Puntuale alle 9 di questa mattina Luca Traini è arrivato in tribunale per il processo in cui è imputato per strage e tentato omicidio per il raid del 3 febbraio. Ci sono le parti civili, i ragazzi feriti dal lupo. C’è anche un rappresentante nazionale (Lorenzo Pellegrini) del Pd che intende costituirsi parte civile. Pochi i maceratesi presenti, i curiosi che vogliono assistere al processo.
C’è però una insegnante delle scuole medie di Luca Traini, Patrizia Meloni, che si è presentata in tribunale prima delle 8 per assistere all’udienza in cui è imputato il lupo per il raid razzista del 3 febbraio. «Voglio bene a Luca. Lo ricordo come un ragazzo d’oro. In Storia aveva 9 ma ricordo che a fine anno, in terza media, mi disse “Io ammiro tanto Mussolini”. Ho sentito il bisogno di venire questa mattina. Era generoso. Forse ha trovato solidarietà in questi “gruppacci”. Secondo me ancora non si rende conto di quello che ha fatto. Non sono qui per solidarietà ma perché vedo in Luca un caso umano». Presenti in aula tutti gli avvocati delle parti civili e anche il sindaco Romano Carancini per il comune di Macerata che intende costituirsi. Ci sono poi alcuni dei feriti, c’è Muhammad Tourè , il ferito più grave. C’è l’amico che stava con lui e Makam Diabj che è scampato ai colpi esplosi da Traini.
Alle 9,30 Traini entra in aula. Camicia bordeaux, entra e si siede. Silenzio in aula. Poi il legale di Traini dice ai giudici che intende fare il processo con rito abbreviato. È poi il turno delle parti civili, sono 15 quelle che si sono costituite: i 6 feriti e uno degli scampati, il Pd locale e nazionale, il Terminal, una donna a cui hanno danneggiato l’auto, Massimo Cervigni del Babau di Sforzacosta, il Comune di Macerata, l’Acsim. Respinte le richieste di Acsim e Pd nazionale, accettata quella del Pd locale. Dunque con questi rigetti le parti civili ammesse sono 13.
(foto di Fabio Falcioni e Federico De Marco)
Muhammad Tourè mostra la ferita
L’avvocato del Pd Nicola Perfetti
Il questore Antonio Pignataro
Muhammad Tourè con l’avvocato Gianfranco Borgani
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La tragedia è oramai scaduta a ” farsa alla maceratese”. Osservando le immagini allegate all’articolo penso che il “Processo a Traini” con sfilata di personaggi, personaggetti,guappi,comparse sia il secondo atto di quella che è una tragedia. Allo spettacolo molti i sorridenti, pochi i partecipi al dramma, qualcuno che approfitta per un selfie mentre l’orco viene fatto entrare in Tribunale. Macerata (città) assiste apatica all’evento,distratta dal cielo coperto.L’avvocatura maceratese,invece è raggiante,al massimo splendore con: un radiante difensore del PD, il serioso difensore di una vittima trainiana (già difensore di Desmon Lucky ,che molto goliardicamente invitò gli inquirenti a cercare sulla scena del crimine non il Dna del suo assistito ma quello di Salvini e della Meloni),l’avvocato Carancini ha già dato..(non lo vedo in foto). Spero che centri sociali,gruppi e associazioni legate, più o meno velatamente, alla estrema destra e sinistra non peggiorino la situazione; auguro buon lavoro al Procuratore che deve dipanare questa bella matassa e ringrazio l’ Arma dei Carabinieri che in questa storia è sicuramente la “Benemerita”.