Prima dell’orrore, prima che in quella casa vi entrassero i Ris per i rilievi, prima che finisse al centro delle cronache nazionali nell’abitazione di via Spalato 124, ultimo piano, c’era stato un altro delitto. Era il 2008 e la casa in cui è stata uccisa il 30 gennaio scorso la 18enne Pamela Mastropietro era stata set di un film indipendente: «Due donne e un delitto». In quel caso la vittima era un uomo e la vicenda nulla ha a che vedere con i fatti poi avvenuti nella realtà.
Un’immagine del film
Di quel film aveva parlato anche Cronache Maceratesi (leggi l’articolo) e fa parte del database di uno dei più importati portali sul cinema: Imdb. Come dice il titolo, è la storia di due donne, dalla personalità completamente diversa, una bella e ricca, con la testa fra le nuvole, un’altra povera, dal carattere forte e molto pratica. Entrambe si trovano coinvolte in una situazione limite: la morte di uno dei loro mariti e le indagini che ne seguiranno. Il film si basa proprio sul confronto che diventa via via sempre più teso tra le due donne che, in un crescendo di tensione, affrontano, ognuna a modo suo, la situazione limite. E poi le indagini, la caccia all’assassino, i sospetti. Un giallo finto, prima del giallo vero. Entrambi hanno avuto come teatro l’attico dove viveva Innocent Oseghale, uno dei tre nigeriani accusati dell’omicidio di Pamela, una casa dai pavimenti in parquet, dalla terrazza ampia e con uno splendido panorama. Ideale per girare un film, incredibile come scena dell’orrore. Un orrore reale, che ha sconvolto Macerata e l’Italia e si è spinto anche oltre i confini nazionali. Tornando al film, era stato girato con tecnologia Hdv e protagoniste della storia, sceneggiata da Valentina Capecci, sono Sara Canullo e Lucia Farroni.
(redazione CM)
Casa dell’orrore in via Spalato, il proprietario: «Sono sotto choc»
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Non porta molto bene quell’appartamento.
Non che c’entri niente di niente la sceneggiatura e il set del film datato 2008 , ma almeno per diritto d’informazione, lo si vuol dire che regista e produttore dello stesso sia il medesimo proprietario dell’appartamento in Via Spalato 124, Massimo Potenza, o Max P., come si presume facilmente sia lo stesso dal confronto dell’articolo allora pubblicato da Cm e qui ricordato ,https://www.cronachemaceratesi.it/2018/02/05/casa-dellorrore-in-via-spalato-il-proprietario-sono-sotto-choc/1063478/, con le iniziali di questa intervista da poco da lui rilasciata a questo giornale. https://www.cronachemaceratesi.it/2018/02/05/casa-dellorrore-in-via-spalato-il-proprietario-sono-sotto-choc/1063478/?
Non capisco perchè tanta reticenza nel dire che il regista del film indipendente in questione sia lo stesso proprietario dell’appartamento oggi scena di un vero efferato crimine. Scusate, ma proprio non lo capisco!