Una delle strutture della Pars
«Non è stato facile ripartire dopo quello che è successo; i fatti accaduti hanno lasciato in tutti sentimenti di dolore, sconforto e a tratti anche di disorientamento. Tuttavia, il forte attaccamento al bene dei figli, l’ammonimento ricavato da quanto accaduto da parte degli ospiti, la sensibilità e la serietà professionale degli operatori, ha consentito di ritrovare la rotta e il giusto clima, per ripartire con chiarezza, forza e impegno in questa battaglia quotidiana che continua “corpo a corpo”, come dice Papa Francesco, contro la piaga della droga». Così la comunità Pars di Corridonia, dopo l’appuntamento di ieri: la visita mensile dei parenti, la prima dopo la morte di Pamela Mastropietro e i tragici fatti di Macerata. La giornata è iniziata con la messa nella chiesetta di Santa Maria della pietà di Cigliano di Corridonia. La chiesa era gremita per l’occasione: genitori e ospiti delle comunità che liberamente vi hanno voluto partecipare. Durante la celebrazione si è pregato in modo particolare per tutte le persone incontrate in questi anni che sono decedute per fatti legati alla piaga della droga. Le oltre 150 persone che hanno consumato il pranzo insieme hanno potuto scambiarsi notizie, impressioni e giudizi sulla vita in comunità e in famiglia, e i genitori hanno avuto anche modo, nel dopo pranzo, di confrontarsi con gli operatori delle singole comunità sui problemi di ogni giorno e sull’andamento del percorso di recupero di ogni ospite. Nel pomeriggio si è tenuto un momento di riflessione e confronto, dedicato esclusivamente a genitori e parenti, in cui si è richiamato lo scopo delle visite mensili: innanzitutto è quello di condividere il cammino di cambiamento proposto dalla comunità ai figli, con le sue finalità e modalità di svolgimento, ma anche ai genitori con vari momenti di aiuto, come i gruppi famiglia e i colloqui individuali. Nel corso dell’incontro si è svolto anche un confronto su domande e problemi posti dai genitori rispetto al rapporto con i propri figli e con la comunità. La giornata si è conclusa con i saluti tra genitori e figli e con un arrivederci al prossimo mese.
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