Rete antifascista di Macerata:
«La manifestazione è solo l’inizio»

IN PIAZZA - Il sindaco Carancini ha convocato enti e associazioni, firmato un documento unitario: «Questa è una città che per storia ha costruito se stessa sulla qualità della vita civile, libera dalle paure, aperta all'accoglienza. Condanniamo la violenza fascista e razzista». Domenica 18 altro corteo organizzato dal Comune

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L’incontro in Comune

«Macerata è città della cultura democratica, antifascista e non violenta. Si dica a chiare lettere. È una città che per storia ha costruito se stessa sulla qualità della vita civile, libera dalle paure, aperta all’accoglienza».  Questo è un passaggio del documento unitario firmato dalle associazioni e degli enti della Rete Antifascista di Macerata, convocate in municipio dal sindaco Romano Carancini con la volontà di costruire insieme un percorso di partecipazione condivisa. All’incontro insieme al primo cittadino e agli assessori Stefania Monteverde, Paola Casoni, Mario Iesari, Federica Curzi e Alferio Canesin, hanno partecipato Francesco Adornato rettore Unimc, Gilberto Mosconi delegato del rettore di Unicam, Daniel Taddei per la Cgil, Silvia Spinaci per la Cisl, Manuel Broglia per la Uil, Lucrezia Boari per Anpi Macerata, Lorenzo Marconi per Anpi Marche, Claudio Maderloni per Anpi nazionale; Donato Bevilacqua per Arci Macerata, Paolo Branchesi per Refugees Welcome Macerata, Silvano Fazi per Coop. Mondo Solidale, Claudio Loncas per Officina Universitaria, Sami Ghanmi la Rete degli studenti medi Marche, Paolo Trognoni per Emergency Macerata, Martina Ortolani per Giovani Democratici Macerata, Stefano Di Pietro segretario cittadino del Pd, Massimo Montesi per LeU Macerata, e l’onorevole dem Irene Manzi.

rete-antifascista-macerata1-650x488«Ancora una volta – continua il documento – condanniamo fermamente l’orrore di quello che è stato un vero e proprio attacco fascista mosso da razzismo nei confronti delle persone che, fuggite alla guerra e dalle persecuzioni, hanno cercato rifugio qui, in queste terre. Così come condanniamo fermamente l’orrore per la perdita della vita di una giovane che meritava serenità e ha trovato violenza.  Oggi più che mai condanniamo tutte le violenze, la violenza razzista e la violenza fascista che improvvisamente hanno fatto di Macerata un simbolo della ferocia.  Ma noi non ci stiamo: Macerata non è questo. Il sindaco Romano Carancini ha chiesto di rispettare i tempi della comunità: un tempo per riflettere, un tempo per ritrovarsi, un tempo per manifestare. Noi lo abbiamo fatto, insieme. Insieme abbiamo riflettuto sul dolore, sulle paure, sulle rabbie. Insieme ricostruiamo i legami della comunità a partire dai valori democratici e antifascisti. Insieme manifestiamo non un giorno, ma con percorso che ci vedrà tante volte scendere nelle piazze, parlare nelle scuole, nelle università, nei teatri, nei musei, nelle biblioteche, nei luoghi della città, in tanti modi con tanti linguaggi. Lo abbiamo fatto in questi 70 anni dalla Costituzione italiana e lo facciamo con più convinzione oggi».

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Un volantino della manifestazione di domani

Quindi il punto sulla manifestazione di domani, l’inizio di una serie di iniziative.  «Sabato 10 febbraio molti verranno da tutta Italia per manifestare contro il razzismo e la violenza fascista – conclude il documento – . Non ci fermiamo qui, vogliamo continuare coinvolgendo prima di tutto il territorio. Domenica 18 febbraio vogliamo ritrovarci ancora a Macerata nelle piazze per una festa di colori e di parole, con le famiglie, i giovani, i bambini, tutti in una grande manifestazione della città e del territorio. E poi saremo tutti in prima fila nella grande manifestazione nazionale che è in preparazione, perché tutta l’Italia è chiamata contro ogni fascismo e ogni forma di razzismo. Ogni volta ricorderemo insieme le parole che i partigiani pronunciarono al Monumento dei Caduti quel 30 giugno del 1944: Macerata è libera». Quindi l’appello del sindaco Carancini. «Invito tutte le istituzioni, le associazioni, i partiti, le persone che si riconoscono nei valori antifascisti, democratici e nonviolenti ad aderire a questo percorso, – è l’invito del sindaco Carancini – abbiamo bisogno di tutti per ritornare alla vita civile». Per aderire [email protected], oggetto: “Adesione alla rete di Macerata”.

Ecco i primi firmatari:

Comune di Macerata
Università di Macerata
Università di Camerino
Accademia di Belle Arti
MacerataCGIL
MacerataCISL
MacerataUIL
MacerataANPI
MacerataARCI
MacerataISREC – Istituto Storico della Resistenza
MacerataRefugees Welcome
MacerataCoop. Mondo Solidale,
Macerata Officina Universitaria Rete degli Studenti Medi –
Marche Emergency
Macerata Partito Democratico
Macerata Giovani Democratici Federazione di Macerata
LeU – Macerata



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