Il fiocco rosa sulla porta sigillata dai carabinieri
di Marco Ribechi
(foto di Fabio Falcioni, video Gabriele Censi)
Un intero quartiere si è svegliato nella paura questa mattina a Macerata. La notizia che l’omicidio di Pamela Mastropietro, almeno da quanto emerso finora, si possa essere consumato in via Spalato ha gettato l’intera comunità in uno stato di preoccupazione e incredulità. Nella “palazzina degli orrori”, proprio sulla porta in cui i carabinieri hanno messo i sigilli, spicca un fiocco rosa che gli abitanti del quartiere hanno subito ricollegato a Innocent Oseghale, il ragazzo nigeriano per ora unico indagato.
William Ricotta
«La gente della zona è certa di aver capito e identificato l’uomo – spiega William Ricotta, titolare della rosticceria L’angolo del Buongustaio – personalmente non lo conosco ma le mie clienti che abitano in zona mi hanno detto che ha una famiglia. La sua compagna dovrebbe essere incinta e inoltre avrebbe una bambina piccola». Proprio alla rosticceria di Ricotta alcuni residenti avevano chiesto di lasciare accese le luci la notte per aumentare la sicurezza: «C’è paura soprattutto perchè se dovesse essere confermato il colpevole sarebbe il classico insospettabile della porta accanto – prosegue Ricotta -. Già da un po’ i residenti non si sentono tranquilli, alcune signore mi hanno chiesto di lasciare le luci accese di notte per illuminare meglio le strade visto che la gelateria resterà chiusa per lavori. La tensione è alta se pensiamo che fino a 10 anni fa dormivamo con le chiavi sulla porta».
Sabina Cingolani
Alcuni passanti giurano di aver visto anche la ragazza che si aggirava per la via con il trolley blu e rosso. «Martedì mattina una mia cliente che viene sempre a comprare la pizzetta per la ricreazione della sua bambina l’ha notata – dice Sabina Cingolani della panetteria Falerpan – A dire la verità anche io ricordo una giovane ragazza che non avevo mai visto prima, era molto educata e bella tanto che ero rimasta colpita proprio dal suo aspetto. Del sospettato invece non so nulla, una cliente che abita nello stesso palazzo mi ha detto che lo incontrava spesso sul vialetto ma a quanto pare era una persona educata».
Gianluca Micozzi
Gli investigatori hanno potuto recuperare anche un filmato dalle telecamere della vicina tabaccheria: «Se abitava qui sicuramente è passato da me – spiega Gianluca Micozzi, titolare della tabaccheria – però io sinceramente non ho capito chi sia e non ho potuto neanche visionare il filmato. So quello che mi riferiscono i miei clienti e sembra che avesse una famiglia e fosse sposato con una donna italiana. Nel quartiere ora regna la paura, specialmente in quelle famiglie che hanno figli adolescenti».
Mauro Nicola Salvi abita al primo piano del palazzo di via Spalato 124, all’uscita racconta di non aver mai avuto alcun rapporto con gli abitanti della mansarda: “Due o tre persone credo, non abbiamo mai avuto problemi non hanno dato il minimo fastidio, nessun rumore. Sono sorpreso».
L’anziano Giovanni Cottignoli, sta con il giovane togolese Badiou Tchrobodi, che lo accompagna a fare passeggiate, arrivato da un anno a Macerata con il Gus ora sta studiando l’italiano e ha trovato lavoro grazie alla sua insegnante: «Siamo in un paese non nostro e dobbiamo rispettare le leggi, ho paura che quando andiamo in giro ci possono guardare come fossimo animali». Abita nel quartiere anche la signora Francesca che dice di non aver dormito la notte per la paura: «Mi ha scioccato, mi ha tolto la serenità». «Siamo rimasti spiazzati per quanto accaduto. Io vivo vicino alla palazzina di via Spalato, di fianco – dice una giovanissima studentessa -, nessuno di noi si aspettava un fatto del genere, c’è sgomento nel vicinato soprattutto per chi ha visto entrare e uscire questa persona che si presentava bene, secondo quanto mi è stato detto. Quello che è accaduto mi fa pensare che non stiamo al sicuro, anche il semplice fatto di andare alla farmacia di fronte casa non si può sentirsi per forza al sicuro in un tragitto così breve e in un quartiere familiare. Ieri dicevamo “c’è un assassino, un presunto assassino nel palazzo vicino al nostro”. Io comunque in questa zona non ho mai avuto problemi».
Movimentato dalla presenza di tanti giornalisti e carabinieri il quartiere proprio questa mattina ha attirato anche tanti curiosi: «Purtroppo sembra che ci siano anche tante persone che vengono qui per farsi vedere – spiega Luciana Compagnucci, titolare di un negozio di prodotti caseari -, sono passati tanti clienti che vedevo per la prima volta, gente che probabilmente vuole dare un’occhiata. Per quanto riguarda il sospettato invece sono certa che non sia mai venuto a fare acquisti qui. Spesso chiudo tardi e ho notato molte volte degli stranieri camminare sul vialetto del palazzo ma devo dire che erano persone tranquille e rassicuranti, vestite bene ed educate, per questo siamo ancora più allibiti da quello che è successo».
Ve ne accorgete solo ora ?? Sono anni che votate chi li fa venire e lucra su di loro.
Anche io ho paura ad uscire e rientrare
Nessuno ci dice quanti extracomunitari ospitiamo? È un nostro diritto sapere.
Insospettabile? Un clandestino già arrestato per spaccio?
Ho abitato a Macerata fino a 10anni fa e quella zona era un'oasi di pace. Sono rimasto shockato nel vederla teatro di quanto accaduto
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Capisco la paura e la delusione dei cittadini di via Spalato: sarei scioccato anche io, che, vivendo in quello stabile con quel giovane nigeriano educato, oggi avrei scoperto che era uno spacciatore noto e poi un sezionatore di cadaveri.
Nessuna psicosi, però. La primo cosa che dovete pensare è di avere la massima fiducia nelle Forze dell’Ordine, che sono qui per difendervi, e di collaborare con loro nel controllo del territorio di vostra competenza: palazzo, area attorno al palazzo, le vie del quartiere, i luoghi del vostro lavoro. Alle prime avvisaglie di pericolo, ai vostri sospetti avvisate le Forze dell’Ordine. Piace dire che c’è stata la collaborazione di cittadini con gli inquirenti per la soluzione del caso. Oltre alle telecamere…
Questa situazione di confusione con Africani e Musulmani è stata creata da ben note forze politiche, associazioni di volontariato interessato, e alcune parti del clero della “misericordia”, senza guardare se il beneficiato è un criminale, un assassino, un satanista, un mago nero… A questi responsabili politici, assistenziali e religiosi dovrete chiedere conto, soprattutto in occasione delle elezioni. Infatti, i politici corresponsabili stanno facendo passare in silenzio questo tempo di paura per poi tornare a promettere la luna nel pozzo.
Gli Africani occorre aiutarli a casa loro. Invece li abbiamo messi in mano a governi tribali inetti, ladri e criminali perché con questi politici poi le multinazionali mondiali hanno potuto derubare l’Africa delle sue ricchezze. Altro che guerre e carestie: quelle le conosciamo dove sono… Ma non in Nigeria, verso la costa. In Nigeria abbiamo un governo non all’altezza di governare uno stato moderno. Un governo che ci serve per sfruttare il petrolio.
Tutti noi viviamo nella paura, non solo quelli che vivono vicino al luogo ove da poco si è commessa una qualche illegalità. E alla paura secondo me occorre fare fronte con la massima prudenza in tutte le azioni quotidiane.
Per Schiavoni. Bèh, un clandestino arrestato per spaccio non necessariamente è un omicida.
Ma paura di chi?di cosa?perchè?Solo dietro la statua di Garibaldi ci sono movimenti strani e continui sopralluoghi delle Forze dell’Ordine,per il resto è solo psicosi o propaganda.Una vera pecca dell’amministrazione la pochezza dell’iluminazione intorno alle mura e in tutta la città che dà l’impressione di un castello disabitato,per il resto i maceratesi hanno smesso da tempo ad uscire con la scusa dello straniero prima i rumeni,poi gli albanesi,ora gli africani in futuro gli extraterrestri.Il Maceratese è molto chiuso,guarda tutti con diffidenza un pò meno chi gli fà comodo.