Innocent Oseghale
Innocent Oseghale ha detto che Pamela Mastropietro si sarebbe sentita male dopo aver assunto droga. Questa la seconda versione del 29enne nigeriano, accusato di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere. Quello fatto a pezzi della 18enne romana, allontanatasi dalla comunità Pars di Corridonia e trovata in due trolley, fatta a pezzi, mercoledì scorso. La sua morte è ancora un mistero e sarà l’autopsia a chiarire se si sia trattato di overdose o di omicidio. La prima versione di Oseghale, da quanto emerge, era che la ragazza era salita in casa con lo spacciatore. In una seconda versione dice di essere stato presente e che Pamela, dopo aver assunto droga, sarebbe svenuta. Ma nega le accuse finora contestate: di averla uccisa e di aver fatto a pezzi il corpo (di cui mancano anche alcune parti che non sono state ritrovate).
Pamela Mastropietro
Quando si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto nella decisione sulla misura cautelare il giudice Giovanni Manzoni ha applicato la misura cautelare in carcere ma non per omicidio, ritenendo al momento non sussistere gravi indizi di colpevolezza, anche perché l’autopsia ancora non ha chiarito se la ragazza è morta di overdose o se è stata uccisa. In merito alla decisione del giudice il procuratore Giovanni Giorgio ha deciso di non presentare il ricorso al tribunale del riesame, ritenendo le argomentazioni del giudice meritevoli di attenzione. Proprio per sciogliere i dubbi relativamente all’autopsia il procuratore ha deciso di affiancare il medico legale Cingolani ad Antonio Tombolini, che aveva eseguito l’autopsia.
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Fra poco va a finire che è una persona per bene. Le bestie vanno trattate come tali.
ma mettetelo ai lavori forzati fino non schiatta,animale.
Se dice di non essere stato lui perchè non dice anche chi è stato? Fategli soffrire le pene dell’inferno vedrete che la verità verrà a galla.
mamma mia, non ci sono gravi indizi di colpevolezza dell’omicidio, ma dello spaccio sì, com’è possibile che non sia stato accusato di spaccio? non si sono ricordati? non ci hanno pensato?
Innocent fino a prova contraria è innocent. Lui dice che la droga è stata acquistata da un altro se pur raccomandato da lui. Che poi i due sono saliti in casa e quando la ragazza si è sentita male lui li ha raggiunti e ha trovato che la ragazza era in overdose. Purtroppo mentre cercavano il numero dell’ospedale in quanto non ha conoscenza del 118 come numero di emergenza la ragazza è morta. Quindi, crollano così l’omicidio a cui lui sarebbe completamente estraneo e il reato di spaccio. Dopo il decesso, l’anima parte e resta solo il corpo, in questo caso ingombrante, troppo visibile e i vicini si sa sono sempre dei ficcanaso ed Innocent ha avuto paura di venire accusato seppure in grado di potere dimostrare facilmente in seguito , di essere del tutto estraneo ai fatti. Così veniva colto da una crisi di pianto e panico che lo rendevano inerte, seduto sul divano. ( C’è un divano nella casa degli orrori? ). Allora l’altro, il cattivo, visto che la ragazza, cadendo dalla sedia dove era stata fatta sedere, si tagliava accidentalmente cadendo di peso sulla mannaia e sul coltellaccio di peso, ha avuto quel colpo di genio che complice il caso gli ha illuminato la mente e così pensare di continuare ciò che il fato aveva iniziato e farla del tutto a pezzi è stato del tutto naturale. È stato come un lampo, così come successe ad Archimede che esclamò “ Eureka “ ( ho trovato, ci sono!! ) quando, entrando in una vasca da bagno e notando che il livello dell’acqua era salito, capì che il volume dell’ acqua spostata doveva essere uguale al volume della parte del suo corpo immersa. Poi il resto lo conosciamo, il corpo smembrato viene messo nelle due valigie e portato a Pollenza, sempre che il racconto dello pseudo tassista sia vero. Pertanto grazie alla deposizione di Innocent sempre innocent come Harrison Ford fino a prova contraria di che cos lo possiamo accusare? Di aver trasportato due valigie da Macerata fino al luogo dove sono state ritrovate? Se consideriamo che il pericolo di fuga non c’è perché dove andrebbe a trovarsi meglio di Macerata, la città dell’ospitalità ( certo bisognerebbe chiedere a S. Giuliano se abbia modificato un po’ la sua prospettiva ) dove ha sempre trovato e ricovero e cibo e quant’altro necessario alla sua sussistenza e anche qualcosa in più se, come sembra ( questa magari è l’unica falla che trovo nella dinamica dei fatti) che dalla terrazza del suo appartamento si goda di una meravigliosa vista sui Sibillini ). Per tanto non mi sembra che sussistano motivi per tenerlo recluso e quindi in attesa di vagliare la posizione dell’altro, ben più grave senza nemmeno il bisogno della famosa prova contraria, direi di confinarlo agli arresti domiciliari con l’obbligo di rimanere a casa da mezzanotte alle sei del mattino.
Io se fossi di colore a Macerata non ci starei piu’ neanche in cartolina.
hai ragione, Micucci… che stu.pidi, che ignoranti che siamo noi che non capiamo che il vero pericolo pubblico è nonna Peppina.
Difendere l’indifendibile non si può, ma accusare qualcuno senza averne le prove, è altrettanto grave… è da paese “vecchio” e retrogrado…….
Sembra che ci siano gravi indizi di colpevolezza, ma sono indizi e non certezze….
Magari sarà stato lui o magari no, ma io aspetterei l’esito delle indagini prima di calunniare una persona, anche se di colore…..
Fare marcia indietro dopo che gli si è sputato di tutto addosso e averlo dipinto come un mostro, è una sconfitta morale… oppure siccome è nero, brutto e cattivo, gli si può dire tutto senza problemi???
Ha ragione Aurelio Fichera. Finché non si trova lo Squartatore, il buon Nigeriano è solo colpevole di spaccio… Quindi deve essere scarcerato.
Effettivamente ha ragione lui: quando Pamela si è sentita male è fuggito… Ed è entrato il chirurgo, che ha fatto il preciso lavoro, portandosi poi via scampoli di carne e di organi come souvenir…
Qui c’è un qui pro quo.