Pamela, le analisi preliminari del tossicologo escludono l’overdose. Si tratta di accertamenti che comunque non sono definitivi, spiega la procura, che è in attesa della relazione finale da parte del tossicolo Rino Froldi. Ma l’orientamento del consulente sin dalle analisi post autopsia è quello di escludere che la ragazza sia morta per overdose, versione che era stata fornita da uno degli indagati, Innocent Oseghale che ha riferito la giovane si è sentita male dopo aver assunto droga. Il parere medico legale rientra anche tra i motivi che hanno portato alla conferma del fermo in carcere per gli altri due indagati: Desmond Lucky e Lucky Awelima. La perizia definitiva deve essere ancora depositata. Pamela Mastropietro è stata uccisa il 30 gennaio scorso. Aveva incontrato Oseghale ai Giardini Diaz e l’uomo ha riferito che la ragazza gli aveva chiesto di comprare droga. Sul corpo della giovane sono state trovate due ferite al fegato e un trauma alla testa.
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In Nigeria avrebbero cominciato a raccogliere la legna x accendere il fuocherello per arrostirli…
da noi chiedono la scarcerazione…
Per Paolucci. Ma noi sappiamo bene che alcuni Paesi hanno il problema del rispetto della legalità. Quello citato è uno di quelli, dunque non può essere preso a riferimento. Forse occorre guardare ad altri Paesi, ad esempio – restando in Europa – quelli scandinavi, pacifici anche grazie all’assenza della pressione demografica.
E perché cronache maceratesi non parla più di questo caso quando invece su altre cronache ci sono sempre aggiornamenti?? Perchè cronache maceratesi non parla delle cartelle cliniche della pars sabotate??
La domanda è: ma esiste veramente questa relazione preliminare tossicologica? e poi, se esiste, chi l’ha diffusa?
Piano piano, Macerata sta ritornando al dolce bel vivere di prima della morte di Pamela.L’avvocato è sempre stato coerente non avendo mai speso una parola diversa dalle solite sulle sue amate confraternite. Ha avuto un bel insuccesso con il suo ” Macerata libera ” non specificando mai da quale assedio se non per fantomatici ritorni nostalgici e senza mai dirne una sul marcio che stringe appassionatamente la città. Passato il Burian e la Buriana, i Giardini Diaz ritorneranno ad essere vietati agli animali che poverini al massimo lasciano qualche ricordino sul selciato ma riaperti a tutti, venditori ed acquirenti. Purtroppo l’avvocato ha preferito squalificare i maceratesi per qualificare chiunque venga da fuori anche con piccoli aiuti di tasca propria e di grandi aiuti con le tasche dei tartassati. Anche i maceratesi, sembrano tornare al solito tran tran, in fondo non è che ogni giorno c’è qualcuno che spara per le strade o si fa a pezzi una ragazza per farla entrare in due valigie al posto degli abiti. E come disse Rossella O’Hara nel film Via col vento: ” Dopotutto, domani è un altro giorno “.
“Macerata sta ritornando al dolce bel vivere di prima della morte di Pamela”. E’ di nuovo la città di Maria? Mah!
Non credo, si riuscirà più a trovare la pace nella città di Maria finché questa ragazza, questa giovane vita spezzata- in tutti i sensi- non trovi giustizia, non si trovino i colpevoli. Pamela merita vendetta al cospetto di Dio. Al nostro unico Dio: quello cristiano. Spero, ma spero proprio tanto, si risalga al più presto ai nomi dei suoi assassini e macellai. Cercate ,inquirenti, in ogni video registrazione possibile. Sono, è vero degli efferati criminali, ma con un quoziente intellettivo sotto la media. Né più né meno come i nostri Riina, come loro criminali senza scrupoli ma decerebrati. Sempre più mi convinco, che i due trolley con dentro Pamela lasciati lì a bordo strada quella sera a Casette Verdini di Pollenza, non sono state lasciate lì da Oseghale perché venissero ritrovate l’indomani dalle forze dell’ordine, ma che qualcun altro con lui d’accordo quella stessa sera, sarebbe passato poi per ricaricarle e farle sparire. Sembra chiaro, infatti, che si tratti di qualcuno come lui senza auto e/o senza patente, tanto da dover Oseghale rivolgersi ad un tassista per arrivare fin là. E viceversa per il complice , o sarebbe andato lui stesso col suo mezzo senza testimoni scomodi a ritirare le due valigie con dentro Pamela in Via Spalato 124. In fondo, erano solo due valigie che uscivano da una casa: a chi avrebbero dato nell’occhio alle 22 di sera in una città universitaria e come tale aperta anche agli stranieri? Qualcosa poi però dev’essere andato storto dopo il deposito lungo quella strada per il complice o complici , e solo Oseghale c’è rimasto incastrato; il quale però, non fa nomi.
