di Gianluca Ginella
(foto di Fabio Falcioni)
Fermi convalidati e restano in carcere i due nigeriani accusati, in concorso con Innocent Oseghale, del delitto di Pamela Mastropietro. Uno di loro, Desmond Lucky ha deciso di rispondere alle domande del giudice e sottoporsi a interrogatorio. «Ha negato di essere stato in quella casa, ha detto che conosceva Oseghale ma non Pamela. Ha detto che con Oseghale si erano sentiti telefonicamente ma per parlare delle giocate all’Eurobet» spiega l’avvocato Gianfranco Borgani che assiste il 22enne nigeriano. Scena muta invece per Lucky Awelima. Il giudice Giovanni Manzoni ha confermato la custodia in carcere per entrambi e per tutti i capi di incolpazione (omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere) ad eccezione dello spaccio di stupefacenti che veniva contestato al solo Desmond Lucky. La convalida, iniziata alle 8,30, si è conclusa circa tre ore più tardi. In un tribunale presidiato da polizia e carabinieri, dove potevano accedere solo “addetti ai lavori”, si è svolta questa mattina l’udienza di convalida per gli ultimi due fermati cui viene contestato di aver ucciso la 18enne Pamela Mastropietro il 30 gennaio scorso.
Oltre a loro ha partecipato al delitto, secondo gli inquirenti, anche il nigeriano Innocent Oseghale, 29 anni. Omicidio volontario, vilipendio e occultamento di cadavere sono le contestazioni mosse a Desmond Lucky, 22 e Lucky Awelima, 27. Questa mattina sono arrivati dal carcere di Montacuto di Ancona pochi minuti prima delle 8. Trenta minuti più tardi erano attesi in aula davanti al giudice Giovanni Manzoni. I loro legali, Giuseppe Lupi (per Awelima) e Gianfranco Borgani (per Lucky) sono entrati senza rilasciare dichiarazioni ai tanti giornalisti presenti davanti al tribunale. Giornalisti che poi hanno atteso per ore davanti al palazzo di giustizia che finissero le udienze di convalida perché è stato vietato ai cronisti di entrare in tribunale nell’ambito di misure di sicurezza. Circa alle 11,30 si sono concluse le udienze. Il giudice ha motivato l’ordinanza di custodia in carcere, per omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere «in maniera molto approfondita» spiegano i legali. Ha parlato per circa 10-15 minuti entrando nel merito delle contestazioni. Nel corso delle udienze Awelima si è avvalso della facoltà di non rispondere mentre Lucky ha risposto alle domande del giudice. In sostanza però si è limitato a dire che lui con l’omicidio non c’entra «che nella casa non c’è stata e non conosceva Pamela» ha detto l’avvocato Borgani dopo l’udienza.
(Servizio aggiornato alle 14,15)
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e se al peggio non c’e’ mai fine…http://www.corriere.it/cronache/18_febbraio_14/macerata-compagna-italiana-nigeriano-arrestato-gli-credo-non-stato-lui-250f385a-1184-11e8-9c04-ff19f6223df1.shtml
ne vogliamo parlare?
Non si dovrebbe ma almeno immaginarlo…un fuocherello acceso e dei cerini in mezzo alle dita dei piedi… poi SCOMMETTIAMO all’Eurobet se parlano
parlavano di scommesse,25 anni di galera a 3, 30 anni a 2,5 e l’ergastolo paga a 1,90
fate le vostre puntate luridi animali.
Sauro Paolucci, non con i fuocherelli li farai parlare… Quelli hanno una resistenza fantastica. Laggiù usano la tortura, soprattutto a base di polvere di peperoncino rosso. Se qui non trovano le prove schiaccianti e inoppugnabili, quelli – rimanendo zitti – rischiano di farla franca. Noi siamo legati ai diritti dell’uomo, al rispetto pure fisico dell’indagato, alla politica della Sinistra e vaticana che protegge tutto ciò che arriva, pure i criminali e i terroristi, oltre a quelli che fuggono da guerre e carestie, a quelli che sperano nella illusione di un lavoro e a quelli che vengono qui perché qui si sbafa alla faccia degli Italiani.
Per Paolucci, Principi e Rapanelli. Coloro che stanno dalla parte della legalità debbono perseguirla e praticarla, anziché combatterla.
sono sempre piu’ convinto del ripristino dei lavori forzati della pena capitale e della castrazione chimica per chi stupra.il fuoco si combatte con il fuoco perche’ il dottore troppo buono fece l’ammalato grave!!!