni avanzata dal legale di una delle parti civili, l’avvocato Raffaele Delle Fave. Al processo la scorsa udienza sono state ammesse tredici parti civili, si tratta dei feriti, di persone contro cui Traini ha sparato senza però colpirli, di titolari di attività danneggiate dagli spari del “lupo”, della sezione cittadina del Pd. La scorsa udienza in tribunale è arrivata anche l’insegnante delle scuole medie di Traini, Patrizia Meloni, che ha raccontato «in Storia aveva 9, però alla fine dell’anno mi confessò: “Ammiro molto Mussolini”. Non sono qui per solidarietà ma perché è un caso umano. Ritengo che sia un ragazzo in gamba che ha sbroccato. Fermo restando però la condanna al gesto che ha fatto». «Mi ha detto che le parole della sua insegnante gli hanno fatto piacere» ha detto l’avvocato Giulianelli.
(Gian. Gin.)
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Poveretto, fa anche pena. Si è rovinato la vita per niente!
Senatore, spero che abbia già dato incarico al suo legale di mettere al sicuro eventuali beni da tutti i questuanti che hanno fatto richiesta di danni. Li devono chiedere al comune che con le loro politiche hanno permesso che succedesse tutto questo.