Per Tamara. Quoto tutto l’intervento tranne l’espressione ‘al nostro unico Dio: quello cristiano’. Dimostra a tutti, o almeno a tutti coloro che credono in Dio, che è vero.
IO? Iacobini ? da me pretendi la dimostrazione dell’esistenza di Dio? da me? Ma neanche il filosofo Gorgia, volendo rimettere le lancette indietro alla filosofia antica , sarebbe stato capace di dimostrare la sua esistenza! Io credo e basta, come tutti i credenti. Ossequio la mia religione e rispetto quanto detta il Primo dei Comandamenti: Io sono il Signore Dio tuo; non avrai altro Dio fuori di me.
No, Tamara, Oseghale non è per niente stu.pido, non poteva prevedere che da quel corpo di una ragazza senza documenti, migrante solitaria, qualcuno potesse risalire a lui, migrante di successo, ben integrato e multiprotetto, sapeva che il tassista non avrebbe parlato, come non ha parlato. E come abbiano fatto gli inquirenti a collegare Pamela con lui non ci è stato spiegato.
Dio c’è se è, Dio non c’è se non è. Oppure, Dio è se c’è, Dio non è se non c’è. Poi più religioso: Dio c’è o Dio non c’è, però qui si potrebbe dire semplicemente che c’è e quindi non ci sarebbe bisogno del Dio che non c’è, è sottinteso e viceversa.E’ un po come dire : Cogito, ergo sum. Sarebbe sufficiente dire cogito. E’ chiaro che se cogiti sei. L’esistenza di Dio, è del tutto personale. Non sto a spiegarne i motivi, sono ben conosciuti. Credo che nessuno riuscirebbe a dimostrarne l’esistenza a chi non ci crede o meglio, non ci crede più.
Per Pavoni. Se lui non è stupido, noi persone ‘normali’ siamo geni.
Per Tamara. Per me l’ultima tua frase – io sono il Signore Dio tuo; non avrai altro Dio fuori di me – non è necessaria per chi crede e non è sufficiente per chi non crede.
Iacopini.Forse l’errore di Oseghale è consistito nel sovrastimare le dimensioni della nostra stup.idità. D’altra parte cosa avrebbe dovuto pensare di gente a cui basta dire d’essere scappati da non si sa quale guerra per ottenere pensione completa in hotel a quattro stelle, libertà di spaccio a minorenni, sostanziale impunità per ogni forma di microcriminalità?
Iacobini, è sempre un piacere scambiare opinioni fra te e me che siamo due muli quanto a tignosità nelle proprie vedute. In risposta al tuo ultimo commento, in realtà quella che tu chiami la mia ultima frase non è mia-magari!- è il Primo dei Comandamenti per un cristiano. Senza deroghe. E perciò replico a quanto affermi, “non è necessario per chi crede”, che per il cristiano non è una necessità ma una doverosità, mentre ti do atto che non è sufficiente per chi non crede. Ma apposta si chiama Fede, che o ce l’hai o non ce l’hai. Ed è inutile quindi cercare nella prova logica l’esistenza di Dio, per i credenti. Non a caso ho fatto ricorso a Gorgia, noto come finissimo maestro di retorica , al quale , chi altro filosofo non ricordo in un loro dialogo, gli chiese : dimostrami l’esistenza di Dio” e Gorgia per tutta risposta : dimostrami tu, che Dio non esiste”.
Per Tamara. In realtà il filosofo francese Blaise Pascal aveva trovato, almeno per sé, la soluzione. Lui diceva di non sapere se Dio c’è oppure no, ma che certamente CONVIENE credere che esista. E’, per chi ama la cultura, la nota scommessa di Pascal: https://it.wikipedia.org/wiki/Scommessa_di_Pascal .
Aldo, come ci siamo andati a infilare in questo discorso? Liquido l’argomento serio con una battuta.
Birbo Pascal. Ma va a sapere dove sarà ora col suo credo di pura convenienza in base ad un calcolo probabilistico. Se c’è un aldilà, chi lo sa, chi ce lo dice, prima di verificare di persona, il più tardi possibile , se ha vinto o no la sua scommessa e soprattutto, se sì, gli saranno state aperte ugualmente le porte del paradiso?
Il dubbio rimane.