Omicidio di Pamela,
la svolta della farmacia di via Spalato
«Qui ha comprato una siringa»

MACERATA - Alle 11,05 di martedì mattina la 18enne è entrata nell'esercizio con il trolley, ha pagato 25 centesimi ed è uscita. Le immagini di videosorveglianza hanno aggiunto un tassello fondamentale alle indagini. Il titolare Osvaldo Mazzaferro: «Ne ha chiesta una da cinque milligrammi ed è andata via senza parlare. Non l'avevo mai vista prima». E' stato un cliente a riconoscerla

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Pamela Mastropietro

 

Uno dei punti di svolta dell’indagine è arrivato proprio dal civico 83/A di via Spalato, a Macerata. Centoventi secondi al massimo, pochi fotogrammi, ma decisivi. Martedì, sono le 11,05, Pamela Mastropietro entra nella farmacia di Osvaldo Mazzaferro con il suo trolley. Si avvicina al bancone, nell’angolo all’estrema destra e chiede una siringa. Non una di quelle che di solito compra chi si fa di eroina, quelle da insulina per intendersi, da 0,5 o 1 milligrammo, ma una normale siringa da 5 milligrammi. Paga 25 centesimi ed esce. Sono le 11,07 al massimo. A quanto pare fuori ad attenderla ci sono il 29enne Innocent Oseghale, arrestato con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere e un altro ragazzo. Quello che è successo nelle ore successive nell’appartamento che si trova a poche decine di passi dalla farmacia, resta ancora in gran parte avvolto dal mistero. Fatto sta che la 18enne ieri è stata trovata sulla strada che da Casette Verdini porta a Pollenza. Il corpo fatto a pezzi, chiuso in due valigie abbandonate in un canaletto.

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La farmacia di via Spalato

«La ragazza – racconta Osvaldo Mazzaferro – è entrata con il trolley, ha comprato una siringa da 5 milligrammi ed è uscita. Non ha detto niente. Poi chi ci fosse fuori ad attenderla non lo so, perché le telecamere le abbiamo solo all’interno. Non l’avevo mai vista prima, né sul momento l’abbiamo ricollegata alla giovane scomparsa dalla comunità di Corridonia. Anche il ragazzo arrestato è un volto nuovo e sinceramente sono rimasto sorpreso del fatto che vivesse nella palazzina qui vicino». E’ stato un cliente a riconoscere la ragazza. E da lì i carabinieri hanno acquisito le immagini di videosorveglianza, aggiungendo un tassello fondamentale alle indagini.

(Gio. Def.)

 



